[Gfoss] Mappe da Archivio di Stato georeferenziato, provincia e Open Data. Quale strada seguire?

>Riassumo: dal 2007 con tanti sforzi, riesco a far informatizzare un catasto
>del 1700 della mia provincia. Georeferenziamo le mappe, trascriviamo ben
>26000 nomi di proprietari, ecc ecc, sfruttando sempre software
>foss....purtroppo i sogni non son desideri, ed essendo io lo sviluppatore
>del progetto conto come il 2 di briscola e quindi non ho voce forte in
>capitolo.
>
>Ora a gennaio dovremmo fare una presentazione del lavoro svolto da me per
>la provincia, e il nodo è venuto al pettine: le carte georeferenziate e i
>dati dei proprietari andranno in un webGis online...ma nessuno si è mai
>posto il problema della licenza di distribuzione che hanno.>
>
>Le carte appartengono all'archivio di stato mentre il sistema di
>divulgazione è la provincia...

Immagino che avrete stipulato un accordo con l’archivio di stato per fare il lavoro di iformatizzazione.
Scansione e georeferenziazione.

Anche da noi vi è stato un lavoro del genere (Progetto Castore)
trovi qui le info relative agli accordi intrapresi.

http://web.rete.toscana.it/castoreapp/0_introduzione.htm
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/credits/info.html

La sezione copyright spiega come funziona in base all’accordo.
qui trovi i dettagli dell’accordo stipulato:
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/accordo11.3.htm

In breve nel nostro caso:
le scansioni originali erano di proprieta’ dell’archivio di stato e solo a lui si potevano richiedere.
Le immagini georeferenziate erano di proprieta’ di RT.
Poi sulla base dell’accordo abbiamo potuto dare copia di quelle georeferenziate anche alle province (credo anche copia delle scansioni originali) per l’uso di ufficio canonico.

Pero l’accordo permetteva di pubblicare le scansioni originali su internet purche’ con piccoli tasselli (da qui lo sviluppo del sistema dinavigazione sulla scansione originale) e con tanto di disclaimer dell’ufficio provinciale dell AdS.

Per le versioni georeferenziate invece sulla base dell’accordo abbiamo potuto pubblicarle sui sistemi GS online. E addirittura le abbiamo pottue inserire in un sistema WMS aperto al pubblico.

Prova a leggerti l’accordo che abbiamo usato noi.

Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù

Mi è stato fatto un contratto in cui io lavoravo per Archivio, Provincia, Collegio Geometri e Ordine degli Architetti (ho messo insieme tutti i nemici dell’archeologo!!!), quindi io avevo solo un contratto di servizio per informatizzare. Sulla divulgazione tutti hanno sempre nicchiato. Ora però al convegnetto che volevo organizzare a Gennaio “obbligherò” a mettere nero su bianco le licenze d’uso di questi dati.

Cmq, grazie mille Andrea, avevo proprio bisogno di questo.

+1

Luca

···

2012/10/31 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

>Riassumo: dal 2007 con tanti sforzi, riesco a far informatizzare un catasto
>del 1700 della mia provincia. Georeferenziamo le mappe, trascriviamo ben
>26000 nomi di proprietari, ecc ecc, sfruttando sempre software
>foss....purtroppo i sogni non son desideri, ed essendo io lo sviluppatore
>del progetto conto come il 2 di briscola e quindi non ho voce forte in
>capitolo.
>
>Ora a gennaio dovremmo fare una presentazione del lavoro svolto da me per
>la provincia, e il nodo è venuto al pettine: le carte georeferenziate e i
>dati dei proprietari andranno in un webGis online...ma nessuno si è mai
>posto il problema della licenza di distribuzione che hanno.>
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>Le carte appartengono all'archivio di stato mentre il sistema di
>divulgazione è la provincia...

Immagino che avrete stipulato un accordo con l’archivio di stato per fare il lavoro di iformatizzazione.
Scansione e georeferenziazione.

Anche da noi vi è stato un lavoro del genere (Progetto Castore)
trovi qui le info relative agli accordi intrapresi.

http://web.rete.toscana.it/castoreapp/0_introduzione.htm
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/credits/info.html

La sezione copyright spiega come funziona in base all’accordo.
qui trovi i dettagli dell’accordo stipulato:
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/accordo11.3.htm

In breve nel nostro caso:
le scansioni originali erano di proprieta’ dell’archivio di stato e solo a lui si potevano richiedere.
Le immagini georeferenziate erano di proprieta’ di RT.
Poi sulla base dell’accordo abbiamo potuto dare copia di quelle georeferenziate anche alle province (credo anche copia delle scansioni originali) per l’uso di ufficio canonico.

Pero l’accordo permetteva di pubblicare le scansioni originali su internet purche’ con piccoli tasselli (da qui lo sviluppo del sistema dinavigazione sulla scansione originale) e con tanto di disclaimer dell’ufficio provinciale dell AdS.

Per le versioni georeferenziate invece sulla base dell’accordo abbiamo potuto pubblicarle sui sistemi GS online. E addirittura le abbiamo pottue inserire in un sistema WMS aperto al pubblico.

Prova a leggerti l’accordo che abbiamo usato noi.

Andrea Peri
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Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
Non inviate messaggi commerciali.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
605 iscritti al 10.7.2012

Io al convegno mostrerei anche come rende un WMS con le crte del catasto storico (puoi usare il nostro wms è pubblico).

Ci metterei sopra le ortofoto (anche esse su wms) e mostrerei un esmepio di evoluzione del tertitorio dal 800 a oggi.

Poi, se la platea è di tecnici della pianificazione spiegherei che questo approccio è rivolto a un qualsiasi tecnico che puo’ accedere questi dati direttamente dal suo studio con un gis desktop o uno smartphone (tanto per rivangare…)

Good luck.

···

2012/10/31 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

>Riassumo: dal 2007 con tanti sforzi, riesco a far informatizzare un catasto
>del 1700 della mia provincia. Georeferenziamo le mappe, trascriviamo ben
>26000 nomi di proprietari, ecc ecc, sfruttando sempre software
>foss....purtroppo i sogni non son desideri, ed essendo io lo sviluppatore
>del progetto conto come il 2 di briscola e quindi non ho voce forte in
>capitolo.
>
>Ora a gennaio dovremmo fare una presentazione del lavoro svolto da me per
>la provincia, e il nodo è venuto al pettine: le carte georeferenziate e i
>dati dei proprietari andranno in un webGis online...ma nessuno si è mai
>posto il problema della licenza di distribuzione che hanno.>
>
>Le carte appartengono all'archivio di stato mentre il sistema di
>divulgazione è la provincia...

Immagino che avrete stipulato un accordo con l’archivio di stato per fare il lavoro di iformatizzazione.
Scansione e georeferenziazione.

Anche da noi vi è stato un lavoro del genere (Progetto Castore)
trovi qui le info relative agli accordi intrapresi.

http://web.rete.toscana.it/castoreapp/0_introduzione.htm
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/credits/info.html

La sezione copyright spiega come funziona in base all’accordo.
qui trovi i dettagli dell’accordo stipulato:
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/accordo11.3.htm

In breve nel nostro caso:
le scansioni originali erano di proprieta’ dell’archivio di stato e solo a lui si potevano richiedere.
Le immagini georeferenziate erano di proprieta’ di RT.
Poi sulla base dell’accordo abbiamo potuto dare copia di quelle georeferenziate anche alle province (credo anche copia delle scansioni originali) per l’uso di ufficio canonico.

Pero l’accordo permetteva di pubblicare le scansioni originali su internet purche’ con piccoli tasselli (da qui lo sviluppo del sistema dinavigazione sulla scansione originale) e con tanto di disclaimer dell’ufficio provinciale dell AdS.

Per le versioni georeferenziate invece sulla base dell’accordo abbiamo potuto pubblicarle sui sistemi GS online. E addirittura le abbiamo pottue inserire in un sistema WMS aperto al pubblico.

Prova a leggerti l’accordo che abbiamo usato noi.

Andrea Peri
. . . . . . . . .
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Tutte le mappe rettificate al momento sono pubblicate dal SITUA della provincia di Rimini con un loro webGIS… http://arcgis.provincia.rimini.it/arcgisweb/Default.aspx?id=97

Nei layer le trovi alla voce Catasto Calindri, ma non far caso al fatto che Barigellato e contado siano spuntate, all’nterno è necessario cliccare le singole mappe per visualizzarle…

Io al convegno mostrerei anche come rende un WMS con le crte del catasto storico (puoi usare il nostro wms è pubblico).

Mi son perso un pezzo: quale sarebbe il nostro (vostro) WMS?

···

2012/10/31 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

Io al convegno mostrerei anche come rende un WMS con le crte del catasto storico (puoi usare il nostro wms è pubblico).

Ci metterei sopra le ortofoto (anche esse su wms) e mostrerei un esmepio di evoluzione del tertitorio dal 800 a oggi.

Poi, se la platea è di tecnici della pianificazione spiegherei che questo approccio è rivolto a un qualsiasi tecnico che puo’ accedere questi dati direttamente dal suo studio con un gis desktop o uno smartphone (tanto per rivangare…)

Good luck.

Il giorno 31 ottobre 2012 15:55, Luca Mandolesi <mandoluca@gmail.com> ha scritto:

Mi è stato fatto un contratto in cui io lavoravo per Archivio, Provincia, Collegio Geometri e Ordine degli Architetti (ho messo insieme tutti i nemici dell’archeologo!!!), quindi io avevo solo un contratto di servizio per informatizzare. Sulla divulgazione tutti hanno sempre nicchiato. Ora però al convegnetto che volevo organizzare a Gennaio “obbligherò” a mettere nero su bianco le licenze d’uso di questi dati.

Cmq, grazie mille Andrea, avevo proprio bisogno di questo.

+1

Luca

Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù

2012/10/31 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

>Riassumo: dal 2007 con tanti sforzi, riesco a far informatizzare un catasto
>del 1700 della mia provincia. Georeferenziamo le mappe, trascriviamo ben
>26000 nomi di proprietari, ecc ecc, sfruttando sempre software
>foss....purtroppo i sogni non son desideri, ed essendo io lo sviluppatore
>del progetto conto come il 2 di briscola e quindi non ho voce forte in
>capitolo.
>
>Ora a gennaio dovremmo fare una presentazione del lavoro svolto da me per
>la provincia, e il nodo è venuto al pettine: le carte georeferenziate e i
>dati dei proprietari andranno in un webGis online...ma nessuno si è mai
>posto il problema della licenza di distribuzione che hanno.>
>
>Le carte appartengono all'archivio di stato mentre il sistema di
>divulgazione è la provincia...

Immagino che avrete stipulato un accordo con l’archivio di stato per fare il lavoro di iformatizzazione.
Scansione e georeferenziazione.

Anche da noi vi è stato un lavoro del genere (Progetto Castore)
trovi qui le info relative agli accordi intrapresi.

http://web.rete.toscana.it/castoreapp/0_introduzione.htm
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/credits/info.html

La sezione copyright spiega come funziona in base all’accordo.
qui trovi i dettagli dell’accordo stipulato:
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/accordo11.3.htm

In breve nel nostro caso:
le scansioni originali erano di proprieta’ dell’archivio di stato e solo a lui si potevano richiedere.
Le immagini georeferenziate erano di proprieta’ di RT.
Poi sulla base dell’accordo abbiamo potuto dare copia di quelle georeferenziate anche alle province (credo anche copia delle scansioni originali) per l’uso di ufficio canonico.

Pero l’accordo permetteva di pubblicare le scansioni originali su internet purche’ con piccoli tasselli (da qui lo sviluppo del sistema dinavigazione sulla scansione originale) e con tanto di disclaimer dell’ufficio provinciale dell AdS.

Per le versioni georeferenziate invece sulla base dell’accordo abbiamo potuto pubblicarle sui sistemi GS online. E addirittura le abbiamo pottue inserire in un sistema WMS aperto al pubblico.

Prova a leggerti l’accordo che abbiamo usato noi.

Andrea Peri
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605 iscritti al 10.7.2012

Mi son perso un pezzo: quale sarebbe il nostro (vostro) WMS?

RT.

Trovi qui le istruzioni: Progetto Castore.

http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/territorio/cartografia/rubriche/documentazione/visualizza_asset.html_1102272190.html

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2012/10/31 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

Io al convegno mostrerei anche come rende un WMS con le crte del catasto storico (puoi usare il nostro wms è pubblico).

Ci metterei sopra le ortofoto (anche esse su wms) e mostrerei un esmepio di evoluzione del tertitorio dal 800 a oggi.

Poi, se la platea è di tecnici della pianificazione spiegherei che questo approccio è rivolto a un qualsiasi tecnico che puo’ accedere questi dati direttamente dal suo studio con un gis desktop o uno smartphone (tanto per rivangare…)

Good luck.

Il giorno 31 ottobre 2012 15:55, Luca Mandolesi <mandoluca@gmail.com> ha scritto:

Mi è stato fatto un contratto in cui io lavoravo per Archivio, Provincia, Collegio Geometri e Ordine degli Architetti (ho messo insieme tutti i nemici dell’archeologo!!!), quindi io avevo solo un contratto di servizio per informatizzare. Sulla divulgazione tutti hanno sempre nicchiato. Ora però al convegnetto che volevo organizzare a Gennaio “obbligherò” a mettere nero su bianco le licenze d’uso di questi dati.

Cmq, grazie mille Andrea, avevo proprio bisogno di questo.

+1

Luca

Andrea Peri
. . . . . . . . .
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2012/10/31 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

>Riassumo: dal 2007 con tanti sforzi, riesco a far informatizzare un catasto
>del 1700 della mia provincia. Georeferenziamo le mappe, trascriviamo ben
>26000 nomi di proprietari, ecc ecc, sfruttando sempre software
>foss....purtroppo i sogni non son desideri, ed essendo io lo sviluppatore
>del progetto conto come il 2 di briscola e quindi non ho voce forte in
>capitolo.
>
>Ora a gennaio dovremmo fare una presentazione del lavoro svolto da me per
>la provincia, e il nodo è venuto al pettine: le carte georeferenziate e i
>dati dei proprietari andranno in un webGis online...ma nessuno si è mai
>posto il problema della licenza di distribuzione che hanno.>
>
>Le carte appartengono all'archivio di stato mentre il sistema di
>divulgazione è la provincia...

Immagino che avrete stipulato un accordo con l’archivio di stato per fare il lavoro di iformatizzazione.
Scansione e georeferenziazione.

Anche da noi vi è stato un lavoro del genere (Progetto Castore)
trovi qui le info relative agli accordi intrapresi.

http://web.rete.toscana.it/castoreapp/0_introduzione.htm
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/credits/info.html

La sezione copyright spiega come funziona in base all’accordo.
qui trovi i dettagli dell’accordo stipulato:
http://web.rete.toscana.it/castoreapp/accordo11.3.htm

In breve nel nostro caso:
le scansioni originali erano di proprieta’ dell’archivio di stato e solo a lui si potevano richiedere.
Le immagini georeferenziate erano di proprieta’ di RT.
Poi sulla base dell’accordo abbiamo potuto dare copia di quelle georeferenziate anche alle province (credo anche copia delle scansioni originali) per l’uso di ufficio canonico.

Pero l’accordo permetteva di pubblicare le scansioni originali su internet purche’ con piccoli tasselli (da qui lo sviluppo del sistema dinavigazione sulla scansione originale) e con tanto di disclaimer dell’ufficio provinciale dell AdS.

Per le versioni georeferenziate invece sulla base dell’accordo abbiamo potuto pubblicarle sui sistemi GS online. E addirittura le abbiamo pottue inserire in un sistema WMS aperto al pubblico.

Prova a leggerti l’accordo che abbiamo usato noi.

Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù


Gfoss@lists.gfoss.it
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Non inviate messaggi commerciali.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
605 iscritti al 10.7.2012