[QGIS-it-user] Non confrontabilità di QField con Geopaparazzi

Come vi ho detto più volte, sono un Geopaparazzi dipendente. Però, essendo stato “provocato” da un paio di tutor di Totò Fiandaca, ho deciso di mettere alla prova QField e di confrontarlo serenamente con Geopaparazzi.

Ovviamente il primo impatto è stato di “chiusura mentale” verso lo “sconosciuto” (qualche mal di pancia l’ho avuto, ad esempio, all’idea di dover preliminarmente predisporre, in Qfield, un Campo appositamente settato, sine qua non, per poter fare le foto, mentre in Geopaparazzi è già tutto di default. Oppure, ma questo non c’entra con QField ma con il mio SO Android, ho digerito con difficoltà il fatto che la cartella con il progetto mi si era “persa” in un path inaspettato, precisamente in Storage/extSdCard/Android/data/ecc…, e mi ci è voluto un po’ di tempo e qualche imprecazione veniale per ritrovarla). Però poi, accesi i motori, ho apprezzato subito la facilità di guida della macchina, …e questa qualità, quando si lavora all’aperto, con un piede nella popò di vacca e l’altro nel fossato, è fondamentale. Però quello che fa veramente impressione di QField è che ti ritrovi nello smartphone il progetto di Qgis che hai predisposto nel PC …e non è un eufemismo …è proprio lo stesso progetto!!! …e quindi, pur operando outdoor, puoi lavorare sugli stessi progetti gis con cui operi indoor !!!.

So già che con Geopaparazzi e Spatialite si può avere qualcosa di analogo, ….però non è la stessa cosa.

Con QField & Qgis, prepari un progetto a casa, lo copi nello smartphone, esci, vai in campo e nello smartphone ti ritrovi lo stesso progetto con cui stai lavorando a casa! …con Geopaparazzi e Spatialite puoi approntare qualcosa di simile …ma è pur sempre una cosa diversa …da dover comunque rielaborare, sia prima che dopo.

Insomma, per quanto QField e Geopaparazzi sembrino simili e con le stesse potenzialità, in realtà secondo me non sono confrontabili perché QField è un Qgis in modalità “light and mobile” mentre Geopaparazzi è Geopaparazzi.

Ne approfitto per segnalare, a mio parere, un difetto di QField che potrebbe essere facilmente risolto. In QField è troppo facile, pur senza volerlo, chiudere e uscire dall’applicazione. Basta digitare, senza volerlo, qualche tasto in genere innocuo per le altre App in Android, tipo il Return, e lui la prende come una richiesta di uscita e chiude il programma …al contrario in Geopaparazzi (ma non avevo appena detto che erano inconfrontabili?) per poter uscire dal programma bisogna volutamente aprire due distinti Menù e volutamente cliccare su Esci, altrimenti rimane sempre attivo.

Salve,

Il 05/01/2017 23:08, Marco Spaziani ha scritto:

vacca e l’altro nel fossato, è fondamentale. Però quello che fa
veramente impressione di QField è che ti ritrovi nello smartphone il
progetto di Qgis che hai predisposto nel PC ...e non è un eufemismo ...è
proprio lo stesso progetto!!! ...e quindi, pur operando outdoor, puoi
lavorare sugli stessi progetti gis con cui operi indoor !!!.

esatto, questo è il punto di forza, e l'idea di fondo che sta dietro a
tutto l'ecosistema, dal desktop al web, al mobile.

Ne approfitto per segnalare, a mio parere, un difetto di QField che
potrebbe essere facilmente risolto. In QField è troppo facile, pur senza
volerlo, chiudere e uscire dall’applicazione. Basta digitare, senza
volerlo, qualche tasto in genere innocuo per le altre App in Android,
tipo il Return, e lui la prende come una richiesta di uscita e chiude il
programma ...al contrario in Geopaparazzi (ma non avevo appena detto che
erano inconfrontabili?) per poter uscire dal programma bisogna
volutamente aprire due distinti Menù e volutamente cliccare su Esci,
altrimenti rimane sempre attivo.

giusto. puoi per cortesia segnalarlo?
http://www.qfield.org/docs/development/index.html
grazie.

--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html
https://www.google.com/trends/explore?date=all&geo=IT&q=qgis,arcgis

Ciao,
secondo me, a parte le similitudini, sono "applicazioni" di tipo
diverso, cioè con una diversa destinazione d'uso principale.
Geopaparazzi nasce per fare rilevazioni sul campo e geotagging, ma, a
parte qualche minima funzione, non è un GIS vero e proprio.

Qfield invece è un QGIS portatile per Android. Tra l'altro con schermo
piccolo è una sofferenza; è preferibile l'uso con tablet.
Diciamo che si complementano, oppure dipende da cosa serve di più
quando si è "outdoor".

Nino

Il 5 gennaio 2017 23:08, Marco Spaziani <spaziani.marco@gmail.com> ha scritto:

Come vi ho detto più volte, sono un Geopaparazzi dipendente. Però, essendo
stato “provocato” da un paio di tutor di Totò Fiandaca, ho deciso di mettere
alla prova QField e di confrontarlo serenamente con Geopaparazzi.

Ovviamente il primo impatto è stato di “chiusura mentale” verso lo
“sconosciuto” (qualche mal di pancia l’ho avuto, ad esempio, all’idea di
dover preliminarmente predisporre, in Qfield, un Campo appositamente
settato, sine qua non, per poter fare le foto, mentre in Geopaparazzi è già
tutto di default. Oppure, ma questo non c’entra con QField ma con il mio SO
Android, ho digerito con difficoltà il fatto che la cartella con il progetto
mi si era “persa” in un path inaspettato, precisamente in
Storage/extSdCard/Android/data/ecc..., e mi ci è voluto un po’ di tempo e
qualche imprecazione veniale per ritrovarla). Però poi, accesi i motori, ho
apprezzato subito la facilità di guida della macchina, ...e questa qualità,
quando si lavora all’aperto, con un piede nella popò di vacca e l’altro nel
fossato, è fondamentale. Però quello che fa veramente impressione di QField
è che ti ritrovi nello smartphone il progetto di Qgis che hai predisposto
nel PC ...e non è un eufemismo ...è proprio lo stesso progetto!!! ...e
quindi, pur operando outdoor, puoi lavorare sugli stessi progetti gis con
cui operi indoor !!!.

So già che con Geopaparazzi e Spatialite si può avere qualcosa di analogo,
….però non è la stessa cosa.

Con QField & Qgis, prepari un progetto a casa, lo copi nello smartphone,
esci, vai in campo e nello smartphone ti ritrovi lo stesso progetto con cui
stai lavorando a casa! ...con Geopaparazzi e Spatialite puoi approntare
qualcosa di simile ...ma è pur sempre una cosa diversa ...da dover comunque
rielaborare, sia prima che dopo.

Insomma, per quanto QField e Geopaparazzi sembrino simili e con le stesse
potenzialità, in realtà secondo me non sono confrontabili perché QField è un
Qgis in modalità “light and mobile” mentre Geopaparazzi è Geopaparazzi.

Ne approfitto per segnalare, a mio parere, un difetto di QField che potrebbe
essere facilmente risolto. In QField è troppo facile, pur senza volerlo,
chiudere e uscire dall’applicazione. Basta digitare, senza volerlo, qualche
tasto in genere innocuo per le altre App in Android, tipo il Return, e lui
la prende come una richiesta di uscita e chiude il programma ...al contrario
in Geopaparazzi (ma non avevo appena detto che erano inconfrontabili?) per
poter uscire dal programma bisogna volutamente aprire due distinti Menù e
volutamente cliccare su Esci, altrimenti rimane sempre attivo.

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