[Gfoss] Open source vs Closed source: quale aiuta di più l’innovazione?

Un piccolo contributo di discussione sulla scia di un paio di notizie/discussioni nate da questa lista:
http://ilsarrett.wordpress.com/2013/03/28/open-source-vs-closed-source-quale-aiuta-di-piu-linnovazione/

Ale

--
Alessandro Sarretta

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Il 28/03/2013 15:27, Alessandro Sarretta ha scritto:

Un piccolo contributo di discussione sulla scia di un paio di notizie/discussioni
nate da questa lista:
http://ilsarrett.wordpress.com/2013/03/28/open-source-vs-closed-source-quale-aiuta-di-piu-linnovazione/

grazie, semplice e bello

- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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=3dsF
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grazie, semplice e bello

anche troppo semplice IMHO, ma non voglio assolutamente scatenare flame o altro.
"acquistare una licenza significa semplicemente comprare qualcosa che
c’è, senza aggiungere niente di nuovo e senza dare la possibilità a
nessun altro di usufruirne"
- esiste un modello di business basato sulle licenze, che ripaga lo
sviluppo delle nuove funzionalità
- esiste un modello di business in cui lo sviluppo delle nuove
funzionalità è finanziato non dalle licenze.
sempre di nuove funzionalità e di modello di business si parla

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Il 28/03/2013 16:31, Diego Guidi ha scritto:

- esiste un modello di business basato sulle licenze, che ripaga lo
sviluppo delle nuove funzionalità
- esiste un modello di business in cui lo sviluppo delle nuove
funzionalità è finanziato non dalle licenze.
sempre di nuove funzionalità e di modello di business si parla

quello che ci dice Alessandro e': probabilmente il modello di sviluppo libero ed
aperto e' piu' efficiente di quello proprietario.
business!=sviluppo.
saluti.
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Paolo Cavallini - Faunalia
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U5wAoLW6OUre/JvEo2Dm2V++CQsYCOM+
=U45b
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On Thu, Mar 28, 2013 at 04:31:53PM +0100, Diego Guidi wrote:

- esiste un modello di business basato sulle licenze, che ripaga lo
  sviluppo delle nuove funzionalità
- esiste un modello di business in cui lo sviluppo delle nuove
  funzionalità è finanziato non dalle licenze.

Va da se che nel primo caso le nuove funzionalita' sono determinate
esclusivamente dal proprietario del business, mentre nel secondo
caso e' il mercato ad avere maggior potere.

La differenza e' quindi nell'opportunita' di determinare l'innovazione.
In un caso e' inferiore che nell'altro.

--strk;

2013/3/28 Sandro Santilli <strk@keybit.net>:

La differenza e' quindi nell'opportunita' di determinare l'innovazione.
In un caso e' inferiore che nell'altro.

Ottimo punto, questo.

Il 28 marzo 2013 16:41, Sandro Santilli <strk@keybit.net> ha scritto:

On Thu, Mar 28, 2013 at 04:31:53PM +0100, Diego Guidi wrote:

- esiste un modello di business basato sulle licenze, che ripaga lo
  sviluppo delle nuove funzionalità
- esiste un modello di business in cui lo sviluppo delle nuove
  funzionalità è finanziato non dalle licenze.

Va da se che nel primo caso le nuove funzionalita' sono determinate
esclusivamente dal proprietario del business, mentre nel secondo
caso e' il mercato ad avere maggior potere.

La differenza e' quindi nell'opportunita' di determinare l'innovazione.
In un caso e' inferiore che nell'altro.

Concordo con la frase di strk che mi sembra individuare con maggiore
precisione il vantaggio del modello Open Source.
Anche nel modello proprietario gli utilizzatori finanziano lo
sviluppo, quindi trovo concettualmente discutibile affermare che
quando i soldi spesi per sw Open Source sicuramente finanziano il
miglioramento e quelli spesi in licenze di sw proprietario no.

La differenze sostanziale è che nel modello proprietario tu hai scarso
o nullo controllo sullo sviluppo. E questo vale tanto di piu quanto
maggiori sono le dimensioni dell'utilizzatore.
Un grande utilizzatore con un sostanziale peso economico, pensiamoa d
una Pubblica Amministrazione o ad una grande Corporation, può disporre
di risorse necessarie e sufficienti a finanziare los viluppo di
caratteristiche sostanziali di un sw e può negoziarne la
realizzazione. Nel modello proprietario questo è quasi impossibile.

Stefano

---------------------------------------------------
41.95581N 12.52854E

http://www.linkedin.com/in/stefanoiacovella

http://twitter.com/#!/Iacovellas

Ops, spero anch’io di non aver scatenato un flame… :slight_smile:
Riporto qui quanto commentato sul sito:

Ovviamente è un’affermazione semplicistica, concordo :-)
Quello che dici è giusto, cioè che comprando una licenza permetti agli sviluppatori di sostenere il proprio lavoro e quindi di continuare a sviluppare il software. I software a codice non aperto non sono il male, né tantomeno chi li sviluppa. Mai detto e soprattutto mai pensato niente di vicino a ciò, tanto per sgombrare il campo da interpretazioni possibili sul significato di questo articolo.
Il fatto però è che quando si compra la licenza per un software, quello che si compra, e che in effetti si vuole comprare, è proprio il software in sè.
Pagare lo sviluppo di base di un software open source, lo sviluppo di una funzionalità o plugin specifico, la chiusura di un bug, ha espressamente lo scopo di migliorare il software in qualche suo aspetto, non di acquisire una licenza per il suo utilizzo nella sua attuale forma.
Il problema semmai è che spesso “open source” viene semplicisticamente assimilato solo a “gratis”, azzoppando la sua vera potenzialità che è appunto quella di “innovare” qualcosa.
Ale

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Il 28/03/2013 16:54, Stefano Iacovella ha scritto:

Un grande utilizzatore con un sostanziale peso economico, pensiamoa d
una Pubblica Amministrazione o ad una grande Corporation, può disporre
di risorse necessarie e sufficienti a finanziare los viluppo di
caratteristiche sostanziali di un sw e può negoziarne la
realizzazione. Nel modello proprietario questo è quasi impossibile.

Non solo, ma anche i piccoli, o i singoli utenti, possono influenzare lo sviluppo,
aiutando a disegnare strumenti piu' funzionali, a scoprire bugs, e a prendere le
decisioni migliori per tutti.
Occorre dire che la democrazia e' migliore della dittatura, anche perche' e' piu'
stabile e resiliente?
Saluti.

- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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Il 28 marzo 2013 16:59, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

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Il 28/03/2013 16:54, Stefano Iacovella ha scritto:

Un grande utilizzatore con un sostanziale peso economico, pensiamoa d
una Pubblica Amministrazione o ad una grande Corporation, può disporre
di risorse necessarie e sufficienti a finanziare los viluppo di
caratteristiche sostanziali di un sw e può negoziarne la
realizzazione. Nel modello proprietario questo è quasi impossibile.

Non solo, ma anche i piccoli, o i singoli utenti, possono influenzare lo sviluppo,
aiutando a disegnare strumenti piu' funzionali, a scoprire bugs, e a prendere le
decisioni migliori per tutti.
Occorre dire che la democrazia e' migliore della dittatura, anche perche' e' piu'
stabile e resiliente?
Saluti.

Difatti siamo tutti sostanzialmente d'accordo su un assioma: Open
Source meglio di Closed Cource :slight_smile:

Ma proprio perchè è davvero un "mondo" migliore e noi siamo
democratici, ci piace anche discuterne e non darlo per scontato :slight_smile:

Tanto per continuare a fare l'avvocato del diavolo esistono situazioni
in cui si paga per la semplice installazione e configurazione di sw OS
in maniera del tutto analoga a come si farebbe con sw proprietario. E
di quei soldi magari non torna nulla al progetto.

Stefano
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Il 28/03/2013 17:05, Stefano Iacovella ha scritto:

Tanto per continuare a fare l'avvocato del diavolo esistono situazioni in cui si
paga per la semplice installazione e configurazione di sw OS in maniera del
tutto analoga a come si farebbe con sw proprietario. E di quei soldi magari non
torna nulla al progetto.

verissimo, questo e' un problema reale.
saluti.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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2013/3/28 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

verissimo, questo e' un problema reale.

insisto: dov'è il problema? prestazione lavorativa regolarmente retribuita.
forse intendi che la licenza OSS dovrebbe prevedere un qualche tipo di
contributo per guadagni realizzati in questo modo?
PS: è una domanda, non una polemica :slight_smile:

2013/3/28 Diego Guidi <diegoguidi@gmail.com>:

2013/3/28 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

verissimo, questo e' un problema reale.

insisto: dov'è il problema? prestazione lavorativa regolarmente retribuita.

Immagino non intendesse questo.

forse intendi che la licenza OSS dovrebbe prevedere un qualche tipo di
contributo per guadagni realizzati in questo modo?

Né questo :slight_smile:

Dovrebbe essere nella natura delle cose contribuire al progetto se ti fa
guadagnare, sarebbe come per le aziende investire in R&D del resto.

Ovviamente non può essere previsto nella licenza altrimenti la libertà va
a farsi benedire.

PS: è una domanda, non una polemica :slight_smile:

Raga, scialla... (scusate il linguaggio! non lo faccio più, prometto!).

Mi pare che le discussioni sia impermeate di costante preoccupazione per
il possibile scatenarsi di flame, come se questo possa scaturire da una
considerazione/pensiero/frase mal interpretata...

Per piacere, cerchiamo di essere Open anche noi... mentalmente intendo.

Una buona serata a tutti!

_______________________________________________
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

--
Giuseppe Sucameli

Concordo su tutto quanto scritto, e premetto che io utilizzo sia sw Open che proprietario, a seconda delle necessità e dei contesti.
Da utente, l’unico problema che vedo nel modello di sviluppo Open sono i tempi per la realizzazione di qualcosa di inedito.

Mi spiego.
Esclusi gli ambiti in cui già esiste molto di Open (es. i GIS), ci sono settori dove ancora la distanza tra quel po’ che c’è di Open e le soluzioni proprietarie è enorme.
Ultimamente mi sono addentrato nel mondo dei BIM (Building Information Modelling). In questo ambito ci sono un paio di librerie di basso livello, molto complesse da gestire, e un server Open Source che sta maturando molto bene (BimServer). Tuttavia manca un ambiente di modellazione BIM del livello di ArchiCAD o di Revit.
Con qualche migliaio di € mi compro Revit (e con molto meno Rhinoceros+VisualARQ), e da domani posso cominciare a lavorare.
Se volessi sostenere lo sviluppo di un ambiente BIM OS comparabile con quelli citati, quanto tempo servirebbe… e probabilmente con 6.000 € farei ben poco. Dovrei convincere altri ad unire i soldi, e si somma altri tempo. Se metto insieme tanti soldi, forse tra un annetto riuscirei ad avere qualcosa di usabile.

Ecco. questa è l’unica (o una delle poche) pecca che vedo, in un mondo dove si lavorare per consegnare ieri, e in settori dove spesso è necessario stare al passo con lo sviluppo tecnologico costante.

Giovanni

Il giorno 28 marzo 2013 17:45, Giuseppe Sucameli <brush.tyler@gmail.com> ha scritto:

2013/3/28 Diego Guidi <diegoguidi@gmail.com>:

2013/3/28 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

verissimo, questo e’ un problema reale.

insisto: dov’è il problema? prestazione lavorativa regolarmente retribuita.

Immagino non intendesse questo.

forse intendi che la licenza OSS dovrebbe prevedere un qualche tipo di
contributo per guadagni realizzati in questo modo?

Né questo :slight_smile:

Dovrebbe essere nella natura delle cose contribuire al progetto se ti fa
guadagnare, sarebbe come per le aziende investire in R&D del resto.

Ovviamente non può essere previsto nella licenza altrimenti la libertà va
a farsi benedire.

PS: è una domanda, non una polemica :slight_smile:

Raga, scialla… (scusate il linguaggio! non lo faccio più, prometto!).

Mi pare che le discussioni sia impermeate di costante preoccupazione per
il possibile scatenarsi di flame, come se questo possa scaturire da una
considerazione/pensiero/frase mal interpretata…

Per piacere, cerchiamo di essere Open anche noi… mentalmente intendo.

Una buona serata a tutti!


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Giuseppe Sucameli


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Giovanni Allegri
website: http://giovanniallegri.it
GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus

On Thu, Mar 28, 2013 at 06:18:56PM +0100, G. Allegri wrote:

Ecco. questa è l'unica (o una delle poche) pecca che vedo, in un mondo dove
si lavorare per consegnare ieri, e in settori dove spesso è necessario
stare al passo con lo sviluppo tecnologico costante.

Quanta innovazione si e' fatta lavorando per consegnare ieri ?

--strk;

Quanta innovazione si e’ fatta lavorando per consegnare ieri ?

Innovazione tecnologica nessuna. E comunque sarebbe preferibile avere dei tempi più umani, questo penso ci trovi tutti d’accordo…
Però, Sandro, non è detto che l’innovazione sia solo tecnologica. Magari il frutto del lavoro è innovativo, anche se la tecnologia non ha fatto un passo avanti.
Con questo non dico niente di contrario a quanto affermato finora…

Giovanni

–strk;


Giovanni Allegri
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GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus

Postilla ai miei due centesimi, se un concorrente è in grado di fare cose utili con sw di cui non esiste un’alternativa Open, credo sia pacifico (intanto) usare il sw proprietario.
In base alle risorse (economiche e temporali) poi sarà auspicabile spendersi perché quella possibilità sia di tutti, tramite strumenti di pubblico dominio.

Giovanni

Sent from Nexus

Il giorno 28/mar/2013 18:33, “G. Allegri” <giohappy@gmail.com> ha scritto:

Quanta innovazione si e’ fatta lavorando per consegnare ieri ?

Innovazione tecnologica nessuna. E comunque sarebbe preferibile avere dei tempi più umani, questo penso ci trovi tutti d’accordo…
Però, Sandro, non è detto che l’innovazione sia solo tecnologica. Magari il frutto del lavoro è innovativo, anche se la tecnologia non ha fatto un passo avanti.
Con questo non dico niente di contrario a quanto affermato finora…

Giovanni

–strk;


Giovanni Allegri
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GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus

Per carità Diego, da un punto di vista legale o meramente pragmatico non ci vedo alcun problema. È un modo legale di usare del software, vedendolo dalla parte del cliente, ed altrettanto si può dire del punto di vista del fornitore di servizi.
Però io ritengo sia un approccio miope ed egoista, e mi sforzo di farlo capire nelle realtà in cui lavoro.
Limitarsi ad utilizzare sw open source rispetto ad avere un coinvolgimento nel progetto non è sostenibile. Ci vedo un analogia con l’ utilizzare una risorsa naturale senza porsi il problema della sua sostenibilità nel lungo termine.
Se tutti usano delle risorse open source e pochi o nessuno apporta un contributo attivo i progetti sono destinati alla estinzione.
Non credo che si debba includere restrizioni di questo tipo agli utilizzatori, dal mio punto di vista è un vincolo eccessivo alla libertà di utilizzo, ma sono domande che ogni utilizzatore dovrebbe porsi e su cui giustamente tanti svolgono un lavoro di sensibilizzazione.

Stefano

Il giorno 28/mar/2013 17:27, “Diego Guidi” <diegoguidi@gmail.com> ha scritto:

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Il 28/03/2013 18:54, Stefano Iacovella ha scritto:

sono domande
che ogni utilizzatore dovrebbe porsi e su cui giustamente tanti svolgono un lavoro di
sensibilizzazione.

e infatti, questa comunita', e l'Associazione GFOSS.it, sono nate giustappunto per
questo.
saluti.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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On 16:54 Thu 28 Mar , Stefano Iacovella wrote:

Anche nel modello proprietario gli utilizzatori finanziano lo
sviluppo, quindi trovo concettualmente discutibile affermare che
quando i soldi spesi per sw Open Source sicuramente finanziano il
miglioramento e quelli spesi in licenze di sw proprietario no.

Qui a mio parere bisogna fare una distinzione fra i grandi marchi e le
piccole aziende produttrici di software.

Per le prime solo una parte dei proventi viene utilizzato per lo
sviluppo (spesso anche sottopagato), mentre la maggior parte produce
puro profitto.

Le piccole case prodruttrici di sw producono sostanzialmente quasi
solo reddito da lavoro, ripartito tra programmazione e assistenza.

La differenze sostanziale è che nel modello proprietario tu hai scarso
o nullo controllo sullo sviluppo. E questo vale tanto di piu quanto
maggiori sono le dimensioni dell'utilizzatore.
Un grande utilizzatore con un sostanziale peso economico, pensiamoa d
una Pubblica Amministrazione o ad una grande Corporation, può disporre
di risorse necessarie e sufficienti a finanziare los viluppo di
caratteristiche sostanziali di un sw e può negoziarne la
realizzazione. Nel modello proprietario questo è quasi impossibile.

Concordo perfettamente, anche se, anche qui, c'è da fare una
distinzione tra grandi e piccole aziende. Con le grandi è totalmente
impossibile, con le piccole si può.

Ciao,
  Marco