[Gfoss] Sardegna: come si fa ad ammazzare l'Open Source

Salve a tutti,

a proposito del bando della Regione Sardegna vorrei fare alcune considerazioni:

  1. il bando in questione è stato pubblicato al fine di costituire un elenco di professionisti a cui affidare incarichi di COLLAUDO o DIREZIONI LAVORI
    e non al fine di individuare ditte che REALIZZINO sistemi informatici.

  2. il criterio di valutazione quindi è sulle persone o sui gruppi di persone e non direttamente sulle forniture di hw o sw.

  3. il criterio dei 2Mio€ è stato preso come garanzia dell’esperienza maturata dal professionista in questo campo. Dovendo investire (e dovendone investire tanti) soldi pubblici, sembra opportuno affidare questi incarichi a chi si pensa possa aver maturato la giusta esperienza.

  4. il punto più importante è che il criterio economico non è indice del fatto che si usi o meno del sw opensource. Per riportare l’esperienza pratica del SITR della Regione Sardegna, ovvero un appalto da 15milioni di euro, c’è stato un larghissimo utilizzo e sviluppo di sw opensource (che peraltro il SITR intende dotare di licenza GPL, LGPL, ecc. e mettere a disposizione della comunità). Sicuramente il software proprietario (Oracle, ESRI…) riveste ancora una grande importanza, ma ripeto, il software opensource è stato utilizzato e sviluppato ampiamente.

  5. devo chiaramente convenire che chi si occupa solo di opensource a tempo pieno ha poche possibilità di avere un simile fatturato, ma è mia opinione che se associazioni come GFOSS e ITPUG cominciassero a collaborare per fornire un ventaglio di servizi robusti e variegati, potrebbero cominciare a partecipare a bandi di gare, diciamo “medi”, acquisendo i prerequisiti per partecipare poi a quelli “grossi”, e avendo la possibilità a questo punto di fornire professionalità per partecipare ad affidamenti di incarichi come quello in qustione.

Naturalmente queste ultime considerazioni (punto 5) sono strettamente connesse alla mia conoscenza del mondo opensource, che al momento è molto ristretta.

Michele Beneventi

2009/3/11 Michele Beneventi <mbeneventi@gmail.com>:

3. il criterio dei 2Mio€ è stato preso come garanzia dell'esperienza
maturata dal professionista in questo campo. Dovendo investire (e dovendone
investire tanti) soldi pubblici, sembra opportuno affidare questi incarichi
a chi si pensa possa aver maturato la giusta esperienza.

vorrei solo porre l'accento sull'enorme errore contenuto in questo
paragrafo. I soggetti che vivono nel mondo open source (o, sarebbe
meglio dire, del software libero) non vanno valutati in base al loro
fatturato ma in base a quanto hanno contribuito ai vari progetti.
Posso accettare un discorso del tipo: vogliamo fare contratti solo con
aziende con un certo fatturato perché in caso di problemi possiamo
sperare di chiedere i danni e avere qualcosa (seppure un tale discorso
è assai idealistico alla luce di come funziona, di fatto, il mondo
dell'impresa al giorno d'oggi). Però è assolutamente fuorviante
utilizzare questi criteri per valutare l'"esperienza maturata dal
professionista in questo campo". Fareste molto meglio a prendere il
Changelog di qualche progetto GIS o "spulciare" le mailing-list degli
stessi per fare queste valutazioni.

Naturalmente queste ultime considerazioni (punto 5) sono strettamente
connesse alla mia conoscenza del mondo opensource, che al momento è molto
ristretta.

Per questo forse sarebbe saggio rivolgersi ad associazioni come
GFOSS.it per capire il mondo del software libero. Probabilmente questo
è il loro giusto ruolo, non quello di zaibatsu al comando di orde di
programmatori e aziendine open source con lo scopo di portare a casa
contratti multimilionari. :wink:

--
Christian Pellegrin, see http://www.evolware.org/chri/
"Real Programmers don't play tennis, or any other sport which requires
you to change clothes. Mountain climbing is OK, and Real Programmers
wear their climbing boots to work in case a mountain should suddenly
spring up in the middle of the computer room."

On Wed, Mar 11, 2009 at 3:29 PM, christian pellegrin <chripell@gmail.com> wrote:

2009/3/11 Michele Beneventi <mbeneventi@gmail.com>:

3. il criterio dei 2Mio€ è stato preso come garanzia dell'esperienza
maturata dal professionista in questo campo. Dovendo investire (e dovendone
investire tanti) soldi pubblici, sembra opportuno affidare questi incarichi
a chi si pensa possa aver maturato la giusta esperienza.

vorrei solo porre l'accento sull'enorme errore contenuto in questo
paragrafo. I soggetti che vivono nel mondo open source (o, sarebbe
meglio dire, del software libero) non vanno valutati in base al loro
fatturato ma in base a quanto hanno contribuito ai vari progetti.
Posso accettare un discorso del tipo: vogliamo fare contratti solo con
aziende con un certo fatturato perché in caso di problemi possiamo
sperare di chiedere i danni e avere qualcosa (seppure un tale discorso
è assai idealistico alla luce di come funziona, di fatto, il mondo
dell'impresa al giorno d'oggi). Però è assolutamente fuorviante
utilizzare questi criteri per valutare l'"esperienza maturata dal
professionista in questo campo". Fareste molto meglio a prendere il
Changelog di qualche progetto GIS o "spulciare" le mailing-list degli
stessi per fare queste valutazioni.

Si, come no :slight_smile:

Naturalmente queste ultime considerazioni (punto 5) sono strettamente
connesse alla mia conoscenza del mondo opensource, che al momento è molto
ristretta.

Per questo forse sarebbe saggio rivolgersi ad associazioni come
GFOSS.it

1> chi ci assicurerebbe che GFOSS è depositaria della verita? Alla
fine della fiera è cmq una lobby, che ci piaccia o meno.
2> GFOSS.it è di per se una associazione con dietro delle aziende
(individuali e non) quindi il conflitto di interessi mi pare
stridente rispetto alla tua proposta. E' un po come se OGC dicesse
"usa questo server W*S invece di quello".

GFOSS o chi per essa deve guardarsi il piu' possibile da mettere le
mani in aspetti commerciali, le aziende devono essere capaci di stare
in piedi con le proprie gambe ed usando il cervello. Bastasse essere
bravi sviluppatori (e non assumo di esserlo mai stato) per creare
aziende di successo ( e non assumo che la mia lo sia) il mondo sarebbe
pieno di aziende OS multimiliardarie.

Simone.

per capire il mondo del software libero. Probabilmente questo
è il loro giusto ruolo, non quello di zaibatsu al comando di orde di
programmatori e aziendine open source con lo scopo di portare a casa
contratti multimilionari. :wink:

--
Christian Pellegrin, see http://www.evolware.org/chri/
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Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
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I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

On Wed, Mar 11, 2009 at 3:49 PM, Simone Giannecchini
<simone.giannecchini@geo-solutions.it> wrote:

On Wed, Mar 11, 2009 at 3:29 PM, christian pellegrin <chripell@gmail.com> wrote:

1> chi ci assicurerebbe che GFOSS è depositaria della verita? Alla
fine della fiera è cmq una lobby, che ci piaccia o meno.

nessuno. Probabilmente la verità come concetto oggettivo nemmeno
esiste. Però GFOSS.it è credibile nel momento che è sostenuta da tutte
o quasi le aziende e le altre entità del settore. Per questo per avere
un peso è spinta ad essere più corretta verso tutti i propri
sostenitori. E potrebbe anche essere vista come una lobby che spinge
all'uso del software libero in un certo ambito. Ma tutto questo mi
sembra abbastanza ovvio.

2> GFOSS.it è di per se una associazione con dietro delle aziende
(individuali e non) quindi il conflitto di interessi mi pare
stridente rispetto alla tua proposta. E' un po come se OGC dicesse
"usa questo server W*S invece di quello".

mah, o mi sono spiegato male o non hai capito. Intendevo spingere per
l'utilizzo del software libero non del server xyz. Ovviamente per fare
questo deve spiegare le dinamiche di questo mondo, non far sembrarlo
"yet another proprietary software" solo che costa meno.

GFOSS o chi per essa deve guardarsi il piu' possibile da mettere le
mani in aspetti commerciali, le aziende devono essere capaci di stare
in piedi con le proprie gambe ed usando il cervello. Bastasse essere

Anche qui non capisco. Ho risposto ad una email dov'era scritto "ma è
mia opinione che se associazioni come GFOSS e ITPUG cominciassero a
collaborare per fornire un ventaglio di servizi robusti e variegati,
potrebbero cominciare a partecipare a bandi di gare," che mi sembra
indicare una "commercializzazione" di GFOSS criticando questo punto e
poi me lo rinfacci? Forse hai solo sbagliato a quotare.

bravi sviluppatori (e non assumo di esserlo mai stato) per creare
aziende di successo ( e non assumo che la mia lo sia) il mondo sarebbe
pieno di aziende OS multimiliardarie.

off-topic: non credo proprio. Il mercato è un modo per dare il
"giusto" prezzo alle cose, ovvero far si che una cosa costi quanto
costa produrla (almeno così leggo nei libri di economia). Più un
mercato è efficiente più tale prezzo "ideale" si raggiunge quindi
diminuendo i profitti. Essendo l'Open Source un mercato più efficiente
(dato che non ci sono barriere come i brevetti, i segreti industriali
(la conoscenza è condivisa), la preponderanza dell'interesse di gruppi
rispetto a quelli della comunità nel suo insieme, etc.) non vedo
grossi modi per diventare straricchi. Peccato, dovremmo accontentarci
di avere il giusto! :slight_smile:

--
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you to change clothes. Mountain climbing is OK, and Real Programmers
wear their climbing boots to work in case a mountain should suddenly
spring up in the middle of the computer room."

On 15:10 Wed 11 Mar , Michele Beneventi wrote:

2. il criterio di valutazione quindi è sulle persone o sui gruppi di persone
e non direttamente sulle forniture di hw o sw.

3. il criterio dei 2Mio€ è stato preso come garanzia dell'esperienza
maturata dal professionista in questo campo. Dovendo investire (e dovendone
investire tanti) soldi pubblici, sembra opportuno affidare questi incarichi
a chi si pensa possa aver maturato la giusta esperienza.

L'importo degli affidamenti sarebbe indice dell'esperienza se avessero
preso come criterio solo l'importo relativo ai servizi. Allora le
prestazioni effettuate sarebbero indipendenti dal sw fornito.

Invece viene preso come parametro "l'importo totale dei servizi e delle
forniture", quindi, paradossalmente, a parità di importo ha avuto molto
meno esperienza chi ha fornito sw proprietario. Chi ha fornito solo sw
libero, sempre a parità di importo, ha offerto complessivamente una
quantità di servizi notevolmente superiore. Questi requisiti potrebbe
averli benissimo una ditta che non ha mai sviluppato un software.

Ciao,
  Marco