[QGIS-it-user] Gara QGISssara Estiva

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV

Guarda te lo dico già io così ti risparmi la fatica.
Miniere dismesse del Sulcis-Iglesiente.
No sisma, no zona insondabile, miniere profonde e popolo che fa finta di protestare.

Amen

s.

Il mar 23 lug 2019, 23:13 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


QGIS-it-user mailing list
QGIS-it-user@lists.osgeo.org
https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user

Effettivamente è il “rumors” più forte e più diffuso tra gli addetti ai lavori. Però altri colleghi mi hanno detto che, il dover trasportare la monnezza nucleare via nave dal “continente” alla Sardegna è una cosa così rischiosa che sarà motivo più che sufficiente per affossare questa ipotesi. Temo pertanto che il sito verrà individuato sull’Italia peninsulare e quindi, …la Gara QGISssara Estiva è ancora aperta.

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:38 Stefano Campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

Guarda te lo dico già io così ti risparmi la fatica.
Miniere dismesse del Sulcis-Iglesiente.
No sisma, no zona insondabile, miniere profonde e popolo che fa finta di protestare.

Amen

s.

Il mar 23 lug 2019, 23:13 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


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Solo tre ultimissime cose e poi passiamo ad altro.

  1. Poichè ad un certo punto della Guida 29 dell’ISPRA compaio criteri di selezione del sito basati su aspetti locali (vedi le cartografie dei piani paesaggistici, diverse da Regione a Regione) e di difficile reperibilità per chi non è “del posto”, si potrebbe fare che, chi vuole giocare a questa Gara QGISssara, si cimenti solo per la sua Provincia di appartenenza, per la quale avrà sicuramente tutti i dati necessari per fare la selezione delle zone papabili tramite l’Analisi Spaziale e poi, in autunno, riversiamo tutti i dati qui in lista (poi vediamo come fare), li mettiamo insieme, Provincia per Provincia e vediamo che cosa viene fuori a livello nazionale;
  2. ovviamente su questa lista sarà opportuno limitarci a parlare solo degli aspetti legati a QGIS (quali strumenti usare per l’Analisi Spaziale, come usarli, ecc.) e non degli aspetti politici o sociali della questione (che pure ce ne sono e sono di notevole rilievo …ma non è questa la sede per trattarli);
  3. credo che valga la pena lasciarsi andare a questa provocazione della Gara QGISssara perchè, se in autunno dovessimo avere tutte le Province elaborate e quindi fossimo in grado di pubblicare una ipotetica ma probabile localizzazione dei potenziali siti, anticipando e facendo le scarpe ai Patrizi, vi assicuro che la notizia diverrebbe subito virale (perchè tutti i mezzi di informazione pubblicherebbero la nostra carta) e sarebbe un bel modo per fare pubblicità a QGIS.

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:54 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Effettivamente è il “rumors” più forte e più diffuso tra gli addetti ai lavori. Però altri colleghi mi hanno detto che, il dover trasportare la monnezza nucleare via nave dal “continente” alla Sardegna è una cosa così rischiosa che sarà motivo più che sufficiente per affossare questa ipotesi. Temo pertanto che il sito verrà individuato sull’Italia peninsulare e quindi, …la Gara QGISssara Estiva è ancora aperta.

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:38 Stefano Campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

Guarda te lo dico già io così ti risparmi la fatica.
Miniere dismesse del Sulcis-Iglesiente.
No sisma, no zona insondabile, miniere profonde e popolo che fa finta di protestare.

Amen

s.

Il mar 23 lug 2019, 23:13 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


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Mi piace questo moto rivoluzionario :joy:
Qualcuno ha già scaricato la guida tecnica dell’ISPRA? perchè ho appena provato ma i link non funzionano.

···

Sergio Gollino
Profilo su Linkedin

Questo messaggio, comprensivo di eventuali allegati, è ad uso esclusivo del destinatario e potrebbe contenere informazioni riservate; se è stato recapitato per errore ci scusiamo per l’accaduto e Vi invitiamo cortesemente a darcene notizia provvedendo alla sua distruzione.

Vi ricordiamo che la diffusione, l’utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore costituiscono violazione alle disposizioni del D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Hai ragione. Sul link ufficiale il ministero l’ha resa non scaricabile (il che, parola di burocrate, è una palese violazione della normativa sulla trasparenza dei documenti pubblici …ma soprassediamo …non è questa la sede).
Però loro non sanno quanto siamo “tignosi” noi QGISssari
Prova qui:
http://www.isprambiente.gov.it/files/nucleare/GuidaTecnica29.pdf
Cambia il titolo del frontalino ma nella sostanza è lei, …è la Guida 29 …anzi a voler essere precisi, è l’originale.

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 08:05 Sergio Gollino <gollinosergio@gmail.com> ha scritto:

Mi piace questo moto rivoluzionario :joy:
Qualcuno ha già scaricato la guida tecnica dell’ISPRA? perchè ho appena provato ma i link non funzionano.

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 07:57 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Solo tre ultimissime cose e poi passiamo ad altro.

  1. Poichè ad un certo punto della Guida 29 dell’ISPRA compaio criteri di selezione del sito basati su aspetti locali (vedi le cartografie dei piani paesaggistici, diverse da Regione a Regione) e di difficile reperibilità per chi non è “del posto”, si potrebbe fare che, chi vuole giocare a questa Gara QGISssara, si cimenti solo per la sua Provincia di appartenenza, per la quale avrà sicuramente tutti i dati necessari per fare la selezione delle zone papabili tramite l’Analisi Spaziale e poi, in autunno, riversiamo tutti i dati qui in lista (poi vediamo come fare), li mettiamo insieme, Provincia per Provincia e vediamo che cosa viene fuori a livello nazionale;
  2. ovviamente su questa lista sarà opportuno limitarci a parlare solo degli aspetti legati a QGIS (quali strumenti usare per l’Analisi Spaziale, come usarli, ecc.) e non degli aspetti politici o sociali della questione (che pure ce ne sono e sono di notevole rilievo …ma non è questa la sede per trattarli);
  3. credo che valga la pena lasciarsi andare a questa provocazione della Gara QGISssara perchè, se in autunno dovessimo avere tutte le Province elaborate e quindi fossimo in grado di pubblicare una ipotetica ma probabile localizzazione dei potenziali siti, anticipando e facendo le scarpe ai Patrizi, vi assicuro che la notizia diverrebbe subito virale (perchè tutti i mezzi di informazione pubblicherebbero la nostra carta) e sarebbe un bel modo per fare pubblicità a QGIS.

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:54 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Effettivamente è il “rumors” più forte e più diffuso tra gli addetti ai lavori. Però altri colleghi mi hanno detto che, il dover trasportare la monnezza nucleare via nave dal “continente” alla Sardegna è una cosa così rischiosa che sarà motivo più che sufficiente per affossare questa ipotesi. Temo pertanto che il sito verrà individuato sull’Italia peninsulare e quindi, …la Gara QGISssara Estiva è ancora aperta.

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:38 Stefano Campus <skampus@gmail.com> ha scritto:

Guarda te lo dico già io così ti risparmi la fatica.
Miniere dismesse del Sulcis-Iglesiente.
No sisma, no zona insondabile, miniere profonde e popolo che fa finta di protestare.

Amen

s.

Il mar 23 lug 2019, 23:13 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


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Sergio Gollino
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Questo messaggio, comprensivo di eventuali allegati, è ad uso esclusivo del destinatario e potrebbe contenere informazioni riservate; se è stato recapitato per errore ci scusiamo per l’accaduto e Vi invitiamo cortesemente a darcene notizia provvedendo alla sua distruzione.

Vi ricordiamo che la diffusione, l’utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore costituiscono violazione alle disposizioni del D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia...se a nessun altr*
interessa.

Bell'idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani <
spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/

che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia,
ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il
monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della
democrazia partecipata.
Sarebbe simpatico allora, per una questione di "lotta di classe",
lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi
rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso
segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po' di cara a e sana Analisi Spaziale,
sia su vettori che su raster.
Infatti l'ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:

http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi

In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i
territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare
italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo "il
sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie"
oppure "il sito deve stare su terreni argillosi" oppure "il sito non può
stare a quote superiori di X metri sul livello del mare", ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale
tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster
(WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo
della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio
nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio
idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con
calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a
selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a
settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per
eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle
che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a
sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un
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Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

···

Carlo TERSIGNI
Via della Badia di cava 104, scala Z, 00142 - ROMA
tel.: 333-4653589
e-mail: carter.012@gmail.com

Carlo…

da tecnico direi di essere obiettivi ed applicare il procedimento di cui alle LG 29 e vedere cosa butta…

Alberto

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia…se a nessun altr* interessa.

Bell’idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
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Carlo TERSIGNI
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tel.: 333-4653589
e-mail: carter.012@gmail.com

Per quanto mi riguarda, ne l’una ne l’altra. Mi è venuta in mente questa provocazione perchè trovo inaccettabile, nel 2019, che uno Stato tenga nel cassetto, ben nascosto, un documento di notevole e diffuso interesse pubblico, come appunto la carta del “monnezzaro” nucleare e, soprattutto, trovo inaccettabile che lo tenga nascosto, (malgrado sia pronto e malgrado che per legge debba essere pubblicato), non perchè contiene segreti di Stato non divulgabili o informazioni sensibili per la sicurezza nazionale o per altri giustificabili simili motivi …no …lo tiene nascosto solo per meri calcoli di bassa politica, tipo …non conviene pubblicarlo ora perchè fra tre mesi ci sono le elezioni regionali …oppure, non conviene pubblicarlo ora perchè fra una settimana si rinnova il consiglio di amministrazione e rischiamo tutti di perdere la poltrona, ecc… e allora, siccome noi QGISssari siamo bravini e soprattutto siamo capacissimi di farcela da soli questa carta dei potenziali siti ove ubicare il “monnezzaro” nucleare nazionale, …perchè non farlo, in nome della trasparenza e della democrazia partecipata?

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com> ha scritto:

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia…se a nessun altr* interessa.

Bell’idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano, con buona pace della trasparenza e della democrazia partecipata.

Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida 29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali selezionare i territori potenzialmente idonei ad accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni argillosi” oppure “il sito non può stare a quote superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer) necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine, facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che, da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io purtroppo, essendo un burocrate di professione, non posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


QGIS-it-user mailing list
QGIS-it-user@lists.osgeo.org
https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user


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Carlo TERSIGNI
Via della Badia di cava 104, scala Z, 00142 - ROMA
tel.: 333-4653589
e-mail: carter.012@gmail.com


QGIS-it-user mailing list
QGIS-it-user@lists.osgeo.org
https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user

La risposta mi sembra insoddisfacente e non solo non chiarisce alcune cose, ma sembra ingarbugliarne altre.
Mi sembra ci sia un tentativo di voler dare a questo gruppo un orientamento politico che ho difficoltà ad accettare.
Saluti
Carlo

···

Carlo TERSIGNI
Via della Badia di cava 104, scala Z, 00142 - ROMA
tel.: 333-4653589
e-mail: carter.012@gmail.com

Salve.
Non ci vedo niente di male se alcuni di noi hanno priorità politiche,
ognuno ha naturalmente le sue. Nella fattispecie il GIS come sistema di
supporto alle decisioni ha necessariamente implicazioni sulle scelte
politiche, e anche su questo non c'è niente di male.
Poi, che chi si occupa di software libero abbia a cuore anche la libertà
dei dati, inclusi gli atti amministrativi, mi pare abbastanza logico, e
non scandaloso.
Tutto questo ovviamente in piena libertà, senza supporto ad un partito o
all'altro da parte di questa lista, naturalmente.
Non ti pare?
Saluti.

On 24/07/19 11:21, Carlo Tersigni wrote:

La risposta mi sembra insoddisfacente e non solo non chiarisce alcune
cose, ma sembra ingarbugliarne altre.
Mi sembra ci sia un tentativo di voler dare a questo gruppo un
orientamento politico che ho difficoltà ad accettare.
Saluti
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:57 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com <mailto:spaziani.marco@gmail.com>> ha scritto:

    Per quanto mi riguarda, ne l'una ne l'altra. Mi è venuta in mente
    questa provocazione perchè trovo inaccettabile, nel 2019, che uno
    Stato tenga nel cassetto, ben nascosto, un documento di notevole e
    diffuso interesse pubblico, come appunto la carta del "monnezzaro"
    nucleare e, soprattutto, trovo inaccettabile che lo tenga nascosto,
    (malgrado sia pronto e malgrado che per legge debba essere
    pubblicato), non perchè contiene segreti di Stato non divulgabili o
    informazioni sensibili per la sicurezza nazionale o per altri
    giustificabili simili motivi ....no ...lo tiene nascosto solo per
    meri calcoli di bassa politica, tipo ....non conviene pubblicarlo
    ora perchè fra tre mesi ci sono le elezioni regionali ...oppure, non
    conviene pubblicarlo ora perchè fra una settimana si rinnova il
    consiglio di amministrazione e rischiamo tutti di perdere la
    poltrona, ecc.... e allora, siccome noi QGISssari siamo bravini e
    soprattutto siamo capacissimi di farcela da soli questa carta dei
    potenziali siti ove ubicare il "monnezzaro" nucleare nazionale,
    ....perchè non farlo, in nome della trasparenza e della democrazia
    partecipata?

    Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni
    <carter.012@gmail.com <mailto:carter.012@gmail.com>> ha scritto:

        Non ho capito una cosa: l'impegno ha la finalità di verificare
        se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è
        dire che nessun sito va bene. Cioè: è un "vediamo se possiamo
        proporne uno migliore" ovvero è "NO" comunque.
        Carlo

        Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice
        s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com
        <mailto:studio.multiservice.mantova@gmail.com>> ha scritto:

            Buongiorno a tutt*

            mi interesserebbe partecipare per la Lombardia...se a nessun
            altr* interessa.

            Bell'idea!!

            E buone ferie

            Alberto

            Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani
            <spaziani.marco@gmail.com <mailto:spaziani.marco@gmail.com>>
            ha scritto:

                Oggi ho letto qui
                https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
                che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a
                noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere
                dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano,
                con buona pace della trasparenza e della democrazia
                partecipata.
                Sarebbe simpatico allora, per una questione di "lotta di
                classe", lasciarsi andare ad un moto di orgoglio
                rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo
                pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso
                segreto.
                Come? Semplice! Con QGIS e con un po' di cara a e sana
                Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
                Infatti l'ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida
                29, scaricabile qui:
                http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
                In questa Guida sono descritti i criteri con i quali
                selezionare i territori potenzialmente idonei ad
                accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti
                criteri di tipo geografico - territoriale, tipo "il sito
                deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade
                e ferrovie" oppure "il sito deve stare su terreni
                argillosi" oppure "il sito non può stare a quote
                superiori di X metri sul livello del mare", ecc.
                Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale
                Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer)
                necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che
                vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine,
                facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che,
                da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a
                selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a
                diventare il monnezzaro nucleare italiano.
                La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio
                questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e
                vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree
                in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a
                settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto
                fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più
                convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono
                convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare
                freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io
                purtroppo, essendo un burocrate di professione, non
                posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete
                spiriti liberi, ....dateci sotto.
                P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell'INGV

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        /Via della Badia di cava 104, scala Z, 00142 - ROMA/
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Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS.ORG Chair:
http://planet.qgis.org/planet/user/28/tag/qgis%20board/

Grazie per la tua nota Paolo, ma la mia risposta alla tua domanda è: “No. Al di là della tecnica, la forma ed il linguaggio utilizzato inducono a togliere alla proposta di cui stiamo discutendo la necessaria obiettività tecnica, perché diventano il viatico con cui intraprendere la missione”.
Anche io ho le mie idee ed uso il GIS per aiutarmi, ed aiutare i miei amici, a comprendere meglio le realtà territoriali in cui opero. Proprio in questo momento, anticipando le vacanze estive, sto montando con amici un DB di dati sociali, politici ed economici del Municipio di Roma in cui abito. Io curo la parte GIS di questo nostro impegno. E per questo, un giorno, potrei anche chiedere un consiglio su come portare avanti certe elaborazioni, non dichiarando una finalità politica, ma semplicemente come “tecnica applicata”.
La frase “monnezza nucleare” inoltre, ha un sapore amaro che prefigura la risposta al quesito. E ciò è molto poco tecnico. Il sapore amaro di tale definizione lo è particolarmente per chi, avendo alcune patologie che richiedono interventi di medicina nucleare, contribuisce a produrre “monnezza”.
Ma tutto sommato contribuisce anche chi si fa una radiografia dal dentista.

Un saluto
Carlo

···

Carlo TERSIGNI
Via della Badia di cava 104, scala Z, 00142 - ROMA
tel.: 333-4653589
e-mail: carter.012@gmail.com

Caro Carlo, rispetto le tue opinioni e quindi non le commento, però ci tenevo solo a precisare che ho sempre usato il termine “monnezzaro” e non “monnezza” proprio perchè volevo solo riferirmi al sito adibito a deposito di rifiuti speciali e pericolosi, ossia alla discarica (sensu D.Lgs. 152/06) ossia, per dirla alla romanesca, al “monnezzaro”. Se poi in questo deposito o “monnezzaro” che sia, si smaltirà plastica o barre di uranio, poco importa …quello che importa e che ci viene arbitrariamente proibito di sapere dove lo faranno e che invece noi, liberamente, con le nostre conoscenze, siamo in grado di scoprirlo. Tutto qui.
Prendo atto però, e di questo invece me ne dispiaccio, che ancora nessuno sta parlando dell’uso del calcolatore raster,o di come riclassificare un DTM in base alle acclività, o di dove potersi procurare la mappa delle faglie attive e delle zone sismogenetiche, ecc… insomma di tutte quelle cose utili ad una buona Analisi Spaziale che, alla fine, era il succo della mia provocazione.
Ripeto il mio appello. Considerazioni politiche ed etiche (che ci sono, grandi come una montagna, tutte rispettabilissime e che tutti vorremmo esternare) lasciamole fuori da questa lista. Qui, per chi vuole divertirsi durante le ore di canicola con questa mia sfida per QGISssari, parliamo solo di Analisi Spaziale applicata alle Linee Guida 29 dell’ISPRA. Per chi lo vuole. Per chi non lo vuole, pace.

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:41 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Grazie per la tua nota Paolo, ma la mia risposta alla tua domanda è: “No. Al di là della tecnica, la forma ed il linguaggio utilizzato inducono a togliere alla proposta di cui stiamo discutendo la necessaria obiettività tecnica, perché diventano il viatico con cui intraprendere la missione”.
Anche io ho le mie idee ed uso il GIS per aiutarmi, ed aiutare i miei amici, a comprendere meglio le realtà territoriali in cui opero. Proprio in questo momento, anticipando le vacanze estive, sto montando con amici un DB di dati sociali, politici ed economici del Municipio di Roma in cui abito. Io curo la parte GIS di questo nostro impegno. E per questo, un giorno, potrei anche chiedere un consiglio su come portare avanti certe elaborazioni, non dichiarando una finalità politica, ma semplicemente come “tecnica applicata”.
La frase “monnezza nucleare” inoltre, ha un sapore amaro che prefigura la risposta al quesito. E ciò è molto poco tecnico. Il sapore amaro di tale definizione lo è particolarmente per chi, avendo alcune patologie che richiedono interventi di medicina nucleare, contribuisce a produrre “monnezza”.
Ma tutto sommato contribuisce anche chi si fa una radiografia dal dentista.

Un saluto
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:25 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Salve.
Non ci vedo niente di male se alcuni di noi hanno priorità politiche,
ognuno ha naturalmente le sue. Nella fattispecie il GIS come sistema di
supporto alle decisioni ha necessariamente implicazioni sulle scelte
politiche, e anche su questo non c’è niente di male.
Poi, che chi si occupa di software libero abbia a cuore anche la libertà
dei dati, inclusi gli atti amministrativi, mi pare abbastanza logico, e
non scandaloso.
Tutto questo ovviamente in piena libertà, senza supporto ad un partito o
all’altro da parte di questa lista, naturalmente.
Non ti pare?
Saluti.

On 24/07/19 11:21, Carlo Tersigni wrote:

La risposta mi sembra insoddisfacente e non solo non chiarisce alcune
cose, ma sembra ingarbugliarne altre.
Mi sembra ci sia un tentativo di voler dare a questo gruppo un
orientamento politico che ho difficoltà ad accettare.
Saluti
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:57 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)> ha scritto:

Per quanto mi riguarda, ne l’una ne l’altra. Mi è venuta in mente
questa provocazione perchè trovo inaccettabile, nel 2019, che uno
Stato tenga nel cassetto, ben nascosto, un documento di notevole e
diffuso interesse pubblico, come appunto la carta del “monnezzaro”
nucleare e, soprattutto, trovo inaccettabile che lo tenga nascosto,
(malgrado sia pronto e malgrado che per legge debba essere
pubblicato), non perchè contiene segreti di Stato non divulgabili o
informazioni sensibili per la sicurezza nazionale o per altri
giustificabili simili motivi …no …lo tiene nascosto solo per
meri calcoli di bassa politica, tipo …non conviene pubblicarlo
ora perchè fra tre mesi ci sono le elezioni regionali …oppure, non
conviene pubblicarlo ora perchè fra una settimana si rinnova il
consiglio di amministrazione e rischiamo tutti di perdere la
poltrona, ecc… e allora, siccome noi QGISssari siamo bravini e
soprattutto siamo capacissimi di farcela da soli questa carta dei
potenziali siti ove ubicare il “monnezzaro” nucleare nazionale,
…perchè non farlo, in nome della trasparenza e della democrazia
partecipata?

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni
<carter.012@gmail.com mailto:[carter.012@gmail.com](mailto:carter.012@gmail.com)> ha scritto:

Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare
se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è
dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo
proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice
s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com
mailto:[studio.multiservice.mantova@gmail.com](mailto:studio.multiservice.mantova@gmail.com)> ha scritto:

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia…se a nessun
altr* interessa.

Bell’idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)>
ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a
noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere
dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano,
con buona pace della trasparenza e della democrazia
partecipata.
Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di
classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio
rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo
pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso
segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana
Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida
29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali
selezionare i territori potenzialmente idonei ad
accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti
criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito
deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade
e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni
argillosi” oppure “il sito non può stare a quote
superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale
Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer)
necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che
vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine,
facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che,
da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a
selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a
diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio
questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e
vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree
in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a
settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto
fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più
convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono
convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare
freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io
purtroppo, essendo un burocrate di professione, non
posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete
spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


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Caro Marco. Tanto per la precisione, i rifiuti radioattivi non rientrano nella parte quarta del D.Lgs 152/2006 (art. 185, comma 1, lettera d). E questo non sembra essere un buon inizio per chi vuole mettersi alla caccia di un sito di stoccaggio definitivo.
Prendo atto che la finalità ultima è quella di “divertirsi durante le ore di canicola”.
Pace.
Carlo

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Allora, ho dato un occhiata ai requisiti di esclusione, prendetelo come un divertimento, non ciò perso molto tempo:

CE1. vulcaniche attive o quiescenti: c’è un elenco, penso che per delimitare le aree sia sufficiente fare riferimento ai piani di evacuazione delle prot. civile (in ogni caso in FVG non c’e n’è)
CE2. contrassegnate da sismicità elevata: da qui è possibile scaricare un comodissimo xls con coordinate e PGA che vi permette di ottenre un raster della mappa. perchè dare fuori un .tif/.bin pareva brutto
CE3. interessate da fenomeni di fagliazione: il dato dovrebbe essere su ispramabiente ma l’accesso alla banca dati non funziona. Sul sito dell’ INGV - DISS è invece accessibile il dato delle faglie sismogeniche (non ho controllato se è scaricabile però).

CE4. caratterizzate da rischio e/o pericolosità geomorfologica e/o idraulica di qualsiasi grado e le fasce fluviali: qui serve il dato del PAI, che per l’area del FVG non credo sia disponibile per comuni utenti (solo per le P.A.). Volendo è scaricabile in comodo formato PDF a tavole.
CE5. contraddistinte dalla presenza di depositi alluvionali di età olocenica: dato che credo sia estraibile dalla carta geologica (qui vado sul locale) al 150.000 del FVG. Il dato è distribuito in formato raster non georiferito, oppure è scaricabile in formato vettoriale dal portale regionale.

CE6. ubicate ad altitudine maggiore di 700 m s.l.m.: ok qui basta il dem regionale a 10metri (considerata la qualità degli altri dati l’uso del dato lidar mi pare inutile e dispendioso)

CE7. caratterizzate da versanti con pendenza media maggiore del 10%: anche qui la si risolve facile con il dem da cui si ottiene una carte delle pendenze
CE8. sino alla distanza di 5 km dalla linea di costa attuale oppure ubicate a distanza maggiore ma ad altitudine minore di 20 m s.l.m.: nel PPR della regione FVG è definita la battigia marittima che può (azzardo) essere assimilata alla linea di costa. da questo dato è possibile con un buffer ricavare le aree entro i 5 km. Col dem si escludono le ulteriori aree a meno di 20 slm.
CE9. interessate dal processo morfogenetico carsico o con presenza di sprofondamenti catastrofici improvvisi (sinkholes): altro dato derivato dalla carta geologica
CE10. caratterizzate da livelli piezometrici affioranti o che, comunque, possano interferire con le strutture di fondazione del deposito: non so di carte relative a livelli piezometrici. non ho trovato dati sul portale regionale. Credo sia possibile ricostruire i livelli piezometrici da dati dei piezometri tramite formula.
CE11. naturali protette identificate ai sensi della normativa vigente: il dato è liberamente e facilmente scricabile
CE12. che non siano ad adeguata distanza dai centri abitati: bè questa è complessa… serve la perimetrazione dei centri abitati (teoricamente i comuni dovrebbero averla, praticamente in molti non sanno cosa sia). poi servirebbe un convertitore “adeguata”<->“metri” che personalmente non sono in grado di creare…
CE13. che siano a distanza inferiore a 1 km da autostrade e strade extraurbane principali e da linee ferroviarie fondamentali e complementari: accettando in prima approssimazione che strada=linea mediana della strada e ferrovia pure (cosa che non credo sia accettabile ma c’e la facciamo andare bene) direi che è un dato facilmente calcolabile
CE14. caratterizzate dalla presenza nota di importanti risorse del sottosuolo: e qui non saprei che pesci pigliare
CE15. caratterizzate dalla presenza di attività industriali a rischio di incidente rilevante, dighe e sbarramenti idraulici artificiali, aeroporti o poligoni di tiro militari operativi: ok il dato in se è recuperabile/costruibile è il criterio che lascia perplessi… magari servirebbe un indicazione della distanza da questi “hot spot” di esclusione…

Da qui a fare una mappa c’e ne vuole di lavoro però… diciamo che con 3 o 4 criteri più di 3/4 del friuli viene escluso (quota, distanza da costa, aree carsiche, zone sismogeniche). poi andare più nel dettaglio diventa difficile e costoso in termini di tempo.

boh spero vi siate divertiti!

Ciao!

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 14:39 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Caro Marco. Tanto per la precisione, i rifiuti radioattivi non rientrano nella parte quarta del D.Lgs 152/2006 (art. 185, comma 1, lettera d). E questo non sembra essere un buon inizio per chi vuole mettersi alla caccia di un sito di stoccaggio definitivo.
Prendo atto che la finalità ultima è quella di “divertirsi durante le ore di canicola”.
Pace.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 14:03 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Caro Carlo, rispetto le tue opinioni e quindi non le commento, però ci tenevo solo a precisare che ho sempre usato il termine “monnezzaro” e non “monnezza” proprio perchè volevo solo riferirmi al sito adibito a deposito di rifiuti speciali e pericolosi, ossia alla discarica (sensu D.Lgs. 152/06) ossia, per dirla alla romanesca, al “monnezzaro”. Se poi in questo deposito o “monnezzaro” che sia, si smaltirà plastica o barre di uranio, poco importa …quello che importa e che ci viene arbitrariamente proibito di sapere dove lo faranno e che invece noi, liberamente, con le nostre conoscenze, siamo in grado di scoprirlo. Tutto qui.
Prendo atto però, e di questo invece me ne dispiaccio, che ancora nessuno sta parlando dell’uso del calcolatore raster,o di come riclassificare un DTM in base alle acclività, o di dove potersi procurare la mappa delle faglie attive e delle zone sismogenetiche, ecc… insomma di tutte quelle cose utili ad una buona Analisi Spaziale che, alla fine, era il succo della mia provocazione.
Ripeto il mio appello. Considerazioni politiche ed etiche (che ci sono, grandi come una montagna, tutte rispettabilissime e che tutti vorremmo esternare) lasciamole fuori da questa lista. Qui, per chi vuole divertirsi durante le ore di canicola con questa mia sfida per QGISssari, parliamo solo di Analisi Spaziale applicata alle Linee Guida 29 dell’ISPRA. Per chi lo vuole. Per chi non lo vuole, pace.

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:41 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Grazie per la tua nota Paolo, ma la mia risposta alla tua domanda è: “No. Al di là della tecnica, la forma ed il linguaggio utilizzato inducono a togliere alla proposta di cui stiamo discutendo la necessaria obiettività tecnica, perché diventano il viatico con cui intraprendere la missione”.
Anche io ho le mie idee ed uso il GIS per aiutarmi, ed aiutare i miei amici, a comprendere meglio le realtà territoriali in cui opero. Proprio in questo momento, anticipando le vacanze estive, sto montando con amici un DB di dati sociali, politici ed economici del Municipio di Roma in cui abito. Io curo la parte GIS di questo nostro impegno. E per questo, un giorno, potrei anche chiedere un consiglio su come portare avanti certe elaborazioni, non dichiarando una finalità politica, ma semplicemente come “tecnica applicata”.
La frase “monnezza nucleare” inoltre, ha un sapore amaro che prefigura la risposta al quesito. E ciò è molto poco tecnico. Il sapore amaro di tale definizione lo è particolarmente per chi, avendo alcune patologie che richiedono interventi di medicina nucleare, contribuisce a produrre “monnezza”.
Ma tutto sommato contribuisce anche chi si fa una radiografia dal dentista.

Un saluto
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:25 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Salve.
Non ci vedo niente di male se alcuni di noi hanno priorità politiche,
ognuno ha naturalmente le sue. Nella fattispecie il GIS come sistema di
supporto alle decisioni ha necessariamente implicazioni sulle scelte
politiche, e anche su questo non c’è niente di male.
Poi, che chi si occupa di software libero abbia a cuore anche la libertà
dei dati, inclusi gli atti amministrativi, mi pare abbastanza logico, e
non scandaloso.
Tutto questo ovviamente in piena libertà, senza supporto ad un partito o
all’altro da parte di questa lista, naturalmente.
Non ti pare?
Saluti.

On 24/07/19 11:21, Carlo Tersigni wrote:

La risposta mi sembra insoddisfacente e non solo non chiarisce alcune
cose, ma sembra ingarbugliarne altre.
Mi sembra ci sia un tentativo di voler dare a questo gruppo un
orientamento politico che ho difficoltà ad accettare.
Saluti
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:57 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)> ha scritto:

Per quanto mi riguarda, ne l’una ne l’altra. Mi è venuta in mente
questa provocazione perchè trovo inaccettabile, nel 2019, che uno
Stato tenga nel cassetto, ben nascosto, un documento di notevole e
diffuso interesse pubblico, come appunto la carta del “monnezzaro”
nucleare e, soprattutto, trovo inaccettabile che lo tenga nascosto,
(malgrado sia pronto e malgrado che per legge debba essere
pubblicato), non perchè contiene segreti di Stato non divulgabili o
informazioni sensibili per la sicurezza nazionale o per altri
giustificabili simili motivi …no …lo tiene nascosto solo per
meri calcoli di bassa politica, tipo …non conviene pubblicarlo
ora perchè fra tre mesi ci sono le elezioni regionali …oppure, non
conviene pubblicarlo ora perchè fra una settimana si rinnova il
consiglio di amministrazione e rischiamo tutti di perdere la
poltrona, ecc… e allora, siccome noi QGISssari siamo bravini e
soprattutto siamo capacissimi di farcela da soli questa carta dei
potenziali siti ove ubicare il “monnezzaro” nucleare nazionale,
…perchè non farlo, in nome della trasparenza e della democrazia
partecipata?

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni
<carter.012@gmail.com mailto:[carter.012@gmail.com](mailto:carter.012@gmail.com)> ha scritto:

Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare
se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è
dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo
proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice
s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com
mailto:[studio.multiservice.mantova@gmail.com](mailto:studio.multiservice.mantova@gmail.com)> ha scritto:

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia…se a nessun
altr* interessa.

Bell’idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)>
ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a
noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere
dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano,
con buona pace della trasparenza e della democrazia
partecipata.
Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di
classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio
rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo
pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso
segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana
Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida
29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali
selezionare i territori potenzialmente idonei ad
accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti
criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito
deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade
e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni
argillosi” oppure “il sito non può stare a quote
superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale
Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer)
necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che
vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine,
facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che,
da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a
selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a
diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio
questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e
vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree
in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a
settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto
fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più
convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono
convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare
freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io
purtroppo, essendo un burocrate di professione, non
posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete
spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


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Sergio Gollino
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Questo messaggio, comprensivo di eventuali allegati, è ad uso esclusivo del destinatario e potrebbe contenere informazioni riservate; se è stato recapitato per errore ci scusiamo per l’accaduto e Vi invitiamo cortesemente a darcene notizia provvedendo alla sua distruzione.

Vi ricordiamo che la diffusione, l’utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore costituiscono violazione alle disposizioni del D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Concordo. Vi sono alcuni parametri selettivi che, da soli, consentono di escludere anche molto più di 3/4 del territorio da esaminare (ho fatto una prova al volo, tanto per vedere come andava a finire, ma a scala provinciale e non regionale).
P.S. Per chi fosse interessato, CE4 e CE5 si trovano in formato shape file (cercandoli tra la lista dei servizi WFS) qui:
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/servizio-di-scaricamento-wfs/

P.P.S. Effettivamente C12 cambia da Comune a Comune, (è delimitato in base al codice della strada), e non credo che neanche l’ISTAT abbia lo shapefile dei centri abitati d’Italia, …per cui si, …hai ragione …questa la vedo difficile da trovare. Per quanto riguarda invece CE10 e CE14, sono molto perplesso anch’io e questi due criteri mi ricordano tanto la “supercazzola” di “Amici miei”. Tanto per dire, non ho mai visto una carta delle piezometrie che avesse un’affidabilità dei dati che vi erano riportati superiore al 50%, ossia superiore ad un banale “testa o croce”. Per non parlare poi delle “importanti risorse del sottosuolo”. Boh!

Il giorno dom 28 lug 2019 alle ore 15:48 Sergio Gollino <gollinosergio@gmail.com> ha scritto:

Allora, ho dato un occhiata ai requisiti di esclusione, prendetelo come un divertimento, non ciò perso molto tempo:

CE1. vulcaniche attive o quiescenti: c’è un elenco, penso che per delimitare le aree sia sufficiente fare riferimento ai piani di evacuazione delle prot. civile (in ogni caso in FVG non c’e n’è)
CE2. contrassegnate da sismicità elevata: da qui è possibile scaricare un comodissimo xls con coordinate e PGA che vi permette di ottenre un raster della mappa. perchè dare fuori un .tif/.bin pareva brutto
CE3. interessate da fenomeni di fagliazione: il dato dovrebbe essere su ispramabiente ma l’accesso alla banca dati non funziona. Sul sito dell’ INGV - DISS è invece accessibile il dato delle faglie sismogeniche (non ho controllato se è scaricabile però).

CE4. caratterizzate da rischio e/o pericolosità geomorfologica e/o idraulica di qualsiasi grado e le fasce fluviali: qui serve il dato del PAI, che per l’area del FVG non credo sia disponibile per comuni utenti (solo per le P.A.). Volendo è scaricabile in comodo formato PDF a tavole.
CE5. contraddistinte dalla presenza di depositi alluvionali di età olocenica: dato che credo sia estraibile dalla carta geologica (qui vado sul locale) al 150.000 del FVG. Il dato è distribuito in formato raster non georiferito, oppure è scaricabile in formato vettoriale dal portale regionale.

CE6. ubicate ad altitudine maggiore di 700 m s.l.m.: ok qui basta il dem regionale a 10metri (considerata la qualità degli altri dati l’uso del dato lidar mi pare inutile e dispendioso)

CE7. caratterizzate da versanti con pendenza media maggiore del 10%: anche qui la si risolve facile con il dem da cui si ottiene una carte delle pendenze
CE8. sino alla distanza di 5 km dalla linea di costa attuale oppure ubicate a distanza maggiore ma ad altitudine minore di 20 m s.l.m.: nel PPR della regione FVG è definita la battigia marittima che può (azzardo) essere assimilata alla linea di costa. da questo dato è possibile con un buffer ricavare le aree entro i 5 km. Col dem si escludono le ulteriori aree a meno di 20 slm.
CE9. interessate dal processo morfogenetico carsico o con presenza di sprofondamenti catastrofici improvvisi (sinkholes): altro dato derivato dalla carta geologica
CE10. caratterizzate da livelli piezometrici affioranti o che, comunque, possano interferire con le strutture di fondazione del deposito: non so di carte relative a livelli piezometrici. non ho trovato dati sul portale regionale. Credo sia possibile ricostruire i livelli piezometrici da dati dei piezometri tramite formula.
CE11. naturali protette identificate ai sensi della normativa vigente: il dato è liberamente e facilmente scricabile
CE12. che non siano ad adeguata distanza dai centri abitati: bè questa è complessa… serve la perimetrazione dei centri abitati (teoricamente i comuni dovrebbero averla, praticamente in molti non sanno cosa sia). poi servirebbe un convertitore “adeguata”<->“metri” che personalmente non sono in grado di creare…
CE13. che siano a distanza inferiore a 1 km da autostrade e strade extraurbane principali e da linee ferroviarie fondamentali e complementari: accettando in prima approssimazione che strada=linea mediana della strada e ferrovia pure (cosa che non credo sia accettabile ma c’e la facciamo andare bene) direi che è un dato facilmente calcolabile
CE14. caratterizzate dalla presenza nota di importanti risorse del sottosuolo: e qui non saprei che pesci pigliare
CE15. caratterizzate dalla presenza di attività industriali a rischio di incidente rilevante, dighe e sbarramenti idraulici artificiali, aeroporti o poligoni di tiro militari operativi: ok il dato in se è recuperabile/costruibile è il criterio che lascia perplessi… magari servirebbe un indicazione della distanza da questi “hot spot” di esclusione…

Da qui a fare una mappa c’e ne vuole di lavoro però… diciamo che con 3 o 4 criteri più di 3/4 del friuli viene escluso (quota, distanza da costa, aree carsiche, zone sismogeniche). poi andare più nel dettaglio diventa difficile e costoso in termini di tempo.

boh spero vi siate divertiti!

Ciao!

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 14:39 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Caro Marco. Tanto per la precisione, i rifiuti radioattivi non rientrano nella parte quarta del D.Lgs 152/2006 (art. 185, comma 1, lettera d). E questo non sembra essere un buon inizio per chi vuole mettersi alla caccia di un sito di stoccaggio definitivo.
Prendo atto che la finalità ultima è quella di “divertirsi durante le ore di canicola”.
Pace.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 14:03 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Caro Carlo, rispetto le tue opinioni e quindi non le commento, però ci tenevo solo a precisare che ho sempre usato il termine “monnezzaro” e non “monnezza” proprio perchè volevo solo riferirmi al sito adibito a deposito di rifiuti speciali e pericolosi, ossia alla discarica (sensu D.Lgs. 152/06) ossia, per dirla alla romanesca, al “monnezzaro”. Se poi in questo deposito o “monnezzaro” che sia, si smaltirà plastica o barre di uranio, poco importa …quello che importa e che ci viene arbitrariamente proibito di sapere dove lo faranno e che invece noi, liberamente, con le nostre conoscenze, siamo in grado di scoprirlo. Tutto qui.
Prendo atto però, e di questo invece me ne dispiaccio, che ancora nessuno sta parlando dell’uso del calcolatore raster,o di come riclassificare un DTM in base alle acclività, o di dove potersi procurare la mappa delle faglie attive e delle zone sismogenetiche, ecc… insomma di tutte quelle cose utili ad una buona Analisi Spaziale che, alla fine, era il succo della mia provocazione.
Ripeto il mio appello. Considerazioni politiche ed etiche (che ci sono, grandi come una montagna, tutte rispettabilissime e che tutti vorremmo esternare) lasciamole fuori da questa lista. Qui, per chi vuole divertirsi durante le ore di canicola con questa mia sfida per QGISssari, parliamo solo di Analisi Spaziale applicata alle Linee Guida 29 dell’ISPRA. Per chi lo vuole. Per chi non lo vuole, pace.

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:41 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Grazie per la tua nota Paolo, ma la mia risposta alla tua domanda è: “No. Al di là della tecnica, la forma ed il linguaggio utilizzato inducono a togliere alla proposta di cui stiamo discutendo la necessaria obiettività tecnica, perché diventano il viatico con cui intraprendere la missione”.
Anche io ho le mie idee ed uso il GIS per aiutarmi, ed aiutare i miei amici, a comprendere meglio le realtà territoriali in cui opero. Proprio in questo momento, anticipando le vacanze estive, sto montando con amici un DB di dati sociali, politici ed economici del Municipio di Roma in cui abito. Io curo la parte GIS di questo nostro impegno. E per questo, un giorno, potrei anche chiedere un consiglio su come portare avanti certe elaborazioni, non dichiarando una finalità politica, ma semplicemente come “tecnica applicata”.
La frase “monnezza nucleare” inoltre, ha un sapore amaro che prefigura la risposta al quesito. E ciò è molto poco tecnico. Il sapore amaro di tale definizione lo è particolarmente per chi, avendo alcune patologie che richiedono interventi di medicina nucleare, contribuisce a produrre “monnezza”.
Ma tutto sommato contribuisce anche chi si fa una radiografia dal dentista.

Un saluto
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:25 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Salve.
Non ci vedo niente di male se alcuni di noi hanno priorità politiche,
ognuno ha naturalmente le sue. Nella fattispecie il GIS come sistema di
supporto alle decisioni ha necessariamente implicazioni sulle scelte
politiche, e anche su questo non c’è niente di male.
Poi, che chi si occupa di software libero abbia a cuore anche la libertà
dei dati, inclusi gli atti amministrativi, mi pare abbastanza logico, e
non scandaloso.
Tutto questo ovviamente in piena libertà, senza supporto ad un partito o
all’altro da parte di questa lista, naturalmente.
Non ti pare?
Saluti.

On 24/07/19 11:21, Carlo Tersigni wrote:

La risposta mi sembra insoddisfacente e non solo non chiarisce alcune
cose, ma sembra ingarbugliarne altre.
Mi sembra ci sia un tentativo di voler dare a questo gruppo un
orientamento politico che ho difficoltà ad accettare.
Saluti
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:57 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)> ha scritto:

Per quanto mi riguarda, ne l’una ne l’altra. Mi è venuta in mente
questa provocazione perchè trovo inaccettabile, nel 2019, che uno
Stato tenga nel cassetto, ben nascosto, un documento di notevole e
diffuso interesse pubblico, come appunto la carta del “monnezzaro”
nucleare e, soprattutto, trovo inaccettabile che lo tenga nascosto,
(malgrado sia pronto e malgrado che per legge debba essere
pubblicato), non perchè contiene segreti di Stato non divulgabili o
informazioni sensibili per la sicurezza nazionale o per altri
giustificabili simili motivi …no …lo tiene nascosto solo per
meri calcoli di bassa politica, tipo …non conviene pubblicarlo
ora perchè fra tre mesi ci sono le elezioni regionali …oppure, non
conviene pubblicarlo ora perchè fra una settimana si rinnova il
consiglio di amministrazione e rischiamo tutti di perdere la
poltrona, ecc… e allora, siccome noi QGISssari siamo bravini e
soprattutto siamo capacissimi di farcela da soli questa carta dei
potenziali siti ove ubicare il “monnezzaro” nucleare nazionale,
…perchè non farlo, in nome della trasparenza e della democrazia
partecipata?

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni
<carter.012@gmail.com mailto:[carter.012@gmail.com](mailto:carter.012@gmail.com)> ha scritto:

Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare
se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è
dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo
proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice
s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com
mailto:[studio.multiservice.mantova@gmail.com](mailto:studio.multiservice.mantova@gmail.com)> ha scritto:

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia…se a nessun
altr* interessa.

Bell’idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)>
ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a
noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere
dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano,
con buona pace della trasparenza e della democrazia
partecipata.
Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di
classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio
rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo
pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso
segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana
Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida
29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali
selezionare i territori potenzialmente idonei ad
accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti
criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito
deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade
e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni
argillosi” oppure “il sito non può stare a quote
superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale
Cartografico Nazionale tutte le cartografie (Layer)
necessarie a tale scopo, siano esse raster (WMS) che
vettore (WFS) e scaricandosi un buon DTM, alla fine,
facendo della buona Analisi Spaziale, sono convinto che,
da tutto il territorio nazionale, si riusciranno a
selezionare quelle poche porzioni di territorio idonee a
diventare il monnezzaro nucleare italiano.
La Gara QGISssara Estiva che vi propongo è proprio
questa: Cimentatevi con calma (visto il clima afoso e
vacanziero), un pochino al giorno, a selezionare le aree
in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a
settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto
fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più
convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono
convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare
freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io
purtroppo, essendo un burocrate di professione, non
posso partecipare se no mi bruciano, ma voi che siete
spiriti liberi, …dateci sotto.
P.S. Le zone sismogenetiche le trovate sul sito dell’INGV


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Sergio Gollino
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Questo messaggio, comprensivo di eventuali allegati, è ad uso esclusivo del destinatario e potrebbe contenere informazioni riservate; se è stato recapitato per errore ci scusiamo per l’accaduto e Vi invitiamo cortesemente a darcene notizia provvedendo alla sua distruzione.

Vi ricordiamo che la diffusione, l’utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore costituiscono violazione alle disposizioni del D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Concordo. Vi sono alcuni parametri selettivi che, da soli, consentono di escludere anche molto più di 3/4 del territorio da esaminare (ho fatto una prova al volo, tanto per vedere come andava a finire, ma a scala provinciale e non regionale).
P.S. Per chi fosse interessato, CE4 e CE5 si trovano in formato shape file ne sito del Portale Cartografico Nazionale, cercandoli tra la lista dei servizi WFS (non posso mettere il link perchè il sistema della nostra mailing list me lo scambia per un allegato e non mi fa postare il messaggio)

P.P.S. Effettivamente C12 cambia da Comune a Comune, (è delimitato in base al codice della strada), e non credo che neanche l’ISTAT abbia lo shapefile dei centri abitati d’Italia, …per cui si, …hai ragione …questa la vedo difficile da trovare. Per quanto riguarda invece CE10 e CE14, sono molto perplesso anch’io e questi due criteri mi ricordano tanto la “supercazzola” di “Amici miei”. Tanto per dire, non ho mai visto una carta delle piezometrie che avesse un’affidabilità dei dati che vi erano riportati superiore al 50%, ossia superiore ad un banale “testa o croce”. Per non parlare poi delle “importanti risorse del sottosuolo”. Boh!

Il giorno dom 28 lug 2019 alle ore 15:48 Sergio Gollino <gollinosergio@gmail.com> ha scritto:

Allora, ho dato un occhiata ai requisiti di esclusione, prendetelo come un divertimento, non ciò perso molto tempo:

CE1. vulcaniche attive o quiescenti: c’è un elenco, penso che per delimitare le aree sia sufficiente fare riferimento ai piani di evacuazione delle prot. civile (in ogni caso in FVG non c’e n’è)
CE2. contrassegnate da sismicità elevata: da qui è possibile scaricare un comodissimo xls con coordinate e PGA che vi permette di ottenre un raster della mappa. perchè dare fuori un .tif/.bin pareva brutto
CE3. interessate da fenomeni di fagliazione: il dato dovrebbe essere su ispramabiente ma l’accesso alla banca dati non funziona. Sul sito dell’ INGV - DISS è invece accessibile il dato delle faglie sismogeniche (non ho controllato se è scaricabile però).

CE4. caratterizzate da rischio e/o pericolosità geomorfologica e/o idraulica di qualsiasi grado e le fasce fluviali: qui serve il dato del PAI, che per l’area del FVG non credo sia disponibile per comuni utenti (solo per le P.A.). Volendo è scaricabile in comodo formato PDF a tavole.
CE5. contraddistinte dalla presenza di depositi alluvionali di età olocenica: dato che credo sia estraibile dalla carta geologica (qui vado sul locale) al 150.000 del FVG. Il dato è distribuito in formato raster non georiferito, oppure è scaricabile in formato vettoriale dal portale regionale.

CE6. ubicate ad altitudine maggiore di 700 m s.l.m.: ok qui basta il dem regionale a 10metri (considerata la qualità degli altri dati l’uso del dato lidar mi pare inutile e dispendioso)

CE7. caratterizzate da versanti con pendenza media maggiore del 10%: anche qui la si risolve facile con il dem da cui si ottiene una carte delle pendenze
CE8. sino alla distanza di 5 km dalla linea di costa attuale oppure ubicate a distanza maggiore ma ad altitudine minore di 20 m s.l.m.: nel PPR della regione FVG è definita la battigia marittima che può (azzardo) essere assimilata alla linea di costa. da questo dato è possibile con un buffer ricavare le aree entro i 5 km. Col dem si escludono le ulteriori aree a meno di 20 slm.
CE9. interessate dal processo morfogenetico carsico o con presenza di sprofondamenti catastrofici improvvisi (sinkholes): altro dato derivato dalla carta geologica
CE10. caratterizzate da livelli piezometrici affioranti o che, comunque, possano interferire con le strutture di fondazione del deposito: non so di carte relative a livelli piezometrici. non ho trovato dati sul portale regionale. Credo sia possibile ricostruire i livelli piezometrici da dati dei piezometri tramite formula.
CE11. naturali protette identificate ai sensi della normativa vigente: il dato è liberamente e facilmente scricabile
CE12. che non siano ad adeguata distanza dai centri abitati: bè questa è complessa… serve la perimetrazione dei centri abitati (teoricamente i comuni dovrebbero averla, praticamente in molti non sanno cosa sia). poi servirebbe un convertitore “adeguata”<->“metri” che personalmente non sono in grado di creare…
CE13. che siano a distanza inferiore a 1 km da autostrade e strade extraurbane principali e da linee ferroviarie fondamentali e complementari: accettando in prima approssimazione che strada=linea mediana della strada e ferrovia pure (cosa che non credo sia accettabile ma c’e la facciamo andare bene) direi che è un dato facilmente calcolabile
CE14. caratterizzate dalla presenza nota di importanti risorse del sottosuolo: e qui non saprei che pesci pigliare
CE15. caratterizzate dalla presenza di attività industriali a rischio di incidente rilevante, dighe e sbarramenti idraulici artificiali, aeroporti o poligoni di tiro militari operativi: ok il dato in se è recuperabile/costruibile è il criterio che lascia perplessi… magari servirebbe un indicazione della distanza da questi “hot spot” di esclusione…

Da qui a fare una mappa c’e ne vuole di lavoro però… diciamo che con 3 o 4 criteri più di 3/4 del friuli viene escluso (quota, distanza da costa, aree carsiche, zone sismogeniche). poi andare più nel dettaglio diventa difficile e costoso in termini di tempo.

boh spero vi siate divertiti!

Ciao!

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 14:39 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Caro Marco. Tanto per la precisione, i rifiuti radioattivi non rientrano nella parte quarta del D.Lgs 152/2006 (art. 185, comma 1, lettera d). E questo non sembra essere un buon inizio per chi vuole mettersi alla caccia di un sito di stoccaggio definitivo.
Prendo atto che la finalità ultima è quella di “divertirsi durante le ore di canicola”.
Pace.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 14:03 Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Caro Carlo, rispetto le tue opinioni e quindi non le commento, però ci tenevo solo a precisare che ho sempre usato il termine “monnezzaro” e non “monnezza” proprio perchè volevo solo riferirmi al sito adibito a deposito di rifiuti speciali e pericolosi, ossia alla discarica (sensu D.Lgs. 152/06) ossia, per dirla alla romanesca, al “monnezzaro”. Se poi in questo deposito o “monnezzaro” che sia, si smaltirà plastica o barre di uranio, poco importa …quello che importa e che ci viene arbitrariamente proibito di sapere dove lo faranno e che invece noi, liberamente, con le nostre conoscenze, siamo in grado di scoprirlo. Tutto qui.
Prendo atto però, e di questo invece me ne dispiaccio, che ancora nessuno sta parlando dell’uso del calcolatore raster,o di come riclassificare un DTM in base alle acclività, o di dove potersi procurare la mappa delle faglie attive e delle zone sismogenetiche, ecc… insomma di tutte quelle cose utili ad una buona Analisi Spaziale che, alla fine, era il succo della mia provocazione.
Ripeto il mio appello. Considerazioni politiche ed etiche (che ci sono, grandi come una montagna, tutte rispettabilissime e che tutti vorremmo esternare) lasciamole fuori da questa lista. Qui, per chi vuole divertirsi durante le ore di canicola con questa mia sfida per QGISssari, parliamo solo di Analisi Spaziale applicata alle Linee Guida 29 dell’ISPRA. Per chi lo vuole. Per chi non lo vuole, pace.

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:41 Carlo Tersigni <carter.012@gmail.com> ha scritto:

Grazie per la tua nota Paolo, ma la mia risposta alla tua domanda è: “No. Al di là della tecnica, la forma ed il linguaggio utilizzato inducono a togliere alla proposta di cui stiamo discutendo la necessaria obiettività tecnica, perché diventano il viatico con cui intraprendere la missione”.
Anche io ho le mie idee ed uso il GIS per aiutarmi, ed aiutare i miei amici, a comprendere meglio le realtà territoriali in cui opero. Proprio in questo momento, anticipando le vacanze estive, sto montando con amici un DB di dati sociali, politici ed economici del Municipio di Roma in cui abito. Io curo la parte GIS di questo nostro impegno. E per questo, un giorno, potrei anche chiedere un consiglio su come portare avanti certe elaborazioni, non dichiarando una finalità politica, ma semplicemente come “tecnica applicata”.
La frase “monnezza nucleare” inoltre, ha un sapore amaro che prefigura la risposta al quesito. E ciò è molto poco tecnico. Il sapore amaro di tale definizione lo è particolarmente per chi, avendo alcune patologie che richiedono interventi di medicina nucleare, contribuisce a produrre “monnezza”.
Ma tutto sommato contribuisce anche chi si fa una radiografia dal dentista.

Un saluto
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 11:25 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Salve.
Non ci vedo niente di male se alcuni di noi hanno priorità politiche,
ognuno ha naturalmente le sue. Nella fattispecie il GIS come sistema di
supporto alle decisioni ha necessariamente implicazioni sulle scelte
politiche, e anche su questo non c’è niente di male.
Poi, che chi si occupa di software libero abbia a cuore anche la libertà
dei dati, inclusi gli atti amministrativi, mi pare abbastanza logico, e
non scandaloso.
Tutto questo ovviamente in piena libertà, senza supporto ad un partito o
all’altro da parte di questa lista, naturalmente.
Non ti pare?
Saluti.

On 24/07/19 11:21, Carlo Tersigni wrote:

La risposta mi sembra insoddisfacente e non solo non chiarisce alcune
cose, ma sembra ingarbugliarne altre.
Mi sembra ci sia un tentativo di voler dare a questo gruppo un
orientamento politico che ho difficoltà ad accettare.
Saluti
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:57 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)> ha scritto:

Per quanto mi riguarda, ne l’una ne l’altra. Mi è venuta in mente
questa provocazione perchè trovo inaccettabile, nel 2019, che uno
Stato tenga nel cassetto, ben nascosto, un documento di notevole e
diffuso interesse pubblico, come appunto la carta del “monnezzaro”
nucleare e, soprattutto, trovo inaccettabile che lo tenga nascosto,
(malgrado sia pronto e malgrado che per legge debba essere
pubblicato), non perchè contiene segreti di Stato non divulgabili o
informazioni sensibili per la sicurezza nazionale o per altri
giustificabili simili motivi …no …lo tiene nascosto solo per
meri calcoli di bassa politica, tipo …non conviene pubblicarlo
ora perchè fra tre mesi ci sono le elezioni regionali …oppure, non
conviene pubblicarlo ora perchè fra una settimana si rinnova il
consiglio di amministrazione e rischiamo tutti di perdere la
poltrona, ecc… e allora, siccome noi QGISssari siamo bravini e
soprattutto siamo capacissimi di farcela da soli questa carta dei
potenziali siti ove ubicare il “monnezzaro” nucleare nazionale,
…perchè non farlo, in nome della trasparenza e della democrazia
partecipata?

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 10:37 Carlo Tersigni
<carter.012@gmail.com mailto:[carter.012@gmail.com](mailto:carter.012@gmail.com)> ha scritto:

Non ho capito una cosa: l’impegno ha la finalità di verificare
se effettivamente il sito proposto va bene oppure la finalità è
dire che nessun sito va bene. Cioè: è un “vediamo se possiamo
proporne uno migliore” ovvero è “NO” comunque.
Carlo

Il giorno mer 24 lug 2019 alle ore 09:46 Studio Multiservice
s.s. <studio.multiservice.mantova@gmail.com
mailto:[studio.multiservice.mantova@gmail.com](mailto:studio.multiservice.mantova@gmail.com)> ha scritto:

Buongiorno a tutt*

mi interesserebbe partecipare per la Lombardia…se a nessun
altr* interessa.

Bell’idea!!

E buone ferie

Alberto

Il giorno mar 23 lug 2019 alle ore 23:13 Marco Spaziani
<spaziani.marco@gmail.com mailto:[spaziani.marco@gmail.com](mailto:spaziani.marco@gmail.com)>
ha scritto:

Oggi ho letto qui
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/nucleare-dal-deposito-nazionale-dei-rifiuti-alla-messa-in-sicurezza-dei-siti-esistenti-tutti-i-ritardi-dellitalia-pagati-dai-cittadini/5342826/
che i Patrizi capi bastone di turno non ci ritengono, a
noi plebaglia, ancora degni e meritevoli di farci sapere
dove intendono ubicare il monnezzaro nucleare italiano,
con buona pace della trasparenza e della democrazia
partecipata.
Sarebbe simpatico allora, per una questione di “lotta di
classe”, lasciarsi andare ad un moto di orgoglio
rivoluzionario e stanare i Patrizi rivelando e rendendo
pubblico, diffondendolo urbi et orbi, il loro prezioso
segreto.
Come? Semplice! Con QGIS e con un po’ di cara a e sana
Analisi Spaziale, sia su vettori che su raster.
Infatti l’ISPRA ha pubblicato qualche anno fa la Guida
29, scaricabile qui:
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/03/criteri-per-la-localizzazione-del-deposito-nazionale-dei-rifiuti-radioattivi
In questa Guida sono descritti i criteri con i quali
selezionare i territori potenzialmente idonei ad
accogliere il monnezzaro nucleare italiano e, sono tutti
criteri di tipo geografico - territoriale, tipo “il sito
deve stare a distanza maggiore di X kilometri da strade
e ferrovie” oppure “il sito deve stare su terreni
argillosi” oppure “il sito non può stare a quote
superiori di X metri sul livello del mare”, ecc.
Avrete già capito che, scaricandosi dal Portale
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in funzione delle indicazioni della Guida 29 e poi, a
settembre, ci si rivede qui per vedere che cosa è venuto
fuori e per eleggere, democraticamente, la soluzione più
convincente tra tutte quelle che perverranno. Sono
convinto che tra i Patrizi qualcuno comincerà a sudare
freddo, malgrado il caldo di questi giorni. Io
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