Salve a tutti e scusate il ritardo per la risposta....
Mesi fa, come avrete notato, c'è stata una lunga discussione in merito alla conversione da CS a GB e cerco brevemente di riportarvi i risultati di seguito.
Sia io che Bud siamo partiti da un metodo empirico discusso in un articolo di Ernesto Sferlazza utilizzato anche da Antonio Falciano (chi è interessato agli articoli può chiedermeli in pvt senza problemi, così evitiamo di allegare cose inutili per gli altri
).
La questione è la seguente:
Problematica:
Secondo la trattazione classica, note le coordinate del centro di sviluppo, si tratta di effettuare dapprima la conversione da coordinate piane Cassini-Soldner a coordinate geografiche rispetto al datum di riferimento catastale, realizzare poi il passaggio delle coordinate geografiche dall’ellissoide di Bessel a quello internazionale e trasformare, infine, le coordinate geografiche in coordinate piane Gauss-Boaga. I limiti evidenti di questa procedura sono essenzialmente il diverso grado di precisione delle due cartografie ed, in alcuni casi, l’indisponibilità dei parametri necessari per la proiezione, difficoltà a cui si può ovviare disponendo di un’adeguata serie di punti doppi comuni alle reti catastali ed IGM.
Qualora non sia possibile garantire una sovrapponibilità in termini analitici, a seguito delle varie manipolazioni subite dalla carta catastale oppure per via del particolare sistema di proiezione adottato, esistono approcci operativi di tipo intuitivo che, a partire dall’individuazione di punti omologhi su entrambe le cartografie (preferibilmente rilevati in campo), cercano di riprodurre la sovrapponibilità delle due carte imponendo generalmente una rototraslazione con variazione anisotropa di scala.
La cartografia conservata dall’Agenzia del Territorio e le coordinate dei punti fiduciali sono riferite ai rispettivi sistemi locali. La disponibilità d’informazioni catastali che coprano il territorio nazionale con un continuum territoriale si fonda sulla disponibilità di un repertorio dei sistemi di coordinate catastali che però non sempre risultano aggiornate e\o attendibili, come è stato il caso del comune da me trattato in provincia di Caserta. Nel caso in questione i dati catastali sono stati forniti dall'Agenzia del Territorio in formato CXF (e CMF) da cui poi sono stati ricavati i dati GIS in formato SHP file ad esempio mediante i SW indicati su fiduciali.it oppure con http://www.glasic.it/dxf2postgis.html o lo script.py implementato da Bud.
Metodo Sferlazza:
Il metodo di trasformazione utilizzato consiste in un terzo approccio, non rigoroso, ossia nell’associare al singolo foglio catastale in formato SHP file la proiezione Cassini con lo stesso datum del dataframe (GAUSS-BOAGA) ed assegnando le coordinate geografiche dell’origine catastale nel sistema di proiezione adottato nel dataframe (GAUSS-BOAGA). Questa metodologia non risolve in maniera rigorosa il problema oggetto di studio, poiché si riferisce alla sfera locale piuttosto che all’ellissoide di Bessel, ma consente tuttavia in prima battuta di recuperare quasi del tutto le differenze di proiezione cartografica esistenti in termini analitici tra le due cartografie.
Uso di QGIS e\o MapServer:
Sia QGIS che Mapserver utilizzano la libreria proj4 per effettuare le riproiezioni tra un datum e l'altro e tale libreria contiene già la proiezione Cassini. Seguendo il metodo Sferlazza si avrebbe qualcosa del tipo:
PROJECTION
"proj=cass"
"lat_0=XXXXXXXX"
"lon_0=XXXXX
"x_0=XXXX"
"y_0=-XXXX"
"ellps=intl"
"units=m"
"no_defs"
END
dove:
proj=cass è la proiezione Cassini
lat_0 e lon_0 sono le coordinate dell'origine del sistema in GB. Tali coordinate possono essere reperite da fiduciali.it, quindi si tratta di effettuare un conversione da i valori letti al dataframe GB che si sta usando (ad esempio nel mio caso era GBE).
ellps: è l'ellissoide usato in GB (che non è Bessel!)
x_0, y_0 sono le false origini che di solito sono nulle (nel mio caso no... ho dovuto infatti calcolarle facendo operazioni di analisi GIS mediante QGIS, uDIG, gvSIG e GRASS, un pò tutti insomma
)
Per qualsiasi altro chiarimento chiedete pure.
PS: ad ogni modo vi consiglio, se seguite questo approccio, di lavorare singolarmente foglio per foglio.
Ciao
--
Ing. Fabio D'Ovidio
INOVA Open Solutions s.r.l.
Web : http://www.inovaos.it
Tel.: 081 197 57 600
mail: fabiodovidio@gmail.com
Luca Mandolesi ha scritto:
Apri un nuovo progetto in qgis.
Definisci la proiezione del progetto come Gauss-Boaga (il codice epgs
per Rimini credo sia 3004).
Spunti l'opzione "abilita proiezione al volo".
Poi inserisci i dati in Cassini-Soldner.
Se Qgis riconosce la proiezione dovrebbe ri-proiettarla al volo in
G-B. Se invece Qgis non riconosce la proiezione credo tu possa
definirla con "proiezione personalizzata" e poi sarà qgis a
riproiettarla al volo.
Ciao Andrea e grazie.
Il mio problema non è tanto la procedura in QGIS che conosco ma è come definire la mia proiezione personalizzata.
Nel posto di Brugger http://www.nabble.com/play-report%3A--on-the-fly-Cassini-Soldner-to-Gauss-Boaga%2B-to14713871.html#a14713871
si vede come lui abbia realizzato la proiezione in questo modo:
+proj=cass +lat_0=43.3174975 +lon_0=11.33244638 +x_0=-2.0 +y_0=-16.0 +ellps=intl +units=m +no_defs
ricavando la latitudine e la longitudine tramite cs2cs (43d19'2.991"N 11d19'56.807"E (43.3174975 11.33244638)) ma non ho capito da dove ha preso le coordinate 43d19'2.991"N 11d19'56.807"E.
Mi sa che le devo prendere dal programma che si scarica da fiduciali.it <http://fiduciali.it>.
continuo a provare
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