[Gfoss] Seminario Toscana: short report

Come molti di voi sapranno gia' (l'annuncio era girato nei giorni
scorsi anche su questa ML) stamattina si e' svolto a Firenze
presso l'Auditorium di Santa Apollonia il Seminario organizzato
da Regione Toscana [1] dal titolo:

"L'Infrastruttura geografica toscana - I servizi di condivisione
  dati verso INSPIRE"

Giusto un velocissimo resoconto: convegno decisamente interessante,
tutto incentrato sulla presentazione della nuova infrastruttura
regionale interamente realizzata tramite sw libero ed open source.

La nuova piattaforma e' incredibilmente ricca di contenuti (di
tutti i tipi e per tutti i gusti) ed offre numerosi servizi di
consultazione aperti al pubblico in un'ottica di piena e totale
condivisione delle informazioni e della conoscenza geografica.
tutto e' interamente basato su formati aperti e su protocolli
standard WMS / WFS / WCS / CSW

oltre ai "soliti noti" che vi potete facilmente immaginare (QGIS,
PostGIS, GEOS, GDAL etc), tra gli aspetti tecnologici maggiormente
innovativi spicca Tolomeo, un sofisticato Web GIS decisamente evoluto
(rilasciato sotto LGPLv3), dall'estetica assai gradevole, facile ed
intuitivo da consultare e decisamente molto ricco di funzionalita'.

io personalmente ho trovato particolarmente stimolante CASTORE,
il sistema per la consultazione on-line di tutte le vecchie basi
catastali che risalgono indietro nel tempo addirittura fino al
periodo pre-risorgimentale (granducato di toscana, ducato di lucca:
parliamo circa del 1820).
decisamente suggestiva la funzione "macchina del tempo" che consente
di sovrapporre immediatamente ai vecchi mappali storici le ortofoto
dagli anni '70 fino ai giorni nostri.
certamente uno strumento di notevole impatto (e di uso assai
semplice ed intuitivo) che consente di seguire l'evoluzione storica
del territorio nell'arco degli ultimi due secoli con una ricchezza
di dettagli e con una precisione cartografica che e' semplicemente
stupefacente.

----

Ho volutamente lasciato per l'ultima la vera e propria "notizia bomba"
della mattinata; perfettamente in linea con le piu' recenti normative
europee e nazionali, anche Regione Toscana sceglie con coraggio e decisione
una politica pienamente Open Data.
e lo fa in modo perfettamente allineato e coerente con tutte le linee guida
e le best practices che la nostra Associazione ha sempre sostenuto a
partire dal GfossDay di Foligno (ed in quelli piu' recenti di Foggis e
di Torino) e che sono riportate nel nostro Documento di Bologna 2011 [2]

La maggior parte dei dataset geografici Toscani verra' rilasciata sotto
licenza CC-BY (p.es. la Carta Tecnica Vettoriale 10K); in altri casi
particolari verra' adottata invece la CC-BY-SA

Certamente Regione Toscana provvedera' a comunicare tempestivamente
anche su questa ML le URL dei vari servizi di consultazione e download
via via che entreranno definitivamente in servizio.

cos'altro aggiungere ? BRAVA TOSCANA: GRAN BEL LAVORO :smiley:

ciao Sandro

[1] http://www.gfoss.it/drupal/files/seminario_SITA_29_05_13.pdf
[2] http://www.gfoss.it/drupal/opendata

--
Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
risultato non infetto.

Vi chiedo una piccola delucidazione in merito a quanto presentato ieri al seminario: quando saranno disponbili le novità presentate? Ho visto che ancora è raggiungibile solo il “vecchio” geoscopio e non quello presentato, ed ancora non ci sono i link per il WFS (eccetto quelli test su LAMMA). Personalmente non vedo l’ora di poter consulare la fototeca per “fotogramma”, avendo finalmente cognizione della data di scatto.

Mi unisco ovviamente ai complimenti alla Regione Toscana, sperando che questo possa essere un primo possa per portare anche le altre agenzie regionali (in primis ARTEA) a rendere disponibile il loro patrimonio geografico via WMS-WFS.

saluti

Stefano

···

Il giorno 30 maggio 2013 00:02, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

Come molti di voi sapranno gia’ (l’annuncio era girato nei giorni
scorsi anche su questa ML) stamattina si e’ svolto a Firenze
presso l’Auditorium di Santa Apollonia il Seminario organizzato
da Regione Toscana [1] dal titolo:

“L’Infrastruttura geografica toscana - I servizi di condivisione
dati verso INSPIRE”

Giusto un velocissimo resoconto: convegno decisamente interessante,
tutto incentrato sulla presentazione della nuova infrastruttura
regionale interamente realizzata tramite sw libero ed open source.

La nuova piattaforma e’ incredibilmente ricca di contenuti (di
tutti i tipi e per tutti i gusti) ed offre numerosi servizi di
consultazione aperti al pubblico in un’ottica di piena e totale
condivisione delle informazioni e della conoscenza geografica.
tutto e’ interamente basato su formati aperti e su protocolli
standard WMS / WFS / WCS / CSW

oltre ai “soliti noti” che vi potete facilmente immaginare (QGIS,
PostGIS, GEOS, GDAL etc), tra gli aspetti tecnologici maggiormente
innovativi spicca Tolomeo, un sofisticato Web GIS decisamente evoluto
(rilasciato sotto LGPLv3), dall’estetica assai gradevole, facile ed
intuitivo da consultare e decisamente molto ricco di funzionalita’.

io personalmente ho trovato particolarmente stimolante CASTORE,
il sistema per la consultazione on-line di tutte le vecchie basi
catastali che risalgono indietro nel tempo addirittura fino al
periodo pre-risorgimentale (granducato di toscana, ducato di lucca:
parliamo circa del 1820).
decisamente suggestiva la funzione “macchina del tempo” che consente
di sovrapporre immediatamente ai vecchi mappali storici le ortofoto
dagli anni ‘70 fino ai giorni nostri.
certamente uno strumento di notevole impatto (e di uso assai
semplice ed intuitivo) che consente di seguire l’evoluzione storica
del territorio nell’arco degli ultimi due secoli con una ricchezza
di dettagli e con una precisione cartografica che e’ semplicemente
stupefacente.


Ho volutamente lasciato per l’ultima la vera e propria “notizia bomba”
della mattinata; perfettamente in linea con le piu’ recenti normative
europee e nazionali, anche Regione Toscana sceglie con coraggio e decisione
una politica pienamente Open Data.
e lo fa in modo perfettamente allineato e coerente con tutte le linee guida
e le best practices che la nostra Associazione ha sempre sostenuto a
partire dal GfossDay di Foligno (ed in quelli piu’ recenti di Foggis e
di Torino) e che sono riportate nel nostro Documento di Bologna 2011 [2]

La maggior parte dei dataset geografici Toscani verra’ rilasciata sotto
licenza CC-BY (p.es. la Carta Tecnica Vettoriale 10K); in altri casi
particolari verra’ adottata invece la CC-BY-SA

Certamente Regione Toscana provvedera’ a comunicare tempestivamente
anche su questa ML le URL dei vari servizi di consultazione e download
via via che entreranno definitivamente in servizio.

cos’altro aggiungere ? BRAVA TOSCANA: GRAN BEL LAVORO :smiley:

ciao Sandro

[1] http://www.gfoss.it/drupal/files/seminario_SITA_29_05_13.pdf
[2] http://www.gfoss.it/drupal/opendata


Il messaggio e’ stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e’
risultato non infetto.


Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

Aspettiamo le modifiche del sito istituzionale.

Intanto il link alla Fototeca è

www502.regione.toscana.it/geoscopio/fototeca.html

dateci riscontri, per favore.

Ciao,
Maurizio

Il 30/05/13, Stefano Bigiarini<asinobigio@gmail.com> ha scritto:

Vi chiedo una piccola delucidazione in merito a quanto presentato ieri al
seminario: quando saranno disponbili le novità presentate? Ho visto che
ancora è raggiungibile solo il "vecchio" geoscopio e non quello presentato,
ed ancora non ci sono i link per il WFS (eccetto quelli test su LAMMA).
Personalmente non vedo l'ora di poter consulare la fototeca per
"fotogramma", avendo finalmente cognizione della data di scatto.
Mi unisco ovviamente ai complimenti alla Regione Toscana, sperando che
questo possa essere un primo possa per portare anche le altre agenzie
regionali (in primis ARTEA) a rendere disponibile il loro patrimonio
geografico via WMS-WFS.

saluti

Stefano

Il giorno 30 maggio 2013 00:02, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

Come molti di voi sapranno gia' (l'annuncio era girato nei giorni
scorsi anche su questa ML) stamattina si e' svolto a Firenze
presso l'Auditorium di Santa Apollonia il Seminario organizzato
da Regione Toscana [1] dal titolo:

"L'Infrastruttura geografica toscana - I servizi di condivisione
dati verso INSPIRE"

Giusto un velocissimo resoconto: convegno decisamente interessante,
tutto incentrato sulla presentazione della nuova infrastruttura
regionale interamente realizzata tramite sw libero ed open source.

La nuova piattaforma e' incredibilmente ricca di contenuti (di
tutti i tipi e per tutti i gusti) ed offre numerosi servizi di
consultazione aperti al pubblico in un'ottica di piena e totale
condivisione delle informazioni e della conoscenza geografica.
tutto e' interamente basato su formati aperti e su protocolli
standard WMS / WFS / WCS / CSW

oltre ai "soliti noti" che vi potete facilmente immaginare (QGIS,
PostGIS, GEOS, GDAL etc), tra gli aspetti tecnologici maggiormente
innovativi spicca Tolomeo, un sofisticato Web GIS decisamente evoluto
(rilasciato sotto LGPLv3), dall'estetica assai gradevole, facile ed
intuitivo da consultare e decisamente molto ricco di funzionalita'.

io personalmente ho trovato particolarmente stimolante CASTORE,
il sistema per la consultazione on-line di tutte le vecchie basi
catastali che risalgono indietro nel tempo addirittura fino al
periodo pre-risorgimentale (granducato di toscana, ducato di lucca:
parliamo circa del 1820).
decisamente suggestiva la funzione "macchina del tempo" che consente
di sovrapporre immediatamente ai vecchi mappali storici le ortofoto
dagli anni '70 fino ai giorni nostri.
certamente uno strumento di notevole impatto (e di uso assai
semplice ed intuitivo) che consente di seguire l'evoluzione storica
del territorio nell'arco degli ultimi due secoli con una ricchezza
di dettagli e con una precisione cartografica che e' semplicemente
stupefacente.

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Ho volutamente lasciato per l'ultima la vera e propria "notizia bomba"
della mattinata; perfettamente in linea con le piu' recenti normative
europee e nazionali, anche Regione Toscana sceglie con coraggio e
decisione
una politica pienamente Open Data.
e lo fa in modo perfettamente allineato e coerente con tutte le linee
guida
e le best practices che la nostra Associazione ha sempre sostenuto a
partire dal GfossDay di Foligno (ed in quelli piu' recenti di Foggis e
di Torino) e che sono riportate nel nostro Documento di Bologna 2011 [2]

La maggior parte dei dataset geografici Toscani verra' rilasciata sotto
licenza CC-BY (p.es. la Carta Tecnica Vettoriale 10K); in altri casi
particolari verra' adottata invece la CC-BY-SA

Certamente Regione Toscana provvedera' a comunicare tempestivamente
anche su questa ML le URL dei vari servizi di consultazione e download
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cos'altro aggiungere ? BRAVA TOSCANA: GRAN BEL LAVORO :smiley:

ciao Sandro

[1]
http://www.gfoss.it/drupal/**files/seminario_SITA_29_05_13.**pdf&lt;http://www.gfoss.it/drupal/files/seminario_SITA_29_05_13.pdf&gt;
[2]
http://www.gfoss.it/drupal/**opendata&lt;http://www.gfoss.it/drupal/opendata&gt;

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risultato non infetto.

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Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/**mailman/listinfo/gfoss&lt;http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss&gt;
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dell'Associazione GFOSS.it.
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Il 30/05/2013 00:02, a.furieri@lqt.it ha scritto:

Come molti di voi sapranno gia' (l'annuncio era girato nei giorni
scorsi anche su questa ML) stamattina si e' svolto a Firenze
presso l'Auditorium di Santa Apollonia il Seminario organizzato
da Regione Toscana [1] dal titolo:

"L'Infrastruttura geografica toscana - I servizi di condivisione
dati verso INSPIRE"

Al di la' degli aspetti tecnologici, e di quelli di licenza, quello che trovo piu'
importante e' l'approccio della Regione che, credo prima in Italia, ha scelto con
decisione il software libero, senza incertezze. Due frasi di Maurizio Trevisani, il
dirigente della struttura, vanno incorniciate (vado a memoria, se sbalio mi corigerete):
* la pubblica amministrazione _deve usare software libero
* _non_ ci sono cose che non si possono fare con il software libero.
Da qui in avanti, per me una qualunque amministrazione che *scelga* di non usare
GFOSS ce lo _deve_ spiegare, a noi come cittadini.
Secondo me questa e' una svolta epocale.
Saluti, e grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questo successo.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc
Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario
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Version: GnuPG v1.4.12 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

iEYEARECAAYFAlGm/XUACgkQ/NedwLUzIr6pxwCdFDKDpnwdb4uvgYxayh8HWrmI
V2wAnA8IGEAuzR9VbwtQwyQNHLV2s8xJ
=louC
-----END PGP SIGNATURE-----

primo riscontro devo dire impressionante: a casa ho una buona ADSL (no fibra ottica) e la visualizzazione della fototeca è rapidissima. complimenti.

spero che quanto prima sia possibile arrivare alle stesse informazioni (data singolo fotogramma) anche da QGIS via wms

saluti

stefano

···

Il giorno 30 maggio 2013 08:59, Maurizio Trevisani <maurizio.trevisani@gmail.com> ha scritto:

Aspettiamo le modifiche del sito istituzionale.

Intanto il link alla Fototeca è

www502.regione.toscana.it/geoscopio/fototeca.html

dateci riscontri, per favore.

Ciao,
Maurizio

Il 30/05/13, Stefano Bigiarini<asinobigio@gmail.com> ha scritto:

Vi chiedo una piccola delucidazione in merito a quanto presentato ieri al
seminario: quando saranno disponbili le novità presentate? Ho visto che
ancora è raggiungibile solo il “vecchio” geoscopio e non quello presentato,
ed ancora non ci sono i link per il WFS (eccetto quelli test su LAMMA).
Personalmente non vedo l’ora di poter consulare la fototeca per
“fotogramma”, avendo finalmente cognizione della data di scatto.
Mi unisco ovviamente ai complimenti alla Regione Toscana, sperando che
questo possa essere un primo possa per portare anche le altre agenzie
regionali (in primis ARTEA) a rendere disponibile il loro patrimonio
geografico via WMS-WFS.

saluti

Stefano

Il giorno 30 maggio 2013 00:02, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

Come molti di voi sapranno gia’ (l’annuncio era girato nei giorni
scorsi anche su questa ML) stamattina si e’ svolto a Firenze
presso l’Auditorium di Santa Apollonia il Seminario organizzato
da Regione Toscana [1] dal titolo:

“L’Infrastruttura geografica toscana - I servizi di condivisione
dati verso INSPIRE”

Giusto un velocissimo resoconto: convegno decisamente interessante,
tutto incentrato sulla presentazione della nuova infrastruttura
regionale interamente realizzata tramite sw libero ed open source.

La nuova piattaforma e’ incredibilmente ricca di contenuti (di
tutti i tipi e per tutti i gusti) ed offre numerosi servizi di
consultazione aperti al pubblico in un’ottica di piena e totale
condivisione delle informazioni e della conoscenza geografica.
tutto e’ interamente basato su formati aperti e su protocolli
standard WMS / WFS / WCS / CSW

oltre ai “soliti noti” che vi potete facilmente immaginare (QGIS,
PostGIS, GEOS, GDAL etc), tra gli aspetti tecnologici maggiormente
innovativi spicca Tolomeo, un sofisticato Web GIS decisamente evoluto
(rilasciato sotto LGPLv3), dall’estetica assai gradevole, facile ed
intuitivo da consultare e decisamente molto ricco di funzionalita’.

io personalmente ho trovato particolarmente stimolante CASTORE,
il sistema per la consultazione on-line di tutte le vecchie basi
catastali che risalgono indietro nel tempo addirittura fino al
periodo pre-risorgimentale (granducato di toscana, ducato di lucca:
parliamo circa del 1820).
decisamente suggestiva la funzione “macchina del tempo” che consente
di sovrapporre immediatamente ai vecchi mappali storici le ortofoto
dagli anni ‘70 fino ai giorni nostri.
certamente uno strumento di notevole impatto (e di uso assai
semplice ed intuitivo) che consente di seguire l’evoluzione storica
del territorio nell’arco degli ultimi due secoli con una ricchezza
di dettagli e con una precisione cartografica che e’ semplicemente
stupefacente.


Ho volutamente lasciato per l’ultima la vera e propria “notizia bomba”
della mattinata; perfettamente in linea con le piu’ recenti normative
europee e nazionali, anche Regione Toscana sceglie con coraggio e
decisione
una politica pienamente Open Data.
e lo fa in modo perfettamente allineato e coerente con tutte le linee
guida
e le best practices che la nostra Associazione ha sempre sostenuto a
partire dal GfossDay di Foligno (ed in quelli piu’ recenti di Foggis e
di Torino) e che sono riportate nel nostro Documento di Bologna 2011 [2]

La maggior parte dei dataset geografici Toscani verra’ rilasciata sotto
licenza CC-BY (p.es. la Carta Tecnica Vettoriale 10K); in altri casi
particolari verra’ adottata invece la CC-BY-SA

Certamente Regione Toscana provvedera’ a comunicare tempestivamente
anche su questa ML le URL dei vari servizi di consultazione e download
via via che entreranno definitivamente in servizio.

cos’altro aggiungere ? BRAVA TOSCANA: GRAN BEL LAVORO :smiley:

ciao Sandro

[1]

http://www.gfoss.it/drupal/**files/seminario_SITA_29_05_13.**pdf<http://www.gfoss.it/drupal/files/seminario_SITA_29_05_13.pdf>
[2]
http://www.gfoss.it/drupal/**opendata<http://www.gfoss.it/drupal/opendata>


Il messaggio e’ stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e’
risultato non infetto.

_____________**
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/**mailman/listinfo/gfoss<http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss>

Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
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dell’Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

In attesa degli aggiornamenti,
sul sito di regione toscana alla pagina

www.geografia.toscana.it

nella sezione “geoscopio wms” (la nuova infrastruttura conserva comunque il brand di Geoscopio)

trovate lo zip per scaricare la lista dei servizi WMS da caricare su qgis.

Oltre alla lista dei servizi con i corrispondenti layers.

Nella versione attuale in linea non ci trovate il servizio wms della fototeca perche’ in un primo momento pensavamo che esso fosse poco attinente a una consultazione via QGIS.

In realta’ poi ci siamo convinti del contrario e quindi lo aggiungeremo insieme agli aggiornamenti gia’ in cantiere.

Nel frattempo per chi è interessato, la url del servizio wms della fototeca è questa qui:

http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wmsfotogrammi

Aggiungo che se da qgis si fa’ una interrogazione di Identify in html si riavranno le stesse informazioni ottenibili dal portale tolomeo, compresa l’opzione per navigare sul GrandiImmagini.

Mi aspetterei che funzioni senza problemi anche su qgis visto che mi gira pure sul cellulare android, ma comunque un test non fa mai male.

Presto aggiungeremo la sezione “Geoscopio WFS”, per la quale ci vorrà un po’ di piu’ perche’ stiamo predisponendo gli xslt per l’aggiornamento automatico delle informazioni.

Saluti,

···

Il giorno 30 maggio 2013 09:19, Stefano Bigiarini <asinobigio@gmail.com> ha scritto:

primo riscontro devo dire impressionante: a casa ho una buona ADSL (no fibra ottica) e la visualizzazione della fototeca è rapidissima. complimenti.

spero che quanto prima sia possibile arrivare alle stesse informazioni (data singolo fotogramma) anche da QGIS via wms

saluti

stefano


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http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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638 iscritti al 28.2.2013

Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù

Il giorno 30 maggio 2013 08:59, Maurizio Trevisani <maurizio.trevisani@gmail.com> ha scritto:

Aspettiamo le modifiche del sito istituzionale.

Intanto il link alla Fototeca è

www502.regione.toscana.it/geoscopio/fototeca.html

dateci riscontri, per favore.

Ciao,
Maurizio

Il 30/05/13, Stefano Bigiarini<asinobigio@gmail.com> ha scritto:

Vi chiedo una piccola delucidazione in merito a quanto presentato ieri al
seminario: quando saranno disponbili le novità presentate? Ho visto che
ancora è raggiungibile solo il “vecchio” geoscopio e non quello presentato,
ed ancora non ci sono i link per il WFS (eccetto quelli test su LAMMA).
Personalmente non vedo l’ora di poter consulare la fototeca per
“fotogramma”, avendo finalmente cognizione della data di scatto.
Mi unisco ovviamente ai complimenti alla Regione Toscana, sperando che
questo possa essere un primo possa per portare anche le altre agenzie
regionali (in primis ARTEA) a rendere disponibile il loro patrimonio
geografico via WMS-WFS.

saluti

Stefano

Il giorno 30 maggio 2013 00:02, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

Come molti di voi sapranno gia’ (l’annuncio era girato nei giorni
scorsi anche su questa ML) stamattina si e’ svolto a Firenze
presso l’Auditorium di Santa Apollonia il Seminario organizzato
da Regione Toscana [1] dal titolo:

“L’Infrastruttura geografica toscana - I servizi di condivisione
dati verso INSPIRE”

Giusto un velocissimo resoconto: convegno decisamente interessante,
tutto incentrato sulla presentazione della nuova infrastruttura
regionale interamente realizzata tramite sw libero ed open source.

La nuova piattaforma e’ incredibilmente ricca di contenuti (di
tutti i tipi e per tutti i gusti) ed offre numerosi servizi di
consultazione aperti al pubblico in un’ottica di piena e totale
condivisione delle informazioni e della conoscenza geografica.
tutto e’ interamente basato su formati aperti e su protocolli
standard WMS / WFS / WCS / CSW

oltre ai “soliti noti” che vi potete facilmente immaginare (QGIS,
PostGIS, GEOS, GDAL etc), tra gli aspetti tecnologici maggiormente
innovativi spicca Tolomeo, un sofisticato Web GIS decisamente evoluto
(rilasciato sotto LGPLv3), dall’estetica assai gradevole, facile ed
intuitivo da consultare e decisamente molto ricco di funzionalita’.

io personalmente ho trovato particolarmente stimolante CASTORE,
il sistema per la consultazione on-line di tutte le vecchie basi
catastali che risalgono indietro nel tempo addirittura fino al
periodo pre-risorgimentale (granducato di toscana, ducato di lucca:
parliamo circa del 1820).
decisamente suggestiva la funzione “macchina del tempo” che consente
di sovrapporre immediatamente ai vecchi mappali storici le ortofoto
dagli anni ‘70 fino ai giorni nostri.
certamente uno strumento di notevole impatto (e di uso assai
semplice ed intuitivo) che consente di seguire l’evoluzione storica
del territorio nell’arco degli ultimi due secoli con una ricchezza
di dettagli e con una precisione cartografica che e’ semplicemente
stupefacente.


Ho volutamente lasciato per l’ultima la vera e propria “notizia bomba”
della mattinata; perfettamente in linea con le piu’ recenti normative
europee e nazionali, anche Regione Toscana sceglie con coraggio e
decisione
una politica pienamente Open Data.
e lo fa in modo perfettamente allineato e coerente con tutte le linee
guida
e le best practices che la nostra Associazione ha sempre sostenuto a
partire dal GfossDay di Foligno (ed in quelli piu’ recenti di Foggis e
di Torino) e che sono riportate nel nostro Documento di Bologna 2011 [2]

La maggior parte dei dataset geografici Toscani verra’ rilasciata sotto
licenza CC-BY (p.es. la Carta Tecnica Vettoriale 10K); in altri casi
particolari verra’ adottata invece la CC-BY-SA

Certamente Regione Toscana provvedera’ a comunicare tempestivamente
anche su questa ML le URL dei vari servizi di consultazione e download
via via che entreranno definitivamente in servizio.

cos’altro aggiungere ? BRAVA TOSCANA: GRAN BEL LAVORO :smiley:

ciao Sandro

[1]

http://www.gfoss.it/drupal/**files/seminario_SITA_29_05_13.**pdf<http://www.gfoss.it/drupal/files/seminario_SITA_29_05_13.pdf>
[2]
http://www.gfoss.it/drupal/**opendata<http://www.gfoss.it/drupal/opendata>


Il messaggio e’ stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e’
risultato non infetto.

_____________**
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/**mailman/listinfo/gfoss<http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss>

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I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
dell’Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

* la pubblica amministrazione _deve usare software libero
Da qui in avanti, per me una qualunque amministrazione che *scelga* di non usare
GFOSS ce lo _deve_ spiegare, a noi come cittadini.

Pare solo a me o le due frasi sono in contraddizione l'una con l'altra?
Se deve usare software libero, non ha niente da spiegare.

* _non_ ci sono cose che non si possono fare con il software libero.

Direi abbastanza opinabile come frase.
Sarò il classico bastian contrario, ma usare un software libero che
non fa bene il suo lavoro (ammesso e non concesso che sia vero, e qui
sta il succo della questione) non è dare un buon servizio al
cittadino.
Vero è che la pubblica amministrazione potrebbe investire sul software
libero per renderlo adatto alle proprie esigenze, ma richiederebbe un
investimento.

Provo a spiegarmi con un esempio.
Sono un comune di 5000 abitanti, ho un compito che con QGis non riesco
a fare e con ArcGIS si.
Strada 1: non svolgo il mio lavoro
Strada 2: compro ArcGIS e faccio il mio lavoro
Strada 3: Incarico una ditta di estendere QGis per fargli fare il mio lavoro.

IMHO le strade 1 e 2 sono due fallimenti, ma il primo è peggiore del
secondo perchè al cittadino non ne viene niente,
La strada migliore è "ovviamente" la terza, anche perchè in teoria
potrei dare, come pubblica amministrazione, soldi ad una ditta della
zona e non ad esri, quindi è un win-win.
Il problema è se il modulo che mi serve costa, chessò, 100mila euro.
Come comune non avrò mai quei soldi, semplicemente.

OK, tutto molto semplicistico come ragionamento.
Diego Guidi

-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
Hash: SHA1

Il 30/05/2013 10:49, Diego Guidi ha scritto:

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

* la pubblica amministrazione _deve usare software libero
Da qui in avanti, per me una qualunque amministrazione che *scelga* di non usare
GFOSS ce lo _deve_ spiegare, a noi come cittadini.

Pare solo a me o le due frasi sono in contraddizione l'una con l'altra?
Se deve usare software libero, non ha niente da spiegare.

se lo usa, non ha niente da spiegare; se non lo usa, si'.

* _non_ ci sono cose che non si possono fare con il software libero.

Direi abbastanza opinabile come frase.
Sarò il classico bastian contrario, ma usare un software libero che
non fa bene il suo lavoro (ammesso e non concesso che sia vero, e qui
sta il succo della questione) non è dare un buon servizio al
cittadino.

appunto: l'esperienza di RT e' fondamentale, perche' dimostra e dichiara che e'
possibile dare un buon servizio al cittadino (anzi, ottimo), spendendo meno, ed
utilizzando esclusivamente software libero.
Per questo ho parlato di svolta epocale.

Sono un comune di 5000 abitanti, ho un compito che con QGis non riesco
a fare e con ArcGIS si.
Strada 1: non svolgo il mio lavoro
Strada 2: compro ArcGIS e faccio il mio lavoro
Strada 3: Incarico una ditta di estendere QGis per fargli fare il mio lavoro.

IMHO le strade 1 e 2 sono due fallimenti, ma il primo è peggiore del
secondo perchè al cittadino non ne viene niente,
La strada migliore è "ovviamente" la terza, anche perchè in teoria
potrei dare, come pubblica amministrazione, soldi ad una ditta della
zona e non ad esri, quindi è un win-win.
Il problema è se il modulo che mi serve costa, chessò, 100mila euro.
Come comune non avrò mai quei soldi, semplicemente.

Il ganzo e' che quell'investimento si e' rivelato inferiore al costo delle licenze
che dovresti pagare per realizzare il punto 2. Ed in piu', siamo liberi, come
amministrazioni e come cittadini. Fatti, non parole.
Saluti.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
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Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario
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Ciao Diego

On 05/30/2013 10:49 AM, Diego Guidi wrote:

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

* la pubblica amministrazione _deve usare software libero
Da qui in avanti, per me una qualunque amministrazione che *scelga* di non usare
GFOSS ce lo _deve_ spiegare, a noi come cittadini.

Pare solo a me o le due frasi sono in contraddizione l'una con l'altra?
Se deve usare software libero, non ha niente da spiegare.

E' Trevisani che ha detto che "la pubblica amministrazione _deve usare software libero", normativamente non è scritto proprio così...
Se un'amministrazione sceglie software NON libero, dovrà spiegarne i motivi, e il tavolo tecnico sui Criteri per valutazioni comparative ai sensi dell’art. 68 del CAD dovrebbe dire come farlo.

* _non_ ci sono cose che non si possono fare con il software libero.

Direi abbastanza opinabile come frase.

Se è stata detta dal dirigente della struttura... direi che bisognerebbe partire dal presupposto che nel suo caso è stato così :slight_smile:

Provo a spiegarmi con un esempio.
Sono un comune di 5000 abitanti, ho un compito che con QGis non riesco
a fare e con ArcGIS si.
Strada 1: non svolgo il mio lavoro
Strada 2: compro ArcGIS e faccio il mio lavoro
Strada 3: Incarico una ditta di estendere QGis per fargli fare il mio lavoro.

IMHO le strade 1 e 2 sono due fallimenti, ma il primo è peggiore del
secondo perchè al cittadino non ne viene niente,
La strada migliore è "ovviamente" la terza, anche perchè in teoria
potrei dare, come pubblica amministrazione, soldi ad una ditta della
zona e non ad esri, quindi è un win-win.
Il problema è se il modulo che mi serve costa, chessò, 100mila euro.
Come comune non avrò mai quei soldi, semplicemente.

Secondo me il salto di qualità si farà quando i comuni e le regioni capiranno che con il software libero ciò che finanzia uno può essere riutilizzato da tutti gli altri. In questo modo prob si potrebbero fare dei piani di finanziamento comuni su esigenze provenienti da varie amministrazioni. Un coordinamento non sarebbe male...
Il confronto tra soldi spesi in licenze e spesi in finanziamenti per sviluppo di software libero sarebbe ancora più spostato verso quest'ultimo!
Ale

--
Alessandro Sarretta

e-mail: alessandro.sarretta@gmail.com
skype: alesarrett
Web: http://ilsarrett.wordpress.com
Twitter: https://twitter.com/alesarrett
Google scholar: http://scholar.google.it/citations?hl=it&user=IsyXargAAAAJ
ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686
ResearchGate: https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta/

On Thu, May 30, 2013 at 10:49:19AM +0200, Diego Guidi wrote:

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

> * _non_ ci sono cose che non si possono fare con il software libero.
Direi abbastanza opinabile come frase.
Sarò il classico bastian contrario, ma usare un software libero che
non fa bene il suo lavoro (ammesso e non concesso che sia vero, e qui
sta il succo della questione) non è dare un buon servizio al
cittadino.

Il software libero si sviluppa, non si compra.
Se non fa bene il suo lavoro gli si fa fare bene.

Congratulazioni a tutti gli attori di questa meravigliosa iniziativa.
Un po' di fiducia nelle istituzioni fa sempre bene :slight_smile:

--strk;

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

Il ganzo e' che quell'investimento si e' rivelato inferiore al costo delle licenze
che dovresti pagare per realizzare il punto 2. Ed in piu', siamo liberi, come
amministrazioni e come cittadini. Fatti, non parole.

In certi casi sicuramente, in altri semplicemente no.
Io stavo pensando precisamente al secondo caso.
Fare finta che casi del genere non esistano IMHO è miope.

Diego Guidi

2013/5/30 Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com>:

Secondo me il salto di qualità si farà quando i comuni e le regioni
capiranno che con il software libero ciò che finanzia uno può essere
riutilizzato da tutti gli altri. In questo modo prob si potrebbero fare dei
piani di finanziamento comuni su esigenze provenienti da varie
amministrazioni. Un coordinamento non sarebbe male...

Esattamente!
Io vedo questa strada come l'unica realmente percorribile.

Diego Guidi

Ho fatto delle prove con il WMS della fototeca, facendo un identify riesco a vedere i dati del fotogramma ma se clicco sul link per vedere il servizio grandi immagini non succede nulla. ho provato anche a fare tasto destro ->open link sulla miniatura ma niente. uso qgis 1.8.0

devo fare qualche setaggio particolare?

grazie in anticipo per l’aiuto

stefano

···

Il giorno 30 maggio 2013 11:11, Sandro Santilli <strk@keybit.net> ha scritto:

On Thu, May 30, 2013 at 10:49:19AM +0200, Diego Guidi wrote:

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

  • non ci sono cose che non si possono fare con il software libero.
    Direi abbastanza opinabile come frase.
    Sarò il classico bastian contrario, ma usare un software libero che
    non fa bene il suo lavoro (ammesso e non concesso che sia vero, e qui
    sta il succo della questione) non è dare un buon servizio al
    cittadino.

Il software libero si sviluppa, non si compra.
Se non fa bene il suo lavoro gli si fa fare bene.

Congratulazioni a tutti gli attori di questa meravigliosa iniziativa.
Un po’ di fiducia nelle istituzioni fa sempre bene :slight_smile:

–strk;


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Paolo, Maurizio,
sono stati dati numeri su costi e tempi (sia durata che effort) per ciascuna delle cose realizzate?
Se no, e’ possibile sintetizzarle qui in lista, o recuperarle da qualche parte?
Grazie

pg

···

pg


Piergiorgio Cipriano

Il giorno 30 maggio 2013 10:56, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

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Il 30/05/2013 10:49, Diego Guidi ha scritto:

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

  • la pubblica amministrazione _deve usare software libero
    Da qui in avanti, per me una qualunque amministrazione che scelga di non usare
    GFOSS ce lo deve spiegare, a noi come cittadini.

Pare solo a me o le due frasi sono in contraddizione l’una con l’altra?
Se deve usare software libero, non ha niente da spiegare.

se lo usa, non ha niente da spiegare; se non lo usa, si’.

  • non ci sono cose che non si possono fare con il software libero.
    Direi abbastanza opinabile come frase.
    Sarò il classico bastian contrario, ma usare un software libero che
    non fa bene il suo lavoro (ammesso e non concesso che sia vero, e qui
    sta il succo della questione) non è dare un buon servizio al
    cittadino.

appunto: l’esperienza di RT e’ fondamentale, perche’ dimostra e dichiara che e’
possibile dare un buon servizio al cittadino (anzi, ottimo), spendendo meno, ed
utilizzando esclusivamente software libero.
Per questo ho parlato di svolta epocale.

Sono un comune di 5000 abitanti, ho un compito che con QGis non riesco
a fare e con ArcGIS si.
Strada 1: non svolgo il mio lavoro
Strada 2: compro ArcGIS e faccio il mio lavoro
Strada 3: Incarico una ditta di estendere QGis per fargli fare il mio lavoro.

IMHO le strade 1 e 2 sono due fallimenti, ma il primo è peggiore del
secondo perchè al cittadino non ne viene niente,
La strada migliore è “ovviamente” la terza, anche perchè in teoria
potrei dare, come pubblica amministrazione, soldi ad una ditta della
zona e non ad esri, quindi è un win-win.
Il problema è se il modulo che mi serve costa, chessò, 100mila euro.
Come comune non avrò mai quei soldi, semplicemente.

Il ganzo e’ che quell’investimento si e’ rivelato inferiore al costo delle licenze
che dovresti pagare per realizzare il punto 2. Ed in piu’, siamo liberi, come
amministrazioni e come cittadini. Fatti, non parole.
Saluti.


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2013/5/30 Sandro Santilli <strk@keybit.net>:

Il software libero si sviluppa, non si compra.
Se non fa bene il suo lavoro gli si fa fare bene.

Queste, perdonami, sono risposte da programmatori.
L'utente, giustamente, vuole software che funziona, del resto se ne strafrega.
Il cittadino, nel caso che che ho preso come ipotetico esempio,
subisce un disservizio usando un software libero che funziona male, e,
di nuovo perdonatemi, questa è l'unica cosa che conta.
Dire "se non fa bene il suo lavoro gli si fa fare bene" cosa vuol dire?
Che il tecnico del comune di vattelapesca si mette a studiare il C++?

Diego Guidi

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Il 30/05/2013 11:30, Diego Guidi ha scritto:

In certi casi sicuramente, in altri semplicemente no. Io stavo pensando
precisamente al secondo caso. Fare finta che casi del genere non esistano IMHO è
miope.

Rassegnati: e' un fatto. Se ci e' riuscita, oggi, la Regione Toscana, con tutte le
limitazioni di bilancio, di personale, organizzative, che affliggono il resto
d'Italia, non esiste motivo per cui non possano riuscirci altri. E' fattibile. Punto.
Saluti.
- --
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Porto la discussione in mailing list, per chiarire il mio pensiero
un'ultima volta.
Anche se sta diventando OT: quindi invito eventualmente chi volesse
continuare la discussione ad aprire un altro thread, se ritenete ne
valga la pena :wink:
Grazie cmq per l'attenzione e le risposte, per certi versi molto interessanti.

2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>:

Non c'e' bisogno di convincersi: basta guardare i fatti.

I fatti paiono convincere tutti tranne me.
Mi sembra che il mio discorso sia abbastanza chiaro e sensato.
Non è detto, come ho scritto, che nella realtà sia mai successo e/o succederà.
E' un dubbio che ho in testa da un pò.

E fortunatamente il mondo sta andando verso una maggiore liberta', da questo punto di
vista. Non capisco, sinceramente, perche' questo sembri essere un problema per te.

Non è assolutamente un problema per me, anzi.
Dico però che nascondere la testa sotto la sabbia non è un
atteggiamento giusto, di nuovo, senza offesa per nessuno.

1. Ritengo che usare software libero che funzioni peggio di software
proprietario sia un disservizio per il cliente/utente/cittadino.
2. Non sto dicendo che stia avvenendo, dico che è una possibilità
reale e che merita considerazione.
3. Rispondere "si migliora finchè non è meglio di un software
proprietario" non è una risposta: se un comune ha 20mila euro per un
ArcGIS+moduli e ne deve spendere 100mila per rendere QGis equivalente,
nei fatti deve spendere 100mila euro, che magari non ha.
4. Vero che quei 100mila sono un "investimento", lo sono però per gli
altri comuni che potrebbero usufruire dell'investimento iniziale fatto
dal comune di cui sopra.
5. Occorre (sarebbe bene) quindi un coordinamento, anzi IMHO è vitale,
come diceva Saretta (mi sembra). Le esigenze degli enti pubblici sono
immagino simili, coordinarsi in qualche modo penso risolva alla radice
i problemi.

Saluti.
Diego Guidi

Rassegnati: e’ un fatto. Se ci e’ riuscita, oggi, la Regione Toscana, con tutte le

limitazioni di bilancio, di personale, organizzative, che affliggono il resto
d’Italia, non esiste motivo per cui non possano riuscirci altri. E’ fattibile. Punto.

Appunto per questo, Paolo, richiedo se sono stati dati numeri su costi e tempi (sia durata che effort) per ciascuna delle cose realizzate.
E’ importante avere queste informazioni per ragionare seriamente su cosa e’ davvero possibile fare in altri contesti.

···

pg


Piergiorgio Cipriano

Il giorno 30 maggio 2013 11:53, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

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Il 30/05/2013 11:30, Diego Guidi ha scritto:

In certi casi sicuramente, in altri semplicemente no. Io stavo pensando
precisamente al secondo caso. Fare finta che casi del genere non esistano IMHO è
miope.

Rassegnati: e’ un fatto. Se ci e’ riuscita, oggi, la Regione Toscana, con tutte le
limitazioni di bilancio, di personale, organizzative, che affliggono il resto
d’Italia, non esiste motivo per cui non possano riuscirci altri. E’ fattibile. Punto.

Saluti.


Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
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Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

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On Thu, May 30, 2013 at 11:35:36AM +0200, Diego Guidi wrote:

2013/5/30 Sandro Santilli <strk@keybit.net>:
> Il software libero si sviluppa, non si compra.
> Se non fa bene il suo lavoro gli si fa fare bene.
Queste, perdonami, sono risposte da programmatori.
L'utente, giustamente, vuole software che funziona, del resto se ne strafrega.
Il cittadino, nel caso che che ho preso come ipotetico esempio,
subisce un disservizio usando un software libero che funziona male, e,
di nuovo perdonatemi, questa è l'unica cosa che conta.
Dire "se non fa bene il suo lavoro gli si fa fare bene" cosa vuol dire?
Che il tecnico del comune di vattelapesca si mette a studiare il C++?

Vuol dire che ci sono N potenziali fornitori in grado di fargli
fare bene il suo lavoro, con il conseguente calo di costo dato
dalla competizione sul mercato libero.

Se il tecnico del comune conosce il C++ e puo' usarlo nel caso
specifico e' libero di farlo, altrimenti e' libero di pagare
chiunque possa risolvere il problema, anziche' doversi rivolgere
forzatamente al proprietario del software che decide il prezzo
e solitamente determina lo stallo.

Ma vi rendete conto che il software SOGEI usato dall'agenzia
delle entrate continua a chiedere soldi gia' versati dai
contribuenti a causa di ovvi BUG nel programma gestionale ?
Avete mai sentito funzionari pubblici dire "il software non
mi consente di fare questa cosa" ? Io si, e quando ho chiesto
se questi avessero modo di "suggerire" l'implementazione della
funzionalita' mancante mi hanno riso in faccia, dicendo che
ogni piccola modifica costa cifre spropoitate. Vogliamo mettere
questo stato di cose a confronto con la disponibilita' di un
issue tracker pubblico e la totale liberta' di risolvere problemi
in maniera autonoma ed indipendente ?

Se un cittadino subisce un disservizio se ne frega del software
usato per fornire tale disservizio, ma chi lo fornisce deve fare
il possibile per evitare disservizi. E mettersi nelle mani di
un fornitore unico non mi pare aver funzionato, fino ad ora.

--strk;

2013/5/30 Sandro Santilli <strk@keybit.net>:

a vi rendete conto che il software SOGEI usato dall'agenzia
delle entrate continua a chiedere soldi gia' versati dai
contribuenti a causa di ovvi BUG nel programma gestionale ?

Verissimo, per esperienza personale :slight_smile:
La mia ragazza lavora lì, e due ore al giorno sono tutti fermi ad
aspettare che il software "funzioni"

Diego Guidi