[Gfoss] R: Re: Video Seminario Ambiente e GIS open source

ciao,
ci posso provare, ma io non ho contatti con chi gestisce il sito.
Sul sito unito.it ho trovato questo:
"Se hai necessità di contattare la Redazione Web del portale di Ateneo scrivi
una e-mail all'indirizzo: redazioneweb@unito.it "
Penso che sia meglio che la richiesta provenga da più voci.

Enrico

----Messaggio originale----
Da: strk@keybit.net
Data: 20/10/2011 17.21
A: "Enrico Fiore"<enricofiore@libero.it>
Cc: <gfoss@lists.gfoss.it>
Ogg: Re: [Gfoss] Video Seminario Ambiente e GIS open source

On Thu, Oct 20, 2011 at 04:40:23PM +0200, Enrico Fiore wrote:

Ciao,
colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al
seminario Ambiente e GIS open source tenutosi a Torino,
e per segnalarvi che il video del seminario è presente al seguente link:
http://serviziweb.unito.it/media/?section=OnDemand&action=Read&content=4569

Accidenti, come al solito il video NON E' visibile con software libero :cry:

Enrico, hai modo dai far pervenire agli editori questo mio grido di
frustrazione ? Sarebbe sufficiente usare un player SWF ad una versione
massima SWF8 perche' sia interpretabile da Gnash [1].

Meglio ancora sarebbe utilizzare lo _standard_ HTML5 [2]
ed il codec libero da brevetti WebM [3].

[1] http://www.gnu.org/software/gnash
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/HTML5
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/WebM

--strk;

() Free GIS & Flash consultant/developer
/\ http://strk.keybit.net/services.html

come sempre scusate se mai dovessi dire cose scontate da neofita…

queste precisazioni mi fanno riflettere…
ma non sarebbe il caso di mettere in rete delle linee guida
tipo "pubblicare nel web in “modo” open source o fruibile dagli
utenti di “open source”?

magari gli enti pubblici come le università
che spesso ignorano queste cose
potrebbero sfuttare queste guide…

Sapete vedo spesso che le università creano applicazioni per Iphone,
e dimenticano altri sistemi…

saluti
Maurizio Marrese
FG

2011/10/21 Enrico Fiore <enricofiore@libero.it>

ciao,
ci posso provare, ma io non ho contatti con chi gestisce il sito.
Sul sito unito.it ho trovato questo:
"Se hai necessità di contattare la Redazione Web del portale di Ateneo scrivi
una e-mail all’indirizzo: redazioneweb@unito.it "
Penso che sia meglio che la richiesta provenga da più voci.

Enrico

----Messaggio originale----
Da: strk@keybit.net
Data: 20/10/2011 17.21
A: “Enrico Fiore”<enricofiore@libero.it>
Cc: <gfoss@lists.gfoss.it>
Ogg: Re: [Gfoss] Video Seminario Ambiente e GIS open source

On Thu, Oct 20, 2011 at 04:40:23PM +0200, Enrico Fiore wrote:

Ciao,
colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al
seminario Ambiente e GIS open source tenutosi a Torino,
e per segnalarvi che il video del seminario è presente al seguente link:
http://serviziweb.unito.it/media/?section=OnDemand&action=Read&content=4569

Accidenti, come al solito il video NON E’ visibile con software libero :cry:

Enrico, hai modo dai far pervenire agli editori questo mio grido di
frustrazione ? Sarebbe sufficiente usare un player SWF ad una versione
massima SWF8 perche’ sia interpretabile da Gnash [1].

Meglio ancora sarebbe utilizzare lo standard HTML5 [2]
ed il codec libero da brevetti WebM [3].

[1] http://www.gnu.org/software/gnash
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/HTML5
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/WebM

–strk;

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On Fri, Oct 21, 2011 at 10:20:32AM +0200, Maurizio Marrese wrote:

come sempre scusate se mai dovessi dire cose scontate da neofita...

queste precisazioni mi fanno riflettere...
ma non sarebbe il caso di mettere in rete delle linee guida
tipo "pubblicare nel web in "modo" open source o fruibile dagli
utenti di "open source"?

Non e' sempre semplice perche' le tecnologie cambiano rapidamente.
Gnash (per il supporto SWF7) non era disponibile fino a 2/3 anni fa.
Non che la sua disponibilita' renda SWF (Flash) un formato aperto,
ma per lo meno aiuta ad accedere a quei contenuti pubblicati senza
far caso all'accessibilita' degli stessi.

Generalmente parlando "pubblicare in modo open" vuol dire usate
formati "open". Quali siano aperti e quali no bisogna andarselo
a ricercare nel momento stesso in cui si vuole pubblicare.
Wikipedia, sotto "open format" o "formato aperto" (in italiano
necessita un buon aggiornamento, se ci sono volontari...), ha
alcuni esempi di formati aperti.

L' HTML5 e' piuttosto recente. Non tutti i browser ancora lo supportano.
Alcuno servizi di streaming video forniscono la versione HTML5 come
opt-in alternativo. Ma c'e' sempre la possibilita' di mettere sul proprio
sito un link diretto al file multimediale, indipendentemente dall'HTML.

Insomma, il modo migliore per pubblicare in maniera accessibile e'
essere reattivi al feedback fornito dagli utenti, e trovare il modo
piu' semplice per rendere i contenuti accessibili a tutti.

Solitamente questo passa per una estrema semplificazione, che oltre
ad includere un maggior numero di persone solitamente rende felici
anche quelli che non avrebbero altrimenti grossi ostacoli ad accedere.
Come dire: una salitina di fianco alle scale puo' far comodo anche
a chi non e' costretto sulla sedia a rotelle...

Sapete vedo spesso che le università creano applicazioni per Iphone,
e dimenticano altri sistemi...

Creare applicazioni per Iphone e' un po' come vendere accessori per drogati.
Ma perche' le universita' non fanno quello per cui sono preposte anziche'
commerciare ?

--strk;

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Non ho ancora trovato un sistema di streaming video su browser che accontenti veramente tutto e tutti (fornitori, utenti, browser, ecc.).
L’unico modo, per ora, è offrire più alternative per accedere al contenuto.

giovanni

Il giorno 21 ottobre 2011 10:53, Sandro Santilli <strk@keybit.net> ha scritto:

On Fri, Oct 21, 2011 at 10:20:32AM +0200, Maurizio Marrese wrote:

come sempre scusate se mai dovessi dire cose scontate da neofita…

queste precisazioni mi fanno riflettere…
ma non sarebbe il caso di mettere in rete delle linee guida
tipo "pubblicare nel web in “modo” open source o fruibile dagli
utenti di “open source”?

Non e’ sempre semplice perche’ le tecnologie cambiano rapidamente.
Gnash (per il supporto SWF7) non era disponibile fino a 2/3 anni fa.
Non che la sua disponibilita’ renda SWF (Flash) un formato aperto,
ma per lo meno aiuta ad accedere a quei contenuti pubblicati senza
far caso all’accessibilita’ degli stessi.

Generalmente parlando “pubblicare in modo open” vuol dire usate
formati “open”. Quali siano aperti e quali no bisogna andarselo
a ricercare nel momento stesso in cui si vuole pubblicare.
Wikipedia, sotto “open format” o “formato aperto” (in italiano
necessita un buon aggiornamento, se ci sono volontari…), ha
alcuni esempi di formati aperti.

L’ HTML5 e’ piuttosto recente. Non tutti i browser ancora lo supportano.
Alcuno servizi di streaming video forniscono la versione HTML5 come
opt-in alternativo. Ma c’e’ sempre la possibilita’ di mettere sul proprio
sito un link diretto al file multimediale, indipendentemente dall’HTML.

Insomma, il modo migliore per pubblicare in maniera accessibile e’
essere reattivi al feedback fornito dagli utenti, e trovare il modo
piu’ semplice per rendere i contenuti accessibili a tutti.

Solitamente questo passa per una estrema semplificazione, che oltre
ad includere un maggior numero di persone solitamente rende felici
anche quelli che non avrebbero altrimenti grossi ostacoli ad accedere.
Come dire: una salitina di fianco alle scale puo’ far comodo anche
a chi non e’ costretto sulla sedia a rotelle…

Sapete vedo spesso che le università creano applicazioni per Iphone,
e dimenticano altri sistemi…

Creare applicazioni per Iphone e’ un po’ come vendere accessori per drogati.
Ma perche’ le universita’ non fanno quello per cui sono preposte anziche’
commerciare ?

–strk;

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