[Gfoss] [OT] Re: R: editazione multiutente nei database enterprise

uDig e Jump leggono i dati vettoriali di ArcSDE, ma non sono se li possano
anche editare e se si quanto siano stabili. Una soluzione potrebbe essere
quella di configurare ArcSDE per leggere e scrivere in Oracle Spatial e poi
utilizzare software GFOSS che accedano a Oracle, dei quali ce ne sono vari e
dovrebbero anche essere sufficientemente testati e stabili.
Se invece serve accedere ai dati raster in SDE, non so se esistano
applicativi gfoss che lo permettano.
Ciao,
pv

Ripartendo dal mio precedente messaggio:

Occorre fare attenzione.
Se si usa del software GFoss per alterare i contenuti che ArcSDE,
mette su oracle tramite
oracle spatial.
Il primo sicuro effetto e' che poi quando si va a tentare di riaprire
con ArcGIS/ArcCtalaogo si riceve un bel messaggio di errore.

Infatti il software normale modifica i dati , ma non modifica le
tabelle relazionali chiamate "gdb_..." su cui i vari client esri,
memorizzano tutte le informazioni di gestione dei dati.

Per questo se si vuole mantenere la compatibilita' del sistema,occorre
spenderci del tempo /risorse e scriversene uno da zero.

Ovviamente parlo per il caso della scrittura/modifica dei dati,
nonche' inserimento nuove geometrie.

Per la sola lettura/consultazione
non vi e' nessun problema.

Saluti,

--
~~~~~~~~~~~~~~~~~
§ Andrea §
§ Peri §
~~~~~~~~~~~~~~~~~

Andrea Peri ha scritto:

uDig e Jump leggono i dati vettoriali di ArcSDE, ma non sono se li possano
anche editare e se si quanto siano stabili. Una soluzione potrebbe essere
quella di configurare ArcSDE per leggere e scrivere in Oracle Spatial e poi
utilizzare software GFOSS che accedano a Oracle, dei quali ce ne sono vari e
dovrebbero anche essere sufficientemente testati e stabili.
Se invece serve accedere ai dati raster in SDE, non so se esistano
applicativi gfoss che lo permettano.
Ciao,
pv

Ripartendo dal mio precedente messaggio:

Occorre fare attenzione.
Se si usa del software GFoss per alterare i contenuti che ArcSDE,
mette su oracle tramite
oracle spatial.
Il primo sicuro effetto e' che poi quando si va a tentare di riaprire
con ArcGIS/ArcCtalaogo si riceve un bel messaggio di errore.

Infatti il software normale modifica i dati , ma non modifica le
tabelle relazionali chiamate "gdb_..." su cui i vari client esri,
memorizzano tutte le informazioni di gestione dei dati.

Hum, sicuro? Non posso parlare per Jump, ma uDig e GeoServer
usano la API di ArcSDE per accedere ai dati, non fanno accesso diretto
alla base dati, quindi mi aspetto che tutte le tabelle di metadati
siano gestite correttamente (o quello o la ESRI ce la mette proprio
tutta per rendere ArcSDE inutilizzabile da prodotti di terze parti).

Ciao
Andrea

--
Andrea Aime
OpenGeo - http://opengeo.org
Expert service straight from the developers.

Hum, sicuro? Non posso parlare per Jump, ma uDig e GeoServer
usano la API di ArcSDE per accedere ai dati, non fanno accesso diretto
alla base dati, quindi mi aspetto che tutte le tabelle di metadati
siano gestite correttamente (o quello o la ESRI ce la mette proprio
tutta per rendere ArcSDE inutilizzabile da prodotti di terze parti).

Beh andrea, ad esempio i nomi dei temi sono in una tabella dei
metadati, e il tema "viabilità stradale" SDE lo memorizza in una
tabella tipo ST01TE01CL01... prova a cercare il tema "viabilità
stradale" in geoserver e ti assicuro che non trovi niente :frowning:

Diego Guidi ha scritto:

Hum, sicuro? Non posso parlare per Jump, ma uDig e GeoServer
usano la API di ArcSDE per accedere ai dati, non fanno accesso diretto
alla base dati, quindi mi aspetto che tutte le tabelle di metadati
siano gestite correttamente (o quello o la ESRI ce la mette proprio
tutta per rendere ArcSDE inutilizzabile da prodotti di terze parti).

Beh andrea, ad esempio i nomi dei temi sono in una tabella dei
metadati, e il tema "viabilità stradale" SDE lo memorizza in una
tabella tipo ST01TE01CL01... prova a cercare il tema "viabilità
stradale" in geoserver e ti assicuro che non trovi niente :frowning:

Il sorgente è a disposizione, per quanto ne posso capire basta
implementare il support per queste look up table.
Non vedo un problema strutturale, solo la mancanza di qualcuno
che abbia insieme la capacità e l'interesse per realizzare questa
funzione.

Ciao
Andrea

--
Andrea Aime
OpenGeo - http://opengeo.org
Expert service straight from the developers.

Giusta obiezione :slight_smile:

La questione e' un pochino piu' complessa...

Io in effetti parlavo riferendomi a strumenti GFoss che agissero a
livello di DB e che non facessero uso delle famose librerie ArcSDE
ESRI.

Ipotizziamo ad esempio che si prenda arcsde + arcgis e si crei un
sde-layer (nota che parlo di sde-layer e non di geodatabase)
appoggiandolo su oracle-spatial per la parte geometrica

Se poi lo si accede con gvSIG tramite una libreria ArcSDE nessun problema.
Se pero' si usa sempre gvSIG , ma lo si accede come struttura ospitata
su Oracle-Spatial.
Si arriva ancora ai dati, geometria + attributi.
Pero' in quest'ultimo caso si altera la coerenza con le tabelle gdb_...

Era a questo caso che mi rivolgevo io prima nella risposta.

Poi, per completezza aggiungo una ultima osservazione.

Le librerie ESRi ArcSDE di cui parli sono abili solamente ad accedere
a strati sde-layer.
Ovvero strati (tabelle) memorizzate su un dbms con la struttura esri
solita, ma isolate tra di loro.
nel senso che non devono far parte di un Geodatabase.

Che cosa ha in piu' un geodatabase con 10 feature-class rispetto a 10
strati sde-layer ?

Le relazioni intercorrenti tra di essi.

Ovvero in tal caso si puo' progettare un modello in cui si impone
delle regole tra i vari strati.
regole che potranno essere usate in sede di validazione per garantire
l'aderenza dei dati al modello appunto.

Nel caso di un geodatabase. Gli unici client che sono in grado di
agire e fare la validazione (perche' la fa' il client analizzando una
per una le feature coinvolte).
Sono ArcGIS-ArcEditor e ArcGIS-ArcINFO.

Il 20 novembre 2008 8.32, Andrea Aime <aaime@opengeo.org> ha scritto:

Andrea Peri ha scritto:

uDig e Jump leggono i dati vettoriali di ArcSDE, ma non sono se li
possano
anche editare e se si quanto siano stabili. Una soluzione potrebbe essere
quella di configurare ArcSDE per leggere e scrivere in Oracle Spatial e
poi
utilizzare software GFOSS che accedano a Oracle, dei quali ce ne sono
vari e
dovrebbero anche essere sufficientemente testati e stabili.
Se invece serve accedere ai dati raster in SDE, non so se esistano
applicativi gfoss che lo permettano.
Ciao,
pv

Ripartendo dal mio precedente messaggio:

Occorre fare attenzione.
Se si usa del software GFoss per alterare i contenuti che ArcSDE,
mette su oracle tramite
oracle spatial.
Il primo sicuro effetto e' che poi quando si va a tentare di riaprire
con ArcGIS/ArcCtalaogo si riceve un bel messaggio di errore.

Infatti il software normale modifica i dati , ma non modifica le
tabelle relazionali chiamate "gdb_..." su cui i vari client esri,
memorizzano tutte le informazioni di gestione dei dati.

Hum, sicuro? Non posso parlare per Jump, ma uDig e GeoServer
usano la API di ArcSDE per accedere ai dati, non fanno accesso diretto
alla base dati, quindi mi aspetto che tutte le tabelle di metadati
siano gestite correttamente (o quello o la ESRI ce la mette proprio
tutta per rendere ArcSDE inutilizzabile da prodotti di terze parti).

Ciao
Andrea

--
Andrea Aime
OpenGeo - http://opengeo.org
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--
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§ Andrea §
§ Peri §
~~~~~~~~~~~~~~~~~

Il sorgente è a disposizione, per quanto ne posso capire basta
implementare il support per queste look up table.
Non vedo un problema strutturale, solo la mancanza di qualcuno
che abbia insieme la capacità e l'interesse per realizzare questa
funzione.

Giustissimo

in sintesi, mi sembra che siano sorte 2 questioni principali:

1 - come/se offrire strumenti per permettere a client desktop OS di
gestire e accedere alle funzionalità offerte da ArcSDE
2 - sviluppare alternative ad ArcSDE

Premetto: scusate se scriverò castronerie! :slight_smile: Parlo più da un punto di
vista dell'utente che non da sviluppatore enterprise!

Pur comprendendo l'importanza dell'interoperabilità e
dell'integrazione, sinceramente ritengo prioritario il secondo. Non mi
sembra il caso di spendere le poche o tante risorse a disposizione per
riprodurre ciò che ArcGIS fa rispetto ad ArcSDE, altrimenti si finisce
per incatenarci a quest'ultimo. Lo dico perché delle volte è emersa
questa direzione...

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

[1] Nel fantastico mondo dei sogni, io mi immagino una sorta di
libreria/plugin dedicata a questo, da poter "wrappare" nei diversi
client.

Avrò detto molte banalità. E' solo per condividere un po' delle
richieste che via via mi vengono fatte sul tema...

2008/11/20 Diego Guidi <diegoguidi@gmail.com>:

Il sorgente è a disposizione, per quanto ne posso capire basta
implementare il support per queste look up table.
Non vedo un problema strutturale, solo la mancanza di qualcuno
che abbia insieme la capacità e l'interesse per realizzare questa
funzione.

Giustissimo
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I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

On Thu, Nov 20, 2008 at 12:33:03PM +0100, G. Allegri wrote:

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

O magari fare ricerca sulla disponibilita' di un "modello" standard.
Ad esempio, l'OGC definisce criteri di "validita'" per le simple
features ma anche per topologie e network.

Anche se ti svincoli dal DB, devi pur sempre rifarti ad un modello,
quindi e' importante definire quello se non gia' fatto.

--strk;

Quando dico modello, lo intendo in accezione più ampia, es. modello
UML del GeoDB

2008/11/20 strk <strk@keybit.net>:

On Thu, Nov 20, 2008 at 12:33:03PM +0100, G. Allegri wrote:

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

O magari fare ricerca sulla disponibilita' di un "modello" standard.
Ad esempio, l'OGC definisce criteri di "validita'" per le simple
features ma anche per topologie e network.

Anche se ti svincoli dal DB, devi pur sempre rifarti ad un modello,
quindi e' importante definire quello se non gia' fatto.

--strk;

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

Concorderei anche io che non ha senso riscriversi un client che faccia
quello che gia' fa' ArcGIS.
La discussione era filosofica.
Infatti se se uno "vuole" e "puole" lo potrebbe fare.
Diverse e' dire non e' possibile farlo.

Comunque per passare alla seconda parte del discorso,

Io non penso che convenga farla lato client.
E' piu' semplice da sviluppare senz'altro.
Ma poi lo paghi in efficienza.

Infatti quando dicevo magnanimamente che era un "pochino lento" , e
Diego ha puntualizzato con un "mostruosamente.."

Va chiarito che la causa di tale lentezza e' da ricercarsi
principalmente nella scelta tecnologica di fare la validita' a livello
di client, e non come si potrebbe pensare perche' sono poco esperti i
programmatori esri, che anzi sembrano dei molto capaci.

infatti lavorando al ivello client non puoi usare tutti gli strumenti
che il DBMS ti mette a disposizione (trigger e stored-procedure) e per
giunta sei costretto anche a operare proceduralmente per tenere la
compatibilita' con tutti i vari DBMS.
Tutto questo penalizza molto la velocita' di esecuzione.

Infatti se si lavora a livello client ci si scontra inevitabilmente
con dei colli di bottiglia invalicabili.
La rete, il caricamento delle features sul client prima che possa
cominciare a eseguire le varie intersezioni spaziali, overlaps, e
quant'altro gli serve per validare la feature.

Per questo il sistema ESRI e' pensato tipicamente per l'editing "minuto"
Cioe' per l'inserimento di una singola feature.

Mi spiego meglio .
Se hai un sistema e vai a inserirci una singola feature, ad esempio un pozzo.
Poi lo puoi validare, la validazione sara' un qualcosa che richiede
pochi secondi, massimo 1 minutino.

Pero', per lavorare cosi' devi sempre avere il client ArcGIS in
contatto con l' ArcSDE.

E quindi se pensi di sviluppare il lavoro affidandolo a un soggetto
esterno per poi validarne l'operato quando ti ritorna i risultati....
E supponi che il risultato sia una intera provincia.

Non e' da escludere che l'esecuzione della validazione se tutto va
bene, possa richiedere anche qualche giorno di esecuzione.

Come sottoprodotto della logica di validazione poi vi e' anche il
problema che non ha senso elencare tutte le features non valide.
Ma occorre svilupparla sequenzialmente.
Per cui se ad esempio nel tuo archivio sono 4 feature non valide.

Alla prima feature non valida il sistema si ferma segnalandotela.
E finche' non la hai rimessa a posto lui non passa oltre per elencarti
le successive.

ma questo e' una conseguenza della logica operativa e non della scelta
della validazione sul client.
Per superarla occorrerebbe implementare non solo la validazione, ma
anche la risoluzione automatica del problema, ovvero il sistema
corregge automaticamente ....
( un altro film ....)

Saluti,

Il 20 novembre 2008 12.33, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

in sintesi, mi sembra che siano sorte 2 questioni principali:

1 - come/se offrire strumenti per permettere a client desktop OS di
gestire e accedere alle funzionalità offerte da ArcSDE
2 - sviluppare alternative ad ArcSDE

Premetto: scusate se scriverò castronerie! :slight_smile: Parlo più da un punto di
vista dell'utente che non da sviluppatore enterprise!

Pur comprendendo l'importanza dell'interoperabilità e
dell'integrazione, sinceramente ritengo prioritario il secondo. Non mi
sembra il caso di spendere le poche o tante risorse a disposizione per
riprodurre ciò che ArcGIS fa rispetto ad ArcSDE, altrimenti si finisce
per incatenarci a quest'ultimo. Lo dico perché delle volte è emersa
questa direzione...

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

[1] Nel fantastico mondo dei sogni, io mi immagino una sorta di
libreria/plugin dedicata a questo, da poter "wrappare" nei diversi
client.

Avrò detto molte banalità. E' solo per condividere un po' delle
richieste che via via mi vengono fatte sul tema...

2008/11/20 Diego Guidi <diegoguidi@gmail.com>:

Il sorgente è a disposizione, per quanto ne posso capire basta
implementare il support per queste look up table.
Non vedo un problema strutturale, solo la mancanza di qualcuno
che abbia insieme la capacità e l'interesse per realizzare questa
funzione.

Giustissimo
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~~~~~~~~~~~~~~~~~
§ Andrea §
§ Peri §
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Io penso che lo sviluppo lato client sia stato un "retaggio storico".
Con gli attuali DBMS è senz'altro più semplice appoggiarsi alle
funzioni presenti, per non parlare poi di tutte le funzioni "composte"
che possono essere realizzata se si introducono i concetti di
topologia, network, segmetnazione dinamica, etc etc.

Io non penso che convenga farla lato client.
E' piu' semplice da sviluppare senz'altro.
Ma poi lo paghi in efficienza.

Infatti quando dicevo magnanimamente che era un "pochino lento" , e
Diego ha puntualizzato con un "mostruosamente.."

Va chiarito che la causa di tale lentezza e' da ricercarsi
principalmente nella scelta tecnologica di fare la validita' a livello
di client, e non come si potrebbe pensare perche' sono poco esperti i
programmatori esri, che anzi sembrano dei molto capaci.

infatti lavorando al ivello client non puoi usare tutti gli strumenti
che il DBMS ti mette a disposizione (trigger e stored-procedure) e per
giunta sei costretto anche a operare proceduralmente per tenere la
compatibilita' con tutti i vari DBMS.
Tutto questo penalizza molto la velocita' di esecuzione.

Infatti se si lavora a livello client ci si scontra inevitabilmente
con dei colli di bottiglia invalicabili.
La rete, il caricamento delle features sul client prima che possa
cominciare a eseguire le varie intersezioni spaziali, overlaps, e
quant'altro gli serve per validare la feature.

Si, per non parlare delle procedure ottimizzate sulla base di indici,
l'esistenza di meccanismi per l'ottimizzazione del plan di una query,
la gestione della memoria e del file system, etc etc.

Non e' da escludere che l'esecuzione della validazione se tutto va
bene, possa richiedere anche qualche giorno di esecuzione.

Non è da escludere affatto, anzi: è proprio così! Pensa poi se
parliamo a livello regionale!

ma questo e' una conseguenza della logica operativa e non della scelta
della validazione sul client.
Per superarla occorrerebbe implementare non solo la validazione, ma
anche la risoluzione automatica del problema, ovvero il sistema
corregge automaticamente ....
( un altro film ....)

Risoluzione automatica che adesso è anch'essa disponibile come
prodotti di terze parti per alcuni DBMS (Oracle in primis).

Saluti,

Il 20 novembre 2008 12.33, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

in sintesi, mi sembra che siano sorte 2 questioni principali:

1 - come/se offrire strumenti per permettere a client desktop OS di
gestire e accedere alle funzionalità offerte da ArcSDE
2 - sviluppare alternative ad ArcSDE

Premetto: scusate se scriverò castronerie! :slight_smile: Parlo più da un punto di
vista dell'utente che non da sviluppatore enterprise!

Pur comprendendo l'importanza dell'interoperabilità e
dell'integrazione, sinceramente ritengo prioritario il secondo. Non mi
sembra il caso di spendere le poche o tante risorse a disposizione per
riprodurre ciò che ArcGIS fa rispetto ad ArcSDE, altrimenti si finisce
per incatenarci a quest'ultimo. Lo dico perché delle volte è emersa
questa direzione...

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

[1] Nel fantastico mondo dei sogni, io mi immagino una sorta di
libreria/plugin dedicata a questo, da poter "wrappare" nei diversi
client.

Avrò detto molte banalità. E' solo per condividere un po' delle
richieste che via via mi vengono fatte sul tema...

2008/11/20 Diego Guidi <diegoguidi@gmail.com>:

Il sorgente è a disposizione, per quanto ne posso capire basta
implementare il support per queste look up table.
Non vedo un problema strutturale, solo la mancanza di qualcuno
che abbia insieme la capacità e l'interesse per realizzare questa
funzione.

Giustissimo
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Se dunque la soluzione client è un collo di bottiglia, quella basata
su procedure nel DB vincola ad un determinato RDBMS... La soluzione
sarebbe su server? Bhe, un bel workload!

Il 20 novembre 2008 17.58, Ivano <ivano.picco@gmail.com> ha scritto:

Io penso che lo sviluppo lato client sia stato un "retaggio storico".
Con gli attuali DBMS è senz'altro più semplice appoggiarsi alle
funzioni presenti, per non parlare poi di tutte le funzioni "composte"
che possono essere realizzata se si introducono i concetti di
topologia, network, segmetnazione dinamica, etc etc.

Io non penso che convenga farla lato client.
E' piu' semplice da sviluppare senz'altro.
Ma poi lo paghi in efficienza.

Infatti quando dicevo magnanimamente che era un "pochino lento" , e
Diego ha puntualizzato con un "mostruosamente.."

Va chiarito che la causa di tale lentezza e' da ricercarsi
principalmente nella scelta tecnologica di fare la validita' a livello
di client, e non come si potrebbe pensare perche' sono poco esperti i
programmatori esri, che anzi sembrano dei molto capaci.

infatti lavorando al ivello client non puoi usare tutti gli strumenti
che il DBMS ti mette a disposizione (trigger e stored-procedure) e per
giunta sei costretto anche a operare proceduralmente per tenere la
compatibilita' con tutti i vari DBMS.
Tutto questo penalizza molto la velocita' di esecuzione.

Infatti se si lavora a livello client ci si scontra inevitabilmente
con dei colli di bottiglia invalicabili.
La rete, il caricamento delle features sul client prima che possa
cominciare a eseguire le varie intersezioni spaziali, overlaps, e
quant'altro gli serve per validare la feature.

Si, per non parlare delle procedure ottimizzate sulla base di indici,
l'esistenza di meccanismi per l'ottimizzazione del plan di una query,
la gestione della memoria e del file system, etc etc.

Non e' da escludere che l'esecuzione della validazione se tutto va
bene, possa richiedere anche qualche giorno di esecuzione.

Non è da escludere affatto, anzi: è proprio così! Pensa poi se
parliamo a livello regionale!

ma questo e' una conseguenza della logica operativa e non della scelta
della validazione sul client.
Per superarla occorrerebbe implementare non solo la validazione, ma
anche la risoluzione automatica del problema, ovvero il sistema
corregge automaticamente ....
( un altro film ....)

Risoluzione automatica che adesso è anch'essa disponibile come
prodotti di terze parti per alcuni DBMS (Oracle in primis).

Saluti,

Il 20 novembre 2008 12.33, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

in sintesi, mi sembra che siano sorte 2 questioni principali:

1 - come/se offrire strumenti per permettere a client desktop OS di
gestire e accedere alle funzionalità offerte da ArcSDE
2 - sviluppare alternative ad ArcSDE

Premetto: scusate se scriverò castronerie! :slight_smile: Parlo più da un punto di
vista dell'utente che non da sviluppatore enterprise!

Pur comprendendo l'importanza dell'interoperabilità e
dell'integrazione, sinceramente ritengo prioritario il secondo. Non mi
sembra il caso di spendere le poche o tante risorse a disposizione per
riprodurre ciò che ArcGIS fa rispetto ad ArcSDE, altrimenti si finisce
per incatenarci a quest'ultimo. Lo dico perché delle volte è emersa
questa direzione...

Riguardo il secondo punto, condivido quanto dice Diego sulla necessità
di essere svincolati dal db, percui i sistemi di validazione non
dovrebbero essere basati su procedure db-side. Personalmente condivido
l'architettura Esri: ArcSDE "fornisce" il modello (mantenuto in
qualche forma nel DB), il client [1] si occupa di validare. La stessa
cosa la vedrei anche per la gestione del versioning. Adesso Geoserver
offre un modulo (WFSV) per un Postgis configurato ad-hoc... L'optimum
sarebbe riuscire a gestirlo ad un livello di astrazione maggiore.

[1] Nel fantastico mondo dei sogni, io mi immagino una sorta di
libreria/plugin dedicata a questo, da poter "wrappare" nei diversi
client.

Avrò detto molte banalità. E' solo per condividere un po' delle
richieste che via via mi vengono fatte sul tema...

2008/11/20 Diego Guidi <diegoguidi@gmail.com>:

Il sorgente è a disposizione, per quanto ne posso capire basta
implementare il support per queste look up table.
Non vedo un problema strutturale, solo la mancanza di qualcuno
che abbia insieme la capacità e l'interesse per realizzare questa
funzione.

Giustissimo
_______________________________________________
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Gfoss@faunalia.com
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Mi pare che molte funzioni siano "standard", il passaggio da Oracle a
Postgres dovrebbe essere facilitato dall'aderenza di entrambi agli
standard OGC . Poi, a livello DB è sempre possibile realizzare
procedure, specializzate per ogni DBMS (e anche qui, PLSQL e PGLSQL
non dovrebbero essere troppo diversi). Lo strato software dovrebbe
""""solo"""" richiamare le apposite procedure.

Il 20 novembre 2008 18.02, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

Se dunque la soluzione client è un collo di bottiglia, quella basata
su procedure nel DB vincola ad un determinato RDBMS... La soluzione
sarebbe su server? Bhe, un bel workload!

Io non penso che convenga farla lato client.
E' piu' semplice da sviluppare senz'altro.
Ma poi lo paghi in efficienza.

Concordo in pieno.

<div id="flame">
Ho pure la soluzione "ideale" tra facilità/velocità di sviluppo e
integrazione col DB...
sviluppare codice .NET/C# da deployare direttamente dentro Sql 2008
e/o usando MsSqlSpatial...
</div>

%("flame").hide()

<div id="flame">
Ho pure la soluzione "ideale" tra facilità/velocità di sviluppo e
integrazione col DB...
sviluppare codice .NET/C# da deployare direttamente dentro Sql 2008
e/o usando MsSqlSpatial...
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:smiley: allora vuoi la guerra!

:smiley: allora vuoi la guerra!

Ogni scarrafone è bello a mamma sua :smiley:
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