[Gfoss] OpenData geografici - casi di successo basati sul loro impiego cercasi.

Ricordo accese discussioni svoltesi anni fa' su questa ML ta chi
propendeva, invocava e auspicava che le PA rilasciassero i dati in
forma libera e usabile e chi come me era convintamente contrario a
questo approccio di rilascio libero indistinto , per qualsiasi uso e a
chiunque.

Con il tempo si e' visto che ha prevalso in generale la logica del
rilascio OpenData (forse non ancora al 100% ma certo per buoni archivi
e abbastanza diffusamente a giro per l'Italia).

A questo punto, cio' che sarebbe molto interessante capire e' se a
qualcuno questi dati sono stati utili per qualche servizio o profitto
a valore agginto. Come si ipotizzava che sarebbe potuto succedere con
il rilascio degli OpenData.
Ovviamente si parla di OpenData geografici.

Addirittura ricordo un articolo che ipotizzava che addirittura il
rilascio degli OpneData avrebbe potuto far aumentare il PIL.

Ricordo anche parecchi dubbi e discussioni accese.
Il dubbio che rilasciare dati non perfetti servisse a poco e quindi si
doveva fare uno sforzo extra (che vuol dire costi) per renderli
potabili e comprensibili a utenti poco avvezzi alle difficolta' e le
trappole insite nei dati geografici dai processi piu' disparati e
anche molto differenti tra di loro.

E ricordo anche i dubbi in merito al rilascio gratuito di tali dati.
Cosa che , oltre a impedire a un ente di recuperare parte delle spese
sostenute per realizzarli (cosa che forse ora viene anche rimpianta
visto che i dati vanno mantenuti e anche cio' costa) avrebbe finito
per favorire grossi soggetti di portata internazionale, mentre i
soggetti piu' piccoli e locali poco avrebbero avuto da fare con tali
dati.

Questa e' forse la domanda piu' importante.

Preso atto che e' passato del tempo da quanto si invocava il rilascio
dei dati in forma di OpenData.

Sarebbe sicuramente interessante sapere se lo sforzo che ogni ente
deve profondere per rilasciare i dati geografici in forma OpenData ha
quantomeno permesso a qualcuno di trarne un profitto come era
auspicato all'inizio.

Per cui se qualcuno vuole fornire la sua opinione su questo fronte e
condividere opinioni , impresioni o esperienze farebbe una cosa buona.

Ovviamente non si parla di coloro che hanno tratto beneficio dalla
vendita dei servers usati per mettere in linea i servizi di scarico
dei dati, la realizzazione di procedure o le consulenze con gli enti
che non avendo competenze le hanno dovute reperire sulmercato.

Qui interessa sapere se qualcuno e' riuscito a trarre profitto dalla
disponibilita' di OpenData geografici.

Grazie in partenza a chi vorra' condividere, gia' sapere che vi sia
qualcuno sarebbe gia' un successo.
:slight_smile:

-----------------
Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù
-----------------

Ciao Andrea,
io invece in generale vedo sempre positivo il rilascio in open data dei dati delle PA.
Sul ritorno economico e sociale delle iniziative sugli open data, credo sia illuminante e ricco di spunti questo recente articolo del nostro amico Napo: http://www.chefuturo.it/2014/11/vi-racconto-il-summit-mondiale-sugli-open-data-e-perche-liberarli-fa-bene-anche-alleconomia/
che ringrazio x il resoconto e x l’entusiasmo :slight_smile:

Ale

Il 21/nov/2014 21:35 “Andrea Peri” <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

Ricordo accese discussioni svoltesi anni fa’ su questa ML ta chi
propendeva, invocava e auspicava che le PA rilasciassero i dati in
forma libera e usabile e chi come me era convintamente contrario a
questo approccio di rilascio libero indistinto , per qualsiasi uso e a
chiunque.

Con il tempo si e’ visto che ha prevalso in generale la logica del
rilascio OpenData (forse non ancora al 100% ma certo per buoni archivi
e abbastanza diffusamente a giro per l’Italia).

A questo punto, cio’ che sarebbe molto interessante capire e’ se a
qualcuno questi dati sono stati utili per qualche servizio o profitto
a valore agginto. Come si ipotizzava che sarebbe potuto succedere con
il rilascio degli OpenData.
Ovviamente si parla di OpenData geografici.

Addirittura ricordo un articolo che ipotizzava che addirittura il
rilascio degli OpneData avrebbe potuto far aumentare il PIL.

Ricordo anche parecchi dubbi e discussioni accese.
Il dubbio che rilasciare dati non perfetti servisse a poco e quindi si
doveva fare uno sforzo extra (che vuol dire costi) per renderli
potabili e comprensibili a utenti poco avvezzi alle difficolta’ e le
trappole insite nei dati geografici dai processi piu’ disparati e
anche molto differenti tra di loro.

E ricordo anche i dubbi in merito al rilascio gratuito di tali dati.
Cosa che , oltre a impedire a un ente di recuperare parte delle spese
sostenute per realizzarli (cosa che forse ora viene anche rimpianta
visto che i dati vanno mantenuti e anche cio’ costa) avrebbe finito
per favorire grossi soggetti di portata internazionale, mentre i
soggetti piu’ piccoli e locali poco avrebbero avuto da fare con tali
dati.

Questa e’ forse la domanda piu’ importante.

Preso atto che e’ passato del tempo da quanto si invocava il rilascio
dei dati in forma di OpenData.

Sarebbe sicuramente interessante sapere se lo sforzo che ogni ente
deve profondere per rilasciare i dati geografici in forma OpenData ha
quantomeno permesso a qualcuno di trarne un profitto come era
auspicato all’inizio.

Per cui se qualcuno vuole fornire la sua opinione su questo fronte e
condividere opinioni , impresioni o esperienze farebbe una cosa buona.

Ovviamente non si parla di coloro che hanno tratto beneficio dalla
vendita dei servers usati per mettere in linea i servizi di scarico
dei dati, la realizzazione di procedure o le consulenze con gli enti
che non avendo competenze le hanno dovute reperire sulmercato.

Qui interessa sapere se qualcuno e’ riuscito a trarre profitto dalla
disponibilita’ di OpenData geografici.

Grazie in partenza a chi vorra’ condividere, gia’ sapere che vi sia
qualcuno sarebbe gia’ un successo.
:slight_smile:


Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù


Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
666+40 iscritti al 5.6.2014

magari centra con la domanda di Andrea... posto un tweet appena arrivato

GuybrushThreepwood ‏@_mightyPirate 9 minHace 9 minutos
Mappa della pericolosità sismica del comune di #Firenze, creata con
@qgis utilizzando gli #opendata del @comunefi.
http://www.geosisma.altervista.org

toccherebbe vedere se questi dati sono correlabili con l'andamento del
costo al m2

ciao Luigi Pirelli

2014-11-22 14:00 GMT+01:00 Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com>:

Ciao Andrea,
io invece in generale vedo sempre positivo il rilascio in open data dei dati
delle PA.
Sul ritorno economico e sociale delle iniziative sugli open data, credo sia
illuminante e ricco di spunti questo recente articolo del nostro amico Napo:
http://www.chefuturo.it/2014/11/vi-racconto-il-summit-mondiale-sugli-open-data-e-perche-liberarli-fa-bene-anche-alleconomia/
che ringrazio x il resoconto e x l'entusiasmo :slight_smile:

Ale

Il 21/nov/2014 21:35 "Andrea Peri" <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

Ricordo accese discussioni svoltesi anni fa' su questa ML ta chi
propendeva, invocava e auspicava che le PA rilasciassero i dati in
forma libera e usabile e chi come me era convintamente contrario a
questo approccio di rilascio libero indistinto , per qualsiasi uso e a
chiunque.

Con il tempo si e' visto che ha prevalso in generale la logica del
rilascio OpenData (forse non ancora al 100% ma certo per buoni archivi
e abbastanza diffusamente a giro per l'Italia).

A questo punto, cio' che sarebbe molto interessante capire e' se a
qualcuno questi dati sono stati utili per qualche servizio o profitto
a valore agginto. Come si ipotizzava che sarebbe potuto succedere con
il rilascio degli OpenData.
Ovviamente si parla di OpenData geografici.

Addirittura ricordo un articolo che ipotizzava che addirittura il
rilascio degli OpneData avrebbe potuto far aumentare il PIL.

Ricordo anche parecchi dubbi e discussioni accese.
Il dubbio che rilasciare dati non perfetti servisse a poco e quindi si
doveva fare uno sforzo extra (che vuol dire costi) per renderli
potabili e comprensibili a utenti poco avvezzi alle difficolta' e le
trappole insite nei dati geografici dai processi piu' disparati e
anche molto differenti tra di loro.

E ricordo anche i dubbi in merito al rilascio gratuito di tali dati.
Cosa che , oltre a impedire a un ente di recuperare parte delle spese
sostenute per realizzarli (cosa che forse ora viene anche rimpianta
visto che i dati vanno mantenuti e anche cio' costa) avrebbe finito
per favorire grossi soggetti di portata internazionale, mentre i
soggetti piu' piccoli e locali poco avrebbero avuto da fare con tali
dati.

Questa e' forse la domanda piu' importante.

Preso atto che e' passato del tempo da quanto si invocava il rilascio
dei dati in forma di OpenData.

Sarebbe sicuramente interessante sapere se lo sforzo che ogni ente
deve profondere per rilasciare i dati geografici in forma OpenData ha
quantomeno permesso a qualcuno di trarne un profitto come era
auspicato all'inizio.

Per cui se qualcuno vuole fornire la sua opinione su questo fronte e
condividere opinioni , impresioni o esperienze farebbe una cosa buona.

Ovviamente non si parla di coloro che hanno tratto beneficio dalla
vendita dei servers usati per mettere in linea i servizi di scarico
dei dati, la realizzazione di procedure o le consulenze con gli enti
che non avendo competenze le hanno dovute reperire sulmercato.

Qui interessa sapere se qualcuno e' riuscito a trarre profitto dalla
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Grazie in partenza a chi vorra' condividere, gia' sapere che vi sia
qualcuno sarebbe gia' un successo.
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666+40 iscritti al 5.6.2014

2014-11-22 14:00 GMT+01:00 Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com>:

Ciao Andrea,
io invece in generale vedo sempre positivo il rilascio in open data dei dati
delle PA.
Sul ritorno economico e sociale delle iniziative sugli open data, credo sia
illuminante e ricco di spunti questo recente articolo del nostro amico Napo:
http://www.chefuturo.it/2014/11/vi-racconto-il-summit-mondiale-sugli-open-data-e-perche-liberarli-fa-bene-anche-alleconomia/
che ringrazio x il resoconto e x l'entusiasmo :slight_smile:

Grazie Alessandro
Segnalo anche questi articoli dove vengono messi in evidenza alcuni
limiti di come ora l'open data èe in Italia per garantire la crescita
- http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-10-26/tutti-falsi-miti-open-data-081243.shtml?uuid=ABP5Du6B
- http://de.straba.us/2014/07/28/lo-stato-dellarte-dellopen-goverment-data-in-italia-presentato-a-okfest14/

Rimando poi a opendata500.com dove viene messo in mostra l'impatto dei
dati aperti
per il mercato usa.
Analisi ripresa da data.gov qui
http://www.data.gov/impact/

La ricerca di opendata500 è stata ripresa in diversi stati e l'Italia
è nel mirino della prossima
indagine.

Concludo infine che durante il summit a Londra alla domanda
"Quale è la categoria di dati che viene più spesso chiesta d'aprire?"
La risposta è stata
"Everything made by the Ordnance Survey"
ovvero tutto ciò che è prodotto dall'ente pubblico dello Stato
Britannico incaricato di redigere la cartografia della nazione.

Luigi Pirelli-2 wrote

magari centra con la domanda di Andrea... posto un tweet appena arrivato

GuybrushThreepwood ‏@_mightyPirate 9 minHace 9 minutos
Mappa della pericolosità sismica del comune di #Firenze, creata con
@qgis utilizzando gli #opendata del @comunefi.
http://www.geosisma.altervista.org

francamente, sfugge il senso di questa pagina.
nessun valore aggiunto: shapefile scaricato dal sito opendata di firenze
(come correttamente citato) e tematizzato secondo il campo classe.

mah...

s.

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/OpenData-geografici-casi-di-successo-basati-sul-loro-impiego-cercasi-tp7590583p7590590.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

non entro nel merito della qualita' del dato o della visualizzazione,
entro nel merito di persone che per i fatti loro reimpacchettano dati
secondo la utilita' che ci trovano nel visualizzarli... valutare la
qualita' non e' oggetto di questo thread.

ciao Luigi Pirelli

p.s. fortunatamente, il mondo visualizza dati, nonostante noi, piu'
che grazie a noi :wink:

2014-11-22 18:36 GMT+01:00 stefano campus <skampus@gmail.com>:

Luigi Pirelli-2 wrote

magari centra con la domanda di Andrea... posto un tweet appena arrivato

GuybrushThreepwood ‏@_mightyPirate 9 minHace 9 minutos
Mappa della pericolosità sismica del comune di #Firenze, creata con
@qgis utilizzando gli #opendata del @comunefi.
http://www.geosisma.altervista.org

francamente, sfugge il senso di questa pagina.
nessun valore aggiunto: shapefile scaricato dal sito opendata di firenze
(come correttamente citato) e tematizzato secondo il campo classe.

mah...

s.

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/OpenData-geografici-casi-di-successo-basati-sul-loro-impiego-cercasi-tp7590583p7590590.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.
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http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
666+40 iscritti al 5.6.2014

Luigi Pirelli-2 wrote

p.s. fortunatamente, il mondo visualizza dati, nonostante noi, piu'
che grazie a noi :wink:

corretto.
ma dato che la "provocazione" di andrea riguardava proprio il valore
aggiunto che utenti possono dare a dati open, quella rappresentazione non mi
sembra vada verso questa direzione.

s.

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/OpenData-geografici-casi-di-successo-basati-sul-loro-impiego-cercasi-tp7590583p7590593.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

Ciao,
mi permetto di richiamare quanto ho raccontato al Gfoss-Day.

Il rilascio dei dati della PA risponde ad una serie di direttive
europee tutte in qualche modo originate o ispirate alla Convenzione di
Aarhus, che vuole un cittadino informato sull'ambiente (inteso come
ambiente, territorio, cultura, sociale, ecc.) in cui vive, che possa
incidere sulle scelte partecipando ai processi decisionali dalla PA e
che possa invocare ed ottenere giustizia (questo aspetto ancora non
affrontato da alcuna direttavia né da alcuna norma nazionale: :-(( )
sulle questioni ambientali.

Il termine "Open Data" è una moda recente che appiccica un nome
anglosassone ad un concetto molto precedente e più chiaro e
contestializzato, cercando di prefigurare una connessione logica tra
il rilascio del dato pubblico ed una possibile ricaduta positiva
sull'economia. E' questo tipo di riscontri che Andrea chiedeva, ma
sinceramente la cosa mi incuriosisce poco. Lo stesso contenuto
dell'accordo siglato con Osm mette soprattutto in risalto due aspetti:
favorire una più ampa diffusione della informazione che la PA
raccoglie A VANTAGGIO DELLA SOCIETA' E PER POTER AMMINISTRARE AL
MEGLIO LA COSA PUBBLICA, ed aumentare la qualità dei dati presenti in
OSM, sostituendo perimetrazioni raccolte in maniera eterogenea da
volontari sulla base di ortofoto di multinazionali di cui in alcun
modo è documentata la georeferenziazione e la qualità che se ne
ottiene digitalizzando su quelle foto.

La moda degli Open Data serve ad una marea di persone che su
quell'argomento possono riempirsi la bocca (girano già gli esperti di
Open Data che si propongono per supportare ed indirizzare le
amministrazioni in questa operazione !), alle PA per guadagnare un
facile consenso con campagne di comunicazione ed immagine, e come
effetto rischiano di produrre maree di DISCARICHE INFORMATICHE in giro
per il mondo, che comportano costi inutili sulle PA che le gestiscono,
guadagni a fantastici esperti di comunicazione (tweet innanzitutto!),
ed aumentano l'entropia del sistema, non favorendo la cernita delle
informazioni dalle fetenzie messe da scaricare come zip, csv, ecc.

Più correttamente le iniziative sugli Open Data dovrebbero
innanzitutto definire delle regole su cosa si pubblica (innanzitutto
quello che sta alla base dei processi decisionali, non qualsiasi cosa
capiti di trovare su un PC che non abbia al suo interno codici fiscali
e numeri telefonici!), poi in parallelo attivare dei percorsi di
confronto su quei dati, informazioni, conoscenze per costruire in
maniera partecipata (prima ancora che le scelte siano state fatte,
dice la Direttiva Europea, in questo tradita dalla legge di
recepimento italiana e dalle applicazioni nelle PA), mettendo anche in
condizione il cittadino (percorso ancora non definito, come dicevo) di
comprendere, arrabbiarsi e richiedere l'intervento della magistratura
a fronte di situazioni di degrado e di inquinamento ambientale.
La ricaduta positiva sulla crescita economica deve risultare un
vantaggio residuale rispetto ai vantaggi sulla crescita sociale,
culturale e di consapevolezza, ma ora è purtroppo lo slogan su cui in
tanti costruiscono le loro carriere (politiche o di grandi esperti).

Ciao,
Maurizio

Il 22/11/14, stefano campus<skampus@gmail.com> ha scritto:

Luigi Pirelli-2 wrote

p.s. fortunatamente, il mondo visualizza dati, nonostante noi, piu'
che grazie a noi :wink:

corretto.
ma dato che la "provocazione" di andrea riguardava proprio il valore
aggiunto che utenti possono dare a dati open, quella rappresentazione non mi
sembra vada verso questa direzione.

s.

--
View this message in context:
http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/OpenData-geografici-casi-di-successo-basati-sul-loro-impiego-cercasi-tp7590583p7590593.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian
mailing list mailing list archive at Nabble.com.
_______________________________________________
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
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