[Gfoss] Punto di vista su qgis

Salve,

spero che questa email non venga presa in senso polemico, ma bensi' costruttivo.

Ieri è stato posto una domanda:
quanto è costato lo sviluppo di qgis 2.0

La risposta è sicuramente illuminante e vera.

Ma occorre anche avere un punto di vista un po' piu' addentro alla questione.

Infatti non va dimenticato che QGIS vive e sopravvive grazie anche all'impiego di tanta roba che proviene da altri progetti da lui staccati.

Penso alla GEOS,
ma anche a Postgis/postgres e a spatialite

E' mia convinzione che spatialite alla lunga sar'a cio' che da' maggior lustro a qgis.
Molto piu' di altra roba che gli ci sta' dentro.
Ma mettiam da aprte questo discorso.

Il fatto è che cio' che conta è non solo il lavoro per il rilascio di qgis, ma anche il lavoro che viene portato avanti da chi lavora su geos, chi lasvora su postgres , su postgis, su grass, su spatialite, etc....

Di tutto questo lavoro, se ne avvantaggia qgis.

Faccio un esmepio cattivello, ma solo per meglio esemplificare.

Se io trovo un baco su la geos.
Non apro il ticket su qgis, ma sulla geos.

A qgis basta poi supportare la nuova goes e si avvantaggia della risoluzione.

Se non lo fa' sono fatti sua, ma certo non posso comparare il lavoro di supporto della nuova goes con quello disbacatura della geos stessa.

Ad esmepio:
noi RT abbiamo finanziato e fatto miglioarare la procedura di snap della geos.
Che ora va sicumanete meglio.
Se il nuovo qgis la usa , gli arriva a gratis una migliore capacit'a di snappare.
Se non la usa ... allora è bischero. :slight_smile:

Quindi il grazie va anche a chi lavora sui vari fronti.
Non solo a chi lavora su qgis.

E non vanno dimenticati.
Se qgis è forte è perche' dietro ci sono anche i lavori di altri gruppi .

NOn ero sicuro che questa cosa ieri fosse ben focalizzata.

Andrea.

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Hash: SHA1

Il 12/10/2013 09:09, aperi2007 ha scritto:

Se qgis è forte è perche' dietro ci sono anche i lavori di altri
gruppi .

Verissimo, hai fatto bene a precisarlo.
D'altra parte, e' vero anche il contrario: QGIS sta aiutando a
diffondere e rendere piu' usabili e popolari una serie di altri software.
In sostanza, quello che e' importante non e' il singolo software, ma
la comunita' e l'approccio, ovvero l'idea che un mondo collaborativo e
libero e' un mondo migliore.
Saluti, e grazie.

- --
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc
Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario
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On Sat, Oct 12, 2013 at 10:26:37AM +0200, Paolo Cavallini wrote:

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Il 12/10/2013 09:09, aperi2007 ha scritto:

> Se qgis è forte è perche' dietro ci sono anche i lavori di altri
> gruppi .

Verissimo, hai fatto bene a precisarlo.
D'altra parte, e' vero anche il contrario: QGIS sta aiutando a
diffondere e rendere piu' usabili e popolari una serie di altri software.
In sostanza, quello che e' importante non e' il singolo software, ma
la comunita' e l'approccio, ovvero l'idea che un mondo collaborativo e
libero e' un mondo migliore.

Indubbiamente. L'uso di QGIS nel processo di debugging delle funzioni
GEOS/PostGIS e' estremamente utile :slight_smile:

--strk;

Un saluto a tutti,
voglio provare a dare il mio contributo a questa discussione senza voler essere polemico, anche se il rischio c’è, perché sembra che si stia, a volte, su posizioni ideologiche (per lo meno è l’impressione che ho avuto).

Come in una chiacchierata nella nottata di sabato, provo a vedere tutto dal punto di vista dell’utente neofita che abbandona softvùerpropietario nell’ambientefenestrato per passare all’opensurs.

Anni fa quando mi si incasinava il computer che facevo?
Da incompetente totale prendevo il case, lo legavo alla bici e andavo dall’amico che ne sa a pacchi di informatica e mi facevo mettere a posto il pc.
Avere una macchina nell’ambientefenestrato mi metteva tranquillità: c’era un sacco di gente che lo usava, che probabilmente sapeva aiutarmi, con cui potevo scambiare file e programmi.
Poi sono entrato nel mondo dei GIS passando per softvùerpropietario, il quale continuava a tenermi nella stessa medesima situazione di tranquillità digitale: un sacco di gente che lo usa, ti può aiutare e ci puoi parlare la stessa lingua (shape e/o feature class e/o coverage).
Poi il salto, nel buio? Quasi.
Per fortuna gli utilizzatori di linux (ubuntu nel mio caso) ci sono, pochi ma ci sono.
Ho cominciato a giochicchiarci per imparare, ma la sensazione di essere quello che non sa nuotare buttato in acqua ce l’avevo.
Cosa mi ha trattenuto dal mollare tutto e tornare ad ambientefenestrato?
Aver trovato delle comunità di gente che mi ha aiutato: dandomi risposte nei forum o mandandomi materiale nelle mailing list. Ma non solo. Partecipare a incontri in cui sentivo mille interventi, non capendoci una mazza, ma che mi facevano guardare intorno e pensare: non sono solo!!!
Infine l’ultimo passaggio: QGIS-Spatialite-Postgresql-SAGA-GRASS al posto di softvùerpropietario. Anche qui un trauma iniziale fatto di incertezze, informazioni introvabili, problemi poco risolvibili. Tutto superato grazie alla partecipazione a corsi e poi la scoperta di questa lista e soprattutto al mondo che c’è dietro.

Forse, non è facile rendersene conto. Forse si è talmente dentro che si è perso il punto di vista di chi si avvicina da fuori.
Ma tutti voi, tutti qui insieme siete una risorsa formidabile. Siete l’amico a cui portare il case legato alla bici.
Sapere che c’è una comunità viva, florida, che si evolve e che permette a tutti noi di migliorare, ed avvicinaci a questi strumenti con semplicità ogni giorno di più, è l’arma vincente che può davvero portare l’opensurs a livelli altissimi.

Quando, qualche giorno fa, ho ringraziato tutti coloro che hanno realizzato QGIS 2.0 ho sbagliato. Ora me ne rendo conto pienamente. Il ringraziamento va ex-aequo a tutti coloro i quali lavorano ogni giorno su GRASS, su POSTGRESQL, SQLITE, SAGA, UDIG, R, SEXTANTE, GDAL, PYTHON, ecc, ecc…

L’unione fa la forza, e l’usabilità e la semplicità sono le caratteristiche che ingrandiscono ogni minuto la platea di studenti e professionisti che pretendono una VALIDA alternativa a softvùerpropietario e/o ambientefenestrato.

Quindi chi ringrazia chi? Tutti ringraziano tutti a mio modo di vedere.
Ripeto non voglio essere polemico, ma costruttivamente stimolare la discussione: non è che si stia perdendo di vista l’obiettivo principale e ci si concentri su temi più “accademici”?

Saluti,
Daniele

···

Il giorno 12 ottobre 2013 09:09, aperi2007 <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

Salve,

spero che questa email non venga presa in senso polemico, ma bensi’ costruttivo.

Ieri è stato posto una domanda:
quanto è costato lo sviluppo di qgis 2.0

La risposta è sicuramente illuminante e vera.

Ma occorre anche avere un punto di vista un po’ piu’ addentro alla questione.

Infatti non va dimenticato che QGIS vive e sopravvive grazie anche all’impiego di tanta roba che proviene da altri progetti da lui staccati.

Penso alla GEOS,
ma anche a Postgis/postgres e a spatialite

E’ mia convinzione che spatialite alla lunga sar’a cio’ che da’ maggior lustro a qgis.
Molto piu’ di altra roba che gli ci sta’ dentro.
Ma mettiam da aprte questo discorso.

Il fatto è che cio’ che conta è non solo il lavoro per il rilascio di qgis, ma anche il lavoro che viene portato avanti da chi lavora su geos, chi lasvora su postgres , su postgis, su grass, su spatialite, etc…

Di tutto questo lavoro, se ne avvantaggia qgis.

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Andrea.


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Il 14/10/2013 13:49, Daniele Bonaposta ha scritto:

Quindi chi ringrazia chi? Tutti ringraziano tutti a mio modo di
vedere.

Infatti, secondo me la questione e' parzialmente mal posta, perche'
implica una "competizione per i ringraziamenti" che non esiste, ed una
discontinuita' fra progetti che parimenti non esiste.
I miei contributi ad es. vanno al sw dove mi pare piu' opportuno
rivolgerli per ogni specifico compito, e non mi interessa di essere
particolarmente ringraziato per codice GDAL piuttosto che QGIS, o altro.
Fra l'altro, le stesse considerazioni varrebbero lo stesso anche
all'interno del singolo progetto: potrei voler essere ringraziato come
Faunalia, e non come QGIS, per il lavoro che svolgo.
L'obiettivo, ricordiamocelo, non e' la prevalenza di un sw o l'altro,
ma un mondo migliore, piu' equo, piu' libero, piu' collaborativo.

Saluti.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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Giustissimo !

mai come nel mondo del FOSS è vero il detto che l'unione fa la forza,
e proprio qui sta il fascino del software libero: non paga la
competizione ma la collaborazione.
Solo i progetti che non rimangono chiusi su loro stessi e che
coinvolgono un'ampia comunità hanno possibilità di crescere sul lungo
periodo. Gli altri in genere sono un fuoco di paglia.

Il 14 ottobre 2013 13:49, Daniele Bonaposta
<daniele.bonaposta@gmail.com> ha scritto:

Un saluto a tutti,
voglio provare a dare il mio contributo a questa discussione senza voler
essere polemico, anche se il rischio c'è, perché sembra che si stia, a
volte, su posizioni ideologiche (per lo meno è l'impressione che ho avuto).

Come in una chiacchierata nella nottata di sabato, provo a vedere tutto dal
punto di vista dell'utente neofita che abbandona softvùerpropietario
nell'ambientefenestrato per passare all'opensurs.

Anni fa quando mi si incasinava il computer che facevo?
Da incompetente totale prendevo il case, lo legavo alla bici e andavo
dall'amico che ne sa a pacchi di informatica e mi facevo mettere a posto il
pc.
Avere una macchina nell'ambientefenestrato mi metteva tranquillità: c'era un
sacco di gente che lo usava, che probabilmente sapeva aiutarmi, con cui
potevo scambiare file e programmi.
Poi sono entrato nel mondo dei GIS passando per softvùerpropietario, il
quale continuava a tenermi nella stessa medesima situazione di tranquillità
digitale: un sacco di gente che lo usa, ti può aiutare e ci puoi parlare la
stessa lingua (shape e/o feature class e/o coverage).
Poi il salto, nel buio? Quasi.
Per fortuna gli utilizzatori di linux (ubuntu nel mio caso) ci sono, pochi
ma ci sono.
Ho cominciato a giochicchiarci per imparare, ma la sensazione di essere
quello che non sa nuotare buttato in acqua ce l'avevo.
Cosa mi ha trattenuto dal mollare tutto e tornare ad ambientefenestrato?
Aver trovato delle comunità di gente che mi ha aiutato: dandomi risposte nei
forum o mandandomi materiale nelle mailing list. Ma non solo. Partecipare a
incontri in cui sentivo mille interventi, non capendoci una mazza, ma che mi
facevano guardare intorno e pensare: non sono solo!!!
Infine l'ultimo passaggio: QGIS-Spatialite-Postgresql-SAGA-GRASS al posto di
softvùerpropietario. Anche qui un trauma iniziale fatto di incertezze,
informazioni introvabili, problemi poco risolvibili. Tutto superato grazie
alla partecipazione a corsi e poi la scoperta di questa lista e soprattutto
al mondo che c'è dietro.

Forse, non è facile rendersene conto. Forse si è talmente dentro che si è
perso il punto di vista di chi si avvicina da fuori.
Ma tutti voi, tutti qui insieme siete una risorsa formidabile. Siete l'amico
a cui portare il case legato alla bici.
Sapere che c'è una comunità viva, florida, che si evolve e che permette a
tutti noi di migliorare, ed avvicinaci a questi strumenti con semplicità
ogni giorno di più, è l'arma vincente che può davvero portare l'opensurs a
livelli altissimi.

Quando, qualche giorno fa, ho ringraziato tutti coloro che hanno realizzato
QGIS 2.0 ho sbagliato. Ora me ne rendo conto pienamente. Il ringraziamento
va ex-aequo a tutti coloro i quali lavorano ogni giorno su GRASS, su
POSTGRESQL, SQLITE, SAGA, UDIG, R, SEXTANTE, GDAL, PYTHON, ecc, ecc...

L'unione fa la forza, e l'usabilità e la semplicità sono le caratteristiche
che ingrandiscono ogni minuto la platea di studenti e professionisti che
pretendono una VALIDA alternativa a softvùerpropietario e/o
ambientefenestrato.

Quindi chi ringrazia chi? Tutti ringraziano tutti a mio modo di vedere.
Ripeto non voglio essere polemico, ma costruttivamente stimolare la
discussione: non è che si stia perdendo di vista l'obiettivo principale e ci
si concentri su temi più "accademici"?

Saluti,
Daniele

Il giorno 12 ottobre 2013 09:09, aperi2007 <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

Salve,

spero che questa email non venga presa in senso polemico, ma bensi'
costruttivo.

Ieri è stato posto una domanda:
quanto è costato lo sviluppo di qgis 2.0

La risposta è sicuramente illuminante e vera.

Ma occorre anche avere un punto di vista un po' piu' addentro alla
questione.

Infatti non va dimenticato che QGIS vive e sopravvive grazie anche
all'impiego di tanta roba che proviene da altri progetti da lui staccati.

Penso alla GEOS,
ma anche a Postgis/postgres e a spatialite

E' mia convinzione che spatialite alla lunga sar'a cio' che da' maggior
lustro a qgis.
Molto piu' di altra roba che gli ci sta' dentro.
Ma mettiam da aprte questo discorso.

Il fatto è che cio' che conta è non solo il lavoro per il rilascio di
qgis, ma anche il lavoro che viene portato avanti da chi lavora su geos, chi
lasvora su postgres , su postgis, su grass, su spatialite, etc....

Di tutto questo lavoro, se ne avvantaggia qgis.

Faccio un esmepio cattivello, ma solo per meglio esemplificare.

Se io trovo un baco su la geos.
Non apro il ticket su qgis, ma sulla geos.

A qgis basta poi supportare la nuova goes e si avvantaggia della
risoluzione.

Se non lo fa' sono fatti sua, ma certo non posso comparare il lavoro di
supporto della nuova goes con quello disbacatura della geos stessa.

Ad esmepio:
noi RT abbiamo finanziato e fatto miglioarare la procedura di snap della
geos.
Che ora va sicumanete meglio.
Se il nuovo qgis la usa , gli arriva a gratis una migliore capacit'a di
snappare.
Se non la usa ... allora è bischero. :slight_smile:

Quindi il grazie va anche a chi lavora sui vari fronti.
Non solo a chi lavora su qgis.

E non vanno dimenticati.
Se qgis è forte è perche' dietro ci sono anche i lavori di altri gruppi .

NOn ero sicuro che questa cosa ieri fosse ben focalizzata.

Andrea.

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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
dell'Associazione GFOSS.it.
666 iscritti al 22.7.2013

Ciao Daniele,

···

2013/10/14 Daniele Bonaposta <daniele.bonaposta@gmail.com>

Un saluto a tutti,
voglio provare a dare il mio contributo a questa discussione senza voler essere polemico, anche se il rischio c’è, perché sembra che si stia, a volte, su posizioni ideologiche (per lo meno è l’impressione che ho avuto).

Come in una chiacchierata nella nottata di sabato, provo a vedere tutto dal punto di vista dell’utente neofita che abbandona softvùerpropietario nell’ambientefenestrato per passare all’opensurs.

Anni fa quando mi si incasinava il computer che facevo?
Da incompetente totale prendevo il case, lo legavo alla bici e andavo dall’amico che ne sa a pacchi di informatica e mi facevo mettere a posto il pc.
Avere una macchina nell’ambientefenestrato mi metteva tranquillità: c’era un sacco di gente che lo usava, che probabilmente sapeva aiutarmi, con cui potevo scambiare file e programmi.
Poi sono entrato nel mondo dei GIS passando per softvùerpropietario, il quale continuava a tenermi nella stessa medesima situazione di tranquillità digitale: un sacco di gente che lo usa, ti può aiutare e ci puoi parlare la stessa lingua (shape e/o feature class e/o coverage).
Poi il salto, nel buio? Quasi.
Per fortuna gli utilizzatori di linux (ubuntu nel mio caso) ci sono, pochi ma ci sono.
Ho cominciato a giochicchiarci per imparare, ma la sensazione di essere quello che non sa nuotare buttato in acqua ce l’avevo.
Cosa mi ha trattenuto dal mollare tutto e tornare ad ambientefenestrato?
Aver trovato delle comunità di gente che mi ha aiutato: dandomi risposte nei forum o mandandomi materiale nelle mailing list. Ma non solo. Partecipare a incontri in cui sentivo mille interventi, non capendoci una mazza, ma che mi facevano guardare intorno e pensare: non sono solo!!!
Infine l’ultimo passaggio: QGIS-Spatialite-Postgresql-SAGA-GRASS al posto di softvùerpropietario. Anche qui un trauma iniziale fatto di incertezze, informazioni introvabili, problemi poco risolvibili. Tutto superato grazie alla partecipazione a corsi e poi la scoperta di questa lista e soprattutto al mondo che c’è dietro.

Forse, non è facile rendersene conto. Forse si è talmente dentro che si è perso il punto di vista di chi si avvicina da fuori.
Ma tutti voi, tutti qui insieme siete una risorsa formidabile. Siete l’amico a cui portare il case legato alla bici.
Sapere che c’è una comunità viva, florida, che si evolve e che permette a tutti noi di migliorare, ed avvicinaci a questi strumenti con semplicità ogni giorno di più, è l’arma vincente che può davvero portare l’opensurs a livelli altissimi.

Quando, qualche giorno fa, ho ringraziato tutti coloro che hanno realizzato QGIS 2.0 ho sbagliato. Ora me ne rendo conto pienamente. Il ringraziamento va ex-aequo a tutti coloro i quali lavorano ogni giorno su GRASS, su POSTGRESQL, SQLITE, SAGA, UDIG, R, SEXTANTE, GDAL, PYTHON, ecc, ecc…

L’unione fa la forza, e l’usabilità e la semplicità sono le caratteristiche che ingrandiscono ogni minuto la platea di studenti e professionisti che pretendono una VALIDA alternativa a softvùerpropietario e/o ambientefenestrato.

Quindi chi ringrazia chi? Tutti ringraziano tutti a mio modo di vedere.
Ripeto non voglio essere polemico, ma costruttivamente stimolare la discussione: non è che si stia perdendo di vista l’obiettivo principale e ci si concentri su temi più “accademici”?

Bellissima email, poi dato che non ti conosco di persona, ho associato istintivamente il tuo avatar (il fumetto) all’immagine del tipo che attacca il case alla bici e parte dall’amico :smiley: ahah. Beh forse quello che ti ha trattenuto in questo mondo del “software libero” e anche il fatto che finalmente scambiarti il software con l'amico e legale! anzi e incoraggiato! Insomma, il software libero si inquadra perfettamente nello stile di vita e visione delle cose che avevi gia da prima, solo che prima dovevi scambiarti magari i cd di sw craccato con sotterfugi e sensi di colpa.

Ciao e grazie della testimonianza.

Best regards,

Dr. Margherita DI LEO
Scientific / technical project officer

European Commission - DG JRC
Institute for Environment and Sustainability (IES)
Via Fermi, 2749
I-21027 Ispra (VA) - Italy - TP 261

Tel. +39 0332 78 3600
margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.