[Gfoss] proposta (indecente?)

Carissimi Amici di GFOSS,

come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall’associazione. Al momento infatti non sono piu iscritta. In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu candida buona fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e evidente che i problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire, ma parliamone). La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze dall'associazione e l’immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi com'e l’associazione non serve a niente o quasi. (almeno per come la vedo io). Il consiglio si e trovato suo malgrado ad accentrare ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione). Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell’assemblea dei soci.

I miei piu` cari saluti,
Madi

[1] http://titanpad.com/8PHVQIQMv2

Best regards,

Dr. Margherita DI LEO
Scientific / technical project officer

European Commission - DG JRC
Institute for Environment and Sustainability (IES)
Via Fermi, 2749
I-21027 Ispra (VA) - Italy - TP 261

Tel. +39 0332 78 3600
margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.

2013/9/26 Margherita Di Leo <diregola@gmail.com>:

Carissimi Amici di GFOSS,

Yeeeha! finalmente qualcosa si muove!

La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze
dall'associazione e` l'immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il
fatto che cosi` com'e` l'associazione non serve a niente o quasi.

E questo lascia uno spiraglio, nel senso che se l'associazione cambia,
c'è la possibilità di reiscriversi?

Grazie mille a te e Anne per l'iniziativa, poi con calma leggo le proposte..

amefad

Ciao Margherita mi sembra una buona proposta, ma se il CD avesse trovato nei soci quella spinta che auspichi nell’organizzazione dei GDL e una fila di volontari per

Figure tecniche - con backup - Admin ML - Admin server - Admin wiki - Admin sito, forse non ci troveremmo in questa situaizone di stallo…

Magari il tuo dinamismo nell’organizzare il GFoss Day sarebbe stato d’auito, perchè non ti sei proposta?

Saluti,
Marica

···

2013/9/26 Margherita Di Leo <diregola@gmail.com>

Carissimi Amici di GFOSS,

come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall’associazione. Al momento infatti non sono piu iscritta. In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu candida buona fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e evidente che i problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire, ma parliamone). La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze dall'associazione e l’immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi com'e l’associazione non serve a niente o quasi. (almeno per come la vedo io). Il consiglio si e trovato suo malgrado ad accentrare ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione). Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell’assemblea dei soci.

I miei piu` cari saluti,
Madi

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I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
666 iscritti al 22.7.2013


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Preferisco formati liberi.
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I prefer free formats.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Marica Landini

Grazie Madi e Anne,
mi sembra un buono spunto su cui iniziare a discutere.
Se si aggiungono altri stimoli megli ancora!
Ale

On 09/26/2013 02:49 PM, Margherita Di Leo wrote:

Carissimi Amici di GFOSS,

come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall'associazione. Al momento infatti non sono piu` iscritta.
In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu` candida buona fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e` evidente che i problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire, ma parliamone).
La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze dall'associazione e` l'immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi` com'e` l'associazione non serve a niente o quasi. (almeno per come la vedo io). Il consiglio si e` trovato suo malgrado ad accentrare ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione).
Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu` delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell'assemblea dei soci.

I miei piu` cari saluti,
Madi

[1] http://titanpad.com/8PHVQIQMv2

--
Alessandro Sarretta

e-mail: alessandro.sarretta@gmail.com
skype: alesarrett
Web: http://ilsarrett.wordpress.com
Twitter: https://twitter.com/alesarrett
Google scholar: http://scholar.google.it/citations?hl=it&user=IsyXargAAAAJ
ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686
ResearchGate: https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta/

Il giorno Thu, 26 Sep 2013 15:37:02 +0200
Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com> ha scritto:

Grazie Madi e Anne,

ciao,

mi sembra un buono spunto su cui iniziare a discutere.
Se si aggiungono altri stimoli megli ancora!

sono un nuovo iscritto (spero sia così perchè non ho mai ricevuto
conferma (a meno che si confermi che sono rintronato) e
mi toccherà pagare i 4/5 workshop cui mi sono iscritto a Bologna:-))))))

ritornando seri, mi aggiungo anch'io al coro di elogi per l'iniziativa;
la discussione è carburante per l'intelletto e la vostra proposta
sembra abbastanza snella e convincente;

per un semplice ragionamento logico però mi piacerebbe sapere perchè non
sia mai stata valutata; stento a credere si sia trattato di insipienza
degli amministratori, per cui devono esserci spiegazioni
altrettanto serie; mi piacerebbe capire qualcosa in più;

anche ai tempi della mia iscrizione avevo avanzato analogo desiderio,
qualche altra voce nel coro ed una cortesissima mail del
presidente, ma poi più nulla: sarebbe un peccato sprecare anche questa
occasione per discutere; spero che la prossima assemblea , cui cerco
ardentemente di partecipare, possa aiutarmi a capire meglio :slight_smile:

Ale

ciao,
giuliano

Ciao Giuliano

2013/9/26 giulianc51 <giulianc51@gmail.com>:

sono un nuovo iscritto (spero sia così perchè non ho mai ricevuto
conferma (a meno che si confermi che sono rintronato) e
mi toccherà pagare i 4/5 workshop cui mi sono iscritto a Bologna:-))))))

Tranquillo, a me risulti in regola nella lista che Ivan ha postato a
giugno, per cui (salvo sorprese) i tuoi 4 workshop sono gratuiti
(nessuno può farne 5, si sovrappongono),

ritornando seri, mi aggiungo anch'io al coro di elogi per l'iniziativa;
la discussione è carburante per l'intelletto e la vostra proposta
sembra abbastanza snella e convincente;

Sì è un bene che la discussione sia ripartita. Speriamo che questo
porti anche ad altri candidati al CD.

amefad

Il giorno Thu, 26 Sep 2013 17:44:11 +0200
Amedeo Fadini <fame@libero.it> ha scritto:

Ciao Giuliano

ciao Amedeo;

2013/9/26 giulianc51 <giulianc51@gmail.com>:
> sono un nuovo iscritto (spero sia così perchè non ho mai ricevuto
> conferma (a meno che si confermi che sono rintronato) e
> mi toccherà pagare i 4/5 workshop cui mi sono iscritto a
> Bologna:-))))))

Tranquillo, a me risulti in regola nella lista che Ivan ha postato a
giugno, per cui (salvo sorprese) i tuoi 4 workshop sono gratuiti
(nessuno può farne 5, si sovrappongono),

ti ringrazio, Amedeo, della pena che ti sei dato per assicurarmi,
l'avrei comunque considerato come un anticipo della quota 2014 :slight_smile: :slight_smile:

amefad

grazie, ciao,
giuliano

-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
Hash: SHA1

Il 26/09/2013 14:49, Margherita Di Leo ha scritto:

I miei piu` cari saluti,
Madi

[1] http://titanpad.com/8PHVQIQMv2

Grazie Madi, per aver finalmente riaperto il dibattito.
Le parole chiave che colgo sono fiducia e delega, e non posso essere piu d'accordo.
Personalmente faccio fatica a seguirlo su uno strumento di scrittura collaborativa
come quello che state usando. Credo che comunque niente possa sostituire una
discussione franca e diretta, in persona, a Bologna. Tu ci sarai, vero?
In ogni caso, mi pare che il primo scoglio sia ricostituire il CD, a meno che non si
riesca a modificare lo statuto (operazione incerta e perigliosa allo stato attuale
IMHO). Di conseguenza, prima emergenza e' quella di trovare altri tre validi
volenterosi, che ci guidino verso nuovi orizzonti.
BTW: l'assemblea e' stata convocata? Qual e' la data limite?
Saluti, e a presto.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc
Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario
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Version: GnuPG v1.4.14 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Icedove - http://www.enigmail.net/

iEYEARECAAYFAlJEYDEACgkQ/NedwLUzIr5M1gCdFFlLvniAPDcR3r6TOgHg4N9p
NxIAn0V1NZCwE3pX4e32TDsKj+jWTvRr
=VqQN
-----END PGP SIGNATURE-----

Ciao Paoo
2013/9/26 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

BTW: l'assemblea e' stata convocata? Qual e' la data limite?

Non ancora, il limite è 8 giorni prima, per cui il 3 ottobre, se si fa il 12.
Come l'altra volta credo che il presidente sia disponibile a convocarla.
Poiché lo statuto non lo vieta, credo sia opportuno accogliere le
candidature che dovessero emergere in assemblea, come è stato fatto a
giugno (solo che non ne sono arrivate...)
Per a convocazione serve un ODG, se dalla discussione emerge una
proposta chiara è sicuramente d'aiuto.

amedeo

Ciao,

···

2013/9/26 Amedeo Fadini <fame@libero.it>

2013/9/26 Margherita Di Leo <diregola@gmail.com>:

Carissimi Amici di GFOSS,

Yeeeha! finalmente qualcosa si muove!

La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze
dall’associazione e l'immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi com’e` l’associazione non serve a niente o quasi.

E questo lascia uno spiraglio, nel senso che se l’associazione cambia,
c’è la possibilità di reiscriversi?

Non si sa mai :slight_smile: Grazie Amedeo

Grazie mille a te e Anne per l’iniziativa, poi con calma leggo le proposte…

amefad

Best regards,

Dr. Margherita DI LEO
Scientific / technical project officer

European Commission - DG JRC
Institute for Environment and Sustainability (IES)
Via Fermi, 2749
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Tel. +39 0332 78 3600
margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.

Ciao Marica,

···

2013/9/26 Marica Landini <bulma@ferrara.linux.it>

Ciao Margherita mi sembra una buona proposta, ma se il CD avesse trovato nei soci quella spinta che auspichi nell’organizzazione dei GDL e una fila di volontari per

Figure tecniche - con backup - Admin ML - Admin server - Admin wiki - Admin sito, forse non ci troveremmo in questa situaizone di stallo…

Se ci fai caso, certe figure ci sono sempre state, il problema è nato cercando di accentrare tutto nelle mani del consiglio, scoraggiando la partecipazione e la libera iniziativa dei soci.

Magari il tuo dinamismo nell’organizzare il GFoss Day sarebbe stato d’auito, perchè non ti sei proposta?

Perchè, dopo anni, avevo bisogno di staccare. Ma sono sicura che abbiate fatto un lavoro eccellente. Dopo tutto, tutti sono utili ma nessuno è indispensabile.

saluti

madi

Saluti,
Marica

Best regards,

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Ciao Paolo,

···

2013/9/26 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>

Le parole chiave che colgo sono fiducia e delega, e non posso essere piu d’accordo.

Si esatto. Un modello assolutamente orizzontale. Mi fa piacere trovarti d’accordo.

Personalmente faccio fatica a seguirlo su uno strumento di scrittura collaborativa
come quello che state usando. Credo che comunque niente possa sostituire una
discussione franca e diretta, in persona, a Bologna. Tu ci sarai, vero?

Cercherò di esserci ma non è scontato.

In ogni caso, mi pare che il primo scoglio sia ricostituire il CD, a meno che non si
riesca a modificare lo statuto (operazione incerta e perigliosa allo stato attuale
IMHO). Di conseguenza, prima emergenza e’ quella di trovare altri tre validi
volenterosi, che ci guidino verso nuovi orizzonti.

L’idea era quella di cambiare fin dalla prossima assemblea in effetti, e cambiare lo statuto mi pare indispensabile. Anche per questo ho voluto aprire il dibattito prima dell’assemblea, così abbiamo tempo di ragionarci ed arrivare preparati. Altrimenti toccherebbe aspettare un anno per la prossima assemblea… Ricordo che un cambio dello statuto è un’operazione che richiede il voto dei 3/4 (correggetemi se sbaglio) dei soci, quindi immagino che sia impossibile organizzare un’assemblea straordinaria con tale affluenza se non contestualmente al gfossday. Ricordo che lo statuto è stato già cambiato una volta, al FOSS4G-IT di Lugano 2010. Non è stato così drammatico. Ovviamente non è banale, ma è un’operazione senz’altro possibile.

Saluti

madi

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Riusciamo a mettere sul piatto tutti i pro e contro del cambio dello statuto?

Lo chiedo a chi ha già avuto esperirenza a riguardo.
Necessitiamo un passaggio a posteriorri dal notaio, bolli vari?
Non è per fare chi tira indietro su questa proposta,
mi chiedo solo se chi porta avanti la proposta ha preso in esami tutti i passi necessari (purtroppo in Italia).

Possiamo realisticamente uscire a Bologna con uno statuto nuovo con un cd più snello, oppure no?

Saluti,

Marica

···

2013/9/27 Margherita Di Leo <diregola@gmail.com>

Ciao Paolo,


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Marica Landini

2013/9/26 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>

Le parole chiave che colgo sono fiducia e delega, e non posso essere piu d’accordo.

Si esatto. Un modello assolutamente orizzontale. Mi fa piacere trovarti d’accordo.

Personalmente faccio fatica a seguirlo su uno strumento di scrittura collaborativa
come quello che state usando. Credo che comunque niente possa sostituire una
discussione franca e diretta, in persona, a Bologna. Tu ci sarai, vero?

Cercherò di esserci ma non è scontato.

In ogni caso, mi pare che il primo scoglio sia ricostituire il CD, a meno che non si
riesca a modificare lo statuto (operazione incerta e perigliosa allo stato attuale
IMHO). Di conseguenza, prima emergenza e’ quella di trovare altri tre validi
volenterosi, che ci guidino verso nuovi orizzonti.

L’idea era quella di cambiare fin dalla prossima assemblea in effetti, e cambiare lo statuto mi pare indispensabile. Anche per questo ho voluto aprire il dibattito prima dell’assemblea, così abbiamo tempo di ragionarci ed arrivare preparati. Altrimenti toccherebbe aspettare un anno per la prossima assemblea… Ricordo che un cambio dello statuto è un’operazione che richiede il voto dei 3/4 (correggetemi se sbaglio) dei soci, quindi immagino che sia impossibile organizzare un’assemblea straordinaria con tale affluenza se non contestualmente al gfossday. Ricordo che lo statuto è stato già cambiato una volta, al FOSS4G-IT di Lugano 2010. Non è stato così drammatico. Ovviamente non è banale, ma è un’operazione senz’altro possibile.

Saluti

madi

Best regards,

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margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.

dato il tempo molto esiguo che ci separa dalla data di bologna, io sono
dell'idea di presentare il documento di anne e madi all'assemblea, in
termini di proposta progettuale, e come risultato, l'assemblea potrebbe dare
l'incarico a qualche "saggio" per trasformare il documento in una proposta
di cambio dello statuto.
questo perchè, ad esempio, non so che cosa prevede il codice civile per
questo tipo di associazioni in merito alla composizione del consiglio
direttivo ecc ecc.
dunque ci sono (o potrebbero esserci) un sacco di conseguenze/vincoli sul
cambiamento organizzativo di cui tenere conto nella stesura del nuovo testo.

con un paio di passate in lista soci, ci si potrebbe trovare per
un'assemblea straordinaria avente come odg il cambio dello statuto e una
volta approvato dall'assemblea, si va tutti insieme da un notaio con 1 kg di
marche da bollo e una scorta sufficiente di penne bic per siglare tutte le
pagine!

s.

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/proposta-indecente-tp7583721p7583741.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

Stefano,

···

2013/9/27 stefano campus <skampus@gmail.com>

dato il tempo molto esiguo che ci separa dalla data di bologna, io sono
dell’idea di presentare il documento di anne e madi all’assemblea, in
termini di proposta progettuale, e come risultato, l’assemblea potrebbe dare
l’incarico a qualche “saggio” per trasformare il documento in una proposta
di cambio dello statuto.
questo perchè, ad esempio, non so che cosa prevede il codice civile per
questo tipo di associazioni in merito alla composizione del consiglio
direttivo ecc ecc.
dunque ci sono (o potrebbero esserci) un sacco di conseguenze/vincoli sul
cambiamento organizzativo di cui tenere conto nella stesura del nuovo testo.

Da quello che posso capire di legalese, gli ostacoli che presenta l’attuale statuto sono sostanzialmente:

  1. Il numero di membri del consiglio direttivo, che dovrebbe scendere dal minimo di 5 (art.15, nomina e composizione) a 3; e

  2. Il fatto che si riconosce al consiglio direttivo tutto il potere decisionale (art.16, competenza). Nel modello proposto, infatti, i delegati (scelti su base temporanea all’interno dei GDL stessi) dei GDL hanno diritto di voto al pari dei consiglieri.

[oltre all’aspetto legato alle sponsorizzazioni da parte di persone giuridiche, di cui non entro nel merito qui e di cui sarebbe auspicabile discutere in assemblea]

Tutto il resto sembra potersi considerare una sorta di regolamento interno.

Allora, sempre secondo quello che capisco, per evitare di cambiare lo statuto ed avviare da subito (subito dopo l’assemblea) il modello proposto, su base sperimentale (che ci permetterebbe di valutare se piace e darebbe la possibilità di prender tempo per la modifica dello statuto) si potrebbe ricorrere alla forzatura di creare previamente i GDL e “eleggere” secondo la vecchia procedura i “leader” di tali gruppi come consiglieri. Questo approccio se devo essere sincera non mi piace molto, perchè è totalmente contrario all’auto-organizzazione dei GDL che avevo in mente, ma permetterebbe di mettere una pezza se proprio non risultasse possibile modificare lo statuto in sede di assemblea. Cosa buona e giusta sarebbe poi fissare già in assemblea la data della prossima assemblea straordinaria per la modifica dello statuto (tutto questo ovviamente qualora l’assemblea di Bologna decidesse a favore).

con un paio di passate in lista soci, ci si potrebbe trovare per
un’assemblea straordinaria avente come odg il cambio dello statuto e una
volta approvato dall’assemblea, si va tutti insieme da un notaio con 1 kg di
marche da bollo e una scorta sufficiente di penne bic per siglare tutte le
pagine!

tieni conto che leggo in lista soci, allora magari continuiamo qui, o al limite mi tenete in cc…

PS Marco Ciurcina se ci sei batti un colpo e vieni in soccorso please!

Best regards,

Dr. Margherita DI LEO
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Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.

2013/9/27 Margherita Di Leo <diregola@gmail.com>

tieni conto che leggo in lista soci, allora magari continuiamo qui, o al
limite mi tenete in cc...

NON leggo in lista soci..

--
Best regards,

Dr. Margherita DI LEO
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Tel. +39 0332 78 3600
margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not
in any circumstance be regarded as stating an official position of the
European Commission.

>Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu` delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi
>piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell'assemblea dei soci.

E' un appello rivolto ai soci o anche a non soci ?

Ho letto la proposta e anche alcuni degli interventi,
ho anche provato a inserire un commento, ma poiche' leggevo da smartphone ci ho capito poco su cosa dovevo fare per scrivere sul sistema che avete attivato.

Comunque, prima di tutto vorrei capire se è una vs discussione interna o no.

Poi , mi permetto di fornire una mia considerazione in merito.

sentitevi liberi di ignorarla perche scrivo a ruota libera.

L'approccio che proponete, per quello che capisco è da "parco giochi pubblico".
Ovvero un posto piu' o meno virtuale che mette a disposizione delle risorse a disposizione di chiunque abbia qualche idea.
Per cio' che piu' gli aggrada di fare.

Non mi pare chiaro (ma forse la cosa è gia' emersa nel vs dibattito) a che serva il presidente e se ci devono essere dei punti fermi a cui tutti devono aderire come principi ispiratori oppure no.

Ad esempio: Da quello che leggo non mi pare che ci siano preclusioni se qualcuno volesse fare un GDI che studia il software commerciale e mette in piedi dei wiki in cui racconta come li ha scaricati e installati e provati a usare. (faccio un esempio estremo, ma per chiarire il senso che trasmette il nuovo regolamento)
Basterebbe che dicesse che si tratta di una sperimentazione per conoscere le funzionalita' che deve avere un software GFoss per poter essere competitivo con quello commerciale. E da quel momento si mette in piedi un GDI/GDL dove magari ci sta solo lui per testare il software commerciale che gli piace.
E riportare le sue libere considerazione sul wiki della associazione.

Poi , un altro aspetto che secondo me dovete ben valutare, è il ruolo del presidente in questa nuova organizzazione.

Infatti da quello che capisco nella "vecchia" organizzazione il presidente era un factotum oberato da impegni.
Questo costringeva a un superlavoro chi ne svolgeva il ruolo. Cosa giustamente da risolvere, ma in questa nuova versione.
Ill presidente è un "due di picche".
Nel senso che all'interno dei GDI e dei GDL , si svolge tutto quanto.
Addirittura si prefigua anche l'ipotesi che chi dirige un GDI/GDL possa parlare a nome della associazione con altri soggetti.
E spingersi fino a prendere impegni e a stabilire accordi.
Immagino che sia sempre roba da sottoporre alla votazione , ma non è chiaro alla votazione di chi.
Perche' si ipotizza che solo chi è attivo ha diritto di voto.
Con tutte le complicazioni che si sarebbero nello stabilire chi è piu' attivo e chi è meno attivo e quale sia la soglia di attivismo che permette di accedere al voto.

Poi pare che ci sia pochissimo raccordo tra i vari GDI/GDL.
E non è chiaro che succede se il rappresentante di un GDI/GDL smettesse di farsi vedere alle riunioni nazionali della associazione.
Ovvero cominciasse a operare in completa solitudine.
Chi potrebbe toglirgli il diritto di usare sempre il nome della associazione, avendo lui l direzione di un GDIGDL approvato e attivato ?

Poi la questione dei fondi e di chi paga le spese:
Eventuali gadget e volatini verrebbero prodotti con i soldi della associazione, ma se un GDI/GDL mettesse in piedi un evento e raccattasse dei fondi , non è chiaro se restano all'interno del singolo GDI/GDL o se passano alla associazione complessiva.

Insomma , ogni GDI/GDL sembra fare storia a se'.

Questo depotenzia molto il ruolo del presidente e del consiglio direttivo.
E quindi se prima faceva paura per il troppo lavoro (e il troppo potere).
Ora scoraggia perche' non serve a niente, salvo , unica cosa, la respsoabilit'a in sede civile.
Infatti, in quanto legale rappresentante della associazione sarebbe lui ad essere citato in tribunale per qualsiasi cosa un qualsiasi membro del GDI/GDL facesse in nome dell'associazione.
I GDI/GDL non vengono istituiti davanti a un notaio.

Per cui dubito che ci sarebbe la corsa a divenire presidente che non conta niente e pero' paga per tutti.

Infine , mi permetto quindi suggerire alcune varianti:

mettere da statuto quali sono gli argomenti o i principi ispiratori che devono essere ala base per la nascita di un GDI/GDL.

Onde evitare che nasca il GDI su mapserver , come pure quello su geoserver oppure quello su QGIS e in alternativa al GDI su gvSIG.
Ovvero un software non puo' essere argomento di un GDI/GDL.

E poi, capire (ma questo è difficile) se un GDI/GDL puo' essere composto da un solo membro (colui che lo propone ) o deve avere un numero minimo di partecipanti.
Se questi possono partcpare anche a piu' GDI/GDL e come fare per evitare che qualcuno per puro interesse personale, faccia iscrivere a un gdi/gdl alcuni amici pur di poterlo mettere in piedi poter poi presentarsi nei vari posti con la giacchetta di rappresentante di GFOss Italia.

Altrettanto direi che occorre puntualizzare che l'anima ispiratrice deve essere (sempre che lo siate realmente convinti) il GFOSS.
Ovvero tutto cio' che riguarda il mondo Geografico (software e dati) OpenSource e a Codice Libero.

Almeno negli obiettivi dei singoli GDL/GDI.

E poi dovete stabilire meglio il legame tra GDL/GDI e direttivo centrale.
Perche' sa da un lato a nessuno piace avere un direttore che lo sovrasta.
E' anche vero che a nessuno piace fare il prestanome e quindi finireste dopo si' realmente che nessuno accettrebbe di fare il presidente.

Io, poi suggerirei anche di evitare che chi partecipa a un GDI/GDL possa stabilire accordi e prendere impegni e suggerirei di dare al presidente o al consiglio il potere di sospendere l'attività di un GDI/GDL e indire una assemblea dei soci (con potere di voto anche per email) per il suo scioglimento o riattivazione.

Saluti,

Andrea.

On 26/09/2013 14:49, Margherita Di Leo wrote:

Carissimi Amici di GFOSS,

come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall'associazione. Al momento infatti non sono piu` iscritta.
In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu` candida buona fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e` evidente che i problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire, ma parliamone).
La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze dall'associazione e` l'immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi` com'e` l'associazione non serve a niente o quasi. (almeno per come la vedo io). Il consiglio si e` trovato suo malgrado ad accentrare ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione).
Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu` delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell'assemblea dei soci.

I miei piu` cari saluti,
Madi

[1] http://titanpad.com/8PHVQIQMv2

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Best regards,

Dr. Margherita DI LEO
Scientific / technical project officer

European Commission - DG JRC
Institute for Environment and Sustainability (IES)
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margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu <mailto:margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu>

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.

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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
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Grazie Andrea,
tanti spunti che meritano un po' di tempo e sicuramente discussione.
Credo però che valga la pena sottolineare che in nessuna proposta di riorganizzazione è stato proposto di modificare l'art. 3 dello statuto, contenente lo scopo dell'associazione. Credo che ricordare questo possa eliminare sul nascere alcuni dei tuoi timori elencati nella mail.
Ale

On 09/27/2013 02:53 PM, aperi2007 wrote:

>Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu` delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi
>piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell'assemblea dei soci.

E' un appello rivolto ai soci o anche a non soci ?

Ho letto la proposta e anche alcuni degli interventi,
ho anche provato a inserire un commento, ma poiche' leggevo da smartphone ci ho capito poco su cosa dovevo fare per scrivere sul sistema che avete attivato.

Comunque, prima di tutto vorrei capire se è una vs discussione interna o no.

Poi , mi permetto di fornire una mia considerazione in merito.

sentitevi liberi di ignorarla perche scrivo a ruota libera.

L'approccio che proponete, per quello che capisco è da "parco giochi pubblico".
Ovvero un posto piu' o meno virtuale che mette a disposizione delle risorse a disposizione di chiunque abbia qualche idea.
Per cio' che piu' gli aggrada di fare.

Non mi pare chiaro (ma forse la cosa è gia' emersa nel vs dibattito) a che serva il presidente e se ci devono essere dei punti fermi a cui tutti devono aderire come principi ispiratori oppure no.

Ad esempio: Da quello che leggo non mi pare che ci siano preclusioni se qualcuno volesse fare un GDI che studia il software commerciale e mette in piedi dei wiki in cui racconta come li ha scaricati e installati e provati a usare. (faccio un esempio estremo, ma per chiarire il senso che trasmette il nuovo regolamento)
Basterebbe che dicesse che si tratta di una sperimentazione per conoscere le funzionalita' che deve avere un software GFoss per poter essere competitivo con quello commerciale. E da quel momento si mette in piedi un GDI/GDL dove magari ci sta solo lui per testare il software commerciale che gli piace.
E riportare le sue libere considerazione sul wiki della associazione.

Poi , un altro aspetto che secondo me dovete ben valutare, è il ruolo del presidente in questa nuova organizzazione.

Infatti da quello che capisco nella "vecchia" organizzazione il presidente era un factotum oberato da impegni.
Questo costringeva a un superlavoro chi ne svolgeva il ruolo. Cosa giustamente da risolvere, ma in questa nuova versione.
Ill presidente è un "due di picche".
Nel senso che all'interno dei GDI e dei GDL , si svolge tutto quanto.
Addirittura si prefigua anche l'ipotesi che chi dirige un GDI/GDL possa parlare a nome della associazione con altri soggetti.
E spingersi fino a prendere impegni e a stabilire accordi.
Immagino che sia sempre roba da sottoporre alla votazione , ma non è chiaro alla votazione di chi.
Perche' si ipotizza che solo chi è attivo ha diritto di voto.
Con tutte le complicazioni che si sarebbero nello stabilire chi è piu' attivo e chi è meno attivo e quale sia la soglia di attivismo che permette di accedere al voto.

Poi pare che ci sia pochissimo raccordo tra i vari GDI/GDL.
E non è chiaro che succede se il rappresentante di un GDI/GDL smettesse di farsi vedere alle riunioni nazionali della associazione.
Ovvero cominciasse a operare in completa solitudine.
Chi potrebbe toglirgli il diritto di usare sempre il nome della associazione, avendo lui l direzione di un GDIGDL approvato e attivato ?

Poi la questione dei fondi e di chi paga le spese:
Eventuali gadget e volatini verrebbero prodotti con i soldi della associazione, ma se un GDI/GDL mettesse in piedi un evento e raccattasse dei fondi , non è chiaro se restano all'interno del singolo GDI/GDL o se passano alla associazione complessiva.

Insomma , ogni GDI/GDL sembra fare storia a se'.

Questo depotenzia molto il ruolo del presidente e del consiglio direttivo.
E quindi se prima faceva paura per il troppo lavoro (e il troppo potere).
Ora scoraggia perche' non serve a niente, salvo , unica cosa, la respsoabilit'a in sede civile.
Infatti, in quanto legale rappresentante della associazione sarebbe lui ad essere citato in tribunale per qualsiasi cosa un qualsiasi membro del GDI/GDL facesse in nome dell'associazione.
I GDI/GDL non vengono istituiti davanti a un notaio.

Per cui dubito che ci sarebbe la corsa a divenire presidente che non conta niente e pero' paga per tutti.

Infine , mi permetto quindi suggerire alcune varianti:

mettere da statuto quali sono gli argomenti o i principi ispiratori che devono essere ala base per la nascita di un GDI/GDL.

Onde evitare che nasca il GDI su mapserver , come pure quello su geoserver oppure quello su QGIS e in alternativa al GDI su gvSIG.
Ovvero un software non puo' essere argomento di un GDI/GDL.

E poi, capire (ma questo è difficile) se un GDI/GDL puo' essere composto da un solo membro (colui che lo propone ) o deve avere un numero minimo di partecipanti.
Se questi possono partcpare anche a piu' GDI/GDL e come fare per evitare che qualcuno per puro interesse personale, faccia iscrivere a un gdi/gdl alcuni amici pur di poterlo mettere in piedi poter poi presentarsi nei vari posti con la giacchetta di rappresentante di GFOss Italia.

Altrettanto direi che occorre puntualizzare che l'anima ispiratrice deve essere (sempre che lo siate realmente convinti) il GFOSS.
Ovvero tutto cio' che riguarda il mondo Geografico (software e dati) OpenSource e a Codice Libero.

Almeno negli obiettivi dei singoli GDL/GDI.

E poi dovete stabilire meglio il legame tra GDL/GDI e direttivo centrale.
Perche' sa da un lato a nessuno piace avere un direttore che lo sovrasta.
E' anche vero che a nessuno piace fare il prestanome e quindi finireste dopo si' realmente che nessuno accettrebbe di fare il presidente.

Io, poi suggerirei anche di evitare che chi partecipa a un GDI/GDL possa stabilire accordi e prendere impegni e suggerirei di dare al presidente o al consiglio il potere di sospendere l'attività di un GDI/GDL e indire una assemblea dei soci (con potere di voto anche per email) per il suo scioglimento o riattivazione.

Saluti,

Andrea.

On 26/09/2013 14:49, Margherita Di Leo wrote:

Carissimi Amici di GFOSS,

come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall'associazione. Al momento infatti non sono piu` iscritta.
In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu` candida buona fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e` evidente che i problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire, ma parliamone).
La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze dall'associazione e` l'immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi` com'e` l'associazione non serve a niente o quasi. (almeno per come la vedo io). Il consiglio si e` trovato suo malgrado ad accentrare ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione).
Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu` delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell'assemblea dei soci.

I miei piu` cari saluti,
Madi

[1] http://titanpad.com/8PHVQIQMv2

--
Alessandro Sarretta

e-mail: alessandro.sarretta@gmail.com
skype: alesarrett
Web: http://ilsarrett.wordpress.com
Twitter: https://twitter.com/alesarrett
Google scholar: http://scholar.google.it/citations?hl=it&user=IsyXargAAAAJ
ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686
ResearchGate: https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta/

Ciao Andrea,

grazie per il feedback,

···

2013/9/27 aperi2007 <aperi2007@gmail.com>

Per questo motivo, ho deciso (con l’aiuto di Anne) di buttare giu` delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi
piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell’assemblea dei soci.

E’ un appello rivolto ai soci o anche a non soci ?

è indirizzata ai soci e ai potenziali tali. Al momento io stessa non sono socia.

Ho letto la proposta e anche alcuni degli interventi,
ho anche provato a inserire un commento, ma poiche’ leggevo da smartphone ci ho capito poco su cosa dovevo fare per scrivere sul sistema che avete attivato.

Comunque, prima di tutto vorrei capire se è una vs discussione interna o no.

Poi , mi permetto di fornire una mia considerazione in merito.

che giunge benvenuta.

sentitevi liberi di ignorarla perche scrivo a ruota libera.

L’approccio che proponete, per quello che capisco è da “parco giochi pubblico”.
Ovvero un posto piu’ o meno virtuale che mette a disposizione delle risorse a disposizione di chiunque abbia qualche idea.
Per cio’ che piu’ gli aggrada di fare.

Non mi pare chiaro (ma forse la cosa è gia’ emersa nel vs dibattito) a che serva il presidente e se ci devono essere dei punti fermi a cui tutti devono aderire come principi ispiratori oppure no.

Hai ragione, in una eventuale stesura ufficiale immagino si debba specificare che, come ha anche ribadito Ale Sarretta, nessuno qui si sogna di stravolgere i principi fondamentali elencati nello statuto all’art3.

Ad esempio: Da quello che leggo non mi pare che ci siano preclusioni se qualcuno volesse fare un GDI che studia il software commerciale e mette in piedi dei wiki in cui racconta come li ha scaricati e installati e provati a usare. (faccio un esempio estremo, ma per chiarire il senso che trasmette il nuovo regolamento)
Basterebbe che dicesse che si tratta di una sperimentazione per conoscere le funzionalita’ che deve avere un software GFoss per poter essere competitivo con quello commerciale. E da quel momento si mette in piedi un GDI/GDL dove magari ci sta solo lui per testare il software commerciale che gli piace.
E riportare le sue libere considerazione sul wiki della associazione.

Mi sono resa conto dai tuoi commenti e da quelli di altri sul pad che questo punto non è chiaro, allora ho esteso il pad con la modalità di costituzione dei gruppi, tenendo anche conto dei commenti. Ovviamente, parliamone.

Poi , un altro aspetto che secondo me dovete ben valutare, è il ruolo del presidente in questa nuova organizzazione.

Infatti da quello che capisco nella “vecchia” organizzazione il presidente era un factotum oberato da impegni.
Questo costringeva a un superlavoro chi ne svolgeva il ruolo. Cosa giustamente da risolvere, ma in questa nuova versione.
Ill presidente è un “due di picche”.
Nel senso che all’interno dei GDI e dei GDL , si svolge tutto quanto.

Avendo vissuto l’esperienza del consiglio, ho potuto sperimentare che il modello attuale è overkill per i consiglieri e per il presidente, mentre è frustrante per i soci che hanche se hanno una mezza idea di far qualcosa si trovano davanti un’infrastruttura monolitica e ingessata (e qui mi riferisco a quelli che hanno chiesto come mai i cambiamenti che vengono qui proposti tutto sommato sono idee che si erano spesso sentite ma poi mai erano state messe in pratica).

Addirittura si prefigua anche l’ipotesi che chi dirige un GDI/GDL possa parlare a nome della associazione con altri soggetti.

Io non ci vedo niente di sconvolgente in questo. Mi piace pensare che ogni socio si senta parte di gfoss.it allo stesso modo, e il fatto che possa parlare a nome di gfoss ne aumenta le responsabilità e il senso di appartenenza. Poi, se un socio appartiene ad uno specifico GDL che ad esempio sta portando avanti una (dico per dire) proposta di legge, chi meglio di lui sarà preparato abbastanza per parlarne?

E spingersi fino a prendere impegni e a stabilire accordi.

Non so di che tipo di impegni e accordi parli, ma in linea generale, gli impegni e gli accordi vengono votati in consiglio (costituito dalle 3 figure amministrative + i rappresentanti dei GDL) o, meglio, in assemblea.

Immagino che sia sempre roba da sottoporre alla votazione , ma non è chiaro alla votazione di chi

Perche’ si ipotizza che solo chi è attivo ha diritto di voto.
Con tutte le complicazioni che si sarebbero nello stabilire chi è piu’ attivo e chi è meno attivo e quale sia la soglia di attivismo che permette di accedere al voto.

Qui c’è un malinteso generale. Il diritto di voto dei soci in assemblea non è mai stato messo in discussione. Quello di cui si parla è il diritto di voto nelle riunioni di consiglio, prima destinato ai soli consiglieri. La proposta prevede l’inclusione dei rappresentanti dei GDL.

Poi pare che ci sia pochissimo raccordo tra i vari GDI/GDL.

Distinguiamo fra GDI e GDL. GDI sono gruppi tematici, puoi pensarli come le cerchie di G+, una persona può appartenere a quanti gruppi vuole e ovviamente i gruppi avrebbero molte intersezioni. I GDL sono i gruppi che si occupano di portare avanti un determinato task, e rendono conto di quello che fanno agli altri soci. Chiunque è libero di unirsi e dare una mano a un gruppo che sta già lavorando su qualcosa.

E non è chiaro che succede se il rappresentante di un GDI/GDL smettesse di farsi vedere alle riunioni nazionali della associazione.

Il GDL ne nomina un altro. Il rappresentante è un portavoce che viene nominato di volta in volta con meccanismi decisi dal gruppo stesso (p. es. uno è libero il giorno del consiglio e gli altri hanno un impegno).

Ovvero cominciasse a operare in completa solitudine.
Chi potrebbe toglirgli il diritto di usare sempre il nome della associazione, avendo lui l direzione di un GDIGDL approvato e attivato ?

Se lo usa bene, bene, altrimenti per i casi di abuso c’è sempre (e c’è sempre stata) l’espulsione dall’associazione.

Poi la questione dei fondi e di chi paga le spese:
Eventuali gadget e volatini verrebbero prodotti con i soldi della associazione, ma se un GDI/GDL mettesse in piedi un evento e raccattasse dei fondi , non è chiaro se restano all’interno del singolo GDI/GDL o se passano alla associazione complessiva.

c’è un solo tesoriere, i GDL non hanno un tesoriere proprio.

Insomma , ogni GDI/GDL sembra fare storia a se’.

Questo depotenzia molto il ruolo del presidente e del consiglio direttivo.

L’associazione è fatta dai soci, non dal solo consiglio direttivo.

E quindi se prima faceva paura per il troppo lavoro (e il troppo potere).
Ora scoraggia perche’ non serve a niente, salvo , unica cosa, la respsoabilit’a in sede civile.
Infatti, in quanto legale rappresentante della associazione sarebbe lui ad essere citato in tribunale per qualsiasi cosa un qualsiasi membro del GDI/GDL facesse in nome dell’associazione.
I GDI/GDL non vengono istituiti davanti a un notaio.

Per cui dubito che ci sarebbe la corsa a divenire presidente che non conta niente e pero’ paga per tutti.

Allora, qui mi sembra terrorismo. Insomma, se un socio fa qualcosa di illegale lo si caccia, per il resto… non so quale possa essere una eventualità del genere… ma il presidente può sempre scegliere di non ratificare alcune decisioni, di non prendersi la responsabilità di alcune cose secondo coscienza e se gli altri sono contrari, dimettersi. Davvero, un caso del genere non riesco ad immaginarlo nella realtà.

Infine , mi permetto quindi suggerire alcune varianti:

mettere da statuto quali sono gli argomenti o i principi ispiratori che devono essere ala base per la nascita di un GDI/GDL.

sono quelli dell’associazione, articolo 3.

Onde evitare che nasca il GDI su mapserver , come pure quello su geoserver oppure quello su QGIS e in alternativa al GDI su gvSIG.
Ovvero un software non puo’ essere argomento di un GDI/GDL.

Questo mi pare giusto per i GDL, per i GDI non vedo il motivo di tale limitazione. Qual è il problema di un gruppo di interesse su mapserver?

E poi, capire (ma questo è difficile) se un GDI/GDL puo’ essere composto da un solo membro (colui che lo propone ) o deve avere un numero minimo di partecipanti.

Un GDI, ripeto, è una manifestazione di un interesse personale. Io entro in gfoss e all’atto dell’iscrizione mi viene sottoposto un form in cui mi si chiedono i miei interessi. Serve per inquadrare i soci e facilitare l’interazione tra coloro che hanno interessi in comune, che magari prima non si conoscevano. Io posso avere un interesse ed essere solo. Poi il mese prossimo si iscrive un altro con lo stesso interesse, e siamo in due. Mi telefona e ci andiamo a fare un aperitivo. Magari nasce un’idea per una collaborazione, un progetto comune, un GDL…

Se questi possono partcpare anche a piu’ GDI/GDL e come fare per evitare che qualcuno per puro interesse personale, faccia iscrivere a un gdi/gdl alcuni amici pur di poterlo mettere in piedi poter poi presentarsi nei vari posti con la giacchetta di rappresentante di GFOss Italia.

sarebbe una fortuna :smiley:

Altrettanto direi che occorre puntualizzare che l’anima ispiratrice deve essere (sempre che lo siate realmente convinti) il GFOSS.
Ovvero tutto cio’ che riguarda il mondo Geografico (software e dati) OpenSource e a Codice Libero.

Almeno negli obiettivi dei singoli GDL/GDI.

statuto, art.3

E poi dovete stabilire meglio il legame tra GDL/GDI e direttivo centrale.
Perche’ sa da un lato a nessuno piace avere un direttore che lo sovrasta.

infatti lo scopo del gioco è quello di avere meno gerarchia possibile

E’ anche vero che a nessuno piace fare il prestanome e quindi finireste dopo si’ realmente che nessuno accettrebbe di fare il presidente.

perchè invece adesso vedo che si stanno prendendo a calci per farlo…

Io, poi suggerirei anche di evitare che chi partecipa a un GDI/GDL possa stabilire accordi e prendere impegni e suggerirei di dare al presidente o al consiglio il potere di sospendere l’attività di un GDI/GDL e indire una assemblea dei soci (con potere di voto anche per email) per il suo scioglimento o riattivazione.

non credo di aver capito che tipo di situazione tu abbia in mente.

Comunque in generale, spero di aver chiarito i tuoi dubbi, o magari ne ho creati di nuovi…

saluti

madi

Saluti,

Andrea.

On 26/09/2013 14:49, Margherita Di Leo wrote:

Carissimi Amici di GFOSS,

come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall’associazione. Al momento infatti non sono piu iscritta. In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu candida buona fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e evidente che i problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire, ma parliamone). La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze dall'associazione e l’immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il fatto che cosi com'e l’associazione non serve a niente o quasi. (almeno per come la vedo io). Il consiglio si e trovato suo malgrado ad accentrare ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione). Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento dell’assemblea dei soci.

I miei piu` cari saluti,
Madi

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Ciao.

Grazie per i chiarimenti.

Dalle risposte , mi pare di capire che avete una chiara idea in mente e questo è sicuramente una cosa positiva.
Probabilmente è superfluo che prosegua , ma ti rispondo giusto per completezza a due o tre punti.
Per meglio chiarire il mio ragionamento e rispondere alle tue domande.

Poi , un altro aspetto che secondo me dovete ben valutare, è il ruolo del presidente in questa nuova organizzazione.

In linea teorica non ci è niente di male.
In una associazione, di qualsiasi cosa essa si occupi, gli associati condividono , almeno in linea di massima (causa i differenti vissuti e sensibilità) i principi cardine.
Una associazione è tanto piu’ viva e vitale quanto piu’ ha un dibattito interno. Il che non vuole dire avere un unico pensiero comune, ma avere tante opinioni anche diammetralmente opposte, ma che alla fine dopo discussione anche animate e botte da orbi, portano a una linea comune condivisa.
Questa è in effetti la parte piu’ difficile del lavoro. Arrivare a una sintesi che accontenti tutti , chi piu’ chi meno.
Tanto è che a volte certi filosofi usano dire che occorre cercare di scontentare un po’ tutti per essere sicuri di aver mediato. :slight_smile:
Ma tornando al ragionamento:

Trovare una mediazione che accontenti tutti non è per niente facile. Ci si puo’ riuscire se alla fine tutti hanno un fine comune, ma non è facile.
Pero’ una associazione è viva e vitale se a suo interno alla fine di un dibattito anche aspro riesce a pervenre a una sintesi che prosegue la linea dei principi ispiratori.
Una mediazione che accontenti tutti. Ovvio che per accontentare tutti, occorre che tutti si convincano della bonta della linea proposta dalla mediazizone, altrimenti ognuna resta sulle sue posizioni e il discorso prosegue all’infinito.
Il che vuole dire che probabilmente qualcuno (o forse tutti) deve fare un passo indietro rispetto alle sue aspettative iniziali. Il massimo successo è se il passo indietro di qualcuno avviene perche’ si è convinto che la posizione espressa dalla maggioranza è migliore. E’ altresi’ un successo se il passo indietro di qualcuno avviene perche’ alla fine una mediazione che raccolga alcune aspetti è comunque un passo nella direzione giusta.
Se invece il passo indietro viene fatto masticando amaro e mugugnando non è un successo.
Qui sta’ la forza di una associazione. Nel non prevaricare , o meglio nel cercare di arrivare a una mediazione che convinca l’interlocutore, piuttosto che costringa l’interlocutore ad accettare.
Naturalmente occorre che anche 'interlocutore ci metta del suo per arrivare a un risultato costruttivo.

L’idea di creare dei gruppi che raccolgano simpatizzanti per settori di interesse rischia di divenire una comoda soluzione affinche’ chiunque trovi sempre un luogo accogliente dove ritrovare le proprie posizioni piu’ o meno rigide senza dover scendere a compromessi. Ed e’ comoda altesi per chi deve convincee l’interlocutore perche’ gli da’ il suo angolo di universo dove ragiona alla sua maniera.

Ovviamente si capisce che non è questo a cui ambisce la tua proposta.
Infatti è indubbio che la soluzione dei GDI e dei successivi GDL darebbe piu’ agilita’ alla associazione, e se ben sfruttata ridarebbe molto slancio, ma potrebbe anche portare a uno scollamento tra i vari membri.
Creando delle isole dove si parla “dei dialetti” e si radicherebbero posizioni inconcilianti tra di loro.

Se questo dovesse succedere, come potrebbe il rappresentante di un GDI o di un GDL rappresentare il pensiero di tutta l’associazione ancorche’ su uno specifico argomento ?
Occorrerebbe quindi fare una opera di divulgazione anche all’interno della associazione, del lavoro dei GDI e dei GDL.
Ovvero dovreste prevedere dei momenti di associazionismo interno, in cui un GDI con i propri GDL mette a conoscenza i propri risultati e conclusioni agli altri GDI e GDL.
Non solo con wiki, che vanno bene per tenere traccia, ma con giornate dedicate.
Questo comporta quindi un surplus di impegno che probabilmente metterebbe in difficolta’ .
Anche questo potrebbe concorrere a creare una sorta di isolazionismo di risulta.

Infine, il modello distribuito potrebbe richiedere un maggior lavoro di coordinamento.
Lavoro di coordinamento per tenere insieme i risultati dei vari gruppi sulle parti trasversali degli argomenti trattati.

Daccordo, diciamo che non ci sono problemi dal punto di vista delle grane amministrative e/ giudiziarie.

Pero’, è indubbio che il ruolo del presidente è depotenziato.

Prima una persona poteva ambire a divenire presidente o a far parte del consiglio per dare la propria impronta allla associazione e a farla svoltare in una certa direzione piuttosto che in una altra. Sempre rispettando i principi base ovviamente.

altrettanto ovvio che alla fine sono i soci a decidere con il loro voto, ma essere nel consiglio diretti vo voleva dire (immagino) che si privilegiavano certe cose anziche’ altre.

Ora invece ogni socio ha la massima liberta’ di azione e di conseguenza il presidente sta alla finestra a guardare.

O, al massimo si fonda lui stesso come ogni altro socio un suo GDI o GDL e si concentra su quelli che sono i suoi interessi piu’ specifici.

Sinceramente , sono convinto che con questa impostazione, dovreste inserire un meccanismo che obblighi a fare il presidente. :slight_smile:

Ad esempio:
Fate che un presidente resti in carica solo 6 mesi. Un tempo cioe’ che ragionevolmente chiunque puo’ sopportare senza andare in crisi.
E a seguire inserite una regola per cui per proporre un nuovo GDI, occorre essere almeno 5 soci con un anno di iscrizione, o aver fatto il presidente almeno una volta.
Dopodiche’ se si vuole riproporre un altro GDI occorre pagare pegno rifacendo il presidente una altra volta.
:slight_smile:

Io, poi suggerirei anche di evitare che chi partecipa a un GDI/GDL possa stabilire accordi e prendere impegni e suggerirei di dare al presidente o al consiglio il potere di sospendere l’attività di
un GDI/GDL e indire una assemblea dei soci (con potere di voto anche per email) per il suo scioglimento o riattivazione.

Non avevo in mente niente di specifico cercavo solo di focalizzare il mio dubbio circa il ruolo effettivo che avrebbe avuto il presidente in un tale modello organizzativo.
Considerando che un qualsiasi socio iscritto si anche da poco potrebbe avviare un proprio GDI e in futuro anche dei GDL senza che il presidetne abbia a poter dire niente se non forse ratificare il fatto compiuto.

Direi che hai chiarito molto bene,

grazie ancora e scusate ancora per l’intromissione.

Andrea.

···

Avendo vissuto l’esperienza del consiglio, ho potuto sperimentare che il modello attuale è overkill per i consiglieri e per il presidente, mentre è frustrante per i soci che hanche se hanno una mezza idea di far qualcosa si trovano davanti un’infrastruttura monolitica e ingessata (e qui mi riferisco a quelli che hanno chiesto come mai i cambiamenti che vengono qui proposti tutto sommato sono idee che si erano spesso sentite ma poi mai erano state messe in pratica).

Addirittura si prefigua anche l’ipotesi che chi dirige un GDI/GDL possa parlare a nome della associazione con altri soggetti.

Io non ci vedo niente di sconvolgente in questo. Mi piace pensare che ogni socio si senta parte di gfoss.it allo stesso modo, e il fatto che possa parlare a nome di gfoss ne aumenta le responsabilità e il senso di appartenenza. Poi, se un socio appartiene ad uno specifico GDL che ad esempio sta portando avanti una (dico per dire) proposta di legge, chi meglio di lui sarà preparato abbastanza per parlarne?

Questo depotenzia molto il ruolo del presidente e del consiglio direttivo.

L’associazione è fatta dai soci, non dal solo consiglio direttivo.

E quindi se prima faceva paura per il troppo lavoro (e il troppo potere).
Ora scoraggia perche’ non serve a niente, salvo , unica cosa, la respsoabilit’a in sede civile.
Infatti, in quanto legale rappresentante della associazione sarebbe lui ad essere citato in tribunale per qualsiasi cosa un qualsiasi membro del GDI/GDL facesse in nome dell’associazione.
I GDI/GDL non vengono istituiti davanti a un notaio.

Per cui dubito che ci sarebbe la corsa a divenire presidente che non conta niente e pero’ paga per tutti.

Allora, qui mi sembra terrorismo. Insomma, se un socio fa qualcosa di illegale lo si caccia, per il resto… non so quale possa essere una eventualità del genere… ma il presidente può sempre scegliere di non ratificare alcune decisioni, di non prendersi la responsabilità di alcune cose secondo coscienza e se gli altri sono contrari, dimettersi. Davvero, un caso del genere non riesco ad immaginarlo nella realtà.

non credo di aver capito che tipo di situazione tu abbia in mente.

Comunque in generale, spero di aver chiarito i tuoi dubbi, o magari ne ho creati di nuovi…