[Gfoss] Scuole Sicure

Ciao a tutti,
volevo presentare il lavoro che sto svolgendo presso Wired Italia.
http://daily.wired.it/news/politica/2012/09/17/terremoto-scuola-rischio.html

Abbiamo anche lanciato l’hashtag #scuolesicure per il crowdsourcing che spero di implementare presto.
Il lavoro è in progress

Stiamo creando una mappa di tutte le scuole italiane, lavorando sulla geolocalizzazione attraverso qgis; sono più di 60000 scuole e per ora abbiamo buoni risultati su Umbria e Abruzzo.
Oltre alla resistenza delle istituzioni, a dei file sporchi, la geolocalizzazione di google spesso è insoddisfacente.

Le variabili sino ad ora sono verifica (se la scuola è stata ispezionata), e l**'indice di rischio** (un valore che già tiene conto della pericolosità sismica della zona, da 0=scuola pericolosa, a valore superiori a 1=sicura). Una scuola è sicura solo se questo valore è superiore a 1, ma già sopra lo 0.5 possiamo dire che è una scuola “virtuosa”, soprattutto se paragonate al contorno. Abbiamo molte altre informazioni, che incroceremo non appena localizziamo tutte le scuole.

Chiunque abbia suggerimenti o idee è benvenuto


Massimiliano Mauro
iPad App Designer c/o Wired Italia
MMauro.ext@condenast.it
T: (+39) 393 80 55 439

ottima iniziativa.

mi permetto però di suggerire una maggior attenzione ai termini.
una scuola non è "pericolosa", eventualmente ha un rischio più o meno
elevato.

le relazioni che legano un pericolo (danger) e la sua pericolosità (hazard)
al danno (damage), alla vulnerabilità (vulnerability) e al risschio (risk)
sono quelle solite
R = H * D = H * E * V
con E il valore dell'elemto a rischio.

in campo sismico, la valutazione del danno data una pericolosità di data
intensità e tempo di ritorno è legata alle curve di vulnerabilità degli
edifici, a loro volta funzione dei materiali e delle tecniche costruttive e
di progettazione.
in questo senso, rispetto alle frane, è disponibile molto materiale sulla
vulnerabilità delle strutture sottoposte a sisma.

mi leggerò con calma l'articolo, ma così a occhio quello che si propone non
mi sembra è un rischio ma piuttosto un danno.
dal punto di vista dimensionale:
[H] = è una probabilità, quindi un numero
[D] = indice di danno, numero puro compreso tra zero euno
[V] = vulnerabilità, indice compreo tra zero e uno
[E] = valore degli elementi a rischio--> ecco qua l'unità di riferimento:
soldi. non per niente i massimi esperti di rischio sono le assicurazioni!

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Scuole-Sicure-tp7579435p7579436.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

Salve,
trovo che l’iniziativa sia da applaudire,
mi chiedo tuttavia se più che un’“app” o “mappa”, non sarebbe più interessante un rilascio, come raw opendata di tali informazioni, mi riferisco sia la localizzazione delle scuole che la loro vulnerabilità?
Saluti,
Marica

Il giorno 17/set/2012 17.34, “Massimiliano Mauro” <mauro.massimiliano@gmail.com> ha scritto:

Ciao a tutti,
volevo presentare il lavoro che sto svolgendo presso Wired Italia.
http://daily.wired.it/news/politica/2012/09/17/terremoto-scuola-rischio.html

Abbiamo anche lanciato l’hashtag #scuolesicure per il crowdsourcing che spero di implementare presto.
Il lavoro è in progress

Stiamo creando una mappa di tutte le scuole italiane, lavorando sulla geolocalizzazione attraverso qgis; sono più di 60000 scuole e per ora abbiamo buoni risultati su Umbria e Abruzzo.
Oltre alla resistenza delle istituzioni, a dei file sporchi, la geolocalizzazione di google spesso è insoddisfacente.

Le variabili sino ad ora sono verifica (se la scuola è stata ispezionata), e l**'indice di rischio** (un valore che già tiene conto della pericolosità sismica della zona, da 0=scuola pericolosa, a valore superiori a 1=sicura). Una scuola è sicura solo se questo valore è superiore a 1, ma già sopra lo 0.5 possiamo dire che è una scuola “virtuosa”, soprattutto se paragonate al contorno. Abbiamo molte altre informazioni, che incroceremo non appena localizziamo tutte le scuole.

Chiunque abbia suggerimenti o idee è benvenuto


Massimiliano Mauro
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Il giorno 17/set/2012 17:34, “Massimiliano Mauro” <mauro.massimiliano@gmail.com> ha scritto:

Ciao a tutti,

Ciao

volevo presentare il lavoro che sto svolgendo presso Wired Italia.
http://daily.wired.it/news/politica/2012/09/17/terremoto-scuola-rischio.html

Complimenti per l’iniziativa

Chiunque abbia suggerimenti o idee è benvenuto

Avrei due proposte:

  • perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso aiutarvi a capire di più se necessario
  • perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa dinamica?


Massimiliano Mauro
iPad App Designer c/o Wired Italia
MMauro.ext@condenast.it
T: (+39) 393 80 55 439

Ciao
Luca

Avrei due proposte:
- perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso
aiutarvi a capire di più se necessario
- perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa
dinamica?

Ciao Luca,
ti do un paio di risposte visto che ho dato una mano in background
(molto background).
Il sistema di mapping usato e' cartodb (scelta di Massimiliano) che
ben si sposa per utenti che non ne vogliono sapere di javascript.
I dati delle scuole vengono dal MIUR dove manca pero' la geocodifica.
La geocodifica e' il problema principale: si tratta di un elenco
di oltre 42.000 record.
Se *tutte* le scuole d'italia fossero in openstreetmap allora il
problema di risolverebbe, ma, ahime', non e' cosi', pertanto ci si
e' affidati all'uso del sistema di geocoding di Google Maps, questo
pone anche un forte vincolo infatti, se guardi i termini di utilizzo, trovi scritto

https://developers.google.com/maps/terms

(g) No Use of Content without a Google Map. You must not use or display the Content without a corresponding Google map, unless you are explicitly permitted to do so in the Maps APIs Documentation, or through written permission from Google. In any event, you must not use or display the Content on or in conjunction with a non-Google map. For example, you must not use geocodes obtained through the Service in conjunction with a non-Google map. As another example, you must not display Street View imagery alongside a non-Google map, but you may display Street View imagery without a corresponding Google map because the Maps APIs Documentation explicitly permits you to do so.

Il 25 settembre 2012 17:09, Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu> ha scritto:

Avrei due proposte:
- perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso
aiutarvi a capire di più se necessario
- perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa
dinamica?

Ciao Luca,

ciao napo

ti do un paio di risposte visto che ho dato una mano in background
(molto background).
Il sistema di mapping usato e' cartodb (scelta di Massimiliano) che
ben si sposa per utenti che non ne vogliono sapere di javascript.

ok

I dati delle scuole vengono dal MIUR dove manca pero' la geocodifica.
La geocodifica e' il problema principale: si tratta di un elenco
di oltre 42.000 record.
Se *tutte* le scuole d'italia fossero in openstreetmap allora il
problema di risolverebbe, ma, ahime', non e' cosi', pertanto ci si
e' affidati all'uso del sistema di geocoding di Google Maps, questo
pone anche un forte vincolo infatti, se guardi i termini di utilizzo, trovi
scritto

beh questo non mi sembra un grosso problema esistono anche altri
sistemi di geocodifica (nominatim, openmapquest, geonames) non
funzionano bene così come Google, ma non mi sembra un buon motivo per
il quale non provarci. Immagino che anche google non abbia trovato
tutti i 42.000 record.
Avete provato a vedere quante scuole escono in Italia da OpenStreetMap?

--
ciao
Luca

http://gis.cri.fmach.it/delucchi/
www.lucadelu.org

Ciao Massimiliano,

ottima iniziativa. Come Stefano Campus, anche io suggerirei una maggiore attenzione ai termini usati (parlare di vulnerabilita, pericolosita o rischio e molto diverso, per un argomento cosi sensibile se non si e chiarissimi si rischia in genere di creare inutili allarmismi nella popolazione). So che molti edifici scolastici nella provincia di Potenza (Basilicata) sono stati censiti, me ne sono occupata anche io in prima persona durante la mia tesi di laurea triennale, che era appunto sulla valutazione della vulnerabilita degli edifici scolastici. A questo proposito ti consiglio di contattare il Prof. Angelo Masi dell’Universita di Basilicata. Attenzione poi a mescolare dati di provenienza diversa. Infatti esistono diversi metodi per la valutazione della vulnerabilita e hanno senso solo in un contesto “relativo” e non “assoluto”, confrontando dati di provenienza diversa si rischia di fare una gran confusione.
Sentiti libero di contattarmi in privato se hai bisogno di ulteriori info.

Ciao e buon lavoro.

2012/9/17 Massimiliano Mauro <mauro.massimiliano@gmail.com>

Ciao a tutti,
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Il lavoro è in progress

Stiamo creando una mappa di tutte le scuole italiane, lavorando sulla geolocalizzazione attraverso qgis; sono più di 60000 scuole e per ora abbiamo buoni risultati su Umbria e Abruzzo.
Oltre alla resistenza delle istituzioni, a dei file sporchi, la geolocalizzazione di google spesso è insoddisfacente.

Le variabili sino ad ora sono verifica (se la scuola è stata ispezionata), e l**'indice di rischio** (un valore che già tiene conto della pericolosità sismica della zona, da 0=scuola pericolosa, a valore superiori a 1=sicura). Una scuola è sicura solo se questo valore è superiore a 1, ma già sopra lo 0.5 possiamo dire che è una scuola “virtuosa”, soprattutto se paragonate al contorno. Abbiamo molte altre informazioni, che incroceremo non appena localizziamo tutte le scuole.

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Massimiliano Mauro
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Margherita DI LEO

Postdoctoral Researcher
European Commission - DG JRC
Forest Resources and Climate
I-21020 Ispra (VA) - Italy - TP 261

Tel. +39 0332 78 3600
margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Mi permetto, per esperienza diretta, di dare un consiglio strettamente tecnico riguardo la geocodifica di Google, al di là dei noti limiti di licenza.
La geocodifica di Google va ovviamente bene in interattivo, quando cerchiamo un indirizzo pronti a verificare e correggere il tiro, ma è una bestia cattiva poco adatta al batch.
Ha infatti il brutto vizio di riconoscere la via "giusta" ma nel Comune a fianco, a seconda di dettagli di scrittura che, in una banca dati non certificata e non normalizzata, sono poco controllabili.
Per intendersi, provate in Google a cercare "Via Giuseppe Verdi, Coriano" e poi " Via Verdi, Coriano" e... ecco, avete visto.
Quello scherzetto è solo la punta dell'iceberg, succede anche coi civici, cose del tipo "via roma 12" è posizionato correttamente ma se cerco "via roma 14" casco al Comune vicino: perché quel civico 14 non lo conosce, e lui pensa di dare un bell'aiuto. In realtà nel 99% dei casi la ragione è una incompletezza dei dati che stanno dietro e l'effetto è appunto devastante.
Questo per dire, se si vuole un lavoro serio, attenzione che Google potrebbe essere inadatto già a priori.

Vittorio Colombo - UrbisProject
www.urbisproject.it

-----Messaggio originale-----
Da: gfoss-bounces@lists.gfoss.it [mailto:gfoss-bounces@lists.gfoss.it] Per conto di Maurizio Napolitano
Inviato: martedì 25 settembre 2012 17:09
A: Luca Delucchi
Cc: gfoss@lists.gfoss.it
Oggetto: Re: [Gfoss] Scuole Sicure

Avrei due proposte:
- perché non collaborare e utilizzare i dati di openstreetmap? Posso
aiutarvi a capire di più se necessario
- perché non utilizzare openlayers invece che Google maps per la mappa
dinamica?

Ciao Luca,
ti do un paio di risposte visto che ho dato una mano in background (molto background).
Il sistema di mapping usato e' cartodb (scelta di Massimiliano) che ben si sposa per utenti che non ne vogliono sapere di javascript.
I dati delle scuole vengono dal MIUR dove manca pero' la geocodifica.
La geocodifica e' il problema principale: si tratta di un elenco di oltre 42.000 record.
Se *tutte* le scuole d'italia fossero in openstreetmap allora il problema di risolverebbe, ma, ahime', non e' cosi', pertanto ci si e' affidati all'uso del sistema di geocoding di Google Maps, questo pone anche un forte vincolo infatti, se guardi i termini di utilizzo, trovi scritto

https://developers.google.com/maps/terms

(g) No Use of Content without a Google Map. You must not use or display the Content without a corresponding Google map, unless you are explicitly permitted to do so in the Maps APIs Documentation, or through written permission from Google. In any event, you must not use or display the Content on or in conjunction with a non-Google map. For example, you must not use geocodes obtained through the Service in conjunction with a non-Google map. As another example, you must not display Street View imagery alongside a non-Google map, but you may display Street View imagery without a corresponding Google map because the Maps APIs Documentation explicitly permits you to do so.

2012/9/25 Vittorio Colombo <vitcol@alice.it>:

Mi permetto, per esperienza diretta, di dare un consiglio strettamente tecnico riguardo la geocodifica di Google, al di là dei noti limiti di licenza.
La geocodifica di Google va ovviamente bene in interattivo, quando cerchiamo un indirizzo pronti a verificare e correggere il tiro, ma è una bestia cattiva poco adatta al batch.
Ha infatti il brutto vizio di riconoscere la via "giusta" ma nel Comune a fianco, a seconda di dettagli di scrittura che, in una banca dati non certificata e non normalizzata, sono poco controllabili.
Per intendersi, provate in Google a cercare "Via Giuseppe Verdi, Coriano" e poi " Via Verdi, Coriano" e... ecco, avete visto.
Quello scherzetto è solo la punta dell'iceberg, succede anche coi civici, cose del tipo "via roma 12" è posizionato correttamente ma se cerco "via roma 14" casco al Comune vicino: perché quel civico 14 non lo conosce, e lui pensa di dare un bell'aiuto. In realtà nel 99% dei casi la ragione è una incompletezza dei dati che stanno dietro e l'effetto è appunto devastante.
Questo per dire, se si vuole un lavoro serio, attenzione che Google potrebbe essere inadatto già a priori.

Personalmente ho usato le API per il geocoding di Google e Geonames: a
me la prima sembra dare risultati sicuramente migliori (al momento),
però legalmente non è utilizzabile a meno di non visualizzare i
risultati su con l'API di GoogleMap. Quindi non è una via percorribile
(ed infatti l'ho abbandonata in un'applicazione in cui uso Leaflet,
ovviamente per processi in batch c'è lo stesso limite).
Recitano infatti i TOS: "the Geocoding API may only be used in
conjunction with a Google map; geocoding results without displaying
them on a map is prohibited"

ciao
p

--
Paolo Corti
Geospatial software developer
web: http://www.paolocorti.net
twitter: @capooti
skype: capooti

INDICE DI RISCHIO

ottima iniziativa. Come Stefano Campus, anche io suggerirei una maggiore attenzione ai termini usati (parlare di vulnerabilita, pericolosita o rischio e molto diverso, per un argomento cosi sensibile se non si e chiarissimi si rischia in genere di creare inutili allarmismi nella popolazione). So che molti edifici scolastici nella provincia di Potenza (Basilicata) sono stati censiti, me ne sono occupata anche io in prima persona durante la mia tesi di laurea triennale, che era appunto sulla valutazione della vulnerabilita degli edifici scolastici. A questo proposito ti consiglio di contattare il Prof. Angelo Masi dell’Universita di Basilicata. Attenzione poi a mescolare dati di provenienza diversa. Infatti esistono diversi metodi per la valutazione della vulnerabilita e hanno senso solo in un contesto “relativo” e non “assoluto”, confrontando dati di provenienza diversa si rischia di fare una gran confusione.
Sentiti libero di contattarmi in privato se hai bisogno di ulteriori info.

Stiamo lavorando con i dati che vengono forniti dalle scuole stesse o istituzioni.
La grande polemica è che spesso sono stati spesi molti soldi, forse troppi, per la verifica dell’istituto e i risultati non vengono rilasciati. Questo dubbio ammette tutte i dubbi possibili. Se la verifica è stata realmente fatta, o se la scuola è a rischio e si preferisce lasciare la notizia in un cassetto.

Abbiamo omesso perciò la zona, per non generare allarmismi, ma certo, prossimamente, dovremmo evidenziare come urgenti le scuole che non hanno verifica e sono in zona 1. Sarà un passaggio delicato, ma essendo una campagna per la trasparenza dei dati e le scuole sicure bisogna puntare ai problemi.

L’indice che viene fornito dopo le verifiche è l’indice di rischio, che è un valore assoluto, cioè tiene in considerazione tutte le variabili, ad esempio la zona sismica (raggruppate in 4 zone). È appunto per questo motivo che abbiamo deciso di non inserire la zona sismica nelle informazioni visualizzate, poiché avrebbe generato confusione. Ci siamo immaginati genitori di uno studente in cerca di una “scuola sicura”. Tra due istituti con stesso indice di rischio ma su zone diverse di pericolosità sismica (zona 1, alto rischio, e zona 4, per dire), probabilmente un genitore avrebbe scelto quella nella zona meno pericolosa, fraintendendo l’indice di rischio.

Redigerò un glossario così che si possa leggere la mappa con più consapevolezza.

Anche la palette colori è volutamente scelta per non generare allarmismi o aspetti troppo emozionali. Abbiamo provato un color prugna per le scuole senza dati rilasciati e l’intera Italia sembrava malata di peste. Siamo tornati su toni più alti per non disturbare.
Stiamo cercando in tutti i modi di non generare allarmismi e spero di essere più cauto possibile.

GEOCODING
Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing, per ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i problemi nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it stesso.

Il giorno 25 settembre 2012 20:47, Paolo Corti <pcorti@gmail.com> ha scritto:

2012/9/25 Vittorio Colombo <vitcol@alice.it>:

Mi permetto, per esperienza diretta, di dare un consiglio strettamente tecnico riguardo la geocodifica di Google, al di là dei noti limiti di licenza.
La geocodifica di Google va ovviamente bene in interattivo, quando cerchiamo un indirizzo pronti a verificare e correggere il tiro, ma è una bestia cattiva poco adatta al batch.
Ha infatti il brutto vizio di riconoscere la via “giusta” ma nel Comune a fianco, a seconda di dettagli di scrittura che, in una banca dati non certificata e non normalizzata, sono poco controllabili.
Per intendersi, provate in Google a cercare “Via Giuseppe Verdi, Coriano” e poi " Via Verdi, Coriano" e… ecco, avete visto.
Quello scherzetto è solo la punta dell’iceberg, succede anche coi civici, cose del tipo “via roma 12” è posizionato correttamente ma se cerco “via roma 14” casco al Comune vicino: perché quel civico 14 non lo conosce, e lui pensa di dare un bell’aiuto. In realtà nel 99% dei casi la ragione è una incompletezza dei dati che stanno dietro e l’effetto è appunto devastante.
Questo per dire, se si vuole un lavoro serio, attenzione che Google potrebbe essere inadatto già a priori.

Personalmente ho usato le API per il geocoding di Google e Geonames: a
me la prima sembra dare risultati sicuramente migliori (al momento),
però legalmente non è utilizzabile a meno di non visualizzare i
risultati su con l’API di GoogleMap. Quindi non è una via percorribile
(ed infatti l’ho abbandonata in un’applicazione in cui uso Leaflet,
ovviamente per processi in batch c’è lo stesso limite).
Recitano infatti i TOS: “the Geocoding API may only be used in
conjunction with a Google map; geocoding results without displaying
them on a map is prohibited”

ciao
p


Paolo Corti
Geospatial software developer
web: http://www.paolocorti.net
twitter: @capooti
skype: capooti


Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
Non inviate messaggi commerciali.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
605 iscritti al 10.7.2012

Massimiliano Mauro
iPad App Designer c/o Wired Italia
MMauro.ext@condenast.it
T: (+39) 393 80 55 439

Conoscete alternative a Geographiclib
http://geographiclib.sourceforge.net/
da implementare online
http://geographiclib.sourceforge.net/cgi-bin/GeoConvert
su server linux?
Vito

*GEOCODING*
Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing,
per ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i
problemi nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it
<http://voglioilruolo.it> stesso.

Giusto per capirsi: sulla base di cosa lo farete?
Il portale di linea amica offre l'elenco delle strutture della PA
(compresa la scuola).
Il FormeZ ha chiesto di correggere i dati sbagliati sempre
con un approccio crowd
http://www.lineaamica.gov.it/rubricapa//andare/

Sarebbe fondamentale che questi dati poi venissero rilasciati.
In OpenStreetMap ci sono gia' moltissime scuole (ma non tutte) e
con qualita' di dettaglio maggiore (della serie che e' disegnato
il footprint dell'edificio), se appare un elenco georiferito delle
scuole rilasciato con una licenza aperta allora questo, in breve
tempo, entrera' in OSM per venire poi migliorato.

My 2 cents

PS:
un buon geocoding sarebbe questo
http://api.visual.paginegialle.it/tcolnew/mapsapi/pgMaps2Geo.html
ma i termini d'uso mi sembrano oscuri

Anche lo stesso Scuole in Charo del MIUR “permetterebbe” alle scuole di rafinare / correggere le informazioni, compresa la georeferenziazione. Il problema è che se lo si fa su Google, come già sottolineato nello scambio di mail che ho visto in questi giorni, poi questo dato NON sarebbe usabile su mappe che non siano Google Maps.

E’ tra l’latro curioso che l’operazione di geocoding stia avvenendo parallelamente su due fonti, da un lato il MIUR stesso (che comunque non pubblica tra i suoi open data le coorodinate delle scuole, anche perchè probabilmente per ragioni legali non potrebbe … vedi sopra), e dall’altro i precari della scuola stessa (!!!) che, tra l’latro, pubblicano una mappa con le scuole in modo molto più efficace rispetto alla soluzione adottata dal MIUR stesso.

Visto da “cittadino” è uno spreco enorme di energie anche perchè poi quale sarà il dato “ufficiale”?

Concordo con quanto già visto girare il lista che se queste informazioni fossero su OSM la questione sarebbe risolta ed è lì che sarebbe bene finissero oltre che essere disponibili come open data con tuto il resto delle informaizoni descritive associate (curiosità: le info che vedo su voglioilruolo.it sono / finiranno su OSM o open data in una qualche modalità?)

Ho visto l’anuncio di stamattina dell’ Hack4School pubblicato da Maurizio (non potrò esserci …), ma non potrebbe essere un buon argomento da portare in quella sede e da far arrivare direttamente al Ministro?

Cesare

Il giorno 26 settembre 2012 14:27, Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu> ha scritto:

GEOCODING

Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing,
per ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i
problemi nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it

<http://voglioilruolo.it> stesso.

Giusto per capirsi: sulla base di cosa lo farete?
Il portale di linea amica offre l’elenco delle strutture della PA
(compresa la scuola).
Il FormeZ ha chiesto di correggere i dati sbagliati sempre
con un approccio crowd
http://www.lineaamica.gov.it/rubricapa//andare/

Sarebbe fondamentale che questi dati poi venissero rilasciati.
In OpenStreetMap ci sono gia’ moltissime scuole (ma non tutte) e
con qualita’ di dettaglio maggiore (della serie che e’ disegnato
il footprint dell’edificio), se appare un elenco georiferito delle
scuole rilasciato con una licenza aperta allora questo, in breve
tempo, entrera’ in OSM per venire poi migliorato.

My 2 cents

PS:
un buon geocoding sarebbe questo
http://api.visual.paginegialle.it/tcolnew/mapsapi/pgMaps2Geo.html
ma i termini d’uso mi sembrano oscuri


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Cesare Gerbino

L’API google si blocca dopo 2500 richieste di Geocoding, noi abbiamo 70000 scuole, e il pacchetto bussiness costa 8500 euro.
Credo che Guido Romeo, il giornalista che si occupa di #scuolesicure, abbia chiesto si a MIUR che a Scuole in chiaro dei dati, ma credo che la situazione non si sia sviluppata.
I dati saranno sicuramente open source.

Il giorno 26 settembre 2012 14:50, cesare gerbino <cesaregerbino@gmail.com> ha scritto:

Anche lo stesso Scuole in Charo del MIUR “permetterebbe” alle scuole di rafinare / correggere le informazioni, compresa la georeferenziazione. Il problema è che se lo si fa su Google, come già sottolineato nello scambio di mail che ho visto in questi giorni, poi questo dato NON sarebbe usabile su mappe che non siano Google Maps.

E’ tra l’latro curioso che l’operazione di geocoding stia avvenendo parallelamente su due fonti, da un lato il MIUR stesso (che comunque non pubblica tra i suoi open data le coorodinate delle scuole, anche perchè probabilmente per ragioni legali non potrebbe … vedi sopra), e dall’altro i precari della scuola stessa (!!!) che, tra l’latro, pubblicano una mappa con le scuole in modo molto più efficace rispetto alla soluzione adottata dal MIUR stesso.

Visto da “cittadino” è uno spreco enorme di energie anche perchè poi quale sarà il dato “ufficiale”?

Concordo con quanto già visto girare il lista che se queste informazioni fossero su OSM la questione sarebbe risolta ed è lì che sarebbe bene finissero oltre che essere disponibili come open data con tuto il resto delle informaizoni descritive associate (curiosità: le info che vedo su voglioilruolo.it sono / finiranno su OSM o open data in una qualche modalità?)

Ho visto l’anuncio di stamattina dell’ Hack4School pubblicato da Maurizio (non potrò esserci …), ma non potrebbe essere un buon argomento da portare in quella sede e da far arrivare direttamente al Ministro?

Cesare

Il giorno 26 settembre 2012 14:27, Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu> ha scritto:

GEOCODING

Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing,
per ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i
problemi nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it

<http://voglioilruolo.it> stesso.

Giusto per capirsi: sulla base di cosa lo farete?
Il portale di linea amica offre l’elenco delle strutture della PA
(compresa la scuola).
Il FormeZ ha chiesto di correggere i dati sbagliati sempre
con un approccio crowd
http://www.lineaamica.gov.it/rubricapa//andare/

Sarebbe fondamentale che questi dati poi venissero rilasciati.
In OpenStreetMap ci sono gia’ moltissime scuole (ma non tutte) e
con qualita’ di dettaglio maggiore (della serie che e’ disegnato
il footprint dell’edificio), se appare un elenco georiferito delle
scuole rilasciato con una licenza aperta allora questo, in breve
tempo, entrera’ in OSM per venire poi migliorato.

My 2 cents

PS:
un buon geocoding sarebbe questo
http://api.visual.paginegialle.it/tcolnew/mapsapi/pgMaps2Geo.html
ma i termini d’uso mi sembrano oscuri


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Cesare Gerbino


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Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
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Massimiliano Mauro
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T: (+39) 393 80 55 439

Prendo spunto dalla mail che Maurizio Napiolitano ha appena mandato il lista in merito al portale open data del comune di Milano.

Tra le informazioni geografiche pubblicate ci sono anche i dati delle scuole (asili nido, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado) disponibili in formato ESRI shapefile.

Ad esempio http://dati.comune.milano.it/component/rd/item/46-46-scuole-secondarie-di-primo-grado.html).

Oserei dire “finalmente” visto che spesso i dati delle scuole sono resi si disponibili ma non come loro georeferenziazione. Magari può essere utile come informazione …


Cesare Gerbino

Ti ringrazio, agguantiamo subito i dati!

Il giorno 02 ottobre 2012 13:56, cesare gerbino <cesaregerbino@gmail.com> ha scritto:

Prendo spunto dalla mail che Maurizio Napiolitano ha appena mandato il lista in merito al portale open data del comune di Milano.

Tra le informazioni geografiche pubblicate ci sono anche i dati delle scuole (asili nido, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado) disponibili in formato ESRI shapefile.

Ad esempio http://dati.comune.milano.it/component/rd/item/46-46-scuole-secondarie-di-primo-grado.html).

Oserei dire “finalmente” visto che spesso i dati delle scuole sono resi si disponibili ma non come loro georeferenziazione. Magari può essere utile come informazione …


Cesare Gerbino

Massimiliano Mauro
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MMauro.ext@condenast.it
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