[Gfoss] Sardegna: come si fa ad ammazzare l'Open Source

Scusate il titolo provocatorio, ma quando leggo bandi cosi':
www.regionesardegna.it/documenti/1_145_20090304123344.pdf
non posso trattenermi dal pensare che chi scrive questi bandi ha in
mente un modello di sviluppo e supporto radicalmente diverso da quello
proprio del software libero ed open source.
Infatti, quante ditte GFOSS, non solo in Italia, raggiungono
                                                      2.000.000,00 euro
negli ultimi 5 (cinque) anni? Quante forniture di GFOSS sono pari a
300.000,00 euro?
E' chiaro che cifre del genere sono particolarmente adeguate e
congeniali a chi fornisce licenze software, che con i loro costi elevati
garantiscono il facile raggiungimento di questi livelli (vedi ad es. la
questione della gara ISTAT.
Intendiamoci: e' giustissimo che un ente pubblico richieda garanzie di
stabilita' e robustezza, ma non mi pare questo il punto.
Commenti?
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Il problema esiste, ci siamo scontrati anche noi piu' volte, ma non è
solo italiano, ad esempio in una gara eurostat abbiamo trovato una
limitazione molto simile.
La risposta a mio avviso sarebbe molto semplice, consorziarsi per
proporre una immagine piu' solida e professionale. Onestamente, non ci
aspetteremo mica che una regione media italiana dia in pasto gare di
media/grande dimensione ad aziende di un dieci persone max?

Forse invece di fare réclame ai progetti stranieri (gvSIG) o di
"litigare" se il mio linguaggio è meglio del tuo o se il questo
prodotto è meglio di quello tuo, forse bisognerebbe fare ragionamenti
leggermente piu' costruttivi e cominciare a ragionare in termini di
aggregazioni commerciali o simili che rafforzino l'immagine di quel
che facciamo. Naturalmente io non sono un esperto e non ho intenti
polemici, fotografo l'esistente, perlomeno dal mio modesto (onesto?)
punto di vista.

Simone.
-------------------------------------------------------
Ing. Simone Giannecchini
GeoSolutions S.A.S.
Owner - Software Engineer
Via Carignoni 51
55041 Camaiore (LU)
Italy

phone: +39 0584983027
fax: +39 0584983027
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http://www.geo-solutions.it
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2009/3/11 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

Scusate il titolo provocatorio, ma quando leggo bandi cosi':
www.regionesardegna.it/documenti/1_145_20090304123344.pdf
non posso trattenermi dal pensare che chi scrive questi bandi ha in
mente un modello di sviluppo e supporto radicalmente diverso da quello
proprio del software libero ed open source.
Infatti, quante ditte GFOSS, non solo in Italia, raggiungono
2.000.000,00 euro
negli ultimi 5 (cinque) anni? Quante forniture di GFOSS sono pari a
300.000,00 euro?
E' chiaro che cifre del genere sono particolarmente adeguate e
congeniali a chi fornisce licenze software, che con i loro costi elevati
garantiscono il facile raggiungimento di questi livelli (vedi ad es. la
questione della gara ISTAT.
Intendiamoci: e' giustissimo che un ente pubblico richieda garanzie di
stabilita' e robustezza, ma non mi pare questo il punto.
Commenti?
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc
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Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
Gfoss@faunalia.it
http://lists.faunalia.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Simone Giannecchini ha scritto:

La risposta a mio avviso sarebbe molto semplice, consorziarsi per
proporre una immagine piu' solida e professionale.

Simone,
non potrei essere piu' d'accordo con te. Sono anni che sostengo che il
mondo FOSS (non solo G) si debba strutturare, proprio per affrontare
questi problemi. Il passo ovviamente non e' semplice, ma e' necessario.
Nelle mie intenzioni, GFOSS.it esiste anche per favorire questo processo.
Realisticamente pero' in questa fase un'amministrazione che abbia capito
le dinamiche dell'OS potrebbe trovare le strade per favorire questo
processo che, ricordiamocelo, e' di crescita di un'industria (per quanto
piccola) nazionale, in cui l'Italia ha condizioni di oggettivo vantaggio
rispetto ad altri paesi (condizione rara, e da utilizzare al meglio IMHO).
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Ciao,

riportando il DLGS 82/2005, guardate la lettera D:

Capo VI, Art.68, comma 1: Le pubbliche amministrazioni, nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241, e del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, acquisiscono, secondo le procedure previste dall'ordinamento, programmi informatici a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato:

A) sviluppo di programmi informatici per conto e a spese dell'amministrazione sulla scorta dei requisiti indicati dalla stessa amministrazione committente;
B) riuso di programmi informatici sviluppati per conto e a spese della medesima o di altre amministrazioni;
C) acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso;
D) acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto;
E) acquisizione mediante combinazione delle modalità di cui alle lettere da a) a d).

Ovvero questa norma OBBLIGA a tenere conto dell'open source.

Sarà però difficile riuscire a dimostrare che quella clausola di auto tutela, caratteristica della P.A., limita l'adozione del FOSS

my 5 cents
ciao
d

Paolo Cavallini ha scritto:

Simone Giannecchini ha scritto:
  

La risposta a mio avviso sarebbe molto semplice, consorziarsi per
proporre una immagine piu' solida e professionale.
    
Simone,
non potrei essere piu' d'accordo con te. Sono anni che sostengo che il
mondo FOSS (non solo G) si debba strutturare, proprio per affrontare
questi problemi. Il passo ovviamente non e' semplice, ma e' necessario.
Nelle mie intenzioni, GFOSS.it esiste anche per favorire questo processo.
Realisticamente pero' in questa fase un'amministrazione che abbia capito
le dinamiche dell'OS potrebbe trovare le strade per favorire questo
processo che, ricordiamocelo, e' di crescita di un'industria (per quanto
piccola) nazionale, in cui l'Italia ha condizioni di oggettivo vantaggio
rispetto ad altri paesi (condizione rara, e da utilizzare al meglio IMHO).
Saluti.
  

2009/3/11 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

non potrei essere piu' d'accordo con te. Sono anni che sostengo che il
mondo FOSS (non solo G) si debba strutturare, proprio per affrontare
questi problemi. Il passo ovviamente non e' semplice, ma e' necessario.
Nelle mie intenzioni, GFOSS.it esiste anche per favorire questo processo.

Invece secondo me così si rischia di perdere di vista il fatto che il
software libero è proprio un modo diverso di pensare l'intera società
e non solo una tecnologia diversa. Purtroppo questo è stato lampante
anche a Trieste nelle presentazioni del citato gvsig e nel modo com'è
stato accolto. Prendete la presentazione di gvsig mobile (su windows
ce e con JVM proprietaria) fatta con dei video stile presentazione
marketing senza un minimo di nozione tecnica .... solo fatto anche in
maniera più "artigianale" di quelli del sw proprietario. E, nel 90%
dei casi, l'accoglienza per gvsig era: ma possiamo usare questo per
ridurre i costi enormi imposti da geomedia?

Nel mondo G+FOSS bisognerebbe guardare cosa è successo nel mondo FOSS:
quando si è combattuto con M$ et altri con le loro regole si è sempre
perso: loro hanno più risorse, più esperienza e una struttura
marketing impossibile da eguagliare. E poi non è detto che il costo
totale di una soluzione basata su software libero sia minore (vedi
quanto è stato investito nel già citato gvsig e il fatto che anche i
produttori di software proprietario stanno correndo ai ripari
dislocando il lavoro e abbassando i profitti). Forse sarebbe più
importante spiegare che il software libero è un processo e non un
pacchetto chiavi in mano.

Per la questione specifica: ogni persona senziente che vede il
telegiornale capisce, tra una ricetta di cucina e la cronaca del
grande fratello, che l'ammontare del fatturato non garantisce
stabilità (vedi Enron, Worldcom, GM, le banche e le assicurazioni UK e
USA, etc.). Evidentemente i motivi perché il bando è scritto così sono
altri. Più sensato sarebbe, ad esempio, avere più fornitori (come
succede di norma per i bandi fatti con un po' di criterio).

Saluti,

--
Christian Pellegrin, see http://www.evolware.org/chri/
"Real Programmers don't play tennis, or any other sport which requires
you to change clothes. Mountain climbing is OK, and Real Programmers
wear their climbing boots to work in case a mountain should suddenly
spring up in the middle of the computer room."

Il giorno mer 11 mar 2009 09:46:04 CET, Diego Fantoma ha scritto:

[...]
Ovvero questa norma OBBLIGA a tenere conto dell'open source.

Sarà però difficile riuscire a dimostrare che quella clausola di auto tutela, caratteristica della P.A., limita l'adozione del FOSS

e' appunto quello che dico sempre: fino a quando non ci sara' l'obbligo di utilizzare il floss ci saranno sempre ennemila modi per fare gare che escludono a priori il floss senza essere illegittime

che poi e' lo stesso discorso per quando si vuole fare una gara per favorire l'amico di turno

Scusatemi, non ho evidentemente letto bene, ma qualcuno mi dice dove nel bando si blinda l’uso di codice proprietario come l’unico possibile?

Io leggo limitazioni sul fatturato delle ditte, non sulla tecnologia. O sbaglio?

Ciao

2009/3/11 Andrea Zagli <azagli@libero.it>

Il giorno mer 11 mar 2009 09:46:04 CET, Diego Fantoma ha scritto:

[…]

Ovvero questa norma OBBLIGA a tenere conto dell’open source.

Sarà però difficile riuscire a dimostrare che quella clausola di auto tutela, caratteristica della P.A., limita l’adozione del FOSS

e’ appunto quello che dico sempre: fino a quando non ci sara’ l’obbligo di utilizzare il floss ci saranno sempre ennemila modi per fare gare che escludono a priori il floss senza essere illegittime

che poi e’ lo stesso discorso per quando si vuole fare una gara per favorire l’amico di turno

Rispondendo a Paolo:

Infatti, quante ditte GFOSS, non solo in Italia, raggiungono 2.000.000,00 euro

negli ultimi 5 (cinque) anni? Quante forniture di GFOSS sono pari a 300.000,00 euro?

Cosa si intende per ditte GFOSS? Perchè altrimenti io ero parte di una ditta dal fatturato mooolto maggiore con forniture per PA mooolto più grandi che effettuava lavori importanti a prescindere dalla tecnologia, proprietaria o meno, come interventi ai meeting hanno dimostrato…

2009/3/11 Ivano <ivano.picco@gmail.com>

Scusatemi, non ho evidentemente letto bene, ma qualcuno mi dice dove nel bando si blinda l’uso di codice proprietario come l’unico possibile?

Io leggo limitazioni sul fatturato delle ditte, non sulla tecnologia. O sbaglio?

Ciao

2009/3/11 Andrea Zagli <azagli@libero.it>

Il giorno mer 11 mar 2009 09:46:04 CET, Diego Fantoma ha scritto:

[…]

Ovvero questa norma OBBLIGA a tenere conto dell’open source.

Sarà però difficile riuscire a dimostrare che quella clausola di auto tutela, caratteristica della P.A., limita l’adozione del FOSS

e’ appunto quello che dico sempre: fino a quando non ci sara’ l’obbligo di utilizzare il floss ci saranno sempre ennemila modi per fare gare che escludono a priori il floss senza essere illegittime

che poi e’ lo stesso discorso per quando si vuole fare una gara per favorire l’amico di turno