[Gfoss] [Talk-it] Petizione per rilascio dati provincia TN

Come si sa' sono abbastanza scettico su certe impostazioni che
sembrano piu' frutto di interessi specifici che di una reale e genuina
voglia di condivisione.

Al motto di "datemi quello che e'di tutti che io mi tengo il mio",
che esclude la possibilita' dello scambio, ma bensi' invoca la "regalia".

Si cerca sempre di mungere la pubblica amministrazione dove possibile.

Non mi stupirei se un domani si assistesse a una petizione affinche'
la automobili del parco pubblico siano a disposizione di chiunque ne
avesse bisogno.
Una sorta di car-sharing allargato.

Se sia giusto o no non spetta a me dirlo, e quindi resto spettatore
neutrale, in attesa di disposizioni
in materia.

Comunque, poiche questa e' l'intenzione, le motivazioni mi sembrano un
pochino fuori misura,
le motivazioni che adducete per ottenere quanto richiesto sembrano
piu' andare nella direzione della richiesta di
cessare certi tipi di attivita'.

Infatti quando venite a dire che

Riguardo ai dati geografici, la comunità Open Street Map sta lentamente
creando un sistema di mappe libere partendo da zero. Chiunque, dotato di
un ricevitore satellitare (GPS), può mappare un percorso a piedi, in
bici o in auto, e donarlo alla collettività. Oppure creare delle mappe
personalizzate per gli escursionisti o per chi va in bici. O anche, più
semplicemente e senza disporre di alcuna strumentazione, correggere
eventuali errori o aggiungere nuove informazioni, per esempio alla
toponomastica. Ogni persona cioè contribuisce, chi più chi meno, a
costruire ed integrare il progetto nel suo complesso: sempre con
<l'obiettivo di creare un bene pubblico, che può essere utilizzato
liberamente, anche per fini commerciali.

Il risultato di quest'opera certosina è non di rado molto migliore dei
prodotti commerciali, che tendono a privilegiare determinate zone
geografiche. In Germania e in Gran Bretagna ad esempio, dove la comunità
OSM è molto attiva, la qualità e il dettaglio di certe mappe superano di
gran lunga quelle prodotte da aziende private.

A parte la facilita' di asserire certe cose, tanto nessuno si
spendera' mai in tempo e lavoro per
verificarlo realmente.

pero' se cosi' fosse, e non ho elementi per dire il contrario, allora
la ovvia conseguenza non e' condividere i dati pubblici,
ma smettere di farli.
Tanto sembra di capire dai vostri discorsi che tanto sono roba fatta
male e che altre iniziative OS forniscono roba migliore e
per giunta gratis.
Infatti non e' molto chiaro il ragionamento per cui se altri fanno
cose migliori quelle che vengono fatte in Italia dalla PA tramite
delle ditte private (e quindi peggiori) debbano essere regalate.

Mentre invece le argomentazioni sembrerebbero piu' rivolte a chiedersi
perche' si deve spendere i soldi pubblici per fare una cosa che e'
gia' disponibile e meglio ?

Naturalmente non mi aspetto che mi si risponda, perche' la risposta e'
ovvia, la PA ha bisogno di dati garantiti, e quelli
di OSM non lo sono.

E da qui nasce invece il discorso,
certi dati servono alla PA garantiti per i suoi usi, e mai la PA
potra' far uso dei dati di OSM, in quanto non sono garantiti,
e chi li usa lo fa' a suo rischio.
Pero' poiche' i dati della PA servono per suo uso interno, non vi e'
ragione per cui essi non siano anche disponibili per chiunque altro ne
avesse
bisogno.
Ma da qui a dire che vadano regalati anche per usi commerciali e' lunga....

Perche' poi si assisterebbe ad altre polemiche magari sul fatto che la
PA spende per fare cartografia che poi concede gratis a iniziative
commerciali
che ne traggono del profitto.

--
~~~~~~~~~~~~~~~~~
§ Andrea §
§ Peri §
~~~~~~~~~~~~~~~~~

Scrive Andrea Peri <peri.rtoscana@gmail.com>:

[...]

Naturalmente non mi aspetto che mi si risponda, perche' la risposta e'
ovvia, la PA ha bisogno di dati garantiti, e quelli
di OSM non lo sono.

Scrivere senza aspettarsi una risposta non è un buon modo di impugnare la
tastiera...

Che la PA abbia bisogno di dati garantiti è fuor di dubbio. Ma non era scritto
in nessun punto - né abbiamo mai detto - che i dati OSM dovrebbero essere usati
dalla PA. Semmai il contrario, proprio in virtù della affidabilità e completezza
di quei dati, che deriva dalla necessità di usarli per la Pubblica
Amministrazione (che non è solo una sigla da accostare alle altre, ma anche una
funzione pubblica al servizio dei cittadini).

E da qui nasce invece il discorso,
certi dati servono alla PA garantiti per i suoi usi, e mai la PA
potra' far uso dei dati di OSM, in quanto non sono garantiti,
e chi li usa lo fa' a suo rischio.
Pero' poiche' i dati della PA servono per suo uso interno, non vi e'
ragione per cui essi non siano anche disponibili per chiunque altro ne
avesse bisogno.
Ma da qui a dire che vadano regalati anche per usi commerciali e' lunga....

I dati in _possesso_ della PA (che ovviamente non sono tutti prodotti
direttamente dall'ente che li usa) servono sì per il suo _uso interno_ ma non
stiamo parlando della Ferrari che deve vincere il mondiale. L'uso che la PA fa
di quei dati è strumentale alla gestione del territorio, che è un servizio
pubblico. Quindi le spese sostenute per otenere o produrre o verificare i dati
sono pienamente a carico dei cittadini. E non si capisce davvero perché un ente
pubblico debba o possa venderli. Sarebbe certamente meglio metterli a
disposizione di tutti, a meno che non si voglia continuare a lasciare la
geografia e il territorio lontani dagli occhi e dal cuore della maggioranza
delle persone.

Perche' poi si assisterebbe ad altre polemiche magari sul fatto che la
PA spende per fare cartografia che poi concede gratis a iniziative
commerciali che ne traggono del profitto.

Stampare una CTR ha (aveva) un suo costo extra rispetto allo svolgimento della
pubblica funzione, e quindi era giusto pagare. Ma ovviamente tutto questo non
vale avendo a che fare con dati digitali.

E le polemiche servono a crescere, non vanno evitate.

Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it * Software Libero per l'Archeologia
Jabber: steko@jabber.linux.it

----------------------------------------------------------------
This message was sent using IMP, the Internet Messaging Program.

Stefano Costa ha scritto:

E le polemiche servono a crescere, non vanno evitate.

Io la vedo cosi': i dati, e quelli geografici forse piu' di altri, sono
una infrastruttura *necessaria* alla crescita sociale, democratica ed
economica di un paese. Quindi e' giusto che la PA si faccia carico della
loro preparazione, con soldi pubblici.
Dopodiche', una infrastruttura ha senso se viene utilizzata da piu'
persone possibili, con le minori limitazioni possibili. Da qui la
richiesta di condividere liberamente i dati in possesso delle PA.
Fra l'altro, alcuni studi (citati in lista qualche tempo fa) mostrano
come l'impatto economico di una liberazione dei dati sia positivo e
significativo, a livello di PIL nazionale.
Visto che il gioco e' in mano alla PA, mi pare che un modello vincente
sia quello che prevede la condivisione totale, con regole chiare ed
aperte: in questo modo, chi usa i dati sa che i prodotti derivati
dovranno essere a loro volta condivisi, e se la PA trova alcuni di
questi dati utili (previa certificazione, verifica, ripulitura, e
quant'altro), ha la massima facilita' a farlo.
Saluti.
pc
--
Paolo Cavallini, see: * http://www.faunalia.it/pc *

Il giorno mer, 20/08/2008 alle 11.00 +0200, Stefano Costa ha scritto:

Scrive Andrea Peri <peri.rtoscana@gmail.com>:

[...]
> Naturalmente non mi aspetto che mi si risponda, perche' la risposta e'
> ovvia, la PA ha bisogno di dati garantiti, e quelli
> di OSM non lo sono.

Scrivere senza aspettarsi una risposta non è un buon modo di impugnare la
tastiera...

Che la PA abbia bisogno di dati garantiti è fuor di dubbio. Ma non era scritto
in nessun punto - né abbiamo mai detto - che i dati OSM dovrebbero essere usati
dalla PA. Semmai il contrario, proprio in virtù della affidabilità e completezza
di quei dati, che deriva dalla necessità di usarli per la Pubblica
Amministrazione (che non è solo una sigla da accostare alle altre, ma anche una
funzione pubblica al servizio dei cittadini).

> E da qui nasce invece il discorso,
> certi dati servono alla PA garantiti per i suoi usi, e mai la PA
> potra' far uso dei dati di OSM, in quanto non sono garantiti,
> e chi li usa lo fa' a suo rischio.
> Pero' poiche' i dati della PA servono per suo uso interno, non vi e'
> ragione per cui essi non siano anche disponibili per chiunque altro ne
> avesse bisogno.
> Ma da qui a dire che vadano regalati anche per usi commerciali e' lunga....

I dati in _possesso_ della PA (che ovviamente non sono tutti prodotti
direttamente dall'ente che li usa) servono sì per il suo _uso interno_ ma non
stiamo parlando della Ferrari che deve vincere il mondiale. L'uso che la PA fa
di quei dati è strumentale alla gestione del territorio, che è un servizio
pubblico. Quindi le spese sostenute per otenere o produrre o verificare i dati
sono pienamente a carico dei cittadini. E non si capisce davvero perché un ente
pubblico debba o possa venderli. Sarebbe certamente meglio metterli a
disposizione di tutti, a meno che non si voglia continuare a lasciare la
geografia e il territorio lontani dagli occhi e dal cuore della maggioranza
delle persone.

> Perche' poi si assisterebbe ad altre polemiche magari sul fatto che la
> PA spende per fare cartografia che poi concede gratis a iniziative
> commerciali che ne traggono del profitto.

Stampare una CTR ha (aveva) un suo costo extra rispetto allo svolgimento della
pubblica funzione, e quindi era giusto pagare. Ma ovviamente tutto questo non
vale avendo a che fare con dati digitali.

E le polemiche servono a crescere, non vanno evitate.

Condivido in pieno la posizione di steko. Poi non è detto che un domani
un dipendente del comune invece che fare i rilevamenti lui stesso, possa
solo controllare la correttezza dei dati forniti per esempio da osm.

Steko

Luca