[Gfoss] Una questione "legale" su plugin come OpenLayers

Buongiorno,
molti utilizzano e apprezzano questo plugin, che consente rapidamente di
caricare rapidamente una base raster in QGIS.

Immagino che chi lo usi, non faccia soltanto pan & zoom (ad esempio) delle
basi Google e Bing, ma che ne derivi pure dei dati: la rappresentazione
vettoriale di una strada o di una casa, una semplice misura, la raccolta di
control point, ecc..

La domanda è: le licenze di Bing e Google consentono di usarle oltre al pan
& zoom? Io credo di no, ma potrei (senza retorica) sbagliarmi.

Se non mi sbaglio, credo che sarebbe importante fare un po' di comunicazione
in merito. E non per gridare "al ladro", ma per chiedere sempre di più alle
Pubbliche Amministrazioni di fare come (ad esempio) la Regione Toscana, che
con le sue politiche ci rende tutti un po' più indipendenti.

Anche nel caso OpenStreetMap ci sarebbe da fare notare che eventuali
prodotti derivati, sarebbero da rilasciare con la stessa licenza di OSM.

Buona domenica,

Andrea

-----
Andrea Borruso

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email: aborruso@tin.it
website: http://blog.spaziogis.it
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38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E
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Sottoscrivo in toto Andrea,
e io toglierei (che già mi sto contraddicendo ;-P) un po’ di condizionali.
Sicuramente Google non consente di default derivati dalle mappe;
non sono sicuro invece se usare openstreetmap come base per creare nuovi contenuti sia considerato “Derivative database”… Esperti in ascolto?

Ale

small.png

···

On 25/10/2014 12:43, aborruso wrote:

Buongiorno,
molti utilizzano e apprezzano questo plugin, che consente rapidamente di
caricare rapidamente una base raster in QGIS.

Immagino che chi lo usi, non faccia soltanto pan & zoom (ad esempio) delle
basi Google e Bing, ma che ne derivi pure dei dati: la rappresentazione
vettoriale di una strada o di una casa, una semplice misura, la raccolta di
control point, ecc..

La domanda è: le licenze di Bing e Google consentono di usarle oltre al pan
& zoom? Io credo di no, ma potrei (senza retorica) sbagliarmi.

Se non mi sbaglio, credo che sarebbe importante fare un po' di comunicazione
in merito. E non per gridare "al ladro", ma per chiedere sempre di più alle
Pubbliche Amministrazioni di fare come (ad esempio) la Regione Toscana, che
con le sue politiche ci rende tutti un po' più indipendenti.

Anche nel caso OpenStreetMap ci sarebbe da fare notare che eventuali
prodotti derivati, sarebbero da rilasciare con la stessa licenza di OSM. 

Buona domenica,

Andrea

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Alessandro Sarretta

skype/twitter: alesarrett
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Research information:

Ciao Alessandro,

Alessandro Sarretta wrote

non sono sicuro invece se usare openstreetmap come base per creare nuovi
contenuti sia considerato "Derivative database"... Esperti in ascolto?

su questo io ho le idee più chiare e tutto è spiegato bene qui:
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Common_licence_interpretations#I_created_a_layer_on_top_of_an_OSM_map._What_do_I_have_to_put_under_your_license.3F

Stando alla mia semplificazione di un vettore tracciato su una base OSM, si
tratta di "derivative work".

Un caro saluto,

a

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Andrea Borruso

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Sì Andrea, avevo letto anch’io quella pagina però ho lasciato il condizionale perché:

  • in alto nella pagina è scritto “The OpenStreetMap license has changed to the Open Database License. This page documents the situation before 12 September 2012 and is not applicable to data downloaded after then.”
  • una riga più sotto “There is no definitive guide to what you can and can’t do with OSM data.”
  • e nella frase “If what you create is based on OSM data (for example if you create a new layer by looking at the OSM data and refering to locations on it) then it is likely you have created a derivative work.” le parole “it is likely” mi suonano come non definitive.

Personalmente sono anch’io della tua opinione, però non so se legalmente sia ufficialmente così…

Ale

small.png

···

On 25/10/2014 15:39, aborruso wrote:

Ciao Alessandro,

Alessandro Sarretta wrote

non sono sicuro invece se usare openstreetmap come base per creare nuovi 
contenuti sia considerato "Derivative database"... Esperti in ascolto?

su questo io ho le idee più chiare e tutto è spiegato bene qui:
[http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Common_licence_interpretations#I_created_a_layer_on_top_of_an_OSM_map._What_do_I_have_to_put_under_your_license.3F](http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Common_licence_interpretations#I_created_a_layer_on_top_of_an_OSM_map._What_do_I_have_to_put_under_your_license.3F)

Stando alla mia semplificazione di un vettore tracciato su una base OSM, si
tratta di "derivative work".

Un caro saluto,

a

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Ciao Ale,
facendo riferimento a pagine aggiornate [1], sembrerebbe che il nostro
pensiero su OSM sia confermato. Stiamo al condizionale ed aspettiamo
conferma da esperti :slight_smile:

Ma è il tema nel suo insieme che mi sembra importante e degno di nota, e su
cui varrebbe la pena di fare un po' di disseminazione.

Grazie,

a

[1] http://wiki.openstreetmap.org/wiki/License/Use_Cases

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Ottimo aggiornamento Andrea, grazie!
Tornando a Google, nel mondo della ricerca sembra si lasci molta libertà nell’uso di Google Earth ad es. (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0143622814002288). Non è chiaro se sia stato richiesto ufficialmente il permesso per farlo a Google.
Se per caso, come me da casa, non siete in grado di accedere al documento completo, vi segnalo, nel caso non lo conosceste già, https://openaccessbutton.org/, un’iniziativa e un software per segnalare e tenere traccia dei “paywall” che si incontrano nella ricerca di pubblicazioni scientifiche chiuse.

Ale

small.png

···

On 25/10/2014 15:54, aborruso wrote:

Ciao Ale,
facendo riferimento a pagine aggiornate [1], sembrerebbe che il nostro
pensiero su OSM sia confermato. Stiamo al condizionale ed aspettiamo
conferma da esperti :)

Ma è il tema nel suo insieme che mi sembra importante e degno di nota, e su
cui varrebbe la pena di fare un po' di disseminazione.

Grazie,

a

[1] [http://wiki.openstreetmap.org/wiki/License/Use_Cases](http://wiki.openstreetmap.org/wiki/License/Use_Cases)

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Se da una mappa di Open Street Map genere i nuovi dati i dati sono in odbl
Se invece generi una immagine fai quello che vuoi ma il vincolo é di citare l’origine dei dati

Il 25/ott/2014 15:28 “Alessandro Sarretta” <alessandro.sarretta@gmail.com> ha scritto:

Sottoscrivo in toto Andrea,
e io toglierei (che già mi sto contraddicendo ;-P) un po’ di condizionali.
Sicuramente Google non consente di default derivati dalle mappe;
non sono sicuro invece se usare openstreetmap come base per creare nuovi contenuti sia considerato “Derivative database”… Esperti in ascolto?

Ale

On 25/10/2014 12:43, aborruso wrote:

Buongiorno,
molti utilizzano e apprezzano questo plugin, che consente rapidamente di
caricare rapidamente una base raster in QGIS.

Immagino che chi lo usi, non faccia soltanto pan & zoom (ad esempio) delle
basi Google e Bing, ma che ne derivi pure dei dati: la rappresentazione
vettoriale di una strada o di una casa, una semplice misura, la raccolta di
control point, ecc..

La domanda è: le licenze di Bing e Google consentono di usarle oltre al pan
& zoom? Io credo di no, ma potrei (senza retorica) sbagliarmi.

Se non mi sbaglio, credo che sarebbe importante fare un po' di comunicazione
in merito. E non per gridare "al ladro", ma per chiedere sempre di più alle
Pubbliche Amministrazioni di fare come (ad esempio) la Regione Toscana, che
con le sue politiche ci rende tutti un po' più indipendenti.

Anche nel caso OpenStreetMap ci sarebbe da fare notare che eventuali
prodotti derivati, sarebbero da rilasciare con la stessa licenza di OSM. 

Buona domenica,

Andrea

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nella sessione di asita 2014 dedicata al nuovo sistema di riferimento
nazionale, una relazione ha fatto riferimento, in sintesi, al fatto che
google maps et similia hanno in qualche modo svilito il sacro campo della
cartografia, per esempio in relazione alle proiezioni, all'accuratezza della
georeferenziazione delle immagini ecc.
ma un fatto resta: senza google map, bing non ci sarebbe stato questa
esplosione di "voglia di cartografia".

al che, mi sorge un dubbio: fatto salvo che le condizioni di utilizzo in
particolare di google maps sono quelle descritte da andrea (vietata la
derivazione, vietato l'utilizzo delle immagini a fini commerciali tipo
relazioni progettuali ecc), non è che invece google "incoraggi" questi
utilizzi esercitando in questo modo un controllo di fatto del mercato?

se ci pensate sembra proprio la politica di whatsapp: te lo faccio scaricare
gratis e lo usi per un tot di tempo, poi, quando sei completamente dentro e
tutti i tuoi amici lo usano, ti chiede 1 euro all'anno.

insomma, a me sembra che se google davvero volesse evitare un uso
"improprio" non metterebbe a disposizione api e strumenti per creare
applicazioni utilissime come il plugin open layers.

mio parere...

s.

--
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E' sicuramente come dici te.
Solo in un punto non concordo.
BigG non opera come WU.
NOn la fa' usare per un tot di tempo per poi stringere il laccio.

Io penso piuttosto che la sua strategia sia rivolta ai BigData.
Per cui gli serve di conoscere tutto di chi naviga, compreso cosa
guarda sulla cartografia.

Io penso che per ogni zoom e pan che un utente fa su GM viene
registrato da qualche parte tale fatto.
Per incrociare dati e ottenere dati di dettaglio interessanti.

Come e' ovvio che BigG registri nei logs ogni ricerca che viene fatta,
cosi' registra sicuramente ogni zoom o pan.
Magari registrando scala e centroide (gli basta) della mappa inviata.

mio parere ...
:slight_smile:

A.

Il 25 ottobre 2014 17:53, stefano campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

nella sessione di asita 2014 dedicata al nuovo sistema di riferimento
nazionale, una relazione ha fatto riferimento, in sintesi, al fatto che
google maps et similia hanno in qualche modo svilito il sacro campo della
cartografia, per esempio in relazione alle proiezioni, all'accuratezza della
georeferenziazione delle immagini ecc.
ma un fatto resta: senza google map, bing non ci sarebbe stato questa
esplosione di "voglia di cartografia".

al che, mi sorge un dubbio: fatto salvo che le condizioni di utilizzo in
particolare di google maps sono quelle descritte da andrea (vietata la
derivazione, vietato l'utilizzo delle immagini a fini commerciali tipo
relazioni progettuali ecc), non è che invece google "incoraggi" questi
utilizzi esercitando in questo modo un controllo di fatto del mercato?

se ci pensate sembra proprio la politica di whatsapp: te lo faccio scaricare
gratis e lo usi per un tot di tempo, poi, quando sei completamente dentro e
tutti i tuoi amici lo usano, ti chiede 1 euro all'anno.

insomma, a me sembra che se google davvero volesse evitare un uso
"improprio" non metterebbe a disposizione api e strumenti per creare
applicazioni utilissime come il plugin open layers.

mio parere...

s.

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--
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Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù
-----------------

Penso anch’io, come Andrea, che l’interesse di Google sia rivolto (come sempre) all’acquisizione di dati.
Le condizioni imposte dalle licenze gli servono per poter ridefinire, quando e come vogliono, le proprie strategie commerciali, più che per tutelare la proprietà intellettuale del contenuto informativo di una mappa…

giovanni

Il 25/ott/2014 18:02 “Andrea Peri” <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

E’ sicuramente come dici te.
Solo in un punto non concordo.
BigG non opera come WU.
NOn la fa’ usare per un tot di tempo per poi stringere il laccio.

Io penso piuttosto che la sua strategia sia rivolta ai BigData.
Per cui gli serve di conoscere tutto di chi naviga, compreso cosa
guarda sulla cartografia.

Io penso che per ogni zoom e pan che un utente fa su GM viene
registrato da qualche parte tale fatto.
Per incrociare dati e ottenere dati di dettaglio interessanti.

Come e’ ovvio che BigG registri nei logs ogni ricerca che viene fatta,
cosi’ registra sicuramente ogni zoom o pan.
Magari registrando scala e centroide (gli basta) della mappa inviata.

mio parere …
:slight_smile:

A.

Il 25 ottobre 2014 17:53, stefano campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

nella sessione di asita 2014 dedicata al nuovo sistema di riferimento
nazionale, una relazione ha fatto riferimento, in sintesi, al fatto che
google maps et similia hanno in qualche modo svilito il sacro campo della
cartografia, per esempio in relazione alle proiezioni, all’accuratezza della
georeferenziazione delle immagini ecc.
ma un fatto resta: senza google map, bing non ci sarebbe stato questa
esplosione di “voglia di cartografia”.

al che, mi sorge un dubbio: fatto salvo che le condizioni di utilizzo in
particolare di google maps sono quelle descritte da andrea (vietata la
derivazione, vietato l’utilizzo delle immagini a fini commerciali tipo
relazioni progettuali ecc), non è che invece google “incoraggi” questi
utilizzi esercitando in questo modo un controllo di fatto del mercato?

se ci pensate sembra proprio la politica di whatsapp: te lo faccio scaricare
gratis e lo usi per un tot di tempo, poi, quando sei completamente dentro e
tutti i tuoi amici lo usano, ti chiede 1 euro all’anno.

insomma, a me sembra che se google davvero volesse evitare un uso
“improprio” non metterebbe a disposizione api e strumenti per creare
applicazioni utilissime come il plugin open layers.

mio parere…

s.


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Riguardo GoogleEarth, questa è la licenza d’uso, in italiano:

http://earth.google.com/intl/it/license.html

I punti importanti sono:

“l’utente non può utilizzare il Software in connessione con alcun prodotto, sistema o applicazione installata, connessa a o in comunicazione con veicoli”

“L’utente non può utilizzare il software in modo da consentire a lui stesso o a qualsiasi altra persona l’accesso a download o a feed di massa di coordinate numeriche di latitudine e longitudine. Non può inoltre utilizzare il Software per la stampa o il download di massa di immagini, dati o altri contenuti”

Quindi, in sostanza : “non guidate con l’ausilio di Google Earth” e “non fate download di massa di immagini o coordinate”.

Il limite da osservare sta nella parola “di massa”.

Per gli usi “normali” esiste il KML, che non sarebbe stato divulgato se non fosse possibile fare nulla all’interno di Google Earth.

Roberto

···

Il giorno 25 ottobre 2014 20:38, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

Penso anch’io, come Andrea, che l’interesse di Google sia rivolto (come sempre) all’acquisizione di dati.
Le condizioni imposte dalle licenze gli servono per poter ridefinire, quando e come vogliono, le proprie strategie commerciali, più che per tutelare la proprietà intellettuale del contenuto informativo di una mappa…

giovanni

Il 25/ott/2014 18:02 “Andrea Peri” <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

E’ sicuramente come dici te.
Solo in un punto non concordo.
BigG non opera come WU.
NOn la fa’ usare per un tot di tempo per poi stringere il laccio.

Io penso piuttosto che la sua strategia sia rivolta ai BigData.
Per cui gli serve di conoscere tutto di chi naviga, compreso cosa
guarda sulla cartografia.

Io penso che per ogni zoom e pan che un utente fa su GM viene
registrato da qualche parte tale fatto.
Per incrociare dati e ottenere dati di dettaglio interessanti.

Come e’ ovvio che BigG registri nei logs ogni ricerca che viene fatta,
cosi’ registra sicuramente ogni zoom o pan.
Magari registrando scala e centroide (gli basta) della mappa inviata.

mio parere …
:slight_smile:

A.

Il 25 ottobre 2014 17:53, stefano campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

nella sessione di asita 2014 dedicata al nuovo sistema di riferimento
nazionale, una relazione ha fatto riferimento, in sintesi, al fatto che
google maps et similia hanno in qualche modo svilito il sacro campo della
cartografia, per esempio in relazione alle proiezioni, all’accuratezza della
georeferenziazione delle immagini ecc.
ma un fatto resta: senza google map, bing non ci sarebbe stato questa
esplosione di “voglia di cartografia”.

al che, mi sorge un dubbio: fatto salvo che le condizioni di utilizzo in
particolare di google maps sono quelle descritte da andrea (vietata la
derivazione, vietato l’utilizzo delle immagini a fini commerciali tipo
relazioni progettuali ecc), non è che invece google “incoraggi” questi
utilizzi esercitando in questo modo un controllo di fatto del mercato?

se ci pensate sembra proprio la politica di whatsapp: te lo faccio scaricare
gratis e lo usi per un tot di tempo, poi, quando sei completamente dentro e
tutti i tuoi amici lo usano, ti chiede 1 euro all’anno.

insomma, a me sembra che se google davvero volesse evitare un uso
“improprio” non metterebbe a disposizione api e strumenti per creare
applicazioni utilissime come il plugin open layers.

mio parere…

s.


View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Una-questione-legale-su-plugin-come-OpenLayers-tp7589951p7589958.html
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666+40 iscritti al 5.6.2014

Pero’ parlano di “software”.

GoogleEarth e’ quella buffa sfera che modellizza il globo terrestre.

Sinceramente leggendo “il software” son portato a pensare che non posso infilare tale sfera in un mio eventuale programma che la mostra come parte integrante di esso.

Ma non mi sentirei impedito a usare i dati.

Ovviamente si tratta di capire come pescare tali dati.

GE e’ un programma applictivo e quindi in teroia potrebbe colloquiare con un protocollo criptato con i servers di BigG.
In tal caso non potrei usare i dati al di fuori di GE perche’ non ne srei capace.
Ma se passassero in chiaro e le chiamate fossero con un protocollo che e’ stato reso noto allora il discorso cambierebbe.

Quindi , a parer mio dai punti che te riporti parebbe che loro vogliono solo proteggere il software (la sfera ruzzolante).

A.

···

Il giorno 25 ottobre 2014 20:38, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

Penso anch’io, come Andrea, che l’interesse di Google sia rivolto (come sempre) all’acquisizione di dati.
Le condizioni imposte dalle licenze gli servono per poter ridefinire, quando e come vogliono, le proprie strategie commerciali, più che per tutelare la proprietà intellettuale del contenuto informativo di una mappa…

giovanni

Il 25/ott/2014 18:02 “Andrea Peri” <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

E’ sicuramente come dici te.
Solo in un punto non concordo.
BigG non opera come WU.
NOn la fa’ usare per un tot di tempo per poi stringere il laccio.

Io penso piuttosto che la sua strategia sia rivolta ai BigData.
Per cui gli serve di conoscere tutto di chi naviga, compreso cosa
guarda sulla cartografia.

Io penso che per ogni zoom e pan che un utente fa su GM viene
registrato da qualche parte tale fatto.
Per incrociare dati e ottenere dati di dettaglio interessanti.

Come e’ ovvio che BigG registri nei logs ogni ricerca che viene fatta,
cosi’ registra sicuramente ogni zoom o pan.
Magari registrando scala e centroide (gli basta) della mappa inviata.

mio parere …
:slight_smile:

A.

Il 25 ottobre 2014 17:53, stefano campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

nella sessione di asita 2014 dedicata al nuovo sistema di riferimento
nazionale, una relazione ha fatto riferimento, in sintesi, al fatto che
google maps et similia hanno in qualche modo svilito il sacro campo della
cartografia, per esempio in relazione alle proiezioni, all’accuratezza della
georeferenziazione delle immagini ecc.
ma un fatto resta: senza google map, bing non ci sarebbe stato questa
esplosione di “voglia di cartografia”.

al che, mi sorge un dubbio: fatto salvo che le condizioni di utilizzo in
particolare di google maps sono quelle descritte da andrea (vietata la
derivazione, vietato l’utilizzo delle immagini a fini commerciali tipo
relazioni progettuali ecc), non è che invece google “incoraggi” questi
utilizzi esercitando in questo modo un controllo di fatto del mercato?

se ci pensate sembra proprio la politica di whatsapp: te lo faccio scaricare
gratis e lo usi per un tot di tempo, poi, quando sei completamente dentro e
tutti i tuoi amici lo usano, ti chiede 1 euro all’anno.

insomma, a me sembra che se google davvero volesse evitare un uso
“improprio” non metterebbe a disposizione api e strumenti per creare
applicazioni utilissime come il plugin open layers.

mio parere…

s.


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Andrea Peri
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Pero' parlano di "software".

GoogleEarth e' quella buffa sfera che modellizza il globo terrestre.

Sinceramente leggendo "il software" son portato a pensare che non posso
infilare tale sfera in un mio eventuale programma che la mostra come parte
integrante di esso.

Non è un divieto generico. Non puoi usare GoogleEarth solo come parte
integrante di un software di guida.

Quindi , a parer mio dai punti che te riporti parebbe che loro vogliono
solo proteggere il software (la sfera ruzzolante).

"La sfera ruzzolante", come tu la chiami, ha 400 milioni di utenti. Un
gran numero di loro ne fa un buon uso anche in situazioni di emergenza.

Ruzzola molto bene.

:slight_smile:

Roberto

Appunto per questo la vogliono proteggere.

Se invece di 400milioni di utenti, ne avesse avuti 400.000
avrebbero fatto una API e messo a punto un sdk per poterla integrare nei vari softwares.
Ne avrebbero cioe' incentivato l'utilizzo in ogni dove.

(Sempre con l'accortezza di registrarsi per ogni singolo zoom/pan il dato . Perche' il business e' primariamente nei dati.)

Invece la sfera ha 400milioni di utenti e quindi sta' bene li' dove e' , senza bisogno di fornire sdk , ma anzi vietandone l'uso in altri softwares.

:slight_smile:

A.

Il 26/10/2014 11:06, Geo DrinX ha scritto:

"La sfera ruzzolante", come tu la chiami, ha 400 milioni di utenti. Un gran numero di loro ne fa un buon uso anche in situazioni di emergenza.

Ruzzola molto bene.

:slight_smile:

avrebbero fatto una API e messo a punto un sdk per poterla integrare nei
vari softwares.
Ne avrebbero cioe' incentivato l'utilizzo in ogni dove.

E chi ha detto che non esiste un'API ?

https://developers.google.com/earth/

(Sempre con l'accortezza di registrarsi per ogni singolo zoom/pan il dato
. Perche' il business e' primariamente nei dati.)

In realtà, puoi utilizzare Google Earth anche senza collegare il PC alla
rete internet (ovviamente avendo prima visualizzato la zona che ti
occorre), per esempio in zone dove non c'è rete per qualunque motivo
(inondazioni, terremoti…)

http://www.google.it/earth/outreach/index.html

Poi, se dobbiamo parlarne male comunque… al mondo esistono 400 milioni di
sprovveduti :slight_smile: e io sono uno di questi.

Roberto

penso che siamo andando OT.

ma conviene che chiarisco :
da quel che leggo , non si tratta di un sdk per inglobare GE nelle
proprie applicazioni software,ma bensi' di una api javascript per
avere Google Earth nelle proprie pagine web.

A chi basta cio' a benissimo, ma non è attinente al divieto di
inglobare embedding GE nei propri softwares.

Questa API non va in quella strada.

Ma la cosa diviene irrilevante.

In mertio al resto, non ne sto' affatto parlando male.
Stav solo disguisendo sul senso di certe limitazioni e divieti di uso
e a cosa potevano servire.

Ma non vuol dire parlarne male, anzi.
Secondo me e' logico e ovvio che vietino certi usi dei loro prodotti e
dei loro dati.

A.

Il 26 ottobre 2014 12:34, Geo DrinX <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

avrebbero fatto una API e messo a punto un sdk per poterla integrare nei
vari softwares.
Ne avrebbero cioe' incentivato l'utilizzo in ogni dove.

E chi ha detto che non esiste un'API ?

https://developers.google.com/earth/

(Sempre con l'accortezza di registrarsi per ogni singolo zoom/pan il dato
. Perche' il business e' primariamente nei dati.)

In realtà, puoi utilizzare Google Earth anche senza collegare il PC alla
rete internet (ovviamente avendo prima visualizzato la zona che ti occorre),
per esempio in zone dove non c'è rete per qualunque motivo (inondazioni,
terremoti…)

http://www.google.it/earth/outreach/index.html

Poi, se dobbiamo parlarne male comunque… al mondo esistono 400 milioni di
sprovveduti :slight_smile: e io sono uno di questi.

Roberto

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Andrea Peri
. . . . . . . . .
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Mi aggancio a questa risposta di Roberto per riprendere in realtà l’argomento iniziale dell’e-mail di Andrea: sarebbe giusto e doveroso fare un po’ di corretta informazione sulle reali possibilità di (ri)utilizzo delle base informative di GMaps/Earth ecc?

Roberto, la licenza d’uso non riguarda solamente il software, ma anche i contenuti acceduti tramite il software.
Nelle “Linee guida sulle autorizzazioni per Google Maps e Google Earth” (http://www.google.com/permissions/geoguidelines.html) è infatti chiaro che non si possono (non si deve usare il condizionale) derivare informazioni né da Google Maps né da Google Earth:

“Vorrei tracciare una mappa utilizzando le vostre immagini come base. Posso farlo?
È vietato utilizzare Google Maps o Google Earth come base per tracciare mappe o altri contenuti geografici.”

Più chiaro di così!..

L’argomento mi pare fosse già stato affrontato in altre discussioni in lista e a me pare che sia giusto ribadire cosa si può e non si può fare con determinati prodotti/informazioni.
Non siamo sulla lista dei soci di GFOSS.it ma anche come vicepresidente dell’Associazione mi sembra doveroso cercare di fare corretta informazione.
Sapere che è possibile ad es. utilizzare Openstreetmap per estrarre informazioni, creare nuovi elementi, ricordando che le informazioni derivate vanno rilasciate secondo la licenza ODBL, così come invece non lo si può fare con GMaps o GEarth, lo ritengo un’informazione utile che potrebbe/dovrebbe orientare anche l’utilizzo di servizi come ad es. il plugin openlayers in QGIS.

Tornando a bomba, non sarebbe male pensare, durante un qualche prossimo evento gissologo, ad un momento di confronto e di informazione a riguardo, anche a supporto delle amministrazioni locali e dei professionisti che, spesse volte, disattendono (per non conoscenza o per… fate voi) in modo palese queste (e altre… come una corretta citazione delle fonti) regole.

My 2 cents,

Ale

small.png

···

On 26/10/2014 10:50, Geo DrinX wrote:

Riguardo GoogleEarth, questa è la licenza d’uso, in italiano:

http://earth.google.com/intl/it/license.html

I punti importanti sono:

“l’utente non può utilizzare il Software in connessione con alcun prodotto, sistema o applicazione installata, connessa a o in comunicazione con veicoli”

“L’utente non può utilizzare il software in modo da consentire a lui stesso o a qualsiasi altra persona l’accesso a download o a feed di massa di coordinate numeriche di latitudine e longitudine. Non può inoltre utilizzare il Software per la stampa o il download di massa di immagini, dati o altri contenuti”

Quindi, in sostanza : “non guidate con l’ausilio di Google Earth” e “non fate download di massa di immagini o coordinate”.

Il limite da osservare sta nella parola “di massa”.

Per gli usi “normali” esiste il KML, che non sarebbe stato divulgato se non fosse possibile fare nulla all’interno di Google Earth.

Roberto

Il giorno 25 ottobre 2014 20:38, G. Allegri <giohappy@gmail.com> ha scritto:

Penso anch’io, come Andrea, che l’interesse di Google sia rivolto (come sempre) all’acquisizione di dati.
Le condizioni imposte dalle licenze gli servono per poter ridefinire, quando e come vogliono, le proprie strategie commerciali, più che per tutelare la proprietà intellettuale del contenuto informativo di una mappa…

giovanni

Il 25/ott/2014 18:02 “Andrea Peri” <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

E’ sicuramente come dici te.
Solo in un punto non concordo.
BigG non opera come WU.
NOn la fa’ usare per un tot di tempo per poi stringere il laccio.

Io penso piuttosto che la sua strategia sia rivolta ai BigData.
Per cui gli serve di conoscere tutto di chi naviga, compreso cosa
guarda sulla cartografia.

Io penso che per ogni zoom e pan che un utente fa su GM viene
registrato da qualche parte tale fatto.
Per incrociare dati e ottenere dati di dettaglio interessanti.

Come e’ ovvio che BigG registri nei logs ogni ricerca che viene fatta,
cosi’ registra sicuramente ogni zoom o pan.
Magari registrando scala e centroide (gli basta) della mappa inviata.

mio parere …
:slight_smile:

A.

Il 25 ottobre 2014 17:53, stefano campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

nella sessione di asita 2014 dedicata al nuovo sistema di riferimento
nazionale, una relazione ha fatto riferimento, in sintesi, al fatto che
google maps et similia hanno in qualche modo svilito il sacro campo della
cartografia, per esempio in relazione alle proiezioni, all’accuratezza della
georeferenziazione delle immagini ecc.
ma un fatto resta: senza google map, bing non ci sarebbe stato questa
esplosione di “voglia di cartografia”.

al che, mi sorge un dubbio: fatto salvo che le condizioni di utilizzo in
particolare di google maps sono quelle descritte da andrea (vietata la
derivazione, vietato l’utilizzo delle immagini a fini commerciali tipo
relazioni progettuali ecc), non è che invece google “incoraggi” questi
utilizzi esercitando in questo modo un controllo di fatto del mercato?

se ci pensate sembra proprio la politica di whatsapp: te lo faccio scaricare
gratis e lo usi per un tot di tempo, poi, quando sei completamente dentro e
tutti i tuoi amici lo usano, ti chiede 1 euro all’anno.

insomma, a me sembra che se google davvero volesse evitare un uso
“improprio” non metterebbe a disposizione api e strumenti per creare
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mio parere…

s.


View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Una-questione-legale-su-plugin-come-OpenLayers-tp7589951p7589958.html
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Alessandro Sarretta

skype/twitter: alesarrett
Web: ilsarrett.wordpress.com

Research information:

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Hash: SHA1

Il 26/10/2014 13:26, Alessandro Sarretta ha scritto:

Tornando a bomba, non sarebbe male pensare, durante un qualche
prossimo evento gissologo, ad un momento di confronto e di
informazione a riguardo, anche a supporto delle amministrazioni
locali e dei professionisti che, spesse volte, disattendono (per
non conoscenza o per... fate voi) in modo palese queste (e
altre... come una corretta citazione delle fonti) regole.

Mi pare un'ottima idea; se serve dare una mano, ci sono, anche se
penso ci siano persone piu' preparate sugli aspetti legali.
Credo che preparare una paginetta/brochure che risponda alla domanda
sarebbe un ottimo passo.
Saluti.

- --
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html
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