La Regione Piemonte ha un webgis sui progetti assoggettati a via, ma sono
georeferenziati i progetti e evidentemente non le singole tavole.
Io ritengo che voi siate "troppo avanti". E' già un successo aver ottenuto le
tavole in Pdf e non non dwg e doc !!! ( e questo vale in generale e non per il
singolo oggetto di discussione). Peraltro mi piacerebbe capire se si possono
georiferire i pdf come un qualsiasi raster, perché quei pdf evidentemente
arrivano da un qualche gis (non so ovviamente quale sia ). Poter avere i
progetti online, anche se con le tavole non georiferie, e non obbligare il
cittadino ad andare nelll'ufficio progetti a leggersi li seduto centinaia se
non migliaia di pagine è di per se un gran successo.
----Messaggio originale----
Da: cavallini@faunalia.it
Data: 29/08/2011 11.15
A: <gfoss@lists.gfoss.it>
Ogg: Re: [Gfoss] R: GIS TAVIl 26/08/2011 22:47, Daniele Drago ha scritto:
La documentazione è fornita su PDF non geolocalizzati.
Per quel che ne so (un congresso al politecnico di TO del 2009 sui
monitoraggi
del Brennero) in fase di realizzazione vengono realizzati complessi sistemi
di
raccolta, gestione e distribuzione di dati tecnici e ambientali. Tempo fa
i
sondaggi del 2009/2010 erano messi su un rudimentale webgis basato sulle
applet
di google maps.
Al fine dell'istruttoria tecnica sono stato costretto a ritagliare a
manina
decine e decine di pdf, trasformarli in jpg e geolocalizzarli con il
georeferenziatore di qgis, al fine di sovrapporlo sui tematismi in mio
possesso
e avere un quadro coerente ed unitario del progetto. Lavoro poi utile sul
campo
dove ho utilizzato gli stessi file con Beegis, tablet e gps, al fine di
ritrovare senza indugio i punti precisi di interesse.Quindi direi che la mia ipotesi e' confermata:
- l'uso dei GIS, in particolare come metodo di divulgazione e verifica dei
progetti,
e' molto inferiore a quanto e' opportuno
E' interessante capire quale sia il peso relativo di vari fattori:
- questioni economiche (si vuol risparmiare)
- questioni tecniche (mancanza di skill nel gruppo di lavoro)
- questioni politiche (si preferisce rendere difficile l'accesso alle
informazioni)
In tutti questi settori, credo che GFOSS abbia un ruolo positivo:
- rendendo piu' economiche e sostenibili le soluzioni
- diffondendo gli skill, con minori barriere all'ingresso
- richiedendo, come cittadini informati, che i dati siano ampiamente e
liberamente
disponibili, in modo che chiunque possa fare le proprie valutazioni.
Rimane l'interrogativo (gia' visto in molti altri contesti) di perche' le
pubbliche
amministrazioni non siano in grado di richiedere la fornitura dei dati in
formati
utilizzabili; in generale, credo che questo abbia molto a che fare con una
complessiva debolezza del nostro apparato amministrativo.
Mi fa piacere comunque che i "nostri" strumenti siano stati utili per
risolvere parte
di questi problemi.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc
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