[Gfoss] qgis increasing

Vediamo di finalizzare la discussione.

Prendiamo ad esempio gvSig.
Mi risulta che gvSig e' finanziato dalla comunita' europea con
tantissimi soldini.
Che in fondo sono di tutti noi.

immagino che nel tuo scenario sarebbe auspicabile una legge che
imponga l'uso di gvSig da parte di tutti quanti.
Tanto per smettere di perdere tempo con altri prodotti .

Dopodiche immagino che nel tuo scenario ci sia un finanziamento a vita
a chi sviluppa gvSig
e il gioco e' fatto.

Magari poi si sceglie anche un sistema di pubblicazione web , ad
esempio DeeGree e si dice che va usato sempre e solo quello.

Poi si scegli un DBMS ad esempio Postgres e si dice che va usato
sempre e solo quello.

E infine si mette una bella legge che impedisca a chi detiene i
diritti di Postgres di poterlo vendere (come e' successo con MySql)

Intendi questo ?

--
~~~~~~~~~~~~~~~~~
§ Andrea §
§ Peri §
~~~~~~~~~~~~~~~~~

Il giorno 12 giugno 2009 14.33, Andrea Peri<peri.rtoscana@gmail.com> ha scritto:

Vediamo di finalizzare la discussione.

Prendiamo ad esempio gvSig.
Mi risulta che gvSig e' finanziato dalla comunita' europea con
tantissimi soldini.
Che in fondo sono di tutti noi.

immagino che nel tuo scenario sarebbe auspicabile una legge che
imponga l'uso di gvSig da parte di tutti quanti.
Tanto per smettere di perdere tempo con altri prodotti .

Dopodiche immagino che nel tuo scenario ci sia un finanziamento a vita
a chi sviluppa gvSig
e il gioco e' fatto.

Magari poi si sceglie anche un sistema di pubblicazione web , ad
esempio DeeGree e si dice che va usato sempre e solo quello.

Poi si scegli un DBMS ad esempio Postgres e si dice che va usato
sempre e solo quello.

E infine si mette una bella legge che impedisca a chi detiene i
diritti di Postgres di poterlo vendere (come e' successo con MySql)

Intendi questo ?

No, questo si chiama "volo pindarico" e non "finalizzare la discussione".

Mi sembrava chiaro ed esplicito il riferimento a freshmeat e
sourceforge come repository di soft dove le gli enti locali possano
attingere. Ad es. un software per la gestione del protocollo è
identico a meno di modifiche infinitesime in tutte le PA, basterebbe
svilupparne uno e redistribuirlo.

Quanto ai server di database, si tratterebbe solo di dire: Oracle no,
Postgres sì.

Se proprio vogliamo metterla sul legislativo, il ministro con le palle
dovrebbe emettere una legge che nella sostanza dice: a parità di
features è da privilegiare l'utilizzo e lo sviluppo di sw libero.

Diciamo che l'esempio più eclatante, reale e tangibile del mio ideale
è il governo dell'Extremadura in Spagna dove hanno adottato debian
come distro linux per gli uffici pubblici.
Software GPL al 100%.

http://www.linex.org/

-r

Raffaele Morelli ha scritto:

Diciamo che l'esempio più eclatante, reale e tangibile del mio ideale
è il governo dell'Extremadura in Spagna dove hanno adottato debian
come distro linux per gli uffici pubblici.
Software GPL al 100%.

Dal mio punto di vista, sarebbe un'ottima cosa se gli enti che usano
software libero (che sono sempre di piu') contribuissero al suo sviluppo.
Per intenderci: se la regione XX sostituisce Oracle con PostgreSQL (e fa
bene :slight_smile: ), risparmiando, poniamo, 100 k €, sarebbe intelligente se
dedicasse, che so, 20 € allo sviluppo di PostgreSQL.
Invece, usare il sw libero come supporto, magari per risolvere problemi
che con il sw proprietario non si riesce a risolvere, e poi investire
solo in licenze proprietarie, e' un atteggiamento a mio modo di vedere
controproducente, per tanti motivi, non ultimo il fatto che quello che
si spende in sw libero diventa disponibile per tutti.
Immaginare un obbligo "sovietico" di uso di un sw piuttosto di un altro
credo che sia nocivo per tutti, e da evitare assolutamente: e' con la
libera scelta che le cose migliorano, non con gli obblighi dall'alto.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Il giorno 12 giugno 2009 15.24, Paolo Cavallini<cavallini@faunalia.it>
ha scritto:

Raffaele Morelli ha scritto:

Diciamo che l'esempio più eclatante, reale e tangibile del mio ideale
è il governo dell'Extremadura in Spagna dove hanno adottato debian
come distro linux per gli uffici pubblici.
Software GPL al 100%.

Dal mio punto di vista, sarebbe un'ottima cosa se gli enti che usano
software libero (che sono sempre di piu') contribuissero al suo sviluppo.
Per intenderci: se la regione XX sostituisce Oracle con PostgreSQL (e fa
bene :slight_smile: ), risparmiando, poniamo, 100 k €, sarebbe intelligente se
dedicasse, che so, 20 € allo sviluppo di PostgreSQL.

Esatto, anche se io alzerei la quota fino ai 5 zeri almeno :wink:

Invece, usare il sw libero come supporto, magari per risolvere problemi
che con il sw proprietario non si riesce a risolvere, e poi investire
solo in licenze proprietarie, e' un atteggiamento a mio modo di vedere
controproducente, per tanti motivi, non ultimo il fatto che quello che
si spende in sw libero diventa disponibile per tutti.

E' proprio questo il nocciolo, la parola giusta è "investimento". Una
PA non dovrebbe gettar via denaro a fondo perduto (come nel caso delle
software house, ma questa è una mia opinione) ed investire vuol dire
anche lungimiranza e consapevolezza che il ritorno ed il valore
aggiunto che potrebbe significare una partnership, ad es. con Netler &
co per Grass e/o con il team di Qgis

Immaginare un obbligo "sovietico" di uso di un sw piuttosto di un altro
credo che sia nocivo per tutti, e da evitare assolutamente: e' con la
libera scelta che le cose migliorano, non con gli obblighi dall'alto.

Sull'obbligo non sono daccordo neanche io, ma come dicevo sul
privilegio/priorità/precedenza a soluzioni OpenSource certamente sì.

Anche perché, non dimentichiamocelo, attualmente e tranne poche e
rarissime eccezioni microsoft ha già il monopoliio nel settore
pubblico e i suoi sw non sono certo licenziati GPL

governo attuale
http://www.microsoft.com/italy/stampa/speciali/protocollo/intesa.mspx

governo precedente
http://www.softwarelibero.it/progetti/assolitiguarda/msgoverno

Saluti.

ciao
-r