[Gfoss] monitoraggio cave

ciao a tutti,
mi e’ stato chiesto di valutare le procedure rilevo/software piu’ adeguate per monitorare 2 cave di estrazione.
Si tratta di effettuare rilievi periodici (ogni 3-4 mesi) per calcolare la quantita’ di materiale estratto nel tempo.
Non avendo alcuna esperienza geologica et similia ho immaginato questo processo:

  • rilievo sul terreno (topografico con stazione totale o puo’ bastare un GPS sub-metrico?);
  • elaborazione DTM;
  • rilievo post attivita’ di cava;
  • elaborazione DTM;
  • differenza tra i 2 DTM per calcolare il volume estratto (anche qui non ho alcuna esperienza, ma credo si possa fare);

Vi sembra un metodo sensato?
Per il rilievo: puo’ essere sufficiente un GPS o necessita un rilievo topografico?

Qualsiasi suggerimento/consiglio e’ ben accetto.
Vi ringrazio sin da ora

flavio

Il giorno 31 marzo 2010 11.40, Giuseppe Patti <geognu@infinito.it> ha scritto:

Io userei laser scanner ad ogni intervallo di tempo e sottrazione del DTM. Il rilievo topografico classico con stazione totale può essere molto impegnativo (dipende dal tipo di cava, dal materiale cavato e dal metodo di coltivazione), il gps sub metrico non ti risolve granché il problema, visto che devi comunque stazionare su molti punti per un intervallo di tempo che può essere anche lungo in funzione della precisione che vuoi ottenere, della distanza dalla reference station, dalla visibilità dei satelliti ecc. ecc.

Il giorno 31 marzo 2010 10.18, flavio rigolon <flavio.rigolon@gmail.com> ha scritto:

ciao a tutti,
mi e’ stato chiesto di valutare le procedure rilevo/software piu’ adeguate per monitorare 2 cave di estrazione.
Si tratta di effettuare rilievi periodici (ogni 3-4 mesi) per calcolare la quantita’ di materiale estratto nel tempo.
Non avendo alcuna esperienza geologica et similia ho immaginato questo processo:

  • rilievo sul terreno (topografico con stazione totale o puo’ bastare un GPS sub-metrico?);
  • elaborazione DTM;
  • rilievo post attivita’ di cava;
  • elaborazione DTM;
  • differenza tra i 2 DTM per calcolare il volume estratto (anche qui non ho alcuna esperienza, ma credo si possa fare);

Vi sembra un metodo sensato?
Per il rilievo: puo’ essere sufficiente un GPS o necessita un rilievo topografico?

Qualsiasi suggerimento/consiglio e’ ben accetto.
Vi ringrazio sin da ora

flavio


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440 iscritti al 15.3.2010

ciao Flavio -

se le cave sono in zone civilizzate e l'esercizio richiede solamente
controllare la *QUANTITA'* di materiale estratto...

un'alternativa non potrebbe essere quella di contare i camion che
immagino siano usati per trasportare il materiale (con relative
volumetrie) ?

l'esercizio va ovviamente raffinato, e vanno definiti dei criteri di
qualità sull'informazione, ma potrebbe andare bene lo stesso (e
richiedere meno elaborazioni).

la butto lì, così, di giovedì mattina :wink:

andrea
http://www.pibinko.org

Il 31 marzo 2010 10.18, flavio rigolon <flavio.rigolon@gmail.com> ha scritto:

ciao a tutti,
mi e' stato chiesto di valutare le procedure rilevo/software piu' adeguate
per monitorare 2 cave di estrazione.
Si tratta di effettuare rilievi periodici (ogni 3-4 mesi) per calcolare la
quantita' di materiale estratto nel tempo.
Non avendo alcuna esperienza geologica et similia ho immaginato questo
processo:
- rilievo sul terreno (topografico con stazione totale o puo' bastare un GPS
sub-metrico?);
- elaborazione DTM;
- rilievo post attivita' di cava;
- elaborazione DTM;
- differenza tra i 2 DTM per calcolare il volume estratto (anche qui non ho
alcuna esperienza, ma credo si possa fare);
Vi sembra un metodo sensato?
Per il rilievo: puo' essere sufficiente un GPS o necessita un rilievo
topografico?
Qualsiasi suggerimento/consiglio e' ben accetto.
Vi ringrazio sin da ora
flavio
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Credo che la procedura che hai immaginato possa essere accettabile

A mio modesto avviso potrebeb essere utile un GPS ma con almeno la possibilità di fare un post processing per migliorare la precisione del dato altrimenti con un GPS submetrico l’informazione di quota non risulta attendibile, almeno stando alle mie conoscenze

Ciao a tutti
Bion Lavoro
Gianluca

Il giorno 01 aprile 2010 08.37, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com> ha scritto:

ciao Flavio -

se le cave sono in zone civilizzate e l’esercizio richiede solamente
controllare la QUANTITA’ di materiale estratto…

un’alternativa non potrebbe essere quella di contare i camion che
immagino siano usati per trasportare il materiale (con relative
volumetrie) ?

l’esercizio va ovviamente raffinato, e vanno definiti dei criteri di
qualità sull’informazione, ma potrebbe andare bene lo stesso (e
richiedere meno elaborazioni).

la butto lì, così, di giovedì mattina :wink:

andrea
http://www.pibinko.org

Il 31 marzo 2010 10.18, flavio rigolon <flavio.rigolon@gmail.com> ha scritto:

ciao a tutti,
mi e’ stato chiesto di valutare le procedure rilevo/software piu’ adeguate
per monitorare 2 cave di estrazione.
Si tratta di effettuare rilievi periodici (ogni 3-4 mesi) per calcolare la
quantita’ di materiale estratto nel tempo.
Non avendo alcuna esperienza geologica et similia ho immaginato questo
processo:

  • rilievo sul terreno (topografico con stazione totale o puo’ bastare un GPS
    sub-metrico?);
  • elaborazione DTM;
  • rilievo post attivita’ di cava;
  • elaborazione DTM;
  • differenza tra i 2 DTM per calcolare il volume estratto (anche qui non ho
    alcuna esperienza, ma credo si possa fare);
    Vi sembra un metodo sensato?
    Per il rilievo: puo’ essere sufficiente un GPS o necessita un rilievo
    topografico?
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    flavio

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Dott. Agronomo Gianluca Gasperini
via Lupinaio, 6
56040 Lorenzana - Pisa - Italia
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PEC: g.gasperini@epap.conafpec.it
mobile: +39 346 51 04 525
Tel & Fax.: +39 050 662 969
skype: gianluca.gasperini

ciao Gianluca,

Credo che la procedura che hai immaginato possa essere accettabile

A mio modesto avviso potrebeb essere utile un GPS ma con almeno la possibilità di fare un post processing per migliorare la precisione del dato altrimenti con un GPS submetrico l’informazione di quota non risulta attendibile, almeno stando alle mie conoscenze

bene, grazie per la dritta!

Ciao a tutti
Bion Lavoro
Gianluca

Il giorno 01 aprile 2010 08.37, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com> ha scritto:

ciao Andrea,

se le cave sono in zone civilizzate e l’esercizio richiede solamente
controllare la QUANTITA’ di materiale estratto…

un’alternativa non potrebbe essere quella di contare i camion che
immagino siano usati per trasportare il materiale (con relative
volumetrie) ?

l’esercizio va ovviamente raffinato, e vanno definiti dei criteri di
qualità sull’informazione, ma potrebbe andare bene lo stesso (e
richiedere meno elaborazioni).

L’idea e’ buona; l’obiettivo e’ proprio quello di quantificare il materiale asportato (in base a questo volume il cavatore “paga” al comune una quota che, attualmente, e’ forfetaria). Tuttavia mi risulta assai difficile “piantonare” i camion in uscita. Ma non la escluderei a priori…ne parlo anche con chi dovra’ gestire la cosa direttamente. Grazie per l’idea.

flavio

L’idea e’ buona; l’obiettivo e’ proprio quello di quantificare il materiale asportato (in base a questo volume il cavatore “paga” al comune una quota che, attualmente, e’ forfetaria). Tuttavia mi risulta assai difficile “piantonare” i camion in uscita. Ma non la escluderei a priori…ne parlo anche con chi dovra’ gestire la cosa direttamente. Grazie per l’idea.

Sui cantieri di autostrade per l’italia hanno messo i GPS addosso ad ogni singolo operaio per vedere chi entra ed esce…un bel GPS per camion e via!!!

Cmq, se non sbaglio, un camion per circolare deve farsi firmare un foglio con le entrate e le uscite per circolare, pene multe da parte della forestale ecc, quindi devono avere un foglio di via dal cantiere su quanti giri fanno…

Sicuramente qualcuno avrà da ridire sulla privacy del camionista… : )

ciao

(questa discussione è proprio bella 8 ) )

Ciao,

L’idea dei camion è semplice e fantasiosa, ma per quanto ne so non va bene.

il proprietario della cava deve dimostrare al comune

  • di aver cavato non più del volume concesso
  • che si è attenuto a cavare nella porzione di versante concordata
  • che la nuova morfologia del versante è compatibile con le normative vigenti

Contare i camion quindi non va bene, non solo perchè non produce documenti oggettivi come un rilievo topografico, ma anche perchè non mostra dove e come si è cavato.

ciao

Andrea

Il giorno 01 aprile 2010 08.37, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com> ha scritto:

ciao Flavio -

se le cave sono in zone civilizzate e l’esercizio richiede solamente
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un’alternativa non potrebbe essere quella di contare i camion che
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l’esercizio va ovviamente raffinato, e vanno definiti dei criteri di
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ciao a tutti,
mi e’ stato chiesto di valutare le procedure rilevo/software piu’ adeguate
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Si tratta di effettuare rilievi periodici (ogni 3-4 mesi) per calcolare la
quantita’ di materiale estratto nel tempo.
Non avendo alcuna esperienza geologica et similia ho immaginato questo
processo:

  • rilievo sul terreno (topografico con stazione totale o puo’ bastare un GPS
    sub-metrico?);
  • elaborazione DTM;
  • rilievo post attivita’ di cava;
  • elaborazione DTM;
  • differenza tra i 2 DTM per calcolare il volume estratto (anche qui non ho
    alcuna esperienza, ma credo si possa fare);
    Vi sembra un metodo sensato?
    Per il rilievo: puo’ essere sufficiente un GPS o necessita un rilievo
    topografico?
    Qualsiasi suggerimento/consiglio e’ ben accetto.
    Vi ringrazio sin da ora
    flavio

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Dott. Geol. Andrea Pacifici, Ph.D.
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