[Gfoss] Mobile GIS in Archeologia... pubblicazioni?

Ciao a tutti,
sto scrivendo due righe sul mobile GIS (open source ovviamente) in archeologia per l'università, e sto cercando di documentarmi il più possibile sulle applicazioni sul campo. L'unico esempio pratico trovato fin'ora è stato l'utiizzo di gvSIG mobile con sincronizzazione in tempo reale su server con PostGIS, fatto da Oxford Archaeology [1].

Conoscete qualsiasi altro tipo di caso di studio, pubblicazione, link, info, ecc sul tema?

Grazie :slight_smile:

[1] http://oadigital.net/
--
Francesco de Virgilio
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Il giorno sab, 23/01/2010 alle 18.54 +0100, fradeve11@gmail.com ha
scritto:

Ciao a tutti,
sto scrivendo due righe sul mobile GIS (open source ovviamente) in
archeologia per l'università, e sto cercando di documentarmi il più
possibile sulle applicazioni sul campo. L'unico esempio pratico
trovato fin'ora è stato l'utiizzo di gvSIG mobile con sincronizzazione
in tempo reale su server con PostGIS, fatto da Oxford Archaeology [1].

Conoscete qualsiasi altro tipo di caso di studio, pubblicazione, link,
info, ecc sul tema?

Ciao Francesco,
il tema è interessante - e come molte cose in questo campo piuttosto
sperimentale.

Al GRASS Meeting di Palermo c'era stata una sessione su "Applicazioni
GFOSS per i beni culturali" in cui era stato presentato il paper:

Implementazione di un mobile GIS sensibile al contesto archeologico di
utilizzazione e prime prove d'uso - M. Brioschi, M. A. Brovelli, M.
Legnani, D. Magni

http://gislab.dirap.unipa.it/grass_meeting/programma_atti.htm
http://gislab.dirap.unipa.it/grass_meeting/present/mobile_gis_archeo.pdf

Non archeologico, ma sicuramente utilizzabile per i nostri "sporchi"
fini è anche BeeGIS http://www.beegis.org/ presentato da Mauro De
Donatis, Andrea Antonello e Silvia Franceschi al GFOSS Day di Bolzano.

Total Open Station, il programma per scaricare dati da stazione totale
creato dal sottoscritto con Luca Bianconi, gira tranquillamente su
piattaforma OpenMoko (testato sempre dagli amici di Oxford Archaeology)
http://blogs.thehumanjourney.net/finds/entry/2

In pratica, posso dire che si può fare di tutto e di più per quanto
riguarda la ricognizione territoriale (GPS incluso ovviamente). Il mio
gruppo di ricerca dell'Università di Siena sta testando dall'anno scorso
l'utilizzo di device leggeri per la registrazione digitale nello scavo
archeologico, ma questo è un aspetto su cui c'è ancora molto da
lavorare.

Ovviamente se le "due righe" che scriverai verranno messe a disposizione
di tutti, tanto meglio :wink: Tra l'altro, che ne dici di presentare questa
ricerca al workshop di Foggia? La scadenza per gli abstract è tra una
settimana http://www.archeologiadigitale.it/archeofoss/2010.html

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology