[Gfoss] Rivoluzione

Salve.
Riflessione da domenica piovosa: oltre 10 anni fa, quando qui siamo migrati al sw
libero, il GIS e' stata l'ultima cosa che siamo riusciti a migrare, e che per qualche
tempo ci ha tenuto ancorati al sw proprietario.
Pochi giorni fa, ad un corso, uno dei discenti mi ha passato gli appunti, molto
estesi, che ha preso durante il corso; e li ha fatti in docx. Ora, quel formato e'
*male*, pero' mi dice una cosa: i GIS liberi sono diventati, da un freno alla
migrazione verso il libero, un veicolo alla sua adozione: sempre piu' spesso mi trovo
in contesti proprietari, in cui il *solo* sw libero installato e' QGIS (e quindi
ovviamente GDAL, SpatiaLite, GRASS ecc.). Davvero, neppure FireFox.
A me questo pare un bel successo. Ovviamente bisognera' stare attenti a che gli
utenti comprendano i valori della liberta', e non usino GFOSS solo perche' "non costa
niente", ma mi pare che abbiamo fatto un passo importante.
Saluti.
--
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc

Il giorno 04/dic/2011, alle ore 11:21, Paolo Cavallini ha scritto:

Salve.
Riflessione da domenica piovosa: oltre 10 anni fa, quando qui siamo migrati al sw
libero, il GIS e' stata l'ultima cosa che siamo riusciti a migrare, e che per qualche
tempo ci ha tenuto ancorati al sw proprietario.

Pochi giorni fa, ad un corso, uno dei discenti mi ha passato gli appunti, molto
estesi, che ha preso durante il corso; e li ha fatti in docx. Ora, quel formato e'
*male*, pero' mi dice una cosa: i GIS liberi sono diventati, da un freno alla
migrazione verso il libero, un veicolo alla sua adozione: sempre piu' spesso mi trovo
in contesti proprietari, in cui il *solo* sw libero installato e' QGIS (e quindi
ovviamente GDAL, SpatiaLite, GRASS ecc.). Davvero, neppure FireFox.
A me questo pare un bel successo. Ovviamente bisognera' stare attenti a che gli
utenti comprendano i valori della liberta', e non usino GFOSS solo perche' "non costa
niente", ma mi pare che abbiamo fatto un passo importante.

Sarà che sono pessimista, sarà che non condivido al 100% la vostra visione totalizzante della filosofia Open, ma, IMHO, secondo me nel 90% dei casi il motivo per cui si usano i GIS liberi e' proprio e solo perché NON COSTANO NIENTE, mentre sulla condivisione dei "valori della libertà" penso che solo una piccola minoranza condivida le opinioni totalizzanti di GFOSS "Stallman-like".

Scusate il pensiero fosco di domenica mattina, ma a me pare una considerazione realistica.
Ciao

Marco

Mah, non sarei così categorico. Direi che la verità sta nel mezzo… Ci sono persone che usano l’ OS perchè non costa niente, altri perchè per alcune funzionalità l’OS è più performante del relativo sw commerciale, altri, e non sono pochi, che, mettendo sul piatto i vari sw, commerciali e open, oltre alla valutazione delle funzionalità e del tempo medio di utilizzo, considerano anche le varie direttive che, a parità di valutazione tecnica, chiedono di utilizzare sw OS.
L’attenzione in questo senso sta aumentando, mi sembra, e certamente sono d’accordo nel dire che il caso dei sw GIS sia molto esemplare.
Buona domenica … uggiosa …
Alberto

2011/12/4 GEOgrafica <geografica@alice.it>

Il giorno 04/dic/2011, alle ore 11:21, Paolo Cavallini ha scritto:

Salve.
Riflessione da domenica piovosa: oltre 10 anni fa, quando qui siamo migrati al sw
libero, il GIS e’ stata l’ultima cosa che siamo riusciti a migrare, e che per qualche
tempo ci ha tenuto ancorati al sw proprietario.

Pochi giorni fa, ad un corso, uno dei discenti mi ha passato gli appunti, molto
estesi, che ha preso durante il corso; e li ha fatti in docx. Ora, quel formato e’
male, pero’ mi dice una cosa: i GIS liberi sono diventati, da un freno alla
migrazione verso il libero, un veicolo alla sua adozione: sempre piu’ spesso mi trovo
in contesti proprietari, in cui il solo sw libero installato e’ QGIS (e quindi
ovviamente GDAL, SpatiaLite, GRASS ecc.). Davvero, neppure FireFox.
A me questo pare un bel successo. Ovviamente bisognera’ stare attenti a che gli
utenti comprendano i valori della liberta’, e non usino GFOSS solo perche’ “non costa
niente”, ma mi pare che abbiamo fatto un passo importante.

Sarà che sono pessimista, sarà che non condivido al 100% la vostra visione totalizzante della filosofia Open, ma, IMHO, secondo me nel 90% dei casi il motivo per cui si usano i GIS liberi e’ proprio e solo perché NON COSTANO NIENTE, mentre sulla condivisione dei “valori della libertà” penso che solo una piccola minoranza condivida le opinioni totalizzanti di GFOSS “Stallman-like”.

Scusate il pensiero fosco di domenica mattina, ma a me pare una considerazione realistica.
Ciao

Marco


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Salve a tutti,

Marco ha scritto:

IMHO, secondo me nel 90% dei casi il motivo per cui si usano i GIS liberi
e' proprio e solo perché NON COSTANO NIENTE

Sara' la giornata piovosa ma anche io concordo in parte con questa visione
"pessimista".

La maggior parte degli utenti di software GIS non ha la consapevolezza di
quanta energia e bravura occorra per sviluppare e mantenere un sofware open
source di successo.
Non si pone quindi il problema di dover restituire qualcosa indietro (es.
con delle donazioni).

L'ultima *amara* conferma che ho avuto e' data da questo blog:

http://p-s.co.nz/wordpress/?p=760

Consiglio veramente a tutti di leggerlo perche' ci sono parecchi spunti
interessanti :slight_smile:
Le considerazioni finali presenti nel blog sono molto utili secondo me.

In questo blog lo sviluppatore del software SOFA Statistics spiega che sta
considerando l'idea di passare al software freeware (anziche' open source).
Finora non ha ricevuto abbastanza donazioni per il suo mantenimento.
Dopo 2 anni di attivita' e di rilasci SOFA Statistics non e' ancora
autosufficiente come donazioni :frowning:

Per chiudere invece con una nota di ottimismo e' *importantissimo* citare
anche alcuni casi positivi:
- La Fondazione che promuove LibreOffice [1] ha raccolto piu' di 100.000
euro in meno di 5 settimane [2].
Il dato piu' rilevante e' che si trattava di donazioni di piccoli importi da
parte di singoli utenti.
- Anche a livello di GIS open source gli esempi positivi di successi nella
raccolta di fondi per fortuna non mancano [3].

La situazione attuale presenta quindi tinte fosche MA anche incoraggianti
prospettive future :slight_smile:

Silvio Grosso

[1] http://www.documentfoundation.org/
[2]
http://blog.documentfoundation.org/2011/03/22/libreoffice-3-3-2-is-now-available/
[3] http://www.pledgebank.com/postgistopology

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Rivoluzione-tp7059829p7060253.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

Il 04/12/2011 15:30, Silvio Grosso ha scritto:

In questo blog lo sviluppatore del software SOFA Statistics spiega che sta
considerando l'idea di passare al software freeware (anziche' open source).
Finora non ha ricevuto abbastanza donazioni per il suo mantenimento.
Dopo 2 anni di attivita' e di rilasci SOFA Statistics non e' ancora
autosufficiente come donazioni :frowning:

Beh, a me pare che dopo due anni, senza essere inserito in debian, tanto per dirne
una, e con competitori affermati nel settore come R (ok, e' un prodotto molto
diverso), sia veramente presto per aspettarsi una risposta cosi' forte della comunita'.
Storia interessante comunque.
Saluti.
--
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc

Ciao

IMHO la situazione del software GIS open source è positivamente
anaomala, come affermato da Paolo.
Sarà che chi usa software GIS ha mediamente una cultura scientifica ed
infromatica superiore alla media, sarà che ci sono dei software open
source di assoluto rispetto ma la percentuale di utilizzatori di
prodotti open source è assolutamente sopra la media.

Tanto per dirne una facciamo un confronto con la situazione nei
sistemi operativi, Linux esiste da 20 anni, eppure ancora stenta ad
affermarsi come sistema operativo desktop.
Provate a fare una stima del rapporto geoserver/arcgis server o
postgis/oracle e confrontatelo con linux/windows o open office/ms
office solo per le situazioni conosciute personalmente. Dalla mia
esperienza personale nei primi due casi non siamo lontani da 1/3, 1/4
negli altri due credo siamo su 1/20 o peggio.

Personalmente credo in un approccio misto, dove poter scegliere il
prodotto migliore per ogni situazione, che sia open source o
proprietario. E nel GIS, anche in Italia, negli ultimi anni mi pare ci
sia stato un progresso enorme.

Stefano

P.S. sono iscritto da poco ed è il mio primo messaggio, un saluto
caloroso a tutti e complimenti per la qualità delle discussioni che ho
avuto modo di leggere.

---------------------------------------------------

http://www.linkedin.com/in/stefanoiacovella

http://twitter.com/#!/Iacovellas

Il 04 dicembre 2011 12:17, GEOgrafica <geografica@alice.it> ha scritto:

Il giorno 04/dic/2011, alle ore 11:21, Paolo Cavallini ha scritto:

Salve.
Riflessione da domenica piovosa: oltre 10 anni fa, quando qui siamo migrati al sw
libero, il GIS e' stata l'ultima cosa che siamo riusciti a migrare, e che per qualche
tempo ci ha tenuto ancorati al sw proprietario.

Pochi giorni fa, ad un corso, uno dei discenti mi ha passato gli appunti, molto
estesi, che ha preso durante il corso; e li ha fatti in docx. Ora, quel formato e'
*male*, pero' mi dice una cosa: i GIS liberi sono diventati, da un freno alla
migrazione verso il libero, un veicolo alla sua adozione: sempre piu' spesso mi trovo
in contesti proprietari, in cui il *solo* sw libero installato e' QGIS (e quindi
ovviamente GDAL, SpatiaLite, GRASS ecc.). Davvero, neppure FireFox.
A me questo pare un bel successo. Ovviamente bisognera' stare attenti a che gli
utenti comprendano i valori della liberta', e non usino GFOSS solo perche' "non costa
niente", ma mi pare che abbiamo fatto un passo importante.

Sarà che sono pessimista, sarà che non condivido al 100% la vostra visione totalizzante della filosofia Open, ma, IMHO, secondo me nel 90% dei casi il motivo per cui si usano i GIS liberi e' proprio e solo perché NON COSTANO NIENTE, mentre sulla condivisione dei "valori della libertà" penso che solo una piccola minoranza condivida le opinioni totalizzanti di GFOSS "Stallman-like".

Scusate il pensiero fosco di domenica mattina, ma a me pare una considerazione realistica.
Ciao

Marco
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