[Gfoss] l'Italia nel monitoring & reporting INSPIRE

Ciao,
sul portale di INSPIRE hanno pubblicato i primi risultati del monitoring & reporting (andranno aggiornati ogni 3 anni), ovvero informazioni sui servizi offerti dalle IDT dei vari paesi membri, oltre a informazioni sul reale utilizzo delle IDT, le modalità per la condivisione e lo scambio dei dati e le informazioni sulle strutture di coordinamento per il recepimento della direttiva negli stati membri.
Di seguito il link che illustra il report:

http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/182/list/indicators

Vorrei sottolineare il ruolo di eccellenza che ricopriamo come Stato Membro Italia. Poi ci facciamo tanti scrupoli per implementare la direttiva a livello regionale e locale… ma va beh, niente di nuovo, si sa… quando in Italia i vari ministeri incaricati di gestire l’informazione territoriale e geografica e ambientale affronteranno la questione INSPIRE in termini concreti?

Ciao

Luisa


Luisa Manigas
Regione Autonoma della Sardegna
Servizio sistema informativo territoriale regionale
Viale Trieste, 186
09123 Cagliari
Tel: +39 070 6068081
Fax: +39 070 6065813
email: lmanigas@regione.sardegna.it

Il 30/11/2010 08:53, Luisa Manigas ha scritto:

http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/182/list/indicators

Beh, io la proposta (grazie Ivan) l'ho gia' fatta, a Foligno :wink:
A me piace l'approccio "barometro" che usano ad es. per Natura 2000
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/barometer/index_en.htm
la pagina che hai inviato e' molto complessa (come tutto, a quanto pare, in INSPIRE),
e per farsi un'idea globale ci vorranno varie ore: ma possibile che non ci si renda
conto che anche il popolo ha diritto di sapere come vanno le cose, senza doversi
leggere centinaia di pagine, spesso piene di supercazzore (grazie Stefano)
incomprensibili?
Scusate lo sfogo, ma da quel che leggo in altri paesi le SDI le stanno facendo con un
approccio piu' inclusivo, piu' semplice, e piu' utili per tutti, soprattutto meno
top-down.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Salve! mi inserisco anche se seguo la lista solo saltuariamente.
Vivendo in Inghilterra, e avendo piccole responsabilita’ imposte dalla direttiva, ho letto per prima il nostro rapporto e sono rimasta sinceramente allibita per la poca concretezza che vi e’ rappresentata, rendendomi poi conto che era la consequenza delle domande poste.
Vi posso rassicurare che la lentezza c’e’ anche qui e che siamo lontanissimi da quel progetto inclusivo di cui parla Paolo (o che io desidererei). Le autorita’ locali hanno solo una vaga idea di quello che verra’ richiesto negli anni a venire.
Sulla quantita’ monumentale di documenti prodotti da Inspire, ho visto qualcosa di superfluo, ma purtroppo gli standards richiedono molte parole, in maniera da vincolare ad un uso condiviso. Conosco bene lo standard dei metadati (non bene come Andrea Peri pero’) e mi rendo conto che tutte le circa 100 pagine sono necessarie.
Quindi, come ho ripetuto agli sfiduciati colleghi italiani conosciuti all Open Government Data Camp a Londra, vorrei tranquillizzarvi che in realta’ gli altri paesi non sono paradisi, anche se e’ bene rappresentarsi all’estero in maniera positiva, aggiungendo una sana competitivita’.
Cordialissimi saluti,
Mariateresa


Da: Paolo Cavallini cavallini@faunalia.it
A: gfoss@lists.gfoss.it
Inviato: Mar 30 novembre 2010, 08:03:39
Oggetto: Re: [Gfoss] l’Italia nel monitoring & reporting INSPIRE

Il 30/11/2010 08:53, Luisa Manigas ha scritto:

http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/182/list/indicators

Beh, io la proposta (grazie Ivan) l’ho gia’ fatta, a Foligno :wink:
A me piace l’approccio “barometro” che usano ad es. per Natura 2000
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/barometer/index_en.htm
la pagina che hai inviato e’ molto complessa (come tutto, a quanto pare, in INSPIRE),
e per farsi un’idea globale ci vorranno varie ore: ma possibile che non ci si renda
conto che anche il popolo ha diritto di sapere come vanno le cose, senza doversi
leggere centinaia di pagine, spesso piene di supercazzore (grazie Stefano)
incomprensibili?
Scusate lo sfogo, ma da quel che leggo in altri paesi le SDI le stanno facendo con un
approccio piu’ inclusivo, piu’ semplice, e piu’ utili per tutti, soprattutto meno
top-down.
Saluti.

Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc


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Il 30/11/2010 10:04, Mariateresa ha scritto:

Salve! mi inserisco anche se seguo la lista solo saltuariamente.
Vivendo in Inghilterra, e avendo piccole responsabilita' imposte dalla
direttiva, ho letto per prima il nostro rapporto e sono rimasta
sinceramente allibita per la poca concretezza che vi e' rappresentata,
rendendomi poi conto che era la consequenza delle domande poste.
Vi posso rassicurare che la lentezza c'e' anche qui e che siamo
lontanissimi da quel progetto inclusivo di cui parla Paolo (o che io
desidererei). Le autorita' locali hanno solo una vaga idea di quello che
verra' richiesto negli anni a venire.

Per chiarire: mi riferivo ad altre realta' *extracomunitarie*; alcune hanno un
approccio apparentemente molto piu' ragionevole.
In Europa concordo, siamo in una zuppa, ci sono ossi e polpa qua e la'.
Grazie Mariateresa.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc