[Gfoss] Utilizzo dei dati OSM per fini operativi in ambito di gestione dei disastri e delle emergenze

On Thu, Nov 27, 2008 at 07:12:41PM +0100, Simone Gadenz wrote:

Partendo dall'assunzione che non vogliamo mettere un disclaimer sulla mappa,
utilizzare dati OSM a tal scopo vuol dire che:
- ti affidi completamente al lavoro fatto da persone che non conosci in una
zona che non conosci

Non e' vero lo stesso quando usi dati di altri fornitori ?

- sei certo che nessuno abbia volutamente generato dati sbagliati per
influenzare I soccorsi o le operazioni di polizia

Non puoi esserne mai certo. Che e' successo ad ustica a proposito ?
La cosa migliore che si possa fare per avvicinarsi il piu' possibile
alla verita' e' far partecipare tutti ad un racconto collettivo di
quel che accade. OSM e' imbattibile in questo. L'unico limite e' la
disponibilita' dei mezzi tecnici e del tempo delle persone. Risorsa
verso cui magari si potrebbero investire denari risparmati dagli
acquisti dei dati proprietari.

- certifichi tu stesso questi dati e ti prendi la responsabilita' di
eventuali errori

Dando soldi ad assicuratori per poter mentire senza subire troppe
conseguenze ... Mandate un po' di soldi a ciclorabdomanti ! Sono spesi
meglio !

E mettete quel disclaimer.
Ci sono associazioni che in altri settori si sono molto divertite a fare
il tiro al bersaglio per far cadere certe cortine di menzogna.
Tipo la protezione delle comunicazioni via telefonino offerte dal GPS...

--strk;

Aggiungo il mio pensiero sul tema...
Anche io sto sviluppando un sistema per la gestione delle emergenze, e penso che OSM NON POSSA essere usato per questo scopo.
A mio avviso infatti mancano:
1- le assunzioni di responsabilità del fornitore dei dati
2- i controlli sulla precisione dei dati (i produttori in genere applicano dei test di validazione dei dati)
3- i controlli sulla correttezza dei dati (validazione e controllo)

Questi applicativi potrebbero coinvolgere la sicurezza di persone e beni di notevole valore, quindi l'avere coraggio non sempre è segno di responsabilità!

Questo non significa che OSM sia un grande progetto e che possa essere usato in una moltitudine di applicazioni...

Maxi

strk wrote:

On Thu, Nov 27, 2008 at 07:12:41PM +0100, Simone Gadenz wrote:

Partendo dall'assunzione che non vogliamo mettere un disclaimer sulla mappa,
utilizzare dati OSM a tal scopo vuol dire che:
- ti affidi completamente al lavoro fatto da persone che non conosci in una
zona che non conosci
    
Non e' vero lo stesso quando usi dati di altri fornitori ?

- sei certo che nessuno abbia volutamente generato dati sbagliati per
influenzare I soccorsi o le operazioni di polizia
    
Non puoi esserne mai certo. Che e' successo ad ustica a proposito ?
La cosa migliore che si possa fare per avvicinarsi il piu' possibile
alla verita' e' far partecipare tutti ad un racconto collettivo di
quel che accade. OSM e' imbattibile in questo. L'unico limite e' la
disponibilita' dei mezzi tecnici e del tempo delle persone. Risorsa
verso cui magari si potrebbero investire denari risparmati dagli
acquisti dei dati proprietari.

- certifichi tu stesso questi dati e ti prendi la responsabilita' di
eventuali errori
    
Dando soldi ad assicuratori per poter mentire senza subire troppe
conseguenze ... Mandate un po' di soldi a ciclorabdomanti ! Sono spesi
meglio !

E mettete quel disclaimer.
Ci sono associazioni che in altri settori si sono molto divertite a fare
il tiro al bersaglio per far cadere certe cortine di menzogna.
Tipo la protezione delle comunicazioni via telefonino offerte dal GPS...

--strk;
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Dr. Eng. Massimiliano Cannata
Responsabile Area Geomatica
Istituto Scienze della Terra
Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana
Via Trevano, c.p. 72
CH-6952 Canobbio-Lugano
Tel: +41 (0)58 666 62 14
Fax +41 (0)58 666 62 09

On Fri, Nov 28, 2008 at 07:44:00PM +0100, Massimiliano Cannata wrote:

Aggiungo il mio pensiero sul tema...
Anche io sto sviluppando un sistema per la gestione delle emergenze, e
penso che OSM NON POSSA essere usato per questo scopo.
A mio avviso infatti mancano:
1- le assunzioni di responsabilità del fornitore dei dati
2- i controlli sulla precisione dei dati (i produttori in genere
applicano dei test di validazione dei dati)
3- i controlli sulla correttezza dei dati (validazione e controllo)

Questi applicativi potrebbero coinvolgere la sicurezza di persone e beni
di notevole valore, quindi l'avere coraggio non sempre è segno di
responsabilità!

Va bene optare per il fornitore che fa controllo sulla precisione.
Il coraggio di cui parlavo e' quello di mettere un disclaimer sulla
possibilita' di errori nei dati. O il fornitore da invece notizia
della piena correttezza ? Possiamo avere visione di una simile
dichiarazione ?

--strk;

Il giorno ven, 28/11/2008 alle 19.44 +0100, Massimiliano Cannata ha
scritto:

Aggiungo il mio pensiero sul tema...
Anche io sto sviluppando un sistema per la gestione delle emergenze, e
penso che OSM NON POSSA essere usato per questo scopo.
A mio avviso infatti mancano:
1- le assunzioni di responsabilità del fornitore dei dati
2- i controlli sulla precisione dei dati (i produttori in genere
applicano dei test di validazione dei dati)
3- i controlli sulla correttezza dei dati (validazione e controllo)

Questi applicativi potrebbero coinvolgere la sicurezza di persone e
beni di notevole valore, quindi l'avere coraggio non sempre è segno di
responsabilità!

Questo non significa che OSM sia un grande progetto e che possa essere
usato in una moltitudine di applicazioni...

Ciao Maxi, Simone,
sono rimasto qualche giorno forzatamente offline e mi interessava
concludere la discussione in merito. Forse abbiamo preso una piega fin
troppo polemica, ma sicuramente nessuno di noi era in mala fede.

Durante la bella giornata di venerdì a Pontedera, mi sono posto altre
due domande in merito che vorrei condividere (una è un po' retorica..):

     1. quale produttore di dati permette a _tutti_, inclusa
        potenzialmente la sua concorrenza, di accedere liberamente e
        modificare il proprio database ? [retorica]
     2. con la supercalifragilistichespiralidosa abbondanza di dati
        geografici di ogni scala, argomento, genere, specie, colore e
        seme prodotti da tutti gli enti pubblici, è veramente necessario
        comprarli dai privati, considerato che la protezione civile è
        costituita - tra gli altri - da tutti i suddetti enti?
        [autentica]

Ciao,
Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Ciao e grazie a tutti delle interessanti risposte.

Chiedo scusa dell'overlap di parte di questa mail con quella inviata in lista OSM.

Condivido con voi il pensiero che nessun produttore di dati certifica cio' che vende al 100% e che anche TA e similari hanno disclaimer.
Quando noi creiamo una mappa, scriviamo nel disclaimer che I dati sono TA, sta a Teleatlas tutelarsi per eventuali problemi che nascono da quelli. In questo caso siamo comunque sicuri che chi ha raccolto dati non aveva nessun interesse a introdurre degli errori per influenzare operazioni di soccorso, ed inoltre non essendo modificabili fa si che una volta verificati per una zona non si debbano ricontrollare di nuovo la volta successiva.

Concordo su l'opinione chee persone in ambito di disastro sappiano come muoversi e siano abituati a lavorare in un clima di incertezza.
I dati OSM sono per loro disponibili dal sito OSM e quindi sono in grado di recuperarli e usarli a loro discrezione.

Spesso in questo scenario I team contribuiscono attivamente a integrare I dati su OSM, anzi dalle esperienze che conosco sono gli unici dati OSM di cui gran parte delle missioni in "zone pericolose" si fidano. Questo e' l'approccio utilizzato in zone come WestBank, Iraq, etc...
Questo e' una cosa che pero' non permette di utilizzare I dati di zone dove si va per la prima volta.

Sono anche daccordo che uno dei valori aggiunti di OSM sia la possibilita' di collaborare e migliorare il database in tempo reale. Una struttura colalborativa testata e funzionante a disposizione degli utenti. Ma questo vantaggio e' allo stesso tempo un limite per la sicurezza.

Il nostro contesto e' leggermente diverso:
- prendiamo I dati di OSM di un'area che non conosciamo
- li integriamo con altri dati o con informazioni in tempo reale (news, messaggi dal campo, tracce GPS, ecc)
- li usiamo per fare situazion maps o logistic maps sulle quali apponiamo il nostro logo e quindi la nostra certificazione.
- mandiamo queste mappe in giro e vengono utilizzate dai team ma poi finiscono nelle mani di politici, giornalisti, etc.
In questo scenario siamo noi che dobbiamo capire quanto I dati siano buoni, ed e' quello che facciamo con le fonti che abbiamo a disposizione. In alcuni casi non abbiamo proprio possibilita' di farlo e non possiamo contare su dati dei quali non conosciamo pressoche' niente o di cui non e' possibile certificare l'origine. In entrambe I casi non possiamo accollarci il rischio di certificare dati che non consociamo. Quindi il discorso della certificazione dal nostro punto di vista non sarebbe un modo di rendere I dati migliori su OSM, ma di renderli per noi utilizzabili in tutti I contesti.

Stiamo discutendo con alcuni membri di OSM italia su una possibile soluzione da implementare entro il prossimo anno. L'idea di base e' quella di avere un subset di dati isolato dalla comunita' online per gestire l'emergenza. I dati aggiornati sarebbero resi disponibili alla comunita' a emergenza finita.
Se qualcuno ha idee o suggerimenti e' il benvenuto alla discussione.

Ciao

Simone

-----Original Message-----
From: Stefano Costa [mailto:steko@iosa.it]
Sent: 01 December 2008 09:53
To: Massimiliano Cannata
Cc: Simone Gadenz; gfoss@faunalia.com
Subject: Re: [Gfoss] Utilizzo dei dati OSM per fini operativi in ambito di gestione dei disastri e delle emergenze

Il giorno ven, 28/11/2008 alle 19.44 +0100, Massimiliano Cannata ha
scritto:

Aggiungo il mio pensiero sul tema...
Anche io sto sviluppando un sistema per la gestione delle emergenze, e
penso che OSM NON POSSA essere usato per questo scopo.
A mio avviso infatti mancano:
1- le assunzioni di responsabilità del fornitore dei dati
2- i controlli sulla precisione dei dati (i produttori in genere
applicano dei test di validazione dei dati)
3- i controlli sulla correttezza dei dati (validazione e controllo)

Questi applicativi potrebbero coinvolgere la sicurezza di persone e
beni di notevole valore, quindi l'avere coraggio non sempre è segno di
responsabilità!

Questo non significa che OSM sia un grande progetto e che possa essere
usato in una moltitudine di applicazioni...

Ciao Maxi, Simone,
sono rimasto qualche giorno forzatamente offline e mi interessava
concludere la discussione in merito. Forse abbiamo preso una piega fin
troppo polemica, ma sicuramente nessuno di noi era in mala fede.

Durante la bella giornata di venerdì a Pontedera, mi sono posto altre
due domande in merito che vorrei condividere (una è un po' retorica..):

     1. quale produttore di dati permette a _tutti_, inclusa
        potenzialmente la sua concorrenza, di accedere liberamente e
        modificare il proprio database ? [retorica]
     2. con la supercalifragilistichespiralidosa abbondanza di dati
        geografici di ogni scala, argomento, genere, specie, colore e
        seme prodotti da tutti gli enti pubblici, è veramente necessario
        comprarli dai privati, considerato che la protezione civile è
        costituita - tra gli altri - da tutti i suddetti enti?
        [autentica]

Ciao,
Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Scusami, probabilmente io non sto capendo bene quale è la tua posizione
in tutto questo.

Il giorno lun, 01/12/2008 alle 14.24 +0100, Simone Gadenz ha scritto:

Condivido con voi il pensiero che nessun produttore di dati certifica
cio' che vende al 100% e che anche TA e similari hanno disclaimer.
Quando noi creiamo una mappa, scriviamo nel disclaimer che I dati sono
TA, sta a Teleatlas tutelarsi per eventuali problemi che nascono da
quelli. In questo caso siamo comunque sicuri che chi ha raccolto dati
non aveva nessun interesse a introdurre degli errori per influenzare
operazioni di soccorso, ed inoltre non essendo modificabili fa si che
una volta verificati per una zona non si debbano ricontrollare di
nuovo la volta successiva.

Non credo che Teleatlas debba tutelarsi da un bel niente, perché non ha
fornito alcuna garanzia nei dati. Per cui distribuire dati come buoni
perché sono stati messi in piedi da Teleatlas non ti protegge da nessuna
lamentela che potresti avere.

Inoltre, è secondo me del tutto arbitrario ammettere che i dati siano
corretti solo perché sono stati forniti da Teleatlas. Ci possono essere
sia easter egg (errori volontari fatti per scoprire le copie di dati)
che errori o trascuratezze di Teleatlas nel rilevamento.

Concordo su l'opinione chee persone in ambito di disastro sappiano
come muoversi e siano abituati a lavorare in un clima di incertezza.
I dati OSM sono per loro disponibili dal sito OSM e quindi sono in
grado di recuperarli e usarli a loro discrezione.

Spesso in questo scenario I team contribuiscono attivamente a
integrare I dati su OSM, anzi dalle esperienze che conosco sono gli
unici dati OSM di cui gran parte delle missioni in "zone pericolose"
si fidano. Questo e' l'approccio utilizzato in zone come WestBank,
Iraq, etc...
Questo e' una cosa che pero' non permette di utilizzare I dati di zone
dove si va per la prima volta.

Beh, si può fare, a patto di prendere questi dati con le molle. Del
resto, se sono gli unici dati disponibili, è meglio che niente.

Ma, come dicevo all'inizio, forse mi è poco chiara la tua posizione: tu
devi cercare dei dati in generale che possano essere utilizzati in
missioni di soccorso, oppure, assunto che dati non certificati si
possono trovare in ogni caso, hai strettamente bisogno di dati
certificati in qualche modo (in modo da poter assorbire eventuali
denunce, danni di immagine e assimilabili), e quindi è questo che stai
cercando di capire come fare?

In quest'ultimo caso la soluzione è semplice, ossia difficile: devi
trovare qualcuno che te li certifichi (OSM non lo può fare, e dubito che
con Teleatlas la cosa sia semplice). Ma non credo ci sia tanta gente
disposta a farlo.

Nel primo caso, i dati ci sono e sono pronti (forse si può anche
confrontare i dati attuali con lo storico nel database, per capire se ci
potessero essere stati recenti vandalismi). Chi li usa deve sapere che
non sono del tutto affidabili. Non riesco a capire se questa è una
soluzione del tuo problema o no, oppure se stai cercando una soluzione
migliore.

Sono anche daccordo che uno dei valori aggiunti di OSM sia la
possibilita' di collaborare e migliorare il database in tempo reale.
Una struttura colalborativa testata e funzionante a disposizione degli
utenti. Ma questo vantaggio e' allo stesso tempo un limite per la
sicurezza.

Forse è vero, ma probabilmente si tratta dell'unica soluzione possibile.

Il nostro contesto e' leggermente diverso:
- prendiamo I dati di OSM di un'area che non conosciamo
- li integriamo con altri dati o con informazioni in tempo reale
(news, messaggi dal campo, tracce GPS, ecc)
- li usiamo per fare situazion maps o logistic maps sulle quali
apponiamo il nostro logo e quindi la nostra certificazione.
- mandiamo queste mappe in giro e vengono utilizzate dai team ma poi
finiscono nelle mani di politici, giornalisti, etc.

Perché questo è un problema?

In questo scenario siamo noi che dobbiamo capire quanto I dati siano
buoni, ed e' quello che facciamo con le fonti che abbiamo a
disposizione. In alcuni casi non abbiamo proprio possibilita' di farlo
e non possiamo contare su dati dei quali non conosciamo pressoche'
niente o di cui non e' possibile certificare l'origine. In entrambe I
casi non possiamo accollarci il rischio di certificare dati che non
consociamo. Quindi il discorso della certificazione dal nostro punto
di vista non sarebbe un modo di rendere I dati migliori su OSM, ma di
renderli per noi utilizzabili in tutti I contesti.

Ancora non sono sicuro di aver capito bene: vuoi dire che il meccanismo
che hai detto prima andrebbe bene soltanto in alcuni casi, cioè quando
avete la possibilità di controllare i dati prima, giusto? Ma non mi è
chiaro in quali contesti un team di soccorso abbia la possibilità di
controllare i dati geografici che sfrutti prima di andare in missione.

Stiamo discutendo con alcuni membri di OSM italia su una possibile
soluzione da implementare entro il prossimo anno. L'idea di base e'
quella di avere un subset di dati isolato dalla comunita' online per
gestire l'emergenza. I dati aggiornati sarebbero resi disponibili alla
comunita' a emergenza finita.

Di nuovo non capisco come mai abbiate necessità di mantenere dei dati
isolati dalla comunità (per altro, perdendo gli aggiornamenti che nel
frattempo la comunità potrebbe costruire). Perché c'è bisogno di
segretezza durante una missione? Ma sopratutto il vero problema è: come
potrebbe questo risolvere il problema della certificazione?

Se qualcuno ha idee o suggerimenti e' il benvenuto alla discussione.

Ci provo! Trovo veramente grande motivo di orgoglio per OSM ed in
generale per i dati liberi che siano praticamente l'unica possibilità in
molti casi per gestire situazioni difficili e molto importanti, per cui
mi piacerebbe trovare la soluzione migliore per farlo!

Ciaociao, Gio.
--
Giovanni Mascellani <g.mascellani@gmail.com>
Pisa, Italy

Web: http://giomasce.altervista.org
SIP: g.mascellani@ekiga.net
Jabber: g.mascellani@jabber.org / giovanni@elabor.homelinux.org
GPG: 0x5F1FBF70 (FP: 1EB6 3D43 E201 4DDF 67BD 003F FCB0 BB5C 5F1F BF70)

-----Original Message-----
From: Giovanni Mascellani [mailto:g.mascellani@gmail.com]
Sent: 01 December 2008 21:14
To: gfoss@faunalia.com; Simone Gadenz
Subject: Re: [Gfoss] Utilizzo dei dati OSM per fini operativi in ambito di gestione dei disastri e delle emergenze

Scusami, probabilmente io non sto capendo bene quale è la tua posizione in tutto questo.

Il giorno lun, 01/12/2008 alle 14.24 +0100, Simone Gadenz ha scritto:

Condivido con voi il pensiero che nessun produttore di dati certifica
cio' che vende al 100% e che anche TA e similari hanno disclaimer.
Quando noi creiamo una mappa, scriviamo nel disclaimer che I dati sono
TA, sta a Teleatlas tutelarsi per eventuali problemi che nascono da
quelli. In questo caso siamo comunque sicuri che chi ha raccolto dati
non aveva nessun interesse a introdurre degli errori per influenzare
operazioni di soccorso, ed inoltre non essendo modificabili fa si che
una volta verificati per una zona non si debbano ricontrollare di
nuovo la volta successiva.

Non credo che Teleatlas debba tutelarsi da un bel niente, perché non ha fornito alcuna garanzia nei dati. Per cui distribuire dati come buoni perché sono stati messi in piedi da Teleatlas non ti protegge da nessuna lamentela che potresti avere.

Inoltre, è secondo me del tutto arbitrario ammettere che i dati siano corretti solo perché sono stati forniti da Teleatlas. Ci possono essere sia easter egg (errori volontari fatti per scoprire le copie di dati) che errori o trascuratezze di Teleatlas nel rilevamento.

NESSUNO DICHIARA CHE I DATI SIANO CORRETTI DA NESSUNA PARTE. DICHIARA CHE I DATI SONO TELEATLAS O SIMILARI. lORO HANNO I PROPRI DISCLAIMER E/O MECCANISMI DI PROTEZIONE DA LAMENTELE O PROCEDIMENTI LEGALI.
I MECCANISMI DI CONTROLLO DI TELEATLAS DI SICURO NON SONO IL TIPO DI ERRORI CUI MI RIFERIVO, NON CREDO CHE L'ERRORE DI TELEATLAS SIA STATO INSERITO UN ANNO FA CON L'INTENTO DI INFLUENZARE I MOVIMENTI DI UN CONVOGLIO DI VIVERI O DI UN TEAM DI SOCCORSO O DI UNA PATTUGLIA IN UNA ZONA COLPITA DA DISASTRO O IN UN'AREA DI CRISI. SU OSM QUESTO E' POSSIBILE.

Concordo su l'opinione chee persone in ambito di disastro sappiano
come muoversi e siano abituati a lavorare in un clima di incertezza.
I dati OSM sono per loro disponibili dal sito OSM e quindi sono in
grado di recuperarli e usarli a loro discrezione.

Spesso in questo scenario I team contribuiscono attivamente a
integrare I dati su OSM, anzi dalle esperienze che conosco sono gli
unici dati OSM di cui gran parte delle missioni in "zone pericolose"
si fidano. Questo e' l'approccio utilizzato in zone come WestBank,
Iraq, etc...
Questo e' una cosa che pero' non permette di utilizzare I dati di zone
dove si va per la prima volta.

Beh, si può fare, a patto di prendere questi dati con le molle. Del resto, se sono gli unici dati disponibili, è meglio che niente.

CERTO, QUESTI SONO DISPONIBILI AI TEAM DIRETTAMENTE CHE SE VOGLIONO LI USANO SENZA BISGONO DEL NOSTRO INTERVENTO

Ma, come dicevo all'inizio, forse mi è poco chiara la tua posizione: tu devi cercare dei dati in generale che possano essere utilizzati in missioni di soccorso, oppure, assunto che dati non certificati si possono trovare in ogni caso, hai strettamente bisogno di dati certificati in qualche modo (in modo da poter assorbire eventuali denunce, danni di immagine e assimilabili), e quindi è questo che stai cercando di capire come fare?

LA MIA POSIZIONE E' QUELLA PER CUI DEVO CERCARE DATI CHE POSSANO ESSERE UTILIZZATI PER SUPPORTO A EMERGENZE. PER NOI, E RIPETO PER NOI, AVERE UNA 'CERTIFICAZIONE' SU QUESTI DATI E' UN REQUISITO. I NOSTRI PRODOTTI HANNO LA NOSTRA CERTIFICAZIONE E VUOL DIRE CHE CREDIAMO IN TELEATLAS MA NON IN OSM ALLO STATO ATTUALE

In quest'ultimo caso la soluzione è semplice, ossia difficile: devi trovare qualcuno che te li certifichi (OSM non lo può fare, e dubito che con Teleatlas la cosa sia semplice). Ma non credo ci sia tanta gente disposta a farlo.

Nel primo caso, i dati ci sono e sono pronti (forse si può anche confrontare i dati attuali con lo storico nel database, per capire se ci potessero essere stati recenti vandalismi). Chi li usa deve sapere che non sono del tutto affidabili. Non riesco a capire se questa è una soluzione del tuo problema o no, oppure se stai cercando una soluzione migliore.

QUESTO ERA PROPRIO IL PUNTO. LA DOMANDA E' SE OSM, GODENDO DI FINANZIAMENTI, POTESSE CREARSI UNA STRUTTURA DI CONTROLLO E MODERAZIONE.

Sono anche daccordo che uno dei valori aggiunti di OSM sia la
possibilita' di collaborare e migliorare il database in tempo reale.
Una struttura colalborativa testata e funzionante a disposizione degli
utenti. Ma questo vantaggio e' allo stesso tempo un limite per la
sicurezza.

Forse è vero, ma probabilmente si tratta dell'unica soluzione possibile.

Il nostro contesto e' leggermente diverso:
- prendiamo I dati di OSM di un'area che non conosciamo
- li integriamo con altri dati o con informazioni in tempo reale
(news, messaggi dal campo, tracce GPS, ecc)
- li usiamo per fare situazion maps o logistic maps sulle quali
apponiamo il nostro logo e quindi la nostra certificazione.
- mandiamo queste mappe in giro e vengono utilizzate dai team ma poi
finiscono nelle mani di politici, giornalisti, etc.

Perché questo è un problema?

PERCHE' CERTIFICHIAMO IL PRODOTTO DERIVATO MA NON VOGLIAMO CERTIFICARE I DATI. ALLO STESSO TEMPO NON VOGLIAMO SCRIVERE, EHI GUARDATE VI DIAMO QUESTA SITUATION MAP MA POTREBBE ESSERE ANCHE UNA GRANDE CAGATA.

In questo scenario siamo noi che dobbiamo capire quanto I dati siano
buoni, ed e' quello che facciamo con le fonti che abbiamo a
disposizione. In alcuni casi non abbiamo proprio possibilita' di farlo
e non possiamo contare su dati dei quali non conosciamo pressoche'
niente o di cui non e' possibile certificare l'origine. In entrambe I
casi non possiamo accollarci il rischio di certificare dati che non
consociamo. Quindi il discorso della certificazione dal nostro punto
di vista non sarebbe un modo di rendere I dati migliori su OSM, ma di
renderli per noi utilizzabili in tutti I contesti.

Ancora non sono sicuro di aver capito bene: vuoi dire che il meccanismo che hai detto prima andrebbe bene soltanto in alcuni casi, cioè quando avete la possibilità di controllare i dati prima, giusto? Ma non mi è chiaro in quali contesti un team di soccorso abbia la possibilità di controllare i dati geografici che sfrutti prima di andare in missione.

AREE MAPPATE IN PRECEDENZA, O CONTROLLATE IN PRECEDENZA, O MAPPATE DA ORGANIZZAZIONI PER NOI AFFIDABILI, O DERIVATE DA IMMAGINI SATELLITARI AGGIORNATE, O CONTROLLATE IN PRECEDENZA DA CONTATTI CHE MANTENIAMO SUL TERRITORIO,ECC...

Stiamo discutendo con alcuni membri di OSM italia su una possibile
soluzione da implementare entro il prossimo anno. L'idea di base e'
quella di avere un subset di dati isolato dalla comunita' online per
gestire l'emergenza. I dati aggiornati sarebbero resi disponibili alla
comunita' a emergenza finita.

Di nuovo non capisco come mai abbiate necessità di mantenere dei dati isolati dalla comunità (per altro, perdendo gli aggiornamenti che nel frattempo la comunità potrebbe costruire). Perché c'è bisogno di segretezza durante una missione? Ma sopratutto il vero problema è: come potrebbe questo risolvere il problema della certificazione?

SI UNO DEI PROBLEMI E' LA SEGRETEZZA DEI DATI, DURANTE L'EMERGENZA CI SONO INFORMAZIONI CHE NON POSSONO ESSERE RESE PUBBLICHE PER UN'AMPIA SERIE DI MOTIVI. L'ALTRO E' LA CERTIFICAZIONE ALL'ORIGINE DEL DATO. SOLO UTENTI CHE CONOSCIAMO, CHE ABBIAMO FORMATO POSSONO INSERIRE I DATI E QUESTO RENDE I DATI AFFIDABILI E CREDIBILI.

Se qualcuno ha idee o suggerimenti e' il benvenuto alla discussione.

Ci provo! Trovo veramente grande motivo di orgoglio per OSM ed in generale per i dati liberi che siano praticamente l'unica possibilità in molti casi per gestire situazioni difficili e molto importanti, per cui mi piacerebbe trovare la soluzione migliore per farlo!

BENE! TI TENGO AGGIORNATO CON GLI SVILUPPI.

Ciaociao, Gio.
--
Giovanni Mascellani <g.mascellani@gmail.com> Pisa, Italy

Web: http://giomasce.altervista.org
SIP: g.mascellani@ekiga.net
Jabber: g.mascellani@jabber.org / giovanni@elabor.homelinux.org
GPG: 0x5F1FBF70 (FP: 1EB6 3D43 E201 4DDF 67BD 003F FCB0 BB5C 5F1F BF70)

Provo a rispondere puntualmente, ed in minuscolo:

1- Per me la risposta che OSM e' in grado di certificarsi con finanziamenti
adeguati non e' cosi scontata. Ma se e' vero che e' cosi semplice allora ne
potremmo parlare seriamente. A chi mi potrei rivolgere per iniziare la
discussione? Come si riesce a inserire un livello di moderazione che non
blocchi il sistema e ne mantenga l'elasticita' attuale? Chi gestisce il
finanziamento ed il livello di moderazione?

2- Non pretendiamo la certificazione da OSM, questo e' un concetto che non
riesco proprio a illustrare chiaramente. Crediamo che se OSM riuscisse a
offrire questo servizio si aprirebbero nuove strade. Per il progetto sarebbe
una bella spinta a mio avviso. Poi alla fine una strada la troviamo anche
senza OSM.

3- L'approccio di prendere parte del database, metterlo in un'area
riservata, verificarlo/ integrarlo e rilasciarlo a fine emergenza e' al
vaglio ed e' proprio parte integrante dell'approccio cui mi riferivo a
termine di una delle mail precedenti.
Concordo con il fatto che le aree dense di mapper hanno dati di migliore
qualita', ma posso confidare in tutti questi? Avere una versione offline
editata solo da chi conosco mi sembra al momento l'unica va percorribile.

4- In Bangladesh siamo andati con I dati estratti da imamgini VHR che ci
siamo comprati e di cartografia pre-esistente. Stesso dicasi per Myanmar,
Haiti, Afganistan, Libano, Cina, etc...Ma ci sta' che altre organizzazioni
siano andate con dati derivati da Google Earth. Ad ogni modo I dati di
google riportano l'origine ed il fornitore dei servizi. Il Google Map maker
che puo essere inteso come un progetto simil-OSM (a mio avviso molto piu'
limitato, e sopratutto chiuso) ha un livello di validazione dei dati
inseriti.

5- Non rifiutiamo niente. Prendiamo sempre tutto in considerazione. Ma siamo
cosi infantili da non prenderci in carico la certificazione dei dati OSM e
di non distribuirli in alcuni casi. In altri casi li segnaliamo, i dati sono
accessibili direttamente in rete e l'esperienza dell'utente suggerisce che
uso farne.

6- Ancora sui dati teleatlas:
  - non sono corretti al 100%
  - hanno errori di watermarking
  - alcuni errori sono gravi
Questo lo sappiamo. Non ho mai sostenuto che I dati teleatlas siano a priori
meglio di OSM. Solo che per noi si tratta di una strada percorribile.
TeleAtlas non si assume nessuna responsabilita' ma io ho una licenza di
pubblicazione, I dati non sono miei e non posso usarli e ridistribuirli se
non nelle forme previste dalla licenza. Ogni contestazione o azione legale
relativa ai dati sara' risolta da TA.
Lo stesso dicasi per gli altri dataset che abbiamo.

Se siete daccordo sposterei questa discussione verso una fase propositiva o
di brain storming. Constatato che abbiamo dei limiti nell'uso dei dati OSM,
cerchiamo di trovare una soluzione che li renda utilizzabili anche per
realta' che come la mia devono sottostare a regolamenti non sempre
flessibili e accettabili per tutti. A mio avviso per OSM sarebbe un bel
passo avanti.

Ciao

Simone

-----Original Message-----
From: Edoardo 'Yossef' Marascalchi [mailto:edoardo@edoardomarascalchi.it]
Sent: 02 December 2008 14:53
To: Simone Gadenz
Subject: Re: [Gfoss] Utilizzo dei dati OSM per fini operativi in ambito di
gestione dei disastri e delle emergenze

Simone Gadenz wrote:

QUESTO ERA PROPRIO IL PUNTO. LA DOMANDA E' SE OSM, GODENDO DI

FINANZIAMENTI, POTESSE CREARSI UNA STRUTTURA DI CONTROLLO E MODERAZIONE.

  

Detto che non è il caso di scrivere in maiuscolo per tutta una serie di
motivi...
Il problema NON E' se OSMF con finanziamenti adeguati sia in grado di
certificare i dati, perché la risposta, OVVIAMENTE, è si.
La vera domanda è, secondo me, perché pretendere la certificazione da OSMF.
Se, come dici, in determinate zone, i dati di OSM sono gli unici
disponbibili, diventa abbastanza agevole, per voi o per chiunque altro,
1. estrarre dal DB dei OSM i dati relativi all'area del disastro
aggiornati ad una settimana prima dell'evento, presumendo che nessuno
abbia avuto interesse a "drogare" i dati in precedenza
2. creare un DB parallelo sulla base del quale far lavorare gli
operatori e sul quale riportare le correzioni
3. ad emergenza terminata, restituire al DB principale le modifiche
apportate.

C'e' poi da dire che in eventi come quello del bangladesh, le squadre di
soccorso si sono basate proprio su mappe create tramite i tool di
google. Anche in quel caso, comunque, le mappe non erano certificate e/o
certificabili.

AREE MAPPATE IN PRECEDENZA, O CONTROLLATE IN PRECEDENZA, O MAPPATE DA
ORGANIZZAZIONI PER NOI AFFIDABILI, O DERIVATE DA IMMAGINI SATELLITARI
AGGIORNATE, O CONTROLLATE IN PRECEDENZA DA CONTATTI CHE MANTENIAMO SUL
TERRITORIO,ECC...

qui il problema è, secondo me, solo delle aree poco mappate.
Nelle aree con densità di contributori, un errore introdotto
malevolmente viene individuato molto rapidamente e rimosso. In aree dove
c'e' poca gente a mappare, possono passare in effetti parecchi giorni,
ma, come dicevo prima, un estratto da un planet precedente all'evento
dovrebbe essere sufficientemente garantito.
E, presumibilmente, dove l'alternativa non esiste, credo che sia quasi
infantile rifiutare quel poco che c'e' solo perché non è "certificato".

Ad ogni modo, finanziare un'ente che proceda alla certificazione è
sicuramente una via, ma credo che sia quella meno agevole ed efficiente.

Poi, magari in privato, ti prego di farmi avere una copia dei disclaimer
di TA o NavTeq dove si assumono la responsabilità
penale/civile/pecuniaria degli eventuali errori presenti. Perché di
errori le mappe commerciali sono piene ed in alcuni casi talmente gravi
da mettere seriamente in pericolo la vita di chi le usa con i navigatori.

Edoardo

--
Edoardo 'Yossef' Marascalchi
ICT Consultant

Tel +39.347.008.00.02
website: http://www.edoardomarascalchi.it
skype: My status <skype:asca_edom?call>

2008/12/2 Simone Gadenz <simone.gadenz@jrc.it>:

Se siete daccordo sposterei questa discussione verso una fase propositiva o
di brain storming. Constatato che abbiamo dei limiti nell'uso dei dati OSM,
cerchiamo di trovare una soluzione che li renda utilizzabili anche per
realta' che come la mia devono sottostare a regolamenti non sempre
flessibili e accettabili per tutti. A mio avviso per OSM sarebbe un bel
passo avanti.

condivido al 100% questa affermazione! comunque penso sia meglio che
tu scriva direttamente in mailing osm inglese

Ciao

Simone

ciao
Luca

Il giorno mar, 02/12/2008 alle 14.00 +0100, Simone Gadenz ha scritto:

NESSUNO DICHIARA CHE I DATI SIANO CORRETTI DA NESSUNA PARTE. DICHIARA
CHE I DATI SONO TELEATLAS O SIMILARI. lORO HANNO I PROPRI DISCLAIMER
E/O MECCANISMI DI PROTEZIONE DA LAMENTELE O PROCEDIMENTI LEGALI.
I MECCANISMI DI CONTROLLO DI TELEATLAS DI SICURO NON SONO IL TIPO DI
ERRORI CUI MI RIFERIVO, NON CREDO CHE L'ERRORE DI TELEATLAS SIA STATO
INSERITO UN ANNO FA CON L'INTENTO DI INFLUENZARE I MOVIMENTI DI UN
CONVOGLIO DI VIVERI O DI UN TEAM DI SOCCORSO O DI UNA PATTUGLIA IN UNA
ZONA COLPITA DA DISASTRO O IN UN'AREA DI CRISI. SU OSM QUESTO E'
POSSIBILE.

Ok, ora capisco meglio cosa intendi dire. In ogni caso, è sempre
possibile (anche se non ancora molto semplice) controllare lo storico
dei dati di una certa regione, in modo che si possano capire anche
manomissioni di questo tipo. Inoltre puoi anche controllare che utenti
hanno fatto quali modifiche, ma questo ti richiederebbe di avere una
lista degli utenti affidabili o inaffidabili che è ben più complesso.

Nel primo caso, i dati ci sono e sono pronti (forse si può anche
confrontare i dati attuali con lo storico nel database, per capire se
ci potessero essere stati recenti vandalismi). Chi li usa deve sapere
che non sono del tutto affidabili. Non riesco a capire se questa è una
soluzione del tuo problema o no, oppure se stai cercando una soluzione
migliore.

QUESTO ERA PROPRIO IL PUNTO. LA DOMANDA E' SE OSM, GODENDO DI
FINANZIAMENTI, POTESSE CREARSI UNA STRUTTURA DI CONTROLLO E
MODERAZIONE.

Ovviamente non ho nessuna autorità per rispondere su questo, ma temo che
i finanziamenti necessari sarebbero piuttosto ingenti. Il problema non è
tanto quello di organizzarsi, quanto quelli di avere la possibilità di
superare un colpo economico caso mai ce ne fosse bisogno.

Ma, ripeto, non sono io chi ha gli elementi per dirlo.

Ci provo! Trovo veramente grande motivo di orgoglio per OSM ed in
generale per i dati liberi che siano praticamente l'unica possibilità
in molti casi per gestire situazioni difficili e molto importanti, per
cui mi piacerebbe trovare la soluzione migliore per farlo!

BENE! TI TENGO AGGIORNATO CON GLI SVILUPPI.

Grazie mille! :slight_smile:

Giovanni.
--
Giovanni Mascellani <g.mascellani@gmail.com>
Pisa, Italy

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Jabber: g.mascellani@jabber.org / giovanni@elabor.homelinux.org
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