[Gfoss] OpenStreetMap Contributor Terms

Salve.
A me questa non piace per niente:
- non spiega quali sono i veri cambiamenti della licenza
- dice "fatelo anche voi, l'hanno gia' fatto tutti" (la famosa argomentazione
"mangiate cacca, milioni di mosche non possono sbagliare).
Sono l'unico a pensarla cosi'?
Saluti.

-------- Messaggio originale --------
Oggetto: OpenStreetMap Contributor Terms
Data: Fri, 03 Jun 2011 22:03:46 +0100
Mittente: Steve Coast <steve@osmfoundation.org>
A: cavallini@faunalia.it

Other language translations may be found in the OpenStreetMap wiki
<http://wiki.openstreetmap.org/wiki/ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt;
Deutsch <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/DE:ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt; •
English <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt; •
Français <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/FR:ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt; •
Hrvatski <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Hr:ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt; •
Italiano <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt; •
Nederlands <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/NL:ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt;
• Русский <http://wiki.openstreetmap.org/wiki/RU:ODBL/2011_May_Letter_Translations&gt;

Hi,

Thank you for contributing to the OpenStreetMap project in the past. We are writing
to ask you to login into your account at http://openstreetmap.org/user/terms
<http://openstreetmap.org/login?username=pcav&gt; and accept a new set of contributor terms.

Why are we asking this?

We need to ask you to explicitly grant permission for us to continue using your
existing contributions under the upgraded license and terms.

The new OpenStreetMap data license and contributor terms is a big improvement for the
OpenStreetMap project and will encourage greater use of our data. The new Attribution
and Share Alike license, ODbL, is written specifically for databases and applies
better and more evenly to data in all legal jurisdictions around the world.

Over 145,200 contributors have already accepted the new terms and we hope you will too.

Visit http://openstreetmap.org/user/terms
<http://openstreetmap.org/login?username=pcav&gt; to read and accept the new terms.

You can read more about the change on the OpenStreetMap foundation site
<http://www.osmfoundation.org/wiki/License/We_Are_Changing_The_License&gt; in English
and several other languages.

Best regards,

Steve Coast
OpenStreetMap Foundation

- non spiega quali sono i veri cambiamenti della licenza

nella wiki di OSM ci sono decine di pagine (che raggiungi abbastanza
facilmente dai link elencati nella mail) che spiegano i cambiamenti
della licenza e i vari pro e contro. IMHO riassumerli nella mail non
era possibile.

Ciao,

Stefano

On Sat, Jun 04, 2011 at 09:19:18AM +0200, Paolo Cavallini wrote:

Salve.
A me questa non piace per niente:
- non spiega quali sono i veri cambiamenti della licenza
- dice "fatelo anche voi, l'hanno gia' fatto tutti" (la famosa argomentazione
"mangiate cacca, milioni di mosche non possono sbagliare).

Purtroppo tutto il processo di cambio licenza è stato guidato
dall OSM Foundation in questo modo, della serie "noi sappiamo
cosa stiamo facendo, fidatevi che siamo buoni e va tutto bene
così". E in questo Steve Coast ha la maggior parte della
responsabilità, IMHO.

Io sono d'accordo che la licenza CC-By-SA non era ottimale per le
mappe.

Magari è anche vero che questo era l'unico modo di guidare la
massa dei mappatori OSM, che non brillano certo per
approfondimento sui temi che riguardno la licenza.

Però questo non toglie che a me personalmente le modalità del
cambio licenza hanno lasciato l'amaro in bocca.

Sempre rimanendo sulle mie valutazioni personali: la nuova
licenza è più adatta al dato geografico ed è una licenza libera.

Purtroppo si perde una parte della "viralità": solo i database
derivati hanno l'obbligo di usare la stessa licenza. Un rendering
oppure un'applicazione mash-up può invece utilizzare una licenza
proprietaria.

--
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy
Tel. ufficio: 055-0118525

Purtroppo tutto il processo di cambio licenza è stato guidato
dall OSM Foundation in questo modo, della serie "noi sappiamo
cosa stiamo facendo, fidatevi che siamo buoni e va tutto bene
così". E in questo Steve Coast ha la maggior parte della
responsabilità, IMHO.

Concordo a meta'.
Di fatto hanno sintetizzato tutto quello che c'e' sul wiki.
Concordo a meta' perche' quanto meno qualcuno si e' preso la responsabilita' di pensare sui limiti della licenza attuale e, di conseguenza, ha gestito anche la cosa.
A farlo e' stato OSM Foundation che si fa poi anche garante dei dati.
Concordo che il "kick off" non e' stato dei migliori, ma per il resto il percorso per arrivare alla ODbL e' ancora tutto trasparente.
Di questo passaggio se ne parla da quasi 3 anni, tant'e' che a OSMit a Trento si e' cominciato a parlare di tale argomento.
... mi ricordo in pizzeria con Steave Coast c'era un tale Nicolò (nome di pura fantasia) che continuava a dire "Oh! Ma qualcuno glielo ha detto a quello li che noi siamo quelli del fork?" :slight_smile:

tra l'altro al wherecamp.eu di Berlino c'e' stata una talk sul tema licenza da parte di diversi membri della OSM Foundation.

Sempre rimanendo sulle mie valutazioni personali: la nuova
licenza è più adatta al dato geografico ed è una licenza libera.

Purtroppo si perde una parte della "viralità": solo i database
derivati hanno l'obbligo di usare la stessa licenza. Un rendering
oppure un'applicazione mash-up può invece utilizzare una licenza
proprietaria.

Di contro pero' la licenza CC-BY-SA non da alcuna garanzia sui dati, ma lo fa sui contenuti.

Personalmente utilizzare il sistema del copyleft (il fatto di mettere in vincolo che la licenza dei prodotti derivati sia la stessa) nel mondo dei dati mi lascia sempre un po' perplesso.
Nel caso di openstreetmap concordo sulla scelta visto il grosso patrimonio di dati, ma ho gia' dei dubbi sui dati provenienti da importazioni (sottolineo importazioni e non digitalizzazioni, anche se, in realta', su quest'ultimo caso ci sono gia' degli esempi).

Quando penso ai dati penso ai mattoncini della lego.
Unendo i vari mattoncini riesco a creare nuove informazioni, a differenza pero' del lego riesco anche a creare nuove forme che diventano irreversibili.
Meno vincoli di licenza questi mi danno e più facilmente può avvenire questo processo.
I dati possono venire da qualsiasi fonte e possono fondersi fino all'immaginabile.
Ogni tanto mi chiedo cosa succede quando ho n dati con n diverse licenze che chiedono solo l'attribuzione, da cui produco un unico nuovo dato (es. un indice).
Come mi comporto?
Per arrivare ad unire n numeri in uno solo, mi tocca associarci un testo che nel tempo diventa sempre più complesso.

... ok la smetto di vaneggiare :wink:

ciao,

un paio di considerazioni della mattina… (sulle note di http://www.pibinko.org/pib/?p=1529 , e fresco di interessante dibbattito di 2 ore sul software libero ieri sera)

  1. fra il 2007 e il 2009, almeno, la questione licenze è stata una di quelle su cui GFOSS**.it** ha battuto di più a livello nazionale.
    Abbiamo pensato abbastanza ai limiti delle licenze di allora, e individuato possibili soluzioni.
    Correggetemi se sbaglio, ma come associazione non si è poi proceduto a portare a compimento queste soluzioni (ma correggetemi se sbaglio :wink: la memoria a volte fa brutti scherzi). …si parlava
    di sviluppare una licenza in Italia per i dati liberi ecc ecc…

L’altra cosa è che, in parallelo ai ragionamenti sulle licenze, si era fatto anche un ragionamento sulle relazioni fra il “mondo GFOSS” e il “mondo OSM”…il local chapter all’interno
di GFOSS.it ecc ecc… tutte cose che avrebbero forse portato a un ruolo diverso della comunità italiana nel processo di revisione delle licenze OSM.

Non è successo questo ? Magari è possibile fare qualcosa nei prossimi 6-8 mesi… l’associazione che ne pensa ? Il fatto che a un singolo piaccia o non piaccia un certo approccio
è importante, ma un singolo non ha poi le risorse per intervenire su processi come le licenze OSM.

  1. Napo: la questione della “fusione di licenze” che sollevi in fondo al tuo mail è interessante.
    La prima soluzione che mi viene in mente è quella di produrre a fianco alla “costruzione lego” dei dati un “file lego” dele licenze… ci aggiungerei anche un “file lego” dei metadati.
    un scenario possibile derivante da questa soluzione è che la percentuale di byte allocati a metadati e licenze a un certo punto arrivi a essere più di quella allocata al dato stesso…

è un buon soggetto per un racconto di fantascienza (oh: se qualcuno lo scrive voglio almeno l’attribution sul soggetto !)

senza andare oltre nel mio, di vaneggiamento: credo comunque che non sia un problema solo geografico e quindi potrebbe essere una buona idea vedere se e come viene affrontato in altri settori…
qualcuno ha esperienze in questo senso ?

a dopo!

andrea
http://www.pibinko.org

Il giorno 06 giugno 2011 23:24, Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu> ha scritto:

Purtroppo tutto il processo di cambio licenza è stato guidato
dall OSM Foundation in questo modo, della serie “noi sappiamo
cosa stiamo facendo, fidatevi che siamo buoni e va tutto bene
così”. E in questo Steve Coast ha la maggior parte della
responsabilità, IMHO.

Concordo a meta’.
Di fatto hanno sintetizzato tutto quello che c’e’ sul wiki.
Concordo a meta’ perche’ quanto meno qualcuno si e’ preso la responsabilita’ di pensare sui limiti della licenza attuale e, di conseguenza, ha gestito anche la cosa.
A farlo e’ stato OSM Foundation che si fa poi anche garante dei dati.
Concordo che il “kick off” non e’ stato dei migliori, ma per il resto il percorso per arrivare alla ODbL e’ ancora tutto trasparente.
Di questo passaggio se ne parla da quasi 3 anni, tant’e’ che a OSMit a Trento si e’ cominciato a parlare di tale argomento.
… mi ricordo in pizzeria con Steave Coast c’era un tale Nicolò (nome di pura fantasia) che continuava a dire “Oh! Ma qualcuno glielo ha detto a quello li che noi siamo quelli del fork?” :slight_smile:

tra l’altro al wherecamp.eu di Berlino c’e’ stata una talk sul tema licenza da parte di diversi membri della OSM Foundation.

Sempre rimanendo sulle mie valutazioni personali: la nuova
licenza è più adatta al dato geografico ed è una licenza libera.

Purtroppo si perde una parte della “viralità”: solo i database
derivati hanno l’obbligo di usare la stessa licenza. Un rendering
oppure un’applicazione mash-up può invece utilizzare una licenza
proprietaria.

Di contro pero’ la licenza CC-BY-SA non da alcuna garanzia sui dati, ma lo fa sui contenuti.

Personalmente utilizzare il sistema del copyleft (il fatto di mettere in vincolo che la licenza dei prodotti derivati sia la stessa) nel mondo dei dati mi lascia sempre un po’ perplesso.
Nel caso di openstreetmap concordo sulla scelta visto il grosso patrimonio di dati, ma ho gia’ dei dubbi sui dati provenienti da importazioni (sottolineo importazioni e non digitalizzazioni, anche se, in realta’, su quest’ultimo caso ci sono gia’ degli esempi).

Quando penso ai dati penso ai mattoncini della lego.
Unendo i vari mattoncini riesco a creare nuove informazioni, a differenza pero’ del lego riesco anche a creare nuove forme che diventano irreversibili.
Meno vincoli di licenza questi mi danno e più facilmente può avvenire questo processo.
I dati possono venire da qualsiasi fonte e possono fondersi fino all’immaginabile.
Ogni tanto mi chiedo cosa succede quando ho n dati con n diverse licenze che chiedono solo l’attribuzione, da cui produco un unico nuovo dato (es. un indice).
Come mi comporto?
Per arrivare ad unire n numeri in uno solo, mi tocca associarci un testo che nel tempo diventa sempre più complesso.

… ok la smetto di vaneggiare :wink:


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Il 06/07/2011 07:21 AM, andrea giacomelli ha scritto:

ciao,

un paio di considerazioni della mattina... (/sulle note di
http://www.pibinko.org/pib/?p=1529/ , e fresco di interessante
dibbattito di 2 ore sul software libero ieri sera)

Sorry Andrea ma non riesco a cogliere :frowning:

1. fra il 2007 e il 2009, almeno, la questione licenze è stata una di
quelle su cui GFOSS*.it* ha battuto di più a livello nazionale.
Abbiamo pensato abbastanza ai limiti delle licenze di allora, e
individuato possibili soluzioni.
Correggetemi se sbaglio, ma come associazione non si è poi proceduto a
portare a compimento queste soluzioni (ma correggetemi se sbaglio :wink: la
memoria a volte fa brutti scherzi). ...si parlava
di sviluppare una licenza in Italia per i dati liberi ecc ecc...

Putroppo questa non la ricordo ma e' anche un mio limite in quanto in quel periodo ero impegnato su altri settori.
Quando mi chiedono come mai mi occupo di open data racconto del mio percorso: vengo dal gis, e il gis e' il nulla senza i dati.

A distanza di tempo scopro l'esistenza di una direttiva europea del 2003
http://en.wikipedia.org/wiki/Directive_on_the_re-use_of_public_sector_information
(mando a wikipedia per comodita')
attaccarsi a quella poteva essere (ed e' ancora) strategico ...
Credo comunque che i tempi erano diversi ed un clima culturale diverso.
Solo una critica: usciamo dai confini quando pensiamo alle licenze.
Non ragioniamo su licenze troppo localizzate, siamo nel mondo, siamo in internet, cerchiamo di dare un aspetto piu' "glocal" (globale/locale) e usiamo il ri-usabile.

L'altra cosa è che, in parallelo ai ragionamenti sulle licenze, si era
fatto anche un ragionamento sulle relazioni fra il "mondo GFOSS" e il
"mondo OSM"...il local chapter all'interno
di GFOSS.it ecc ecc... tutte cose che avrebbero forse portato a un ruolo
diverso della comunità italiana nel processo di revisione delle licenze OSM.

non entro nei dettagli, ma guardo altrove.
Penso alla Germania dove l'organizzazione in OSM e' impressionante
http://www.openstreetmap.de/
dove i numeri sono molto piu' alti che da noi, dove l'evoluzione della mappa ha avuto un percorso elevato al punto che i primi dati significativi in Italia sono stati inseriti da loro ...
Loro non sono pochi, fanno cose potenti.
Guarda la home page del wiki di openstreetmap
Sotto la voce "Event calendar" trovi molti "Stammtisch"
Viene banalmente tradotto come "incontri", ma vuol dire molto di piu'.
Se dalla voce tedesca di Stammtisch passi a quella italiana, arrivi a "Tertuali"
http://it.wikipedia.org/wiki/Tertulia
"... una riunione, informale e periodica, di persone interessate a un tema o a un ramo concreto dell'arte o della scienza, per discutere, informarsi o condividere idee e opinioni ..."
Se guardi il calendario eventi vedi che l'elenco delle tertulie tedesche e' fitto.
Insomma, riprendendo il discorso: concordo che il contributo di un capitolo italiano avrebbe potuto dare qualcosa al processo di licenza, ma prima dobbiamo raggiungere una comunita' simile a quella tedesca con tutte le caratteristiche che ci contraddistinguono.

Non è successo questo ? Magari è possibile fare qualcosa nei prossimi
6-8 mesi.... l'associazione che ne pensa ? Il fatto che a un singolo
piaccia o non piaccia un certo approccio
è importante, ma un singolo non ha poi le risorse per intervenire su
processi come le licenze OSM.

Possiamo proporlo a livello di associazione ma, dal mio punto di vista, va bene cosi'.
Quello che si puo' fare e' aiutare proponendosi come catalizzatore e qualcosa in cantiere c'e'.

2. Napo: la questione della "fusione di licenze" che sollevi in fondo al
tuo mail è interessante.

Ti rispondo usando le parole di Alberto Cottica su spaghetti open data
------
   * non è chiaro come decidere quali dati devono essere gratuiti e quali no
   [...]
   * nella pratica le licenze vengono violate alla grandissima il controllo costa

Quindi, da economista, mi viene da dire: nel dubbio, CC0 e via andare.
------
... personalmente credo che tutti i dati della p.a. dovrebbero essere rilasciati come CC0

IMHO: la p.a. impazzisce a starci dietro vedi la slide 22 qui
http://www.slideshare.net/napo/open-data-a-brief-introduction

Quello che sicuramente deve fare e' non andare a comprare i propri dati rielaborati ma, piuttosto, confrontarsi con chi lo sa fare in una ottica di do ut des.
... qualcuno mi parlava di licenze CC plus
http://wiki.creativecommons.org/CCPlus

La prima soluzione che mi viene in mente è quella di produrre a fianco
alla "costruzione lego" dei dati un "file lego" dele licenze.... ci
aggiungerei anche un "file lego" dei metadati.
un scenario possibile derivante da questa soluzione è che la percentuale
di byte allocati a metadati e licenze a un certo punto arrivi a essere
più di quella allocata al dato stesso....

ho ragionato anche io su possibili soluzioni in merito
Esempio
estendere datapkg - http://blog.okfn.org/2010/02/23/introducing-datapkg/
che, interrogando ckan genera anche la licenza da usare.
... ma poi succede come nei dati gis che alla fine si dimenticano sempre di darti qualche informazione come la proiezione ...

senza andare oltre nel mio, di vaneggiamento: credo comunque che non sia
un problema solo geografico e quindi potrebbe essere una buona idea
vedere se e come viene affrontato in altri settori...
qualcuno ha esperienze in questo senso ?

A rischio di prendermi una sassata sul cranio da parte di questa ML, io penso che i dati geografici sono dati come tutti gli altri, che hanno si la loro natura particolare ecc ma rimangono sempre dati.
Inoltre e' sempre importante capire di cosa si parla, perche' qualsiasi dato puo' essere geolocato, specialmente in questa "era" del geotagging.
Quando parlo dei "mattoncini lego" preferisco parlare di dati statistici, dove gli indicatori sono all'ordine del giorno e gli indicatori sono sempre il risultato di formule di aggregazione di dati diversi che possono venire da sorgenti diverse.
Se poi vogliamo aggiungere anche due coordinate, beh, diventano geo dati, ... ma sempre dati rimangono con il loro "problemi".
Come definizione di dato consiglio questo
http://digitalcuration.blogspot.com/2009/05/what-are-data.html

e non dimentichiamo
data <-> information <-> knowledge -> wisdom
-------------------------------------------->

Il giorno Mon, 06/06/2011 alle 23.24 +0200, Maurizio Napolitano ha
scritto:

Di questo passaggio se ne parla da quasi 3 anni

Infatti.

Oggettivamente, ad oggi, fare ostruzionismo è un vero autogol.
Oltretutto, ODBL nel frattempo è stata adottata a destra e a manca. Il
copyleft è secondo me vitale per un progetto partecipativo (proprio come
CC-BY-SA lo è per Wikipedia).

Non solo: non c'è una alternativa credibile. Personalmente, preferisco
dedicare le mie energie a qualcosa di più utile e dare il via libera
alla "nuova" licenza.

Steve Coast padre padrone di OSM e della ODBL? Direi, senza mezzi
termini, che è una cazzata. Un anno fa proprio lui propose di creare
delle licenze per i dati che includessero una clausola "non-commercial"
e gli è stato gentilmente risposto "Picche" da OpenDataCommons:
http://lists.okfn.org/pipermail/odc-discuss/2010-January/000223.html

Ciao
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Il giorno Tue, 07/06/2011 alle 09.17 +0200, Maurizio Napolitano ha
scritto:

Putroppo questa non la ricordo ma e' anche un mio limite in quanto in
quel periodo ero impegnato su altri settori.
Quando mi chiedono come mai mi occupo di open data racconto del mio
percorso: vengo dal gis, e il gis e' il nulla senza i dati.

Napo,
buoni gli spunti ma qui il discorso verte ormai su vari punti diversi
tra loro. Secondo me è meglio non discuterli tutti insieme, per evitare
confusione:

      * direttiva sul riuso della PSI
      * OSM in Italia e rapporto tra GFOSS.it e OSM
      * licenze: quali sono quelle buone
      * "spatial is not special"

Cerco di rispondere sinteticamente su tutti i punti. Invito chi ha un
pensiero chiaro e specifico su uno di questi temi a scrivere un articolo
per il blog di OKFN Italia, in modo da avere un output meno
irraggiungibile degli archivi della lista.

## Direttiva sul riuso della PSI

Consiglio a tutti la lettura di http://www.lapsi-project.eu/what e
l'approfondimento del progetto LAPSI, con cui ho avuto il piacere di
collaborare. La distinzione tra PSI e open data è MOLTO importante, non
solo in senso "insiemistico" ma anche per la diversa "attitudine
giuridica" a cui si fa riferimento.

A margine di questo, come ho scritto il mese scorso qui
http://it.okfn.org/2011/05/16/conferenza-lapsi-‒-qualche-appunto-di-viaggio/
vorrei dire che l'argomento "licenze" (già molto ostico da solo) non
esaurisce assolutamente né il tema "PSI" né quello "open data": tanto
per dirne una, in moltissimi casi di cessione di dati ci sono di mezzo
dei contratti.

D'accordissimo sulla necessità di ragionare in termini europei (e in
questo senso, pur con i suoi limiti, la IODL è buona perché è
compatibile con licenze internazionali).

## OSM in Italia e rapporto tra GFOSS.it e OSM

Qui scontiamo la tendenza italiana al localismo, ai micro-partiti e
all'attaccamento (inutile) ai nomi. Non so quanto aiuti il paragone con
la Germania ‒ so che in ambito economico e politico è ritenuto
particolarmente inappropriato e quindi forse lo è anche sul fronte
"sociale" (perché quanta gente partecipa a OSM, come si organizza e
quali risultati ottiene è secondo me un risultato sul piano sociale).

Se l'associazione vuole fare qualcosa, dovrebbe discuterne
l'associazione. Non ho partecipato agli ultimi incontri ufficiali,
quindi non mi pronuncio. Sarebbe però molto importante che la
discussione avvenisse alla luce del sole ‒ perché quello che fa GFOSS.it
è importante per tutta la comunità.

## Licenze: quali sono quelle buone

Questo tema non è nuovo, non è specifico ai dati (qualunque aficionado
di software libero ha in mente discussioni senza fine su GPL, BSD e
compagnia, l'interpretazione più recente del copione è qui
http://www.cwi.it/blogs/sistemaperto/ooo-diventa-un-podling-di-asf/ ) e
per quanto riguarda i dati è oggetto di discussioni articolate e
complesse, che NON avvengono su mailing list.

Il progetto LAPSI è uno dei "posti" dove vengono discussi questi temi.
Secondo me discuterne in mailing list non è particolarmente indicato, in
parte perché si tramuta presto in un flame, in parte perché non si può
essere sicuri di avere coinvolto tutte le persone che è importante
sentire, in parte perché molti membri della pubblica amministrazione non
sono nelle condizioni di effettuare queste discussioni (e non so quanto
un forum sia diverso). L'incontro di Bologna è stato positivo anche per
questo secondo me, si è discusso di persona.

Inoltre, le discussioni generiche raramente hanno senso, bisogna sentire
i problemi specifici di una amministrazione, di un insieme di dati (e
stimolare le amministrazioni ad adottare questo approccio
"divisionista").

## "Spatial is not special"

Non potrei essere più d'accordo. Lo ripeto da più di un anno.
Oltretutto, visto che nel mondo geografico c'è un livello di
formalizzazione (penso ai metadati, ad esempio) che in altri domini è
ancora da venire, rimanere nel "ghetto" è anche una occasione persa per
trasmettere buone pratiche a chi non si occupa direttamente di dati
geospaziali.

Ho invitato varie volte la comunità GFOSS a partecipare allo sviluppo
software di CKAN <http://ckan.org/&gt; e al mantenimento del catalogo
italiano <http://it.ckan.net/&gt;, anche per i dati geografici. Nel
frattempo lo sviluppo è andato avanti, ci sono dei prototipi funzionanti
di estensione spaziale per CKAN che potremmo installare sul nostro
catalogo, ma non è una cosa da fare il sabato pomeriggio. Ci vuole
continuità e un impegno concreto. Forse potremmo pensare a un
micro-finanziamento per qualcuno (non io, a scanso di equivoci) che si
occupi di riversare in CKAN dei cataloghi esistenti?

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Di questo passaggio se ne parla da quasi 3 anni

Infatti.

Oggettivamente, ad oggi, fare ostruzionismo è un vero autogol.

come si usa in questa ML
+1

Oltretutto, ODBL nel frattempo è stata adottata a destra e a manca.

Ricordo a tutti il comune di Parigi.

Il copyleft è secondo me vitale per un progetto partecipativo (proprio come
CC-BY-SA lo è per Wikipedia).

Pienamente d'accordo sui progetti di crowdsourcing.
Scettico invece quando si parla di dati della p.a.

Per il resto sposo in toto quanto scritto.

Napo,
buoni gli spunti ma qui il discorso verte ormai su vari punti diversi
tra loro.

Hai ragione ...
ho seguito troppo il pibinko pensiero di prima mattina :slight_smile:
Inoltre, nel rispondere ai vari punti mi sono accorto che sia io che te (ed io ancora di piu in questa email) abbiamo fatto un piccolo errore:
questa e' la ML pubblica di GFOSS.it, dove le problematiche inerenti l'associazione non dovrebbero essere discusse.

Secondo me è meglio non discuterli tutti insieme, per evitare
confusione:

       * direttiva sul riuso della PSI
       * OSM in Italia e rapporto tra GFOSS.it e OSM
       * licenze: quali sono quelle buone
       * "spatial is not special"

Cerco di rispondere sinteticamente su tutti i punti. Invito chi ha un
pensiero chiaro e specifico su uno di questi temi a scrivere un articolo
per il blog di OKFN Italia, in modo da avere un output meno
irraggiungibile degli archivi della lista.

intanto copia/incolla li' :slight_smile:

## Direttiva sul riuso della PSI

[...]
Ammetto che ho ridotto ai minimi termini.
La mia voleva essere una critica mascherata.
Getto la maschera e arrivo al dunque:
concordo con te che la direttiva PSI non e' opendata, ma e' un buon punto su cui ragionare.
La mia critica alle osservazioni di Andrea era sul fatto che, al tempo, oltre che ipotizzare era anche il caso di vedere cosa c'era intorno.

## OSM in Italia e rapporto tra GFOSS.it e OSM

visto che la maschera e' giù, arrivo anche a toccare il tema.
Al tempo la proposta non era stata per accettata dalla comunità osm (mi schiero anche io in quella direzione).
Gli obbiettivi erano simili ma non uguali.
Tant'è che la stessa WikiMedia Italia si era fatta promotore di un capitolo italiano su osm.
La comunità osm e' diversa da quella gfoss.it
Quelli che so far parte di entrambi le comunità sono meno di 10.

L'esempio con la Germania era per mostrare che esistono comunità molto più forti che riescono ad auto organizzarsi.

Quando prima dicevo che GFOSS.it può giocare un ruolo da catalizzatore mi riferisco al fatto che può aiutare ad affrontare alcuni problemi che possono nascere o che ci sono attualmente.

Arrivo ad un esempio pratico:
alcuni utenti OSM del Veneto si sono allarmati in merito ad un permesso concesso dalla Regione Veneto per ricalcare i dati della carta tecnica regionale.
Permesso che dichiara "E' concesso usare la carta tecnica regionale del Veneto per contribuire al progetto OpenStreetMap secondo la licenza CC-BY-SA 2.5"
Il passaggio di licenza pertanto blocca questa possibilità.
I ragazzi (anche su mio suggerimento) erano pronti a chiedere un nuovo permesso per poter dare continuità al lavoro.
Assieme a Luca De Lucchi abbiamo rallentato questa richiesta chiedendo di accompagnarla al documento GFOSS.it sui geo dati (che si spera arrivi con tutti i timbri)
Questi sono secondo me i contributi "catalizzatori" che GFOSS.it puo' offrire.
Mi aspetto che la Regione Veneto, una volta letta la richiesta da parte degli osmers veneti, accompagnata al documento GFOSS.it si ponga qualche domanda e vada ad abbracciare la filosofia open data.

## Licenze: quali sono quelle buone

[..]

Inoltre, le discussioni generiche raramente hanno senso, bisogna sentire
i problemi specifici di una amministrazione, di un insieme di dati (e
stimolare le amministrazioni ad adottare questo approccio
"divisionista").

flame per flame (ma lo dico scherzando, non ho intenzione di fare chaos)
Ricordo quanto e' scritto in fondo a questa ML
------------------
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
------------------
pertanto non mi sento assolutamente in difetto.
Concordo con te che sono tematiche che vanno affrontate a fondo, studiate e richiedono molta delicatezza.
Spesso pero' su questa ML se ne parla. Quindi, fare riferimenti e aprire la discussione e' comunque un buono spunto per cominciare a farsi delle domande.
Non credi?

## "Spatial is not special"

[...]
> Ci vuole

continuità e un impegno concreto. Forse potremmo pensare a un
micro-finanziamento per qualcuno (non io, a scanso di equivoci) che si
occupi di riversare in CKAN dei cataloghi esistenti?

Credo che potremmo affrontare questa idea a fondo fra i soci.

NOTA A MARGINE:
visto che le risposte possono portare ad alcuni flame, invito a non cascare in questo gioco.
Personalmente eviterò di farlo.

Il 07 giugno 2011 13:28, Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu> ha scritto:

Napo,
buoni gli spunti ma qui il discorso verte ormai su vari punti diversi
tra loro.

Hai ragione ...
ho seguito troppo il pibinko pensiero di prima mattina :slight_smile:

Inoltre, nel rispondere ai vari punti mi sono accorto che sia io che te (ed
io ancora di piu in questa email) abbiamo fatto un piccolo errore:
questa e' la ML pubblica di GFOSS.it, dove le problematiche inerenti
l'associazione non dovrebbero essere discusse.

dipende...come ex socio dove discuto ? :wink: inoltre, in tutti i casi in
cui l'associazione ha ritenuto
utile condividere temi con la lista generale, mi pare che questo sia
sempre successo, e sono contento
che sia così.

Secondo me è meglio non discuterli tutti insieme, per evitare
confusione:

  \* direttiva sul riuso della PSI
  \* OSM in Italia e rapporto tra GFOSS\.it e OSM
  \* licenze: quali sono quelle buone
  \* &quot;spatial is not special&quot;

...

Credo che potremmo affrontare questa idea a fondo fra i soci.

personalmente credo che sia un'opportunità (soprattutto nell'ottica di
creare sinergie con soggetti
che non sono soci) discutere il più possibile in ML pubblica

chiaramente, ci potranno essere parti di discussione che pertengono ai
soci, e queste i soci le discuteranno in ML soci

NOTA A MARGINE:
visto che le risposte possono portare ad alcuni flame, invito a non cascare
in questo gioco.
Personalmente eviterò di farlo.

le risposte possono portare a flame solo da parte dei piromani :wink:
...ti volevo proporre "Fire" di Jimi Hendrix, ma poi ho trovato
questa: http://www.youtube.com/watch?v=J249iACsmKY&feature=related

l'alternativa è che ci possa essere una discussione matura (che può
comprendere anche una dialettica)
su alcuni temi di grande interesse per la comunità che si interessa di
informazione geografica libera.

mi vado a leggere con più attenzione i post precedenti di questo thread.

a dopo!

--
Andrea Giacomelli
http://www.pibinko.org
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+39 347 15 33 857