[Gfoss] Sponsorizzazione FOSS4G 2018

Buongiorno a tutti,
ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?
A me sembra un tentativo di 'normalizzazione' di una impresa che utilizza
anche codice libero ma che fa dell'essere proprietario, legittimamente,
uno dei pilastri del proprio modo di fare business.

Non ho trovato nelle liste di discussione di OSGeo alcun riferimento a ciò,
ma penso che proporrò all'Associazione GFOSS.it, in quanto local chapter
OSGeo, di chiedere chiarimenti.

Stefano

Il 25 feb 2018 2:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutti,
ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

.........

Non ho trovato nelle liste di discussione di OSGeo alcun riferimento a ciò,
ma penso che proporrò all'Associazione GFOSS.it, in quanto local chapter
OSGeo, di chiedere chiarimenti.

+1

Stefano

Ciao,
Giuliano

Sostanzialmente concordo con il fatto che una sponsorizzazione di queato
tipo stride con la nostea esperienza...

...temo comunque che la "nostra" esperienza sia legata particolarmente alla
realtà italiana e all'atteggiamento di ESRI Italia che ha sempre fatto FUD
sul sw gfoss e continua a prendersi commesse pubbliche in barba alla legge
o spacciare sw crackato nrlle università... (no, non ho prove per
affermarlo solo voci).

Può darsi che in altre parti del mondo si comporti diversamente. non so.

my 2 cents.

Il 25/feb/2018 02:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutti,
ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?
A me sembra un tentativo di 'normalizzazione' di una impresa che utilizza
anche codice libero ma che fa dell'essere proprietario, legittimamente,
uno dei pilastri del proprio modo di fare business.

Non ho trovato nelle liste di discussione di OSGeo alcun riferimento a ciò,
ma penso che proporrò all'Associazione GFOSS.it, in quanto local chapter
OSGeo, di chiedere chiarimenti.

Stefano
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2018-02-25 14:45 GMT+01:00 Stefano Campus <skampus@gmail.com>:

Buongiorno a tutti,
ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?

Credo che stia prendendo esempio dalla Microsoft, membro PLATINUM (!)
della Linux Foundation.
Comunque non ci vedo nulla di male nell'essere sponsor, se è
un'azienda che sfrutta i vari prodotti opensource (ad esempio, mi pare
che su ArcMap ci sia qualche componente che usa GDAL) e in qualche
modo finanzia GFOSS.

2018-02-25 15:02 GMT+01:00 Amedeo Fadini <amefad@gmail.com>:

...temo comunque che la "nostra" esperienza sia legata particolarmente alla
realtà italiana e all'atteggiamento di ESRI Italia che ha sempre fatto FUD
sul sw gfoss e continua a prendersi commesse pubbliche in barba alla legge
o spacciare sw crackato nrlle università... (no, non ho prove per
affermarlo solo voci).

Se è per quello, la colpa non la darei principalmente alla ESRI, ma a
chi decide nelle commesse. La legge dopotutto vale per questi ultimi,
no?

Il giorno 25 febbraio 2018 15:03, Luca Manganelli <luca76@gmail.com> ha
scritto:

2018-02-25 14:45 GMT+01:00 Stefano Campus <skampus@gmail.com>:
> Buongiorno a tutti,
> ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
> uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.
>
> Che cosa ne pensate?

Credo che stia prendendo esempio dalla Microsoft, membro PLATINUM (!)
della Linux Foundation.
Comunque non ci vedo nulla di male nell'essere sponsor,

L'approccio "why not" è secondo me proprio quello che vogliono...

La disparità di mezzi e risorse tra il mondo GFOSS e ESRI è evidente, e non
mi vengono in mente occasioni in cui le scelte aziendali si esri hanno
fatto l'interesse della comunità. A me pare che la loro strategia (almeno
in Italia) è di creare confusione giocando sui termini.

si veda per esempio questo workshop il cui video è disponibile

http://www.esriitalia.it/component/eventiesri/calendario/172/le-soluzioni-free-e-open-source-di-esri

già nei primi 3 minuti si dice che il workshop presenta:

"una carrellata su tutte le possibilità che ci sono grazie ai prodotti
ESRI, per creare delel applicazioni senza nessun investimento,
effettivamente gratis, e in alcuni casi anche avendo a disposizione i
sorgenti per effettuare le proprie personalizzazioni, le proprie modifiche,
tutto questo senza che sia necessario acquistare nulla. [...] Nella prima
parte vedremo i prodotti subito pronti all'uso.. [...]
nell'ultima parte paleremo di quei prodotti che chiamiamo add-on o app che
effettivamente sono gratuiti però in questo caso presuppongono che ci sia
tipicamente una organizzazione su Arcgis online, quindi prevedeono che ci
sia la disponibilità di crediti, quindi effettivamente una sottoscrizione a
pagamento su arcgis online ma avendo quella si possono scaricare e
utilizzare gratuitamente."

La supercazzola per dire che sono app a pagamento in workshop che parla di
free e open source è impagabile, ascoltatela!

Amefad

Non confondete però Esri Italia spa con Esri Inc. di Redland, che è la vera
Esri, quella che fa i prodotti.
Non sono mancate occasioni in cui la prima abbia messo in imbarazzo la
seconda...

Giovanni

Il 25 feb 2018 18:48, "Amedeo Fadini" <amefad@gmail.com> ha scritto:

Il giorno 25 febbraio 2018 15:03, Luca Manganelli <luca76@gmail.com> ha
scritto:

> 2018-02-25 14:45 GMT+01:00 Stefano Campus <skampus@gmail.com>:
> > Buongiorno a tutti,
> > ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine
agosto,
> > uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.
> >
> > Che cosa ne pensate?
>
> Credo che stia prendendo esempio dalla Microsoft, membro PLATINUM (!)
> della Linux Foundation.
> Comunque non ci vedo nulla di male nell'essere sponsor,

L'approccio "why not" è secondo me proprio quello che vogliono...

La disparità di mezzi e risorse tra il mondo GFOSS e ESRI è evidente, e non
mi vengono in mente occasioni in cui le scelte aziendali si esri hanno
fatto l'interesse della comunità. A me pare che la loro strategia (almeno
in Italia) è di creare confusione giocando sui termini.

si veda per esempio questo workshop il cui video è disponibile

http://www.esriitalia.it/component/eventiesri/calendario/172/le-soluzioni-
free-e-open-source-di-esri

già nei primi 3 minuti si dice che il workshop presenta:

"una carrellata su tutte le possibilità che ci sono grazie ai prodotti
ESRI, per creare delel applicazioni senza nessun investimento,
effettivamente gratis, e in alcuni casi anche avendo a disposizione i
sorgenti per effettuare le proprie personalizzazioni, le proprie modifiche,
tutto questo senza che sia necessario acquistare nulla. [...] Nella prima
parte vedremo i prodotti subito pronti all'uso.. [...]
nell'ultima parte paleremo di quei prodotti che chiamiamo add-on o app che
effettivamente sono gratuiti però in questo caso presuppongono che ci sia
tipicamente una organizzazione su Arcgis online, quindi prevedeono che ci
sia la disponibilità di crediti, quindi effettivamente una sottoscrizione a
pagamento su arcgis online ma avendo quella si possono scaricare e
utilizzare gratuitamente."

La supercazzola per dire che sono app a pagamento in workshop che parla di
free e open source è impagabile, ascoltatela!

Amefad
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Se a qualcuno interessa, ho scritto alla mailing list "Board" di OSGeo e
stanno venendo fuori delle opinioni interessanti.
A me pare chiaro che l'approccio di chi sta rispondendo sia orientato al
business. Tutti sappiamo che questo è giusto e doveroso ma io ho sempre
pensato che questo fosse un aspetto del movimento FOSS.
Niente di male, per carità, però diciamo che per me con questa discussione è
finita l'età dell'innocenza durante la quale ero convinto che tutti noi ci
stessimo impegnando per un mondo migliore.

vabbè, ricomincio a tradurre qgis, così non avrò il tempo di leggere le
liste internazionali.

peccato...

s.

http://osgeo-org.1560.x6.nabble.com/FOSS4G-2018-sponsorship-td5355476.html

--
Sent from: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/

Caro Stefano,
benvenuto...

Ora che l'open source è vincente, l'open source è visto spesso come una
sorgente di risorse gratuite punto e basta.

Classica diatriba tra "FREE SOFTWRE" (movimento etico per diffsuione della
conoscienza) ed "OPEN SOURCE SOFTWARE" (approccio allo siluppo conveniete),
si fanno le stesse cose ma con principi diversi...

D'altro canto enti che passano all'open source solo perchè è gratis non
sono poi meglio di altri..

Maxi

Il giorno 25 febbraio 2018 23:07, stefano campus <skampus@gmail.com> ha
scritto:

Se a qualcuno interessa, ho scritto alla mailing list "Board" di OSGeo e
stanno venendo fuori delle opinioni interessanti.
A me pare chiaro che l'approccio di chi sta rispondendo sia orientato al
business. Tutti sappiamo che questo è giusto e doveroso ma io ho sempre
pensato che questo fosse un aspetto del movimento FOSS.
Niente di male, per carità, però diciamo che per me con questa discussione
è
finita l'età dell'innocenza durante la quale ero convinto che tutti noi ci
stessimo impegnando per un mondo migliore.

vabbè, ricomincio a tradurre qgis, così non avrò il tempo di leggere le
liste internazionali.

peccato...

s.

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*Massimiliano Cannata*

Professore SUPSI in ingegneria Geomatica

Responsabile settore Geomatica

Istituto scienze della Terra

Dipartimento ambiente costruzione e design

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Campus Trevano, CH - 6952 Canobbio

Tel. +41 (0)58 666 62 14

Fax +41 (0)58 666 62 09

massimiliano.cannata@supsi.ch

*www.supsi.ch/ist <http://www.supsi.ch/ist&gt;\*

Non sono così convinto che la questione stia nella diatriba tra free sw e
open source, tra Stallman e Raymond. Il punto è l'onesta intellettuale.

Esri gioca spudoratamente la sua partita commerciale. Ad oggi reputo più
credibile persino una Microsoft all'interno del mondo open source! Per cui,
pur non essendo stupito, anche a me infastidisce che voglia farsi bella e
partecipe nel contesto FOSS4G.

Però, appunto, il problema è di onestà intellettuale.
Io l'ho sempre ammesso di essere interessato più alla convenienza reciproca
(win-win) dell'OS, che non ai principi etici della free sw fundation, ma
non mi sembra che questo infici la corretta e onesta partecipazione alla
vita e allo sviluppo del sw libero.

Giovanni

Il 25 feb 2018 23:20, "Massimiliano Cannata" <massimiliano.cannata@supsi.ch>
ha scritto:

Caro Stefano,
benvenuto...

Ora che l'open source è vincente, l'open source è visto spesso come una
sorgente di risorse gratuite punto e basta.

Classica diatriba tra "FREE SOFTWRE" (movimento etico per diffsuione della
conoscienza) ed "OPEN SOURCE SOFTWARE" (approccio allo siluppo conveniete),
si fanno le stesse cose ma con principi diversi...

D'altro canto enti che passano all'open source solo perchè è gratis non
sono poi meglio di altri..

Maxi

Il giorno 25 febbraio 2018 23:07, stefano campus <skampus@gmail.com> ha
scritto:

> Se a qualcuno interessa, ho scritto alla mailing list "Board" di OSGeo e
> stanno venendo fuori delle opinioni interessanti.
> A me pare chiaro che l'approccio di chi sta rispondendo sia orientato al
> business. Tutti sappiamo che questo è giusto e doveroso ma io ho sempre
> pensato che questo fosse un aspetto del movimento FOSS.
> Niente di male, per carità, però diciamo che per me con questa
discussione
> è
> finita l'età dell'innocenza durante la quale ero convinto che tutti noi
ci
> stessimo impegnando per un mondo migliore.
>
> vabbè, ricomincio a tradurre qgis, così non avrò il tempo di leggere le
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Il 25 feb 2018 2:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutti,

Buongiorno,

ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?

Io sono favorevole per i seguenti motivi:
- sponsorizzando supportano a migliorare il convegno
- sponsorizzando riconoscono e danno importanza e risalto al convegno e di
conseguenza il mondo gfoss
- ben o male rilascia anch'esso software libero (anche se sappiamo che è
uno specchietto per le allodole)
- perché esri no è Google si? Se incominciamo a mettere dei limiti si
rischia di non avere più sponsor.

Stefano

Ciao
Luca

Ciao,

2018-02-26 8:38 GMT+01:00 Luca Delucchi <lucadeluge@gmail.com>:

Il 25 feb 2018 2:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutti,

Buongiorno,

ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?

Io sono favorevole per i seguenti motivi:
- sponsorizzando supportano a migliorare il convegno
- sponsorizzando riconoscono e danno importanza e risalto al convegno e di
conseguenza il mondo gfoss
- ben o male rilascia anch'esso software libero (anche se sappiamo che è
uno specchietto per le allodole)
- perché esri no è Google si? Se incominciamo a mettere dei limiti si
rischia di non avere più sponsor.

Io concordo con Luca, e comunque anche altre realtà open source accettano
sponsorizzazioni, vedi per esempio FOSDEM, ma questo non significa che gli
sponsor dettino la linea del convegno.
Quello che personalmente trovo molto meno bello è regalare a ESRI questa
bella pagina sul nuovo sito di OSGeo
https://www.osgeo.org/resources/open-source-projects-esri/ senza chiedere
niente in cambio, né sponsorizzazione né chiedere almeno pari trattamento
(una pagina dedicata a OSGeo sul sito di ESRI per esempio). Va bene che si
tratta di prodotti open source, ma non mi pare che ESRI sia una piccola
realtà da aiutare a crescere senza chiedere nulla in cambio....

my 2 cents,

--
Margherita Di Leo

2018-02-26 9:12 GMT+01:00 Margherita Di Leo <diregola@gmail.com>:

Ciao,

Ciao,

Quello che personalmente trovo molto meno bello è regalare a ESRI questa
bella pagina sul nuovo sito di OSGeo
https://www.osgeo.org/resources/open-source-projects-esri/ senza chiedere
niente in cambio, né sponsorizzazione né chiedere almeno pari trattamento
(una pagina dedicata a OSGeo sul sito di ESRI per esempio). Va bene che si
tratta di prodotti open source, ma non mi pare che ESRI sia una piccola
realtà da aiutare a crescere senza chiedere nulla in cambio....

+1, non l'avevo neanche vista!

my 2 cents,

--
ciao
Luca

www.lucadelu.org

Il giorno 26 febbraio 2018 09:12, Margherita Di Leo <diregola@gmail.com> ha
scritto:

Quello che personalmente trovo molto meno bello è regalare a ESRI questa
bella pagina sul nuovo sito di OSGeo https://www.osgeo.org/
resources/open-source-projects-esri/ senza chiedere niente in cambio, né
sponsorizzazione né chiedere almeno pari trattamento (una pagina dedicata a
OSGeo sul sito di ESRI per esempio). Va bene che si tratta di prodotti open
source, ma non mi pare che ESRI sia una piccola realtà da aiutare a
crescere senza chiedere nulla in cambio....

Margherita Di Leo

non lo avevo visto: imbarazzante davvero.

come ho avuto modo di dire anche ad altre persone, quello che mi dispiace
di tutto ciò è solo che ho l'impressione che si stiano mettendo a confronto
SOLO due modelli di business.
non è emerso nello scambio di mail sulla lista osgeo nessun accenno ai
valori etici (sfumate l'aggettivo o rinforzatelo secondo le vostre
sensibilità).
tutto qua...

se solo di business si tratta, allora parte del mio interesse ed adesione
si ridimensiona.

permettetemi solo una battuta.
se lo scopo del gioco è solo business e non c'entra niente l'adesione a dei
valori, perchè la fiat non sponsorizza convegni di podisti o di ciclisti?
sarebbe un mercato potenziale eccezionale.
forse i podisti sono poco/meno interessati a comprare un'auto?
ovviamente è un paradosso e sono sicuro che i più informati mi citeranno
decine di eventi, ma la sostanza non cambia.

s.

Ciao Luca e tutti
In generale Concordo con tutti voi non ritenendo mi un Evangelista.

La cosa che che mi sta a cuore è il fatto di non far passare il messaggio
che è grazie alla estive o altre compagnie tipicamente chiuse che l'open
Source esiste.

È più un problema di comunicazione Secondo me che di accettare o meno
sponsor. Se vedo su ogni pannello è molto grande il nome di un'azienda sono
portato a pensare che quella attività sia stata promossa dalla stessa.

Mi spiego, per esempio geosolution sponsorizza gli eventi ma vi partecipa
anche presentando ottimi lavori Open perché contribuisce veramente allo
sviluppo del software libero.

Penso che il problema sia proprio nel dare il giusto peso ad una
sponsorizzazione talvolta anche di piccola entità nel rispetto di chi
veramente tutti i giorni sì dedica con passione e professionalità a
supportare l'idea dell'open Source.

Maxi

Il 26 feb 2018 08:38, "Luca Delucchi" <lucadeluge@gmail.com> ha scritto:

Il 25 feb 2018 2:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutti,

Buongiorno,

ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?

Io sono favorevole per i seguenti motivi:
- sponsorizzando supportano a migliorare il convegno
- sponsorizzando riconoscono e danno importanza e risalto al convegno e di
conseguenza il mondo gfoss
- ben o male rilascia anch'esso software libero (anche se sappiamo che è
uno specchietto per le allodole)
- perché esri no è Google si? Se incominciamo a mettere dei limiti si
rischia di non avere più sponsor.

Stefano

Ciao
Luca
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Concordo con Massimiliano, e non perché sono membro di GeoSolutions, ma
titolo personale.
Va detto che in aziende di grandi dimensioni ci sono gruppi veramente
dediti all'open source, per il valore in sé e non solo per business o
funzione commerciale. Google, Microsoft, ma anche la stessa Ubuntu, sono
giganti con molte anime, sebbene per identità o storia prevalgano alcune
rispetto alle altre.

Esri, da questo punto di vista, mi pare invece che lo faccia solo per
spauracchio. Buona parte di quello che rilascia è del tutto inutile al di
fuori di un'infrastruttura Esri. Mapbox, ad esempio, pubblica codice di più
ampio respiro e meno vincolante.

Rilasciare codice sorgente non è garanzia di vero interesse alla
condivisione. Quando un codice è comunque strettamente legato ad
un'ambiente proprietario, ne contesterei il valore e il sostegno da parte
di istituzioni come Osgeo...

Giovanni

Il 26 feb 2018 09:32, "Massimiliano Cannata" <massimiliano.cannata@supsi.ch>
ha scritto:

Ciao Luca e tutti
In generale Concordo con tutti voi non ritenendo mi un Evangelista.

La cosa che che mi sta a cuore è il fatto di non far passare il messaggio
che è grazie alla estive o altre compagnie tipicamente chiuse che l'open
Source esiste.

È più un problema di comunicazione Secondo me che di accettare o meno
sponsor. Se vedo su ogni pannello è molto grande il nome di un'azienda sono
portato a pensare che quella attività sia stata promossa dalla stessa.

Mi spiego, per esempio geosolution sponsorizza gli eventi ma vi partecipa
anche presentando ottimi lavori Open perché contribuisce veramente allo
sviluppo del software libero.

Penso che il problema sia proprio nel dare il giusto peso ad una
sponsorizzazione talvolta anche di piccola entità nel rispetto di chi
veramente tutti i giorni sì dedica con passione e professionalità a
supportare l'idea dell'open Source.

Maxi

Il 26 feb 2018 08:38, "Luca Delucchi" <lucadeluge@gmail.com> ha scritto:

> Il 25 feb 2018 2:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:
>
> Buongiorno a tutti,
>
>
> Buongiorno,
>
> ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
> uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.
>
> Che cosa ne pensate?
>
>
> Io sono favorevole per i seguenti motivi:
> - sponsorizzando supportano a migliorare il convegno
> - sponsorizzando riconoscono e danno importanza e risalto al convegno e
di
> conseguenza il mondo gfoss
> - ben o male rilascia anch'esso software libero (anche se sappiamo che è
> uno specchietto per le allodole)
> - perché esri no è Google si? Se incominciamo a mettere dei limiti si
> rischia di non avere più sponsor.
>
>
> Stefano
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> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
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Condivido, maxi.
Non vorrei che il mio post iniziale sia frainteso come espressione di
un'idea rigorosamente ortodossa.
Non è così, anzi a volte mi 'accusano' di essere troppo incline al
compromesso.
Volevo solo capire, nulla più...

Grazie mille a tutti per gli spunti.

S.

Il 26/Feb/2018 10:05 AM, "Massimiliano Cannata" <
massimiliano.cannata@supsi.ch> ha scritto:

Ciao Luca e tutti
In generale Concordo con tutti voi non ritenendo mi un Evangelista.

La cosa che che mi sta a cuore è il fatto di non far passare il messaggio
che è grazie alla estive o altre compagnie tipicamente chiuse che l'open
Source esiste.

È più un problema di comunicazione Secondo me che di accettare o meno
sponsor. Se vedo su ogni pannello è molto grande il nome di un'azienda sono
portato a pensare che quella attività sia stata promossa dalla stessa.

Mi spiego, per esempio geosolution sponsorizza gli eventi ma vi partecipa
anche presentando ottimi lavori Open perché contribuisce veramente allo
sviluppo del software libero.

Penso che il problema sia proprio nel dare il giusto peso ad una
sponsorizzazione talvolta anche di piccola entità nel rispetto di chi
veramente tutti i giorni sì dedica con passione e professionalità a
supportare l'idea dell'open Source.

Maxi

Il 26 feb 2018 08:38, "Luca Delucchi" <lucadeluge@gmail.com> ha scritto:

Il 25 feb 2018 2:45 PM, "Stefano Campus" <skampus@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutti,

Buongiorno,

ho appena notato nella pagina di FOSS4G 2018 che si terrà a fine agosto,
uno degli sponsor è ESRI, assieme, per ora, a Google e World Bank.

Che cosa ne pensate?

Io sono favorevole per i seguenti motivi:
- sponsorizzando supportano a migliorare il convegno
- sponsorizzando riconoscono e danno importanza e risalto al convegno e di
conseguenza il mondo gfoss
- ben o male rilascia anch'esso software libero (anche se sappiamo che è
uno specchietto per le allodole)
- perché esri no è Google si? Se incominciamo a mettere dei limiti si
rischia di non avere più sponsor.

Stefano

Ciao
Luca
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Salve a tutti,

solo il mio pensiero:

tutti gli sponsor sono benvenuti, ma NON esri!!!!

per me è un pugno allo stomaco.

saluti

-----
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Il 26/02/2018 09:57, G. Allegri ha scritto:

Esri, da questo punto di vista, mi pare invece che lo faccia solo per
spauracchio. Buona parte di quello che rilascia è del tutto inutile al di
fuori di un'infrastruttura Esri. Mapbox, ad esempio, pubblica codice di più
ampio respiro e meno vincolante.

Rilasciare codice sorgente non è garanzia di vero interesse alla
condivisione. Quando un codice è comunque strettamente legato ad
un'ambiente proprietario, ne contesterei il valore e il sostegno da parte
di istituzioni come Osgeo...

Giovanni

di sicuro.
sarebbe "quasi" come dire che Esri "faceva" già open source 15 e più anni fa quando si scaricavano gli script di Avenue per ArcView3 (molti dei quali erano scritti da utenti, tralasciando le licenze...).
Anche se devo dire che io ho imparato molto con quel materiale, amavo Avenue. E quel bagaglio mi è servito per passare, abbastanza indolore, agli script python in processing di QGis. Se non altro mi ha aperto la mente: un buon software ti da la possibilità di non limitarti ai 10 o 15 bottoni preconfezionati. E' il singolo, poi, che deve cogliere le opportunità.
Molti di noi si saranno formati su quel software, o su simili, capendone i pregi ed il limiti e credo che ciò abbia contribuito alla nascita di ciò che ora stiamo difendendo.
marco

--
Marco Guiducci - 055 4383194
SITA - Sistema informativo territoriale e ambientale
Regione Toscana - Via di Novoli 26 - 50127 Firenze

Avenue era un linguaggio molto azzeccato.
Qualcuno all'epoca sosteneva che lo stesso arcview3 fosse stato scritto in
avenue (io non ci ho mai creduto).

Andando OT , ma restando in tema di linguaggi.
Secondo me un interessante linguaggio che avrebbe avuto (se mi fosse stato
implementato) successo nel mondo GIS era il Prolog.

Il Prolog era un linguaggio dedicato agli algoritmi euristici . Un
linguaggio dotato di un suo motore inferenziale in grado di imparare.

A quel che vedo qualcuno ci ha anche pensato a usarlo nel mondo della
modellistica.

https://books.google.it/books?id=_bvnCAAAQBAJ&pg=PA162&lpg=PA162&dq=prolog+Geographic+Information+System&source=bl&ots=6oFp5UnVf-&sig=W0ybjvmwdSLUv3Hxeu7PCkdOUcI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjDgbf55sXZAhWHuBQKHUvWCpcQ6AEIMDAA#v=onepage&q=prolog%20Geographic%20Information%20System&f=false

Scusate per l' OT.

Saluti,
A.

Il giorno 27 febbraio 2018 10:37, Marco Guiducci <
marco.guiducci@regione.toscana.it> ha scritto:

Il 26/02/2018 09:57, G. Allegri ha scritto:

Esri, da questo punto di vista, mi pare invece che lo faccia solo per
spauracchio. Buona parte di quello che rilascia è del tutto inutile al di
fuori di un'infrastruttura Esri. Mapbox, ad esempio, pubblica codice di
più
ampio respiro e meno vincolante.

Rilasciare codice sorgente non è garanzia di vero interesse alla
condivisione. Quando un codice è comunque strettamente legato ad
un'ambiente proprietario, ne contesterei il valore e il sostegno da parte
di istituzioni come Osgeo...

Giovanni

di sicuro.
sarebbe "quasi" come dire che Esri "faceva" già open source 15 e più anni
fa quando si scaricavano gli script di Avenue per ArcView3 (molti dei quali
erano scritti da utenti, tralasciando le licenze...).
Anche se devo dire che io ho imparato molto con quel materiale, amavo
Avenue. E quel bagaglio mi è servito per passare, abbastanza indolore, agli
script python in processing di QGis. Se non altro mi ha aperto la mente: un
buon software ti da la possibilità di non limitarti ai 10 o 15 bottoni
preconfezionati. E' il singolo, poi, che deve cogliere le opportunità.
Molti di noi si saranno formati su quel software, o su simili, capendone i
pregi ed il limiti e credo che ciò abbia contribuito alla nascita di ciò
che ora stiamo difendendo.
marco

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