[Gfoss] Rilasciato Geopaparazzi

Gentili colleghi,
oggi è stata rilasciata su Android Market la prima versione di
Geopaparazzi. Il sito di riferimento del progetto è [0] e
l'applicativo viene distribuito con licenza GPLv3.

Geopaparazzi è un applicativo sviluppato per supportare e facilitare
rilievi ingegneristici e geologici professionali ed è completamente
integrato e compatibile con BeeGIS, estensione di uDig-JGrass per il
rilievo digitale in campo. Questa integrazione permette per esempio di
importare direttamente i dati raccolti con Geopaparazzi su Android nel
GIS per ulteriori elaborazioni [1].

Geopaparazzi è disponibile su Android Market, il costo di acquisto
finanzia lo sviluppo del progetto stesso nonché dei progetti ad esso
correlati e sviluppati dallo stesso team: JGrass, JGrassTools and
BeeGIS.

Ulteriori informazioni e documentazione sono disponibili sul sito
principale del progetto [0],

Grazie dell'attenzione,

Andrea

[0] http://www.geopaparazzi.eu
[1] http://tinyurl.com/35zucxt

Il 25/09/2010 12:04, andrea antonello ha scritto:

l'applicativo viene distribuito con licenza GPLv3.

...

Geopaparazzi è disponibile su Android Market, il costo di acquisto
finanzia lo sviluppo del progetto stesso nonché dei progetti ad esso
correlati e sviluppati dallo stesso team: JGrass, JGrassTools and
BeeGIS.

Quindi software libero a pagamento: ottimo!
Lo diciamo sempre che libero!=gratuito, fa piacere vederne conferma reale.
Grazie.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

On 13:19 Sat 25 Sep , Paolo Cavallini wrote:

Quindi software libero a pagamento: ottimo!

Io ho sempre avuto questo dubbio: come può un sofware libero e non
gratuito rimanere a pagamento? Io pensavo che fosse possibile,
tecnicamente, solo nel caso di una una distribuizone molto limitata, in
cui nessun utente ha interesse a ridistribuire il prodotto acquistato.

Se un software è libero vengono distribuiti i sorgenti; se l'acquirente
è in possesso dei sorgenti può distribuirlo come gli pare, o non
distribuirlo affatto.

Se lo distribuisce a pagamento il sofware rimane a pagamento, se lo
distribuisce gratuitamente diventa gratuito.

Quando un software foss viene distribuito a pagamento a una clientela
molto vasta, prima o poi diventa inevitabilmente gratuito?

Ciao,
   Marco

On Sun, 26 Sep 2010 03:00:09 +0200, Marco Curreli wrote

On 13:19 Sat 25 Sep , Paolo Cavallini wrote:
> Quindi software libero a pagamento: ottimo!

Io ho sempre avuto questo dubbio: come può un sofware libero e non
gratuito rimanere a pagamento? Io pensavo che fosse possibile,
tecnicamente, solo nel caso di una una distribuizone molto limitata,
in cui nessun utente ha interesse a ridistribuire il prodotto acquistato.

Se un software è libero vengono distribuiti i sorgenti; se l'acquirente
è in possesso dei sorgenti può distribuirlo come gli pare, o non
distribuirlo affatto.

Se lo distribuisce a pagamento il sofware rimane a pagamento, se lo
distribuisce gratuitamente diventa gratuito.

Quando un software foss viene distribuito a pagamento a una clientela
molto vasta, prima o poi diventa inevitabilmente gratuito?

Molto verosimilmente è proprio come dici tu.
Visto che i sorgenti sono liberi, chiunque può
compilarli e redistribuirli gratuitamente.

Ma non necessariamente questo è conveniente ...
Cerco di spiegarmi meglio:

a) la GPL e simili impongono di rendere pubblicamente
   disponibili sorgenti, build-scripts, documentazione
   etc etc
b) ma non impongono affatto di rendere disponibili
   gli eseguibili binari

Un esempio "classico" è la coppia RedHat/CentOS:
- RedHat è una distribuzione Linux a pagamento,
  che offre anche servizi di assistenza professionali
- CentOS è la stessa identica cosa, ottenuta
  compilando i medesimi sorgenti, ma è gratis.
  in genere CentOS esce sempre con qualche mese
  di ritardo, non offre servizi di assistenza,
  ed anche gli aggiornamenti arrivano un po' dopo
- ergo, molti utenti "aziendali" preferiscono pagare
  per acquistare RedHat.

ma più in generale, se p.es. un determinato SW fosse
particolarmente "rognoso" da compilare per una data
piattaforma, evidentemente si verrebbero a creare le
condizioni opportune per rendere economicamente vantaggiosa
la vendita su basi commerciali del prodotto (ovviamente,
a costi ragionevoli e non speculativi).

insomma, chi te lo farebbe fare di perdere magari un paio
di giorni smoccolando per farti la tua build autonoma
quando invece potresti semplicemente acquistare gli eseguibili
"cotti e scodellati" per qualche modesta decina di euro ???

btw (almeno a livello teorico) a me personalmente non
dispiacerebbe affatto se si arrivasse ad una situazione
di questo tipo:

a) vuoi gli eseguibili per un sistema libero (ma libero
   veramente) come GNU/Linux ?
   eccoli qua gratis ...

b) smani per avere gli eseguibili per un sistema
   proprietario come WinOZ ?
   eccoti anche questi, però li paghi ...
   - perchè supportare una piattaforma "strana" come
   WinOZ implica sicuramente dei costi di sviluppo extra
   - e supportare una piattoforma proprietaria ha molto poco
   a che fare con la difesa del SW libero
   ... quindi, se proprio insisti per usare WinOZ, almeno
   contribuisci alle spese :slight_smile:

ciao Sandro

L'esempio di redhart forse è quello più calzante; altro esempio è QCad,
che viene distribuito gratuitamente solo il codice sorgente (il pacchtto
binario costa circa 12 euro), e poiché il compilatore per windows è a
pagamento, su questa piattaforma è conveniente acquistare il pacchetto
binario.

Il 26 settembre 2010 12:00, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

a) vuoi gli eseguibili per un sistema libero (ma libero
veramente) come GNU/Linux ?
eccoli qua gratis ...

b) smani per avere gli eseguibili per un sistema
proprietario come WinOZ ?
eccoti anche questi, però li paghi ...
- perchè supportare una piattaforma "strana" come
WinOZ implica sicuramente dei costi di sviluppo extra
- e supportare una piattoforma proprietaria ha molto poco
a che fare con la difesa del SW libero
... quindi, se proprio insisti per usare WinOZ, almeno
contribuisci alle spese :slight_smile:

mi sembra una cosa sensata, più o meno quello che sta succedendo con android...

ciao Sandro

ciao
Luca

Il 26/09/2010 12:00, a.furieri@lqt.it ha scritto:

btw (almeno a livello teorico) a me personalmente non
dispiacerebbe affatto se si arrivasse ad una situazione
di questo tipo:

Credo ci siano conseguenze sia negative che positive in questo approccio. Aggiungo
pero' una cosa: e' un fatto che chi proviene dal mondo proprietario fa piu' fatica a
relazionarsi con la comunita', ed in particolare a restituire qualcosa di quello che
ottengono grauitamente (se guardate la lista di volontari, in molti progetti, sono in
larghissima maggioranza utenti Linux).
Ogni opera di sensibilizzazione in questo senso e' utile, ma va calibrata con
attenzione per non dare un'impressione sbagliata ("noi" contro di "loro", "ah, ecco,
tutti liberi, ma se non siamo come loro ci fanno pagare", ecc.).
Esiste un problema di comunicazione, indubbiamente: secondo me (scusate se insisto)
GFOSS.it esiste in larga misura anche per colmare questa lacuna.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

In data domenica 26 settembre 2010 03:00:09, Marco Curreli ha scritto:
: > On 13:19 Sat 25 Sep , Paolo Cavallini wrote:

> Quindi software libero a pagamento: ottimo!

Io ho sempre avuto questo dubbio: come può un sofware libero e non
gratuito rimanere a pagamento?

Avevo lo stesso dubbio, però non mancano i casi di prodotti GPL venduti, e io
stesso vendo dei plugin per Joomla da più di 2 anni, licenza Affero GPL,
finora nessuno (che io sappia) li ha ridistribuiti, pur potendolo fare.

Nel mio piccolo posso affermare che vendere sw libero funziona egregiamente, a
patto di "condire" il codice con un'assistenza qualificata.

Il ragionamento è più meno questo: il sw è libero ma se lo vuoi scaricare dal
mio sito devi pagare qualcosa, in cambio ti garantisco 12 mesi di assistenza
veloce e qualificata, gli aggiornamenti da qui all'eternità e tutte le libertà
della licenza (A)GPL.

La quasi totalità della gente lo capisce (e lo accetta) al volo. Ovviamente
trovi anche quelli (non faccio nomi ma per lo più sono enti pubblici italiani)
che te lo chiedono gratis, a meno che non siano ONLUS o ONG di solito gli
rispondo che se devono risparmiare lo facciano con le licenze proprietarie, e
non si fanno più sentire.

Mentre IMHO non funziona per niente l'invito alla donazione.

--
Alessandro Pasotti
itOpen - "Open Solutions for the Net Age"
w3: www.itopen.it
Linux User# 167502